giovedì 9 maggio 2024

“Festival dei mezaràt’ di Luino, Mario Pirovano porta in scena "Mistero buffo" di Dario Fo e Franca Rame

 



MARIO PIROVANO PORTA IN SCENA "MISTERO BUFFO" DI DARIO FO E FRANCA RAME AL FESTIVAL DEI MEZARÀT DI LUINO

SABATO 11 MAGGIO UNA SERATA INDIMENTICABILE AL TEATRO SOCIALE CHE IL COMUNE VUOLE DEDICARE AL PREMIO NOBEL

Nell’ambito del ‘Festival dei Mezaràt’, l'istrionico attore Mario Pirovano si prepara a stupire il pubblico di Luino con una straordinaria performance teatrale. Sabato 11 maggio, presso il Teatro Sociale, Pirovano darà vita a uno spettacolo indimenticabile portando in scena il celebre "Mistero Buffo" di Dario Fo e Franca Rame.

L'attore, noto per la sua versatilità e il suo carisma, commenta con entusiasmo questa eccezionale occasione: "Portare sul palcoscenico di Luino uno dei capolavori di Fo e Rame è un'opportunità straordinaria. Mistero Buffo è una pièce che continua a parlare al pubblico contemporaneo, affrontando tematiche universali con un linguaggio fresco e innovativo".




Pirovano, stimato interprete delle opere di Fo, aggiunge "Portare in scena i testi di Fo e Rame proprio in uno dei posti che ha visto crescere Dario è un'esperienza emozionante e stimolante. La loro satira pungente e la loro capacità di rappresentare la realtà con ironia e sarcasmo sono strumenti potenti per coinvolgere il pubblico e stimolarne la riflessione".

Il Festival dei Mezaràt, promuovendo la valorizzazione del teatro e delle arti performative, si conferma come uno degli eventi culturali più attesi della provincia di Varese. L'aver inserito "Mistero Buffo" nel programma testimonia l'impegno degli organizzatori nel portare al pubblico opere di grande valore artistico e sociale.

L’importante progetto artistico-culturale è pensato appunto per celebrare la figura di Dario Fo e della moglie Franca Rame nei territori che hanno dato i natali (Sangiano/VA, 1926) al Premio Nobel e che hanno visto tanto dell'attività artistica di entrambi.

Il Festival (il cui titolo è stato suggerito dalla nipote di Dario, Mattea Fo, presidente della Fondazione Fo Rame che patrocina i 15 giorni di eventi) vede anche il coinvolgimento dei Comuni di Sangiano, Luino, della Provincia di Varese e il sostegno della Fondazione COMI di Luino.

L'evento promette di essere un'esperienza unica, in cui il talento di Mario Pirovano si unirà alla genialità di Fo e Rame per regalare al pubblico una serata indimenticabile.

- Sabato 11 maggio, ore 21.00  c/o Teatro Sociale di Luino (Corso XXV Aprile, 4/8). Ingresso  gratuito. 



Nell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano, occupata da oltre 2000 studenti, entrò il 30 maggio 1969 Dario Fo per presentare in anteprima assoluta il suo “Mistero Buffo”. Fu l’inizio di un percorso che attrasse subito centinaia di migliaia di persone, la maggior parte delle quali non frequentavano il teatro nei circuiti classici e convenzionali.

Riproposto dal 1969 ad oggi in oltre 5000 allestimenti, in Italia e all'estero, nelle piazze, nelle scuole, nelle fabbriche, nei teatri, e anche nelle chiese! Arricchito di volta in volta da nuove e diverse giullarate, “Mistero Buffo” è uno straordinario impasto comico-drammatico le cui radici affondano nel teatro popolare, quello delle sacre rappresentazioni medievali (chiamate

Per anni Dario Fo, insieme a Franca Rame, ha raccolto racconti orali, leggende e documenti di teatro popolare di varie regioni italiane e li ha ricostruiti in questo spettacolo. I monologhi, fortemente provocatori, hanno un sapore ironico e profetico che diverte, stimola, affascina; uno spettacolo che ha la capacità di coinvolgere anche le più giovani generazioni.

Le giullarate, infatti, affrontano tematiche sempre attuali: il potere, l’ingiustizia, la fame, la ribellione, la ricerca di una vita degna da condividere gioiosamente.

I continui richiami all’attualità che fanno da cornice ai vari brani svelano il presente con le sue false ingenuità ed ipocrisie, regalando al pubblico momenti di riflessione ma anche di incontenibile comicità. I brani sono recitati in un linguaggio che mette insieme vari dialetti dell’Italia settentrionale e centrale: una lingua perfettamente comprensibile grazie alla potente gestualità di Mario Pirovano, che lo stesso Fo ha definito “fabulatore di grande talento”.


LE GIULLARATE DEI 50 ANNI

Numerosi sono i monologhi che Dario Fo e Franca Rame hanno portato in scena nelle varie edizioni di Mistero Buffo. Oggi, per festeggiare i primi 50 anni di questo spettacolo che ha segnato la storia del teatro, la Compagnia Teatrale Fo Rame ne propone un nuovo allestimento. Mario Pirovano, con la maestria che lo contraddistingue, ci accompagnerà interpretando i pezzi che hanno reso famoso Mistero Buffo in tutto il mondo, con una selezione di giullarate tra quelle che vennero portate in scena durante le primissime rappresentazioni.

IL MIRACOLO DI LAZZARO

E’ questa la descrizione parodistica del miracolo più popolare del Nuovo Testamento, vissuto come grande happening del tempo. La drammaticità del momento s’intreccia alla comicità delle diverse situazioni e dei molteplici personaggi, dal guardiano del camposanto al venditore di sardine, dal distributore di sedie allo scommettitore... La voce dell’attore dà vita a tutti questi spettatori curiosi, venuti per assistere all’eccezionale evento.

LA NASCITA DEL GIULLARE

Il testo, ispirato a due racconti medievali, è la descrizione di una trasformazione: dalla condizione umana di sottomesso a quella di protagonista. Il contadino diventa giullare trovando la forza di raccontare sofferenze e ingiustizie non con autocommiserazione ma con l’arma potente della satira e dell’ironia. Ad incitarlo in questo ribaltamento è stato lo stesso Gesù Cristo, che vuole tutti liberi, consapevoli della propria forza e dell’importanza dell’agire collettivo per diventare padroni del proprio destino.

LA FAME DELLO ZANNI

Il protagonista di questo racconto è lo Zanni, un contadino del Cinquecento senza lavoro, che vive nelle valli di Bergamo e Brescia: una delle maschere più famose della Commedia dell’Arte. Con contorsioni e sproloqui da funambolo, lo Zanni ci descrive l’incubo suscitato dalla mancanza di cibo. La sua è una fame atavica, provocata da guerre e sconvolgimenti economici, ma ci appare ancora spaventosamente attuale.

BONIFACIO VIII

Questo monologo racconta del Papa che Dante ha condannato all’inferno ancora prima che morisse. Bonifacio, abbigliato con paramenti sacri di grande magnificenza, parte in processione insieme a frati e cardinali, ma incontra un’altra processione, quella di povera gente guidata da Cristo in persona. La giullarata ci presenta il pontefice prima nel rito quotidiano della sua vestizione, poi nel suo incontro-scontro con Gesù: classico anacronismo medievale, teso a sottolineare l’immensa differenza fra i due.

IL PRIMO MIRACOLO DI GESU’ BAMBINO

E’ il poetico racconto tratto dai Vangeli apocrifi che descrive come il piccolo Gesù, per farsi accettare dagli altri bambini, realizza un miracolo stupefacente: fa volare gli uccellini di argilla che essi hanno fatto con le loro mani. Quando il figlio dell’uomo più ricco della città interviene a distruggere questi giochi, il piccolo Gesù reagisce in modo infantile ma tremendo a questa prepotenza.


MARIO PIROVANO

UN ATTORE CON DELLE REFERENZE D’AUTORE

Mario Pirovano è un autodidatta di grandi qualità espressive. Per anni è stato ad ascoltare le mie esibizioni, ha seguito le lezioni e le dimostrazioni che davo ai giovani attori. Alla fine ha assimilato come un’ idrovora tutti i trucchi e la “sapienza” del mestiere al punto da poter arrivare ad esibirsi da solo con grande successo. Personalmente ho assistito ad una sua esibizione nell’ Università di Firenze, facoltà di lettere. L’ ho trovato eccezionale. Soprattutto non mi faceva il verso, non mi imitava. Dimostrava una propria carica del tutto personale, una grinta di fabulatore di grande talento.

(Dario Fo, Firenze, giugno 1991)

Per leggere alcune recensioni sul Mistero Buffo interpretato da Mario Pirovano: http://mariopirovano.it/new_site/teatro/recensioni/mistero-buffo

Mario Pirovano nasce nel 1950 e trascorre la sua infanzia e adolescenza in campagna a Pregnana Milanese. Nella prima metà degli anni settanta si trasferisce a Londra, dove continua a svolgere i più diversi lavori finché nel 1983 incontra Dario Fo e Franca Rame.

“Vivevo a Londra da quasi dieci anni. Una sera sono andato al teatro ‘Riverside Studios’ per assistere a Mistero Buffo: fu una folgorazione. Nella lingua, nei gesti, nei personaggi e nelle storie popolari di quell’opera io ritrovavo le atmosfere e le situazioni della mia infanzia contadina. Nella denuncia dell’ingiustizia, nella voglia di riscatto e nell’ironia mi sono riconosciuto subito completamente, consapevole del valore sociale oltre che artistico del testo. Sono tornato ogni sera a teatro per rivedere lo spettacolo e conoscere, finalmente, Dario Fo e Franca Rame”.

Nello stesso anno entra stabilmente nella loro compagnia dove svolge le mansioni di traduttore, comparsa, aiuto elettricista, aiuto macchinista, responsabile della diffusione del materiale editoriale, direttore di scena, assistente alla regia, seguendo i due attori anche nelle tournée internazionali. Viene così a trovarsi in una posizione privilegiata, come un artista che apprende direttamente il mestiere in una bottega del Rinascimento: dalla scrittura dei testi alla prima lettura con gli attori, alle prove sul palcoscenico, ai continui cambiamenti dell’opera nel suo divenire. Nel 1991 Pirovano arriva a esibirsi lui stesso da solo sulla scena proprio con il Mistero Buffo, di cui ormai conosce ogni segreto.

  

PORTFOLIO

 Spettacoli

Sul modello di Fo, Pirovano porta avanti la tradizione degli antichi narratori e giullari di ogni paese che si servivano soltanto della voce e del gesto per conquistare l'attenzione del pubblico. Nel corso degli anni mette in scena in Italia e nel mondo, dall’Europa all’America all’Asia, all’Africa e all’Australia, alcuni dei monologhi più famosi di Dario Fo, anche in lingua inglese e in spagnolo: oltre al classico "Mistero Buffo", rappresenta "Johan Padan a la Descoverta de le Americhe" , "Lu Santo Jullare Françesco", "Il Magnifico Ruzzante" e “Vorrei morire anche stasera se dovessi sapere che non è servito a niente”. Negli ultimi due anni ha messo in scena “Darwin”, sempre di Dario Fo, e “In Fuga dal Senato” di Franca Rame con l’attrice Sara Bellodi. I luoghi dello spettacolo sono i più vari: teatri, scuole, ville, parchi, università, ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura, piazze, palestre, chiese, centri sociali.

Attività didattica

Nel corso degli anni affianca alla recitazione la conduzione di seminari e laboratori teatrali per dilettanti, aspiranti attori, scuole e professionisti in tutta Italia.

Dal 2008 è presente annualmente all'Umbra Institute di Perugia con lezioni e spettacoli per gli studenti americani. Assieme a Dario Fo, Franca Rame e Jacopo Fo, ha tenuto per diversi anni corsi di teatro nella Libera Università di Alcatraz (Perugia).

Nel 2015, sempre ad Alcatraz, ha formato un gruppo di attori mozambicani all'interno del progetto "Il teatro fa bene" diretto da Jacopo Fo. Oltre che in Italia, ha tenuto workshop all'estero: Portogallo, Irlanda, Inghilterra, Svezia, Kenia, Canada, Stati Uniti, Palestina, Pakistan, Cina, Singapore, Australia.

Traduzioni

Traspone dal francese antico all'italiano di Le jeu de Robert et Marion di Adam de la Halle. Traduce nel 2002 “Johan Padan a la Descoverta de le Americhe” (Johan Padan and the Discovery of America). Nel 2009 traduce in inglese “Lu Santo Jullare Françesco” (Francis the Holy Jester), che viene pubblicato dalla casa editrice londinese Beautiful Books. Nel 2011 traduce il testo inedito di Dario Fo e Jacopo Fo "La ballata di John Horse" ("The John Horse ballade"), storia epica dei Seminole, indiani della Florida. Sempre nel 2011 traduce in inglese quattro opere del commediografo rinascimentale Angelo Beolco, detto Ruzante, sulla base della riscrittura dei testi effettuata da Dario Fo: L'orazione al Cardinal Cornaro, Ruzante che viene dal campo, Dialogo tra Galileo e il contadino Nale, La Vita. Nel dicembre 2017 negli Stati Uniti la casa editrice Opus book Publishers pubblica la traduzione completa, ad opera di Mario Pirovano, dell'originale "Lu Santo Jullare Francesco" di Dario Fo, con il titolo "Holy Jester! The Saint Francis Fables", illustrata da circa 40 disegni dell'Autore, che ottiene entusiastiche recensioni.

AC>DC - IL 21 GIUGNO ESCONO 6 NUOVE RISTAMPE IN VINILE COLOR ORO PER CELEBRARE I 50 ANNI DI CARRIERA If You Want Blood You’ve Got It Let There Be Rock Ballbreaker Stiff Upper Lip Rock Or Bust 74 Jailbreak

 




Dopo il successo delle prime 9    ristampe    che    hanno conquistato    in   Italia    la classifica  degli   album fisici più  venduti,  il  21  giugno escono  altri 6 leggendari dischi   degli   AC/DC    in vinile    color      oro     in edizione limitata (Columbia Records/Legacy Recordings), in occasione dei 50 anni di carriera dell’iconica band rock’n’roll. 

 

Nelle esclusive ristampe gli LP color oro sono accompagnati da un poster 12"x12" diverso per ogni album con la nuova grafica AC/DC 50, perfetto per essere collezionato e incorniciato. Questi i prossimi 6 dischi in uscita: If You Want Blood You’ve Got It, Let There Be Rock, Ballbreaker, Stiff Upper Lip, Rock Or Bust e 74 Jailbreak.

 

IF YOU WANT BLOOD YOU’VE GOT IT - Il primo album dal vivo degli AC/DC, pubblicato in autunno nel 1978, è considerato una delle più grandi registrazioni live del rock and roll.

 

LET THERE BE ROCK - Pubblicato in Australia nel marzo del 1977, arriva nel resto del mondo quella stessa estate con l'iconico logo AC/DC. Si dice che durante la registrazione del solo nella traccia principale, l'amplificatore di Angus si surriscaldò e prese fuoco.

 

BALLBREAKER - Questo album, uscito nel 1995, ha visto la band lavorare per la seconda volta con il produttore Rick Rubin (dopo il singolo "Big Gun" tratto dalla colonna sonora del film "Last Action Hero").

 

STIFF UPPER LIP - Pubblicato nel 2000, l'album ha visto la band riunirsi con George Young, fratello maggiore di Angus e Malcolm, alle redini della produzione per la prima volta dopo oltre un decennio. La copertina dell'album presenta una statua in bronzo di Angus Young, entrata anche nella scenografia del tour.

 

ROCK OR BUST - Questo album del 2014 è stato il primo a vedere Stevie Young, il nipote di Angus e Malcolm, alla chitarra ritmica. L'album è entrato al primo posto nelle classifiche in 12 paesi ed è stato tra i primi 5 in altri 12.

 

74 JAILBREAK - Pubblicato nel 1984, contiene brani che sono stati registrati nel 1974 e nel 1976.

 

I primi 9 album che sono stati resi disponibili in vinile color oro sono: Back in Black, Highway to Hell, The Razors Edge, Powerage, For Those About to Rock (We Salute you), High Voltage, Dirty Deeds Done Dirt Cheap, Who Made Who Live.

In Italia le ristampe di Back In Black” e “Highway To Hell” sono entrate in TOP 5 della classifica FIMI/GfK degli album fisici più venduti della settimana e in TOP 20 della classifica generale degli album della settimana. “High Voltage” e “Live” sono entrati in TOP 20 della classifica degli album fisici più venduti della settimana.

In estate il “POWER UP TOUR” degli AC/DC arriverà in Europa. L’unica tappa in Italia sarà il25 maggio alla RCF Arena di Reggio Emilia (promossa e prodotta da Barley Arts), i 100 mila biglietti disponibili sono stati venduti in poche ore dall’apertura delle prevendite!

Dal 2 all’8 luglio al The Vanguard di Camden a Londra sarà attivo il dive bar degli AC/DC con gadget esclusivi.

 

Gli AC/DC sono una delle più influenti rock band di tutti i tempi con oltre 200 milioni di album venduti in tutto il mondo, di cui ben 72 milioni sono negli USA. 

Con 50 anni di leggendaria carriera alle spalle, continuano a riempire gli stadi di tutto il mondo, vendendo ogni anno milioni di dischi e generando miliardi di streaming! 

“Back in Black”, doppio disco di diamante, è il «bestselling album by any band ever» e «third bestselling album by any artist» con oltre 50 milioni di copie vendute. Sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame® nel 2003. Nel 2010 hanno vinto il loro primo GRAMMY® Award nella categoria “Best Hard Rock Performance” per “War Machine”. Il loro ultimo album è "Power Up" (2020), diciasettesimo disco in studio, che ha debuttato al primo posto in 21 Paesi.

 

NINO D'ANGELO - I MIEI MERAVIGLIOSI ANNI '80…e non solo! IL 29 GIUGNO ALLO STADIO DIEGO ARMANDO MARADONA DI NAPOLI L’imperdibile festa per celebrare la carriera del “ragazzo della curva B” in uno dei luoghi simbolo della sua città






Cresce l’attesa per “I MIEI MERAVIGLIOSI ANNI '80…e non solo!”, l’imperdibile concerto di NINO D'ANGELO che si terrà il 29 giugno allo Stadio Diego Armando Maradona di NAPOLI.

 

Il “ragazzo della curva B” sarà protagonista di una speciale serata ricca di musica ed emozioni. Una grande festa anni '80 in uno dei luoghi simbolo della sua città, celebrerà, in questo modo, oltre 40 anni di straordinaria carriera.

 


«Da diversi anni, durante i miei concerti, ho notato che quando canto i brani degli anni '80 il pubblico balla e si scatena. Questa esperienza mi ha ispirato a organizzare un concerto speciale per il pubblico di casa mia, in cui metterò in scena una serata interamente incentrata sulla parte della mia discografia legata a quel periodo  ̶̶  dichiara Nino D’Angelo  ̶̶  Per me è anche un modo per fare una dedica "all'artista col caschetto" che è la base di tutto quello che ho fatto fino ad ora. Lui è stato colui che negli anni si è preso gli schiaffi e io ora mi godo le carezze. Il vero eroe del mio successo è lui».

 

Sono entrate nel cuore di più generazioni canzoni come "A' Discoteca", inno nelle discoteche italiane negli anni '80, "Jamaica" con il suo ritmo coinvolgente, "Popcorn e Patatine" pezzo che ha accompagnato l’omonimo film e racconta la bellezza di un amore spensierato, "Maledetto Treno" un brano toccante dal testo commovente e tante altre hit, senza dimenticare "Napoli", recentemente diventato ufficialmente l’inno della squadra azzurra.

 

I MIEI MERAVIGLIOSI ANNI '80…e non solo! è prodotto e organizzato da Trident Music.

Info e ultimi biglietti disponibili solo per il prato al seguente link:https://bit.ly/ninodangelolive.

 

La carriera di Nino D’Angelo è stata segnata da una vasta produzione artistica e dalla sua versatilità come cantante, attore e musicista. Sei partecipazioni al Festival di Sanremo, un David di Donatello, un Ciak d’Oro, un Nastro d’Argento e un Globo d’oro per le musiche del film musical “Tano da morire” di Roberta Torre, co-conduttore del DopoFestival nel 1998, direttore artistico del Teatro Trianon Viviani di Napoli e un concerto al Teatro Real San Carlo per omaggiare Sergio Bruni. Sono solo alcuni dei momenti salienti di una carriera iniziata nel 1976 e che da allora lo ha visto diventare uno degli artisti più amati dal pubblico e dalla critica. Tra i momenti più emozionanti della sua vita, il murales tributo dell’artista Jorit a San Pietro a Patierno, commissionato dagli stessi abitanti del quartiere napoletano dove è nato, come omaggio per essere sempre stato vicino al popolo con le sue opere.