Giorgio Armani ha presentato la sua Collezione donna primavera/estate 2024 domenica 24 settembre nei suoi locali di Via Borgonuovo 21.
Le persone invitate erano moltissime e come è solito fare lo staff di Armani sono state realizzate ed indette n. 2 sfilate. Una alle ore 16 ed una alle ore 17,00.
Re Giorgio ha fatto sfilare le modelle scalze ed in un primo momento non ce ne siamo accorti, tale era l’eleganza, la leggiadria ed il portamento delle altissime modelle.
Se vogliano fare una piccola distinzione Armani è forse stato l’unico ad avere modelle altissime, più o meno della stessa corporatura e scalze.
La collezione Giorgio Armani Primavera/Estate 24 è tutto ciò che da Armani ci si aspetta pur presentandosi come piacevole novità. Protagoniste assolute sono le vibes, le vibrazioni (positive) emanate dagli abiti e dalla loro interazione con i corpi delle modelle, che si trasformano in onde sinuose intente a rincorrersi lungo casacche, abiti, accessori.
A sfilare sono così quei volumi che fondono sapientemente rigore sartoriale e morbidezzaquasi liquida a cui il designer milanese ha abituato il suo pubblico. Tornano i pantaloni con piega frontale e silhouette quasi a palloncino, le giacchette corte senza collo, le sovrapposizioni fra tessuti materici e stoffe impalpabili. I motivi ondulati sono stampati oppure creati dai movimenti di materiali come l’organza, quasi ipnotici nel loro ripetersi e accompagnati dai bagliori scintillanti di cristalli e paillettes, chiamati a far sognare sulle frange di una camicetta o sulle applique di un vestito-sottoveste che accarezza le forme scoprendole quanto basta.
Un’atmosfera fra natura e sogno per Armani.
La palette della PE 24 di Giorgio Armani sembra prendere i colori degli elementi naturali e renderli trasognati, quasi rarefatti. Si parte dal bronzo e dal nero della terra, luccicanti su seta e shantung, per approdare quasi subito ai toni dell’acqua e del cielo, da un tenue avio all’indaco, fino al verde, al turchese e al blu elettrico, potenti su spolverini croccanti e su giacche dal sapore orientale. L’atmosfera – anzi, le vibrazioni – da sogno culminano poi con i pezzi bianchi, rosa e argento, fra gonne in tulle trasparenti e pantaloni di raso dal fit morbidissimo.
Ad accompagnare la collezione, accessori come piccole tracolle o clutch preziose, cinture alte e orecchini a pendente lunghi che bilanciano acconciature anch’esse ondulate e vagamente anni ’20 Le scarpe sono poi sempre basse, delicate flat a punta o stivaletti stringati, anch’essi declinati nei colori di stagione.
La donna secondo Armani è bella anche quando non ostenta sensualità o stravaganza (anche se non mancano top microscopici da portare insieme a bretelle dal gusto bondage). L’importante è che abbia un “guizzo negli occhi”, come sostiene lo stesso stilista, e che vada nel mondo a testa alta a portare le sue vibes di ambizione e indissolubile eleganza.