mercoledì 27 luglio 2016

VITTORIO MEZZA - IL 7 OTTOBRE ESCE IL NUOVO DISCO - NAPOLI JAZZ SONGS



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Undici brani della tradizione napoletana arrangiati in chiave jazzistica

Da venerdì 7 ottobre sarà disponibile nei negozi tradizionali e in digital download“Napoli Jazz Songs” (Abeat Records), il nuovo disco di Vittorio Mezza. A fianco del pianista italiano i due musicisti canadesi George Koller, al contrabbasso, e Davide Di Renzo, alla batteria, a confermare il legame tra il Canada, terra di emigranti italiani, e il tema del disco.

In “Napoli Jazz Songs” il pianista Vittorio Mezza sottolinea il legame tra Napoli e l’America attraverso le canzoni che spaziano dalla migliore tradizione napoletana fino al repertorio contemporaneo e che trattano temi come l’emigrazione e il sogno americano (Tu vuò fa’ l’Americano, Tamurriata Nera, Lacreme Napulitane). Il musicista campano interpreta anche le colonne sonore dei film italiani sbarcati a Hollywood (C’era una Volta in America e Nuovo Cinema Paradiso)fino all’omaggio al bluesman italiano Pino Daniele con Quanno ChioveI brani sono arrangiati in modo tale da non intaccare la caratteristica melodicità della canzone napoletana ma sono impostati con gli stilemi tipici dell’improvvisazione jazzistica attraverso strutture armonico-ritmiche complesse con un feeling even-eight.




Probabilmente non c’è luogo al mondo in cui non sia stato anche solo accennato, più o meno goffamente, il ritornello di una canzone napoletana – spiega Vittorio Mezza -. Da sempre queste melodie hanno rappresentato un materiale estremamente plasmabile e creativo. Siamo di fronte ad opere che suscitano emozioni forti, legate al cuore dell’uomo, alle sue ragioni, donde il carattere d’universalità che queste incarnano in maniera così intensa: dai sentimenti più intimi, visti dal di dentro – l’amore, la gelosia, la passione, tanto per citarne alcuni - alla lontananza e allo struggimento dell’emigrazione.”

Il disco è prodotto e arrangiato da Vittorio Mezza per Abeat Records. L’intero album è stato registrato presso il Number 9 Studio di Toronto, mixato da Sergio “Guru” Barlozzi e masterizzato presso l’IndieHub Studio di Milano da Gabriele Simoni e Andrea Dolcino. Le foto sono a cura di Jadro Subic mentre la grafica è a cura di Marina Barbensi e Gaja Milani.  

VITTORIO MEZZA nasce a Maddaloni (CE) il 25 agosto 1976. Si trasferisce a Roma dove si diploma e si laurea col massimo dei voti in musica jazz al Conservatorio S. Cecilia. Negli Stati Uniti ha suonato con Dave Liebman, Mike Stephans, Tony Marino, Tony Moreno, Marc Mommaas; in Germania con David Milzow; in Canada, in trio con Alec Walkington e Dave Laing (McGill University of Music di Montréal) e in trio con George Koller e Davide Di Renzo (Toronto); in Sud Africa con Mark Ginsburg, Romy Brauteseth, Kevin Gibson, Judy Campbell, Justin Binek, Mike Campbell, Micu Narunsky, Maurice Gawronsky, Ian Smith, Sphelelo Mazibuko, Andreas Tschopp, Justin Bellairs.

martedì 26 luglio 2016

SHARG ULDUSU 4TET ED ETTORE MARTIN OCTET - JAZZaltro - LA MUSICA, LA SPERIMENTAZIONE, LE TRADIZIONI POPOLARI........


JAZZaltro
Artisti da tutto il mondo per ogni genere musicale
Venerdì 29 luglio Sharg Uldusü 4tet

Domenica 31 luglio Ettore Martin Octet


Venerdì 29 luglio, alle ore 21.15, presso il parco di Villa Durini (Via Roma – Gorla Minore – ingresso 8 euro, studenti e soci ARCI 5 euro – in caso di pioggia il concerto si terrà presso l’Auditorium Pepo Ferri, in via Roma, 83) per il festivalJAZZaltro, si esibirà dal vivo il Sharg Uldusü 4tet, gruppo formato da Ermanno Librasi (clarinetto in metallo, clarino basso, balaban e furulya), Max De Aloe (armonica cromatica, bassa e fisarmonica), Elias Nardi (oud) e Francesco D’Auria(batteria, percussioni e hang).
Il quartetto nasce dall’incontro tra due musicisti che da anni propongono un repertorio tradizionale di brani popolari e colti del vicino e medio Oriente (Librasi e Nardi) e altri due che hanno fatto del jazz la loro ragione artistica e di stile (De Aloe e D’Auria). Un incontro ricco di possibilità espressive, sperimentazioni e suggestioni, paesaggi, sapori e colori in un turbinio di sonorità originali. Melodie evocative e ritmi coinvolgenti che aprono nuovi orizzonti di dialogo tra culture da sempre amiche che si affacciano sul Mediterraneo.
Il SHARG ULDUSÜ 4TET nasce nel 2002 con l’intento di sperimentare nuovi percorsi musicali tra oriente e occidente. Partendo da repertori tradizionali di una vasta area geografica del vicino e medio Oriente, si approfondiscono, nel corso degli anni, vari linguaggi musicali. La lunga collaborazione, sempre gradita, con musicisti con cui si condivide la propria esperienza, provenienti da paesi come Azerbaijan, Iran, Siria Marocco e la frequentazione di generi e stili diversi come Jazz, Classica, World, hanno arricchito considerevolmente le possibilità espressive del gruppo che, strato su strato è cresciuto in qualità e capacità interpretativa.


Domenica 31 luglio, alle ore 21.30, presso il Castello di Legnano (via Pietro Toselli – ingresso libero), in occasione del festival JAZZaltro, si esibirà dal vivo l’Ettore Martin Octet, gruppo formato da Ettore Martin (sax tenore), Matteo Alfonso (piano), Leonardo Rigo (basso), Enzo Carpentieri (batteria), Maria Vicentini (violino), Lorella Baldin (violino), Grazia Colombini (viola) e Paola Zannoni (violoncello).
L’ottetto proporrà il progetto Senza parole, che vede l’interpretazione di brani del repertorio cantautoriale italiano (De Andrè, Bindi, Paoli, Tenco, Battisti, Kramer) attraverso l’unione dell’ariosità del classico quartetto d’archi con la ritmica pulsante del linguaggio swing del quartetto jazz. Il titolo indica la presenza di sole melodie strumentali.

ETTORE MARTIN nato a Vicenza il 23 aprile 1961, si diploma in teoria e solfeggio presso il conservatorio "Pollini" di Padova. Partecipa al disco "Mitteleuropa" del pianista triestino Roberto Magris, compone e suona per il teatro ("Bukowski Blues") e la danza contemporanea ("Mind the Gap" e "Sovrapposizioni"). Effettua arrangiamenti per svariate big band e per il Sax Appeal Saxophone Quartet (CD Soul Note "Giotto" ospite Claudio Fasoli). Ottiene risultati significativi con un quartetto a proprio nome: 2° classificato al concorso per nuovi talenti "Summertime In Jazz 94" di Prato; 2° classificato al concorso "Emersioni 96" di Castiglioncello (LI) dedicato al sax tenore. Nel 97 é tra i sei finalisti del "Premio Nazionale Massimo Urbani" di Urbisaglia (MC). Nel 99 vince il concorso internazionale di Arrangiamento e Composizione per Orchestra Jazz di Barga (LU) nella sezione dedicata alle composizioni originali con il proprio brano "Natural Code". Dal 90 insegna sassofono, armonia, arrangiamento, composizione e musica d'insieme a Vicenza (scuola di musica "Thelonious" e laboratorio "Jazzland") e Padova (scuola di musica "Gershwin"). Ha suonato con Valerio AbeniMarc AbramsMauro BeggioPaolo BirroDavid BoatoGuido BombardieriRoberto BonatiEnzo CarpentieriPiero LeverattoGiovanni MaierMassimo ManziBruno MariniAlberto MarsicoSaverio Tasca Marcello Tonolo.

sabato 23 luglio 2016

LUCHE' - IL NUOVO DISCO "MALAMMORE" -





È IL DISCO ITALIANO PIÙ VENDUTO DELLA SETTIMANA

IN RADIO E ONLINE IL NUOVO SINGOLO

CHE DIO MI BENEDICA


È “MALAMMORE” (Universal Music Italia), il nuovo lavoro del rapper napoletano Luchè, disponibile dal 15 luglio online e nei negozi, il disco italiano più venduto della settimana secondo le classifiche di vendita FIMI. Attualmente è in radio e disponibile su Vevo il nuovo singolo “Che Dio mi benedica”.

“MALAMMORE” è un disco caratterizzato da rime esplicite, atmosfere gangster e una produzione sonora di alto livello dove ogni base è curata nei minimi particolari dal ritmo alle sfumature strumentali con innesti elettronici ricercati. “MALAMMORE” è fortemente ancorato alle radici ma è altrettanto teso verso atmosfere di livello internazionale.

Il disco è stato anticipato dal singolo “0’ PRIMMO AMMORE”, incluso in anteprima nella decima puntatadella serie tv Gomorra, e dal video relativo che ha già raggiunto oltre due milioni di visualizzazioni su Vevo. Tra i brani del disco anche la cover di Vasco “Non mi va”.

Ecco la tracklist del nuovo disco “MALAMMORE”: “Violento”; “Il mio nome”; “O' primmo ammore”; “Bello” (feat. Guè Pequeno); “Fin qui” (feat. Coco); “Che Dio mi benedica”; “Per la mia città”; “E' sord”; “Non mi va”; “Stesso viso” (feat. Da Blonde); “Quando non ero nessuno”; “Cos'hai da dire” (feat. Coco); “Ti amo”; “Quelli di ieri” (feat. Baby K); “Il mio ricordo”; “Andro' via da qui”; “Devi amarmi”; “E' cumpagn mie” (Bonus track); “Nisciun” (Bonus track).

Intanto prosegue il tour instore, ecco i prossimi appuntamenti: 25 luglio – Mondadori Duomo – Milano26 luglio – Varese Dischi – Varese e – Mondadori Megastore - Torino27 luglio – Feltrinelli – Bari e Lecce;28 luglio –  Mondadori c/o Centro Commerciale Vulcano Buono – Nola29 Luglio – Mondadori Centro Commerciale Buonvento – Benevento.

Luca Imprudente alias Luchè nato a Napoli il 7 gennaio 1981, inizia la sua carriera nel mondo dell'hip hop come rapper/producer del duo napoletano Co’ Sang. Il duo produce 2 album, "Chi more pe mme" (2005),“Vita Bona" (2009), ormai culto tra gli amanti del genere. I Co’ Sang si sciolgono all'inizio del 2012 e Luchè intraprende la sua carriera solista pubblicando L1 (2012) e L2 (2014).

martedì 19 luglio 2016

PAOLO BORSELLINO A 24 ANNI DALLA MORTE - VIA D'AMELIO LA STRAGE -



Paolo Borsellino, il giudice, può essere ricordato a 24 anni dalla scomparsa per i principi cardini, insiti e radicati, in un uomo giusto, ironico, un concentrato di valori:  legalità, libertà, indipendenza, servizio per lo stato.


Un esempio, un corpo sventrato, ma solo di un corpo stiamo parlando.
Diventa magistrato a 9 mesi di distanza dalla laurea avvenuta nel 1964, per consolidare la sua passione per la ricerca giuridica, e per sua stessa ammissione, timoroso di lavorare nell'intento di rincorrere parcelle di probabili clienti, si mette al servizio dello "Stato" con la "S" maiuscola.
Il rinnovato incontro con l'amico d'infanzia Giovanni Falcone nel 1980 gli spianano definitivamente  la strada. La sua terra ha bisogno di lui, di Giovanni, e degli uomini della scorta.
Una Sicilia di uomini onesti che ha bisogno di persone rette, poco interessate ai risvolti economici della propria professione, per dar voce alla "parte buona" di una terra magica. Uomini convinti, sorretti da una  rettitudine morale tale, da dedicare la propria vita alla lotta della criminalità mafiosa.
Il duro lavoro, il faro lontano intravisto in lontananza, ha portato Paolo Borsellino uomo, lontano dai suoi affetti più cari. Non contando le ore di lavoro, non distinguendo i giorni feriali dalle feste, macerando un'attività prolifica, "seme vitale" alla base di una nuova realtà siciliana. Perchè, a detta di Giovanni Falcone, la mafia prima o poi, fatta di persone, sarà sconfitta.
Il 19 luglio 1992 alle ore 17,00 a Palermo il Giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta vennero fatti esplodere nel tentativo vano di rimuovere il "seme buono" delle istituzioni.






I semi, com'è noto producono radici a volte invisibili, capaci di generare fiori splendidi.
Questo ci piace pensare di Paolo Borsellino, che ha sacrificato la sua sfera familiare, la moglie, i tre figli, allontanandosi in particolar modo da questi ultimi, nel tentativo di farli soffrire di meno, al momento della sicura dipartita, come per l'amico Giovanni Falcone.
Perchè il Giudice, e non fu il solo, ebbe la netta percezione che il tritolo a lui destinato, fosse arrivato a destinazione.
E forse, proprio per questo motivo si alzava tutte le mattine alle 5. Per rubare 2 ore di vita in più alla giornata, prolifica d'impegni, di appuntamenti, incastrati gli uni agli altri, con l'unico obiettivo: vincere e sconfiggere la mafia.

Vi segnaliamo il sito aperto dal fratello di Paolo Borsellino, Salvatore Borsellino: 
                                    
                                      www.19luglio1992.com


Doveroso ricordare la ricorrenza prossima della morte del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro ed il poliziotto di scorta Domenico Russo, avvenuta  il 3 settembre 1982, a Palermo, in Via Isidoro Carini, circa 10 anni prima delle stragi di Capaci e Via D'Amelio.
Prefetto di Palermo nel maggio del 1982, intento nel perseguire i medesimi obiettivi dei suoi successori, un unico nemico da abbattere: "la mafia".
Nelle sue parole, le medesime intuizioni future di Falcone e Borsellino:

« Mi mandano in una realtà come Palermo con gli stessi poteri del prefetto di Forlì, se è vero che esiste un potere, questo potere è solo quello dello Stato, delle sue istituzioni e delle sue leggi, non possiamo delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti. »

Carlo Alberto dalla Chiesa nel momento in cui era generale di divisione.

Per rammentare la figura del Generale, il figlio Nando Dalla Chiesa nel 1984 ha scritto "Delitto imperfetto: il generale, la mafia, la società italiana.
Oggi 19 luglio, non è un'unica ricorrenza.
E' il frutto del ricordo, che ha germogliato, a distanza di molti anni, in un unico seme, scaturito dalle menti, dai pensieri, dai gesti, di uomini onesti al servizio dello Stato.

                               www.staresulpezzo.blogspot.it 



JAZZaltro - ESIBIZIONE DAL VIVO DI "VANESSA TAGLIABUE YORKE QUINTET A FAGNANO OLONA - INGRESSO GRATUITO -

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Artisti da tutto il mondo per ogni genere musicale

Sabato 23 luglio Vanessa Tagliabue Yorke Quintet dal vivo

presso il Cortile del Castello Visconteo di Fagnano Olona


Sabato 23 luglio, alle ore 21, presso il Cortile del Castello Visconteo (Piazza Cavour – Fagnano Olona - ingresso gratuito), per il festival JAZZaltro, si esibirà dal vivo il Vanessa Tagliabue Yorke Quintet, gruppo formato da Vanessa Tagliabue Yorke (voce solista), Mauro Ottolini (conchiglie e trombone tenore), Enrico Terragnoli (chitarra elettrica, banjo, podofono e tastiere), Vincenzo Vasi (basso semiacustico, theremin), e Gaetano Alfonsi (batteria).

Il quintetto presenterà il suo nuovo progetto musicale Contradanza, che prende il nome da una particolare forma musicale cubana tipica dell'Ottocento, sulla quale Vanessa ha scritto di proprio pugno dei testi ispirati alla figura di  Bas Jan Ader, artista olandese del Novecento scomparso proprio durante una propria rappresentazione artistica. Il tutto è caratterizzato dalla presenza di musicisti illustri e da strumenti musicali inusuali.


Vanessa Tagliabue Yorke nasce a Seregno (MB) frequenta il liceo artistico e nel 2006 si diploma in pittura alla  Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, dal 2004 è attiva nella scena del Jazz Tradizionale come cantante e svolge la sua ricerca musicale scavando dentro la ricchezza estetica del repertorio classico del Jazz: Pre-war Blues, Dixieland, Rag Time e Swing. Nel corso del tempo ha fatto concerti in Italia, Svizzera, Olanda, Inghilterra. Vanessa ha collaborato con alcuni dei più autorevoli esponenti italiani del jazz classico tra cui  Paolo Tomelleri, Paolo Alderighi, Alfredo Ferrario, Sandro Gibellini, Roberto Piccolo, Carlo Bagnoli, Massimo Caracca, Fabrizio Cattaneo, Vittorio Castelli, Luciano Invernizzi, Marco Fumo e inoltre con l'illustre pianista svedese di ragtime Peter Lundberg. Nel Marzo 2012 è stata inserita nella programmazione del Bix Beiderbecke Memorial Jazz Fastival di Racine (WI, USA) uno dei festival più strettamente filologici dellascena traditional americana, dove ha avuto il piacere di suonare con Andy Schumm, Josh Duffee, John Otto, Dalton Ridenhour, Yves Francois, esperienza dalla quale è nato un disco per l'etichetta americana Rivermont Records. Ha inciso nel'inverno 2012 insieme a Mauro Ottolini ed ai Sousaphonix il terzo lavoro discografico di questo ensemble, prodotto dall' Auditorium Parco Della Musica di Roma, cominciando così un esperienza musicale intensa con Mauro Ottolini, Daniele D'Agaro, Zeno De Rossi, Danilo Gallo, Dan Kinzelman, Mauro Negri, Enrico Terragnoli.


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giovedì 14 luglio 2016

Nizza -Hotel Negresco - zona centrale - strage di 84 persone, 15 feriti gravi- 100 probabili feriti -





Nizza, e la sua favolosa "Promenade" sono state stasera il teatro di una strage senza eguali.  Un camionista ed un complice, hanno lanciato il proprio camion sulla folla per circa 2 Kilometri.  Dal camion un uomo impazzito ha sparato sulla folla. A bordo dello stesso sono state ritrovate armi e granate. Le persone in festa, sono state sorprese dall'artista impazzito nell'intento di uccidere il più  grande numero di persone, Zigzagando da destra a sinistra. Il camion ha travolto grandi e piccini. I corpi disseminati sulla passeggiata hanno atteso l'arrivo degli elicotteri avvicinatisi nella speranza di trovare corpi ancora vivi. Simbolo di Nizza, la prima foto di una vittima bambina, coperte da un telo, con accanto la sua bambola.  Il bilancio delle vittime potrebbe salire, vista la gravità dello stato dei feriti. Nizza festeggiava la festa del 14 luglio, ed era gremita di persone. L'ipotesi avanzata di un attacco terroristico sembra ipotizzato dalla presenza di armi all'interno del camion. Fino ad ora non sono arrivate rivendicazioni, che si presume arriveranno via internet. A bordo del camion frigorifero sono state trovate armi lunghe, munizioni e granate. Per questo motivo è  stato succeduto dalle Forze dell'ordine di rinchiudersi in casa. Si temeva che le granate potessero essere utilizzate dai due camionisti. Barak Obama l'ha descritto "orrendo attacco terroristico". Holland alle 9 di stamattina deciderà  sul da farsi. Le linee ferroviarie italiane e di confine sono state messe in allerta. La Francia è  nuovamente il teatro di un nuovo evento terroristico.  Nizza, un luogo impensabile per una strage di questa portata, è  stata colpita nel ricordo della liberazione commemorata il 14 luglio, per colpire nuovamente la Francia già  martoriata. Il camion impazzito diretto sulla folla è  stato crivellato dai  colpi delle forze dell'ordine che hanno abbattuto l'autista del camion di 18 quintali. In precedenza alcuni francesi hanno tentato di fermare il mezzo, salendo sul camion, ma le porte bloccate hanno reso invana qualsiasi azione.  Le autorità  francesi hanno attivato 2 numeri di telefon:  0033493722222 ed il numero +39- 0636225 della Farnesina.  Francia ex Italia stanno controllando le vetture in rientro dalla Francia verso la frontiera di Ventimiglia. Il numero delle vittime continua ad aumentare visto il gran numero di feriti. La Repubblica Francese e la libertà del suo popolo è stata abbattuta. La matrice islamista, sembra ipotizzabile. I  2 attentati di grandi dimensioni nell'ultimo anno e mezzo hanno messo in ginocchio, dopo la strage del "Bataclan" un popolo in festa. Un rituale,  un invito alla lotta armata, reclamizzata dall'Isis, essendo falliti i recenti attentati organizzati. Il disegno cambia, un uomo, un camion frigo, e 2 fucili, sono sufficienti a sconvolgere una cittadina in festa. Si ipotizzano complici in fuga. Il camion è  piombato sulla folla, ha buttato a terra tutto: biciclette e persone. I poliziotti hanno fermato con circa 20 colpi, l'autore della strage. Il mondo intero è  all'erta. L'Italia è la frontiera rimangono punti nevralgici e di serrato controllo. Un centinaio di persone si sono gettate in acqua per sfuggire alla furia omicida e sono state recuperate tutte, per fortuna. Le carceri di Grasse sono una piccola università del crimine. Una islamizzazione del radicalismo di giovani macrebini. Le carceri tramite cappellani ed Iman  dovranno intervenire per sopprimere il radicalismo nelle carceri vicino a Nizza, focolai da eliminare e sopprimere. Notizia recente: un testimone ha dichiarato di aver visto altre 3 persone, probabili attentatori, uscire dal camion killer ed allontanarsi. La festa della presa della Bastiglia a Nizza del 14 luglio 2016 alle 22,30/22,45 è  diventato teatro di morte, a seguito di attacco terroristico di origine jadistica. Più  tardi nella mattinata ci saranno aggiornamenti sulla strage. Un uomo tunisino, nato a Nizza di 31 anni. Un tunisino di seconda generazione, radicalizzato, autore di piccoli furti, droga, con permanenza in carcere. Pronto a morire,  voleva uccidere e morire. Un Kamicaze!   E' stato fermato per un controllo ed ha detto di dover consegnare gelati.                    

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OTTAVO RICHTER - IL NUOVO DISCO "GIF" - PER LA BAND MILANESE NATA NEL 2004 -


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Da lunedì 11 luglio è disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e in tutte le piattaforme streaming “GIF” (Egea Music), il nuovo disco degli  Ottavo Richter, l’ironica band milanese dal sound che spazia dal blues, jazz e sonorità giamaicane. 

“GIF” è un viaggio musicale che tocca tutti quei generi portati a far muovere l’ascoltatore: funk, boogie woogie, rock steady, reggae, blues, jazz e ska. “GIF” non lascia che l’ascoltatore si fermi un attimo. Sul groove della sezione ritmica i testi sono ironici, sarcastici e fortemente ancorati a riferimenti reali come in “In via Galilei” o in “Cara Dipendenza”.

Al disco, prodotto dagli Ottavo Richter – Luciano Macchia, al trombone, Alessandro Sicardi, alla chitarra elettrica, Raffaele Köhler, alla tromba e flicorno, Marco Xeres, al basso elettrico, Domenico Mamone, al sax baritono e Paolo Xeres, alla batteria - e registrato, mixato e masterizzato da Alessandro Sicardi, hanno partecipato anche Fabrizio e Mauro Settegrani, Gnut, Gianluigi Carlone della Banda Osiris e laRedazione di Caterpillar.

Ecco la tracklist del disco: “Non esiste”; “Mi piace”; “In via Galilei”; “One man, one girl”; “Cara dipendenza”; “Ho voglia di te” (ft. Fabrizio e Mauro Settegrani); “Il dottor B.”; “Telefona” (ft. Gnut); “Nuvole”; “Prima di regalare pensa” (ft. Gianluigi Carlone); “Non fare la bestia”; “Oroscopo”; “Tipi Caterpillar” (ft. Redazione Caterpillar); “El salsa de lo skorpyón”.

Gli Ottavo Richter nascono a Milano nel 2004 dall’incontro tra Luciano Macchia e Raffaele Kohler con Alessandro Sicardi e Domenico Mamone. Il primo album viene prodotto quasi subito, all'inizio del 2005:"Molly Malone's", registrato dal vivo in un omonimo pub nei pressi del Lago Maggiore. L'attività live dei primi anni è intensa e porta al secondo lavoro discografico: "Clinkin' Glasses" del 2010, coprodotto insieme a Tommaso Sacchi. Il terzo disco della band viene prodotto nel 2012 e contiene musiche e sonorità eterogenee, nonché tre featuring: quello della cantante jazz Nadia Braito, dell’attore Rupert Sciamenna e quello di Gianluigi Carlone (Banda Osiris). Nel 2015 il gruppo autoproduce il quarto album, "X Anniversario", per celebrare il decimo anno di attività; si tratta dell'estratto di un concerto eseguito dalla band alle Cantine dell'Arena a Verona, con brani di tutti e tre i precedenti dischi.

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lunedì 4 luglio 2016

BOSSETTI MASSIMO CONDANNATO ALL'ERGASTOLO PER L'OMICIDIO DI YARA GAMBIRASIO - IL DNA, LE CIRCOSTANZE, I FATTI E LE OMISSIONI -




Yara Gambirasio, è stata brutalmente uccisa dal carpentiere Massimo Bossetti. Sono trascorsi 5 anni e mezzo dalla scomparsa dell'adolescente.

I fatti riassuntivi, le circostanze e le intercettazioni verificate:


Il 26 novembre 2010, Yara Gambirasio scompare da Brembate Sopra (BG), mentre esce dalla palestra.

Tutto avviene nel giro di pochi minuti dalle 18,42 alle 18,55.
Di Yara si perdono le tracce nel percorso dalla palestra a casa dalle 18,55 in poi.
Massimo Bossetti interrogato in aula, durante il processo, non ha saputo/potuto rispondere, in quanto sprovvisto di alibi, la sera della scomparsa di Yara.

Un uomo accusato di un atroce omicidio, che non ricorda dove si trovava la sera del 26 novembre 2010.

La moglie Marita, ha ricordato in aula, di aver chiesto al marito dove si trovasse all'epoca dei fatti, ma lui non ha saputo rispondere.

Il corpo della ragazza verrà ritrovato per caso e dopo ricerche approfondite che hanno visto impegnati volontari e forze dell'ordine,  da un aeromodellista in un campo abbandonato, già battuto nelle ricerche, a Chignolo d'Isola. Il linea d'aria a pochi kilometri da casa.


Il 15 giugno 2011



I "Ris" di Parma isolano sugli slip di Yara il DNA maschile di "Ignoto 1", che a distanza di anni diventerà la prova schiacciante della presenza del carpentiere di Mapello, nel campo incolto di Chignolo d'Isola, dove Yara, dopo atroci sofferenze, presumibilmente è perita nella  notte fredda.



Il 21 ottobre 2011



Viene individuato il DNA di Damiano Guerinoni, tra gli iscritti della discoteca "Sabbie Mobili", a 500 metri dal campo di Chignolo, e coincide parzialmente con il DNA di "Ignoto 1" .

La madre di "Ignoto 1" ha tra l'altro fatto la colf in casa Gambirasio, per beffa del destino, molti anni prima.

Grazie ad una idea brillante, s'ipotizza che "Ignoto 1" possa essere il frutto di una relazione extraconiugale che Damiano Guerinoni ebbe negli anni tra il '60 e '70.
L'idea non è solo brillante, ma vincente.

La madre di "Ignoto 1" viene rintracciata, sfoltendo un ricco elenco, ed arrivando a circoscrivere le donne nella cerchia di circa 500 persone.


Il 27 luglio 2012



Viene prelevato il DNA di Ester Arzuffi, la madre dell'ancora "Ignoto 1" Massimo Bossetti.

La donna, si scoprirà in seguito, ebbe una relazione extraconiugale con Damiano Guerinoni. Relazione, mai confermata dalla stessa, nonostante gli esami specifici ed ineluttabili.

Sembra, ma appare alquanto improbabile, che Massimo Giuseppe Bossetti, sia venuto a conoscenza di essere il figlio naturale di Damiamo Guerinoni, solo a seguito degli esami del DNA.

A nostro avviso, uno o più dubbi sorgono. Possibile che Ester Arzuffi, madre di 3 figli, due maschi ed una femmina, non abbiano mai notato nulla, durante gli esami di routine, le somiglianze, le "voglie" presenti in molti casi tra consanguinei, i colori dei capelli e della pelle del volto?

In un piccolo paese, dove tutti notano e sanno tutto, possibile non fosse mai trapelata un'indiscrezione, all'asilo, a scuola, sullo stesso cantiere

E l'appellativo "il conta balle" affibbiato dai colleghi di cantiere a Massimo Bossetti, non potrebbe avere più significati?


Il 15 giugno 2014



Durante un fermo, non casuale, di Massimo Bossetti, viene indotto lo stesso, a sottoporsi all'esame dell'alcoltest, ed arriva la conferma ai sospetti: "Ignoto 1" è Massimo Bossetti.

Gli inquirenti, avevano già capito, che Massimo Bossetti svolgendo l'attività sui cantieri, era sicuramente lui, l'unico dei 3 figli di Ester Arzuffi, a maneggiare calce o materiali usati dai muratori.


Il giorno dopo,  il 16 giugno 2014, Massimo Bossetti viene arrestato, il 3 luglio inizia il processo presso la corte d'Assise del Tribunale di Bergamo.



Massimo Giuseppe Bossetti viene condannato all'ergastolo per la scomparsa, l'assassinio con l'aggravante di crudeltà e sevizie a Yara Gambirasio.



Permangono dei punti fermi, delle "non dichiarazioni", che la dicono lunga su tutta la vicenda:



1) una madre che non ammette di aver avuto una relazione extraconiugale, nonostante Damiano Guerinoni sia deceduto nel 1999 e nonostante l'esame del DNA ne sia la prova inconfutabile;

2) un figlio che apprende la notizia casualmente;
3) la mancanza di alibi nella notte della scomparsa di Yara;
4) la mancanza di nessun segno d'emozione, durante il processo;
5) se non avessero prelevato il DNA e lo avessero comparato con circa 532 donne, due persone avrebbero continuato a condurre tranquillamente la loro vita, nella menzogna in cui si sono, ed avrebbero continuato a nascondersi.


Il "non detto" ha una valenza che pesa come un macigno. Nessuno potrà ridare i sogni infranti a Yara. Nessuno potrà colmare il  dolore incontenibile dei genitori.

Nemmeno un'ipotetica confessione, divenuta ormai superflua.
E' importante ricordare che sono stati infranti i sogni di Yara, ma il papà Fulvio e la famiglia, lo scorso anno, con l'Onlus "PASSIONE DI YARA", hanno rimesso in circolazione il "seme buono" della vita, che nessuno potrà estirpare.
Grazie alla Onlus, giovani disagiati, bisognosi, potrebbero essere scelti per realizzare i loro sogni artistici, sportivi, musicali.
Perchè la "passione" è contagiosa, ed è impossibile fermarla.