mercoledì 22 gennaio 2025

PRIMA NAZIONALE 24/1/2025 TEATRO CARCANO MILANO - L’EMPIREO tratto da The Welkin di Lucy Kirkwood regia Serena Sinigaglia Nell’Inghilterra rurale del '700, una giuria di 12 donne è chiamata a decidere il destino di una ragazza accusata di omicidio. Uno spettacolo avvincente e militante che affronta temi universali come l'ingiustizia della legge sulle donne e sul loro corpo.

 




Debutto nazionale al Teatro Carcano di Milano Venerdì 24 gennaio 2025 ore 19.30 repliche sabato 25 gennaio ore 20.30 domenica 26 gennaio ore 16.30

 

Corale, militante, avvincente, divertente: L'Empireo è un testo estremamente monumentale e ambizioso della grande drammaturga inglese Lucy Kirkwood. Ambientato a metà del '700 nell'Inghilterra rurale, racconta la storia di una giuria di dodici donne convocate da un giudice che non può giustiziare per omicidio una ragazza perché si dichiara incinta. La giuria femminile dovrà decretare la verità o meno di questa affermazione, e avrà in questo modo su di lei potere di vita o di morte. Da questo microcosmo femminile, emergono le questioni fondamentali e intramontabili della vita delle donne di qualsiasi epoca, primo tra tutti, il trattamento iniquo che la legge scritta dagli uomini esercita ancora oggi sulle donne e sul loro corpo.




NOTE DI REGIA DI SERENA SINIGAGLIA

Amo l’epica, amo la coralità, amo la sfumatura tragicomica: L’Empireo è tutto questo insieme. E non basta: ti racconta una storia avvincente. È un testo contemporaneo che osa essere ambientato nel Settecento, precisamente nel marzo del 1759. Un testo contemporaneo, in costume? Non ci credo! Ebbene sì. Ma non basta ancora, anzi forse la caratteristica più importante: è il primo testo teatrale in cui mi imbatto che affronta le tematiche di genere e lo fa senza concedere nulla alla retorica e alla banalità. È secco, ruvido, vero, al pari della realtà. E poi dà spazio alle attrici, 19 personaggi di cui 17 femminili. Una bella inversione di tendenza rispetto alla media dei personaggi pensati e scritti per le donne.




La volontà mia e di Monica Capuani, che ha tradotto il testo e me l'ha fatto conoscere, è di mostrare opere come questa in Italia al fine di affermarne l’unicità e l’importanza assoluta. L'Empireo è uno spettacolo militante, avvincente, divertente, con un cast d’eccezione, che viaggia dentro la scrittura della Kirkwood, dentro ai corpi e agli umori delle 12 matrone, dell’imputata, del giudizio di un cielo tanto luminoso quanto impotente, nella vana speranza che una cometa passi e cambi la storia.


«… È proprio strano che conosciamo il movimento di una cometa lontana migliaia di chilometri più di come funzioni il corpo di un donna…»
L’Empireo, Lucy Kirkwood


NOTE DI MONICA CAPUANI - TRADUTTRICE E DRAMATURG

L'Empireo è l’ultimo in ordine di tempo (la prima produzione, che ha debuttato al National Theatre di Londra all’inizio del 2020, è stata interrotta dalla pandemia) della grande drammaturga inglese Lucy Kirkwood, autrice di testi di grandissimo interesse e ottimo successo come ChimericaThe Children (in scena anche in Italia, diretto da Andrea Chiodi, con Elisabetta Pozzi, Giovanni Crippa e Francesca Ciocchetti), Mosquitoes.

L’Empireo è un testo estremamente monumentale e ambizioso: ambientato a metà del Settecento nell’Inghilterra rurale, racconta la storia di una giuria di dodici donne convocate da un giudice che non può giustiziare per omicidio una ragazza perché si dichiara incinta. La giuria femminile dovrà decretare la verità o meno di questa affermazione, e avrà in questo modo su di lei potere di vita o di morte. Da questo microcosmo femminile, emergono le questioni fondamentali e intramontabili della vita delle donne di qualsiasi epoca. Primo tra tutti, il trattamento iniquo che la legge scritta dagli uomini esercita ancora oggi sulle donne e sul loro corpo.




DIANA PUDDU vincitrice di The Voice Senior 2024 DA OGGI IN radio IL suo PRIMO inedito “BON VOYAGE” https://youtu.be/ruoTx6MTJwk

 




Il brano, già disponibile sulle piattaforme digitali, scritto da Valerio Morganti e Martina Vinci e prodotto da Steve Tarta, nasce dal vissuto dell’interprete e dalla sua capacità di approcciarsi alla vita con risolutezza e resilienza. Come racconta la stessa Diana, il testo autobiografico parla di partenze, di distacchi difficili, ma anche di speranza, di promesse e di ritorni.

Il singolo coniuga atmosfere intime e moderne con un ritornello dal sound dance. 

 

«Ringrazio tutte le persone che stanno ascoltando questo singolo, in questi mesi avete sostenuto la mia voce e la mia anima. Con “Bon Voyage”, spero di restituirvi qualcosa che possa accompagnare i vostri viaggi e le vostre emozioni, qualunque esse siano» dichiara Diana Puddu.

 

Il singolo è accompagnato da un video con la regia di Francesco De Martini e vede come unica protagonista la stessa Diana, che accompagna l’ascoltatore in un viaggio emotivo grazie alla potenza e all’espressività della sua voce: https://youtu.be/ruoTx6MTJwk.

 

Nata a Quartu Sant’Elena, in provincia di Cagliari, Diana Puddu è sempre stata appassionata di musica nutrendo fin da piccola il sogno di diventare una cantante, obiettivo che è riuscita a concretizzare con la partecipazione al talent show The Voice Senior di Rai1, dando così voce alla passione e alla determinazione che la contraddistinguono.

 

Nel 2024 è entrata così a far parte del team “Gigi D’Alessio” e ha conquistato il pubblico di Rai1 grazie alla sua voce emozionante e alle interpretazioni di "Un'emozione da poco" ed “È tutto un attimo” di Anna Oxa e "Ti Sento" dei Matia Bazar, diventate virali in poco tempo.

 

Dopo la sua vittoria, Diana Puddu si è esibita in tour con “In…Canto di donna”, in cui ha proposto le canzoni più note della musica italiana. 





“SOLAMENTE MIA” https://pirames.lnk.to/SolamenteMia il nuovo brano del pioniere del Moog IL GUARDIANO DEL FARO che anticipa un nuovo album di inediti di prossima uscita






 Dopo aver esplorato le sonorità del pianoforte nell’ultimo album “Il Venditore di Sogni”, uscito nel 2022, con questo nuovo brano Il Guardiano del Faro torna a suonare il Moog,marchio di fabbrica con cui ha segnato un’epoca siglando successi intramontabili come “Amore Grande, Amore Libero” e “Il Gabbiano Infelice”, entrambe hit che hanno conquistato la vetta delle classifiche negli anni ‘70.

 

«Questo brano è nato all’improvviso, perché l’ha voluto lui – racconta Il Guardiano del Faro – Io ho solo lasciato liberi di nascere ogni suono e ogni armonia cercando di trasmettere tutta la felicità che provavo nel sapere che stava incominciando un altro giorno insieme a Lei che è “Solamente mia!”. Mi sono svegliato improvvisamente alle tre di notte sentendo un desiderio irrefrenabile di sedersi di fronte a tutte le mie strumentazioni musicali, tutte lì, ancora assonate come me, guardarle e chieder loro: chi è pronto a seguirmi? E contemporaneamente vedere le mie mani che incominciano ad accarezzare ogni loro tasto, e sentire che ogni nota inizia a raccontare tutte quelle emozioni che hai nel cuore in quel momento».

 

Federico Monti Arduini, meglio conosciuto come Il Guardiano del Faro, vanta una ricca carriera professionale: compositore, autore, cantante, pianista, presentatore televisivo, editore e produttore discografico. Precursore dell’arte della New Age, le sue composizioni esprimono una profondità psico-sociologica che simultaneamente raffigurano un senso di solitudine e un desiderio di comunicare. Sotto lo pseudonimo di Arfemo ha scritto canzoni interpretate da artisti italiani e internazionali come Mina, Orietta Berti, Gigliola Cinquetti, Wess & Dori Ghezzi, Filipponio, Carmen Villani, Sal Da Vinci, Frankie Avalon, Claudio Lippi, Santo&Johnny, Mario Rosini, Hervè Vilard, Vikki Carr, Al Martino, Andrè Popp, Paul Mauriat, Frank Pourcel, Peter De Angelis. La sua canzone Solo Tu, è stata registrata in varie lingue da innumerevoli artisti di tutto il mondo e la versione cantata da Cliff Richard col titolo All my love ha venduto più di 12 milioni di copie nel mondo. Nel 1969 Monti Arduini vince il Festival di Ancona con la canzone da lui composta Mai Mai Mai Negli anni ‘70 l’incontro con Robert Moog dà una svolta importante alla sua vita artistica. Lo strumento, un sintetizzatore musicale chiamato appunto Moog dal nome del suo inventore, diventa uno dei pilastri della musica elettronica contemporanea. Monti Arduini rimane subito affascinato dalle capacità dello strumento di creare sorprendenti ed originali sonorità. Il Moogdiviene il suo inseparabile compagno musicale con il quale riveste le sue composizioni di atmosfere magiche. Nel 1972, con lo pseudonimo Il Guardiano del Faro, viene pubblicato quello che diventerà il suo primo grande successo discografico: Il Gabbiano Infelice, un adattamento del brano tradizionale Inglese Amazing Grace che raggiunge in una sola settimana il primo posto della classifica dei dischi più venduti in Italia con oltre 700.000 copie vendute. Nel 1975 sempre con lo pseudonimo Il Guardiano del Faro con la sua composizione Amore Grande Amore Libero partecipa e vince la popolarissima competizione musicale della RAI Un Disco per l’Estate. Il singolo raggiunge di nuovo la vetta della classifica dei dischi più venduti in Italia, così come in altri paesi del mondo. La popolarità in Italia diAmore Grande Amore Libero è tale che viene realizzato un film, con l’omonimo titolo, per il quale Monti Arduini compone anche l’intera colonna sonora. Sempre nel 1975 vince il Telegatto come miglior artista strumentale dell’anno. Nel 1976 compone la colonna sonora del film La Orca per la regia di Eriprando Visconti. Il film riscuoterà un notevole successo di pubblico e di critica in Italia, tanto da venire distribuito, con grandi consensi in diversi paesi stranieri. Nei primi anni ’80 partecipa quale ospite fisso a varie trasmissioni televisive come Blitz, con Gianni Minà, e come autore e presentatore a trasmissioni quali Il SabatoBlu Domenica e la popolarissima Il Cappello sulle 23 per la quale compone ed esegue la fortunata sigla musicale Solamente Lei.

 Negli anni seguenti fonda la casa discografica ed editoriale Cafè Concerto e, abbandonando la sua attività artistica personale, si dedica principalmente a seguire e produrre cantanti e a definire la direzione editoriale della società rappresentando in Italia i cataloghi di prestigiosi gruppi quali Disney, 20th Century Fox, Dreamworks e Windwept. Nel 2022, sempre con lo pseudonimo ormai celebre de Il Guardiano del Faro,torna alla ribalta producendo e pubblicando l’album Il venditore di sogni. Nell’album, 12 brani di sua composizione, si esibisce al pianoforte accompagnato da una orchestra di 40 elementi e si avvale della partecipazione di grandi artisti quali Fabrizio Bosso alla tromba, Giuseppe Milici all’armonica, Johnny Farina di Santo&Johnny alla steel guitar, Natale Massara per gli arrangiamenti orchestrali e al sassofono, Mario Rosini, secondo classificato al Festival di Sanremo 2004, e Cece Rogers, artista nominato in due categorie musicali al prestigioso Grammy Awards americano del 2022.