Non siamo neanche preoccupati che in gara non ci sia del rock, perche’ crediamo che il rock sia per gente seria e preparata. E’ inutile scimmiottare un genere musicale cosi’ importante su un palco che fa da vetrina al prossimo Eurovision Song Contest a Basilea presentato da Michelle Hunziker, senza averne i mezzi.
L’essenziale non e’ il genere musicale, ma che il prodotto sia realizzato al massimo delle proprie forze. Un prodotto di qualita’ si riconosce fin dalle prime battute. La ricerca musicale è imprenscindibile da un buon testo e l’uso dei recenti mezzi elettronici.
Non dimentichiamo la presenza scenica coadiuvata dagli “stylist”, che hanno fatto e faranno la differenza su un palco piccolino, ristretto per riservare il posto alla preziosissima orchestra.
La sera dei duetti ci incuriosisce molto, perche’ inevitabilmente fara’ la differenza sulla vittoria finale pur non rientrando in gara.
Chi cantera’ con chi?
I duetti sono molto interessanti e pericolosi. Riuscira’ la coppia canterina a trasmettere emozioni nuove cantando all’unisono? La differenza la fara’ la grande conoscenza dei testi, l’interpretazione e gli arrangiamenti. Sara’ un bel mach che riservera’ notevoli sorprese. Come successe ad Alfa con Vecchioni lo scorso anno. Riportare in auge ed in classifica un brano storico, ricantato da un giovane alla ricerca della tradizione unita alla propria ricerca musicale personale. I giovani non deluderanno di certo ed i Big non sfigureranno vista la pluriennale esperienza sui palchi di tutto il mondo.
Ma chi fara’ la differenza? L’artista o la canzone?