martedì 4 febbraio 2020

La serata d'apertura del 70esimo Festival di Sanremo 2020, vede un prete, un cantante in cappuccio giallo , tra Tsunamie Cha cha cha!

Eugenio in via Di Gioia con un cappellino giallo, apre la prima serata del Festival.

Il primo duello è tra Tecla ed Eugenio in Via di Gioia.

Tecla, cantante solista, ha una bella voce, Chiara, musicale, e la musica è romanticamente orecchiabile.

Siamo petali di vita, siamo solo di passaggio, 8 marzo. La canzone di Tecla convince. I 16 anni di Tecla battono il gruppo di Eugenio in Via di Gioia.

Per fortuna il 50,6 (Non reale) di Tecla, la portano alle semi finali.

Il secondo duello musicale è tra Fadi e Leo Gassman.

"Due noi" di Filippelli e Fadi, un testo intenso, parlato, non cantato in modo adeguato, riuscirà a sconfiggere Leo Gassman?

Fin ad ora le voci di Eugenio in Via di Gioia e Fa di non convincono per nulla.

Ascoltiamo Leo Gassman con "Vai bene cosi'".

Leo Gassman e Matteo Costanzo sono gli autori di musiche e testo. La canzone è orecchiabile e l'incipit si fa ricordare. Il bel faccino di Leo Gassman aiuta e non poco. "Perché sei fatto così, dici sempre di si, non accetti l'errore ti rovini l'umore" recita il testo.

Vince Leo Gassman tra un battito di mani e la platea che partecipa fino in fondo. Con il 54% la giuria demoscopica decide che il vincitore è Leo Gassman.

Sanremo 2020 apre la gara con le canzoni dei big. Naturalmente non prima di aver ascoltato Tiziano Ferro in Volare di Domenico Modugno.
E dopo le prime note si capisce la netta differenza tra un cantante ed un fuoriclasse.

Si parte con la gara dei big con i primi 12 cantanti, ed apre le danze Irene Grandi.

"Finalmente io", testo e musica di Vasco Rossi, con una dirompente Irene. Energica, con una voce a palla, ed un testo bello fino in fondo.

Inizio da paura! Brava Irene.

Marco Masini non porta nulla di nuovo. La canzone non è male, ma dopo Irene, ci serve altro.

Con 50 milioni di dischi, dopo 47 anni torna a Sanremo Rita Pavone con Niente, Resilienza 74, testo e musica di Giorgio Merk.
Grande Rita Pavone, bello il testo, forse un pochino d'elezione, ha influito sulla performance. Ma Rita si rifarà. Sera dopo sera.

La gara continua con Achille Lauro, originale, irriverente, quasi timido in una tutina di lurex che stravolge le apparenze. Diavolo ed angelo, bene e male, vita e morte. La canzone convince.

Diodato è un musicista raffinato e sublime e non si tradisce. Amadeus ha fatto un ottimo lavoro fino ad ora.

Peccato non si possa dividere in 2 questo 70esimo Festival di Sanremo per poter assegnare ulteriori premi.

Ma non si può parlare di Sanremo senza menzionare Casa Sanremo al Palafiori.



Casa Sanrem, nata nel 2008 con l'obiettivo di creare un luogo di accoglienza dedicata per artisti e addetti ai lavori del Festival di Sanremo ed è arrivata alla tredicesima edizione. Ubicata nell'attrezzatissima struttura del Palafiori, la Casa è il luogo dove il mondo dello spettacolo, della musica ed anche del cinema si incontrano. Ospiti e sponsor hanno a disposizione meeting point, public relations e business lounge assolutamente esclusive. La Casa comprende numerose location, con accesso riservato o libero, ciascuna con una propria identità.

Troviamo la Lounge Mango, con gli Studi Tv, Studi Radio, Social Room, American Bar e Hair & Male Up Area; il Palco di Casa Sanremo, con dirette radiofoniche, Meet&Greet, Showcase esclusivi degli artisti in gara e premiazioni di concorsi nazionali; Ivan Graziani Theatre per Conferenze Stampa, proiezione in diretta del Festival, Meeting & Incentive e Talk Show Televisivi; il Luigi Tenco Theatre, il teatro dedicato alla cultura declinata in ogni sua forma - workshop, educational, conferenze e meeting su tematiche socialmente rilevanti.

E per tornare alla musica, bravi Le Vibrazioni e coraggiosa Elodie con un brano difficilissimo tutto da capire ed interiorizzare.

E tra un discorso sulla bellezza e
Sulla violenza sulle donne, passando da Gabriele Muccino e le solite promozioni cinematografiche diventate un Must negli ultimi anni a Sanremo, ci prepariamo per la seconda serata del Festival.

A domani...

Bugo e Morgan ci ricordano che le canzoni non sono finite, poveri cantanti.

Emma torna a cantare Stupida allegria, e ricorda le canzoni, i successi, gli esordi, fasciata in un abito nero di lurex: non è mai stata così bella.

La voce di Emma raggiunge il Palco all'esterno dell'Ariston in piazza Colombo, dove è stata allestita l'area "live" a cui da stasera accederanno e si alterneranno grandi artisti.

Chi deve ancora cantare tra i big?

Lo scopriamo tra un attimo, dopo la pubblicità.

Alberto Urso, leggermente in ritardo, dopo Bocelli, Il Volo, quest'anno è fuori dal giro. La tendenza moderna del 70esimo Festival non lo aiuterà nella classifica.

Elodie, brava, coraggiosa, con un testo difficile solo per fuoriclasse.

"Accetto miracoli" di Tiziano Ferro ci restituisce il cantante di sempre, colui che può cantare l'elenco telefonico, ma deve tralasciare i testi di Mia Martini: "Unica ed Irripetibile".

Ricky fresco di compleanno canta alle 24,52 - per fortuna l'età lo ha aiutato ad evitare un tracollo fisico ed emotivo (A parte il tremolio della mano sinistra a fine canzone). Bel faccino, musica orecchiabile da Talent, nulla che possa competere con le corazzate proposte questa sera.

Jessica Notaro e Antonio Maggio ripropongono il tema sulla violenza sulle donne, presentando finalmente Raphael Gualazzi con "Carioca".

Ci voleva Gualazzi per risvegliare la voglia di musica con un sound dove il pianoforte danza con le parole, il sole, la musica, e due mani che corrono tra i tasti bianchi e neri. Bravo Gualazzi.

E prima della classifica ufficiale pubblichiamo l'articolo. Siamo curiosi di sapere se abbiamo intuito l'andamento, la classifica ed i gusti.

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