domenica 16 febbraio 2014

Bobak Yan, e la moglie Alice. Due clochard aggrediti a bastonate durante il sonno a Genova.





Genova, le foto dell’aggressione al clochard         
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Cosa spinge 4 giovani ad armarsi di mazze ed andare a bastonare 4 clochard, due coppie parenti tra loro?
Qual è la giustificazione per questi giovani, probabilmente italiani, che alle 4 del mattino dello scorso 25 gennaio a Genova decidono di interrompere il sonno di 4 persone inerti?
La telecamera di un negozio ha ripreso il malfatto.
I quattro slovacchi, dopo varie peripezie, si sono ritrovati a fare i mimi di strada ed a dormire protetti solo da cartoni. Bobak dal pestaggio ha ricavato una placca di metallo in testa, nell'intento di proteggere la moglie Alice dall'inaspettato attacco violento. Il cognato di Bobak, Jonas Koloman è il fratello di sua moglie. Jonas è spostato con Susanna. Sono quattro 50enni slovacchi che scappati dal loro paese hanno tentato la fortuna in Italia. Sono arrivati con una chitarra ed una maschera da mimo.
Fortuna che sembra averli abbandonati, visti i recenti accadimenti, e la  scadenza del permesso di soggiorno a marzo 2014.
Una cosa è certa, le malefatte dei 4 giovani hanno procurato danni forse irreversiboli. A Jonas hanno rotto la mano e forse non potrà più suonare la chitarra, suo unico sostentamento economico, insieme alla moglie che raccoglieva le elemosine.
Ora i 4 sono stati ospitati in una parrocchia del centro.
A parte tanta paura e molte ossa rotte, dalla bocca di Bobak non escono altro che ringraziamenti per la parrocchia di Sant'Egidio, per i volontari della Caritas, e per i negozianti di Genova a cui sono vicini.
Interroghiamoci, perché l'evento di Genova non è il primo e non sarà l'ultimo.
Le grandi città sono il teatro in cui assistiamo a queste tragedie umane, da sconfiggere e da cui prendere le distanze.

Aosta, ritrovato in un ruscello il corpo di Cristiane Seganfreddo.

 

La donna era scomparsa il 30 dicembre: ritrovata
in una frazione del capoluogo. L’abbigliamento la identifica

IL GIALLO DELLA VALLE
 
Christiane SeganfreddoChristiane Seganfreddo


Ritrovato il corpo della mamma scomparsa nelle colline di Aosta.
Dopo 45 giorni di allontanamento da casa, Christiane è stata trovata in una posa di riposo.
Sdraiata, con il volto semi appoggiato al  terreno.
La donna lascia il marito ed un figlio di 2 anni. Si attende il riconoscimento da parte dei familiari, ma gli abiti indossati sembrano essere riconducibili a Christiane.
Perché, probabilmente è scomparsa o si è allontanata da casa?
Per la paura di morire, o per l'incertezza ed insicurezza in cui l'aveva portata la malattia di cui
molti hanno parlato sui quotidiani e che pochi realmente conoscono.
Cristiane soffriva di miastenia oculare. Probabilmente una delle diverse forme della malattia, che può arrivare all'epilogo con la Miastenia Gravis.
Una malattia rara, indicata distrattamente e sottovalutata sulle controindicazioni dei  medicinali.
La malattia di Gattuso, e per cui è morto l'armatore Onassis.
Christiane, sarebbe sicuramente vissuta a lungo, tantissimi anni, ma la paura dell'ignoto, probabilmente l'ha portata ad intraprendere una passeggiata vicino ad un ruscello ad Arpuilles.
Dov'è stata ritrovata, a seguito di un probabile evento accidentale.



 

Festival di Berlino 2014, Orso d’oro al cinese “Black Coal Thin Ice” di Diao Yinan.

 

Festival di Berlino 2014, Orso d’oro al cinese “Black Coal Thin Ice” di Diao Yinan

 
 
 

 

La giuria del 64/ma edizione del Festival di Berlino 2014 ha assegnato gran parte dei premi alle produzioni cinesi, creando pur sommessamente qualche velata critica.
L'Orso d'Argento Gran premio speciale della giuria è stato assegnato a "The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson. "Boyhood" di Richard Linklater ha ricevuto l'Orso d'argento per la miglior regia.
Miglior attore Liao Fa,  e migliore attrice la giapponese Haru Kuroki in "Little House". Il gran numero di premi cinesi, lascia il dubbio che il tedesco Kreuzweg di Dietrich Brueggman si meritasse un premio superiore a quello per la sceneggiatura.
La giuria guidata dal connazionale di Richard Linklater, James Schamus, ha preferito assegnare i premi più importanti ai cinesi. Tralasciando il gran capolavoro di Richard Linklater "Boyhood", progetto su cui il regista ha lavorato per ben 12 anni, meritando solo il premio come miglior regista.
Il film "Black Coal Thin Ice" di Diao Yinan premio Orso d'oro e d'argento, narra di un detective della Cina settentrionale innamorato della vedova di un uomo seviziato i cui resti emergono dal carbone trasportato in una fabbrica.
Diao Yinan ha convinto la giuria tanto da meritarsi ben 2 premi e la scelta è sembrata esagerata in confronto al premio per la regia di Richard Linklater.