Stasera il D.J. Claudio Cecchetto, l'ex proprietario di Radio D.j. e di Radio Capital ha presentato al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano il suo libro: IN DIRETTA - (IL GIOCA JOUER DELLA MIA VITA).
Il libro è uscito il 12 novembre, pubblicato da Baldini & Castoldi.
Jovanotti ha fatto a Claudio un bel regalo. Un collegamento da New York, mentre Max Pezzali, fresco di compleanno non è mancato all'evento dell'amico di sempre.
Ripercorrendo la vita di Claudio, hanno raccontato aneddoti simpatici, con Mike Bongiorno.
Partendo dagli esordi di Telemilano, e di quella volta che mentre Claudio trasmetteva il suo programma in radio, gli dissero che c'era Mike ad aspettarlo.
Lui pensava fosse uno scherzo, invece si trovò di fronte il "Mito della televisione Italiana" che lo volle con sé.
E da allora cominciò a lavorare per Silvio Berlusconi, un uomo "al raddoppio".
Sia Jova che Max hanno ricordato un assicuratore a cui avevano affidato i loro soldi per delle polizze vita, che scappò con i soldi. Probabilmente perché avevano assicurato Radio D.J. che si era incendiata.
L'assicuratore dovette rimborsare i danni della Radio, ma scappò con i soldi di tutte le altre polizze.
Claudio ha raccontato di Sandy Marton, d'Ibiza, dove con un charter si sono recati per circa 5 anni nel week end. Tutto iniziò perché Sandy Marton propose a Claudio di andare a fare gli auguri di compleanno al proprietario del "Ku" ad Ibiza.
Ci tornarono per 5 anni con dei voli "charter "nel Week End.
Bei tempi, quelli della Radio privata più importante d'Italia, Radio D.J.. Con Max Pezzali, Jovanotti, Fiorello, Marco Baldini (che ai tempi era molto più famoso del Fiorello nazionale).
Per poi arrivare a Radio Capital, dove fece il suo capolino Fabio Volo.
Se volete saperne di più, lasciatevi tentare dalla lettura del libro.
Per noi è stato un pomeriggio interessante. Jovanotti non si è risparmiato ed ha raccontato i suoi esordi, ringraziando a più riprese il suo "talent scout".
Anche Max Pezzali non è stato da meno. Ricordando una delle sue canzoni melodiche più belle: "Come mai". Canzone che Max non voleva cantare, come non voleva intitolare il suo CD "Hanno ucciso l'uomo ragno". Ma Claudio lo convinse. E pensare che il Cd aveva fatto il giro di tutti i discografici di Milano. Solo Claudio capì le potenzialità del lavoro degli 883.
Tutto il resto è storia delle radio private milanesi. E Claudio ne è stato il protagonista assoluto.