domenica 22 marzo 2020

KATIA FOlLLESA - IMPEGNI TEATRALI - CHARITY - CUCINA ITALIANA -



Katia Follesa brianzola di origine, nata a Giussano in provincia di Milano ma vissuta a Meda è la comica italiana più presente in Tv e teatro attualmente.

I fans la ricordano agli esordi della carriera impersonare la svampita del "duo" Katia e Valeria alla ricerca di un ipotetica candidatura al concorso di Miss Italia.

Per approdare in tempi recenti al fianco di Ale e Franz nella Sitcom Ale e Franz Sketch Show e successivamente al fianco di "Pucci" nel Big Show seguitissimo sulle reti Mediaset.

Katia Follesa ha un'anima cittadina, dalla provincia è scappata perché la puccola realtà le andava stretta e sicuramente se n'è accorta durante le passeggiate con la famiglia a Milano, da ragazzina camminando tra le vetrine del centro. Città che non ha più abbandonato.

Katia non ha mai nascosto la sua predilezione per il cibo, le cose buone, la vita.

Nel suo imprinting c'è un papà amatissimo cuoco o chef a seconda delle circostanze.

Un uomo che ha lasciato a Katia ricordi indelebili, profumi e qualche assenza di troppo dovuta al duro lavoro nei ristoranti.

Il papà di Katia le ha insegnato piccoli trucchi in cucina, come i passaggi per cucinare un buon risotto o gli spaghetti alle vongole i suoi preferiti.

Perché a casa di Katia la domenica il suo papà preferiva cucinare il pesce, la mamma si cimentava con le lasagne, mentre lei era intenta a rubare le sfoglie semi-crude della pasta.

Parigi è la città dove Katia ed Angelo (compagno ed artista) vorrebbero di sicuro vivere. Città che Angelo conosce molto bene e che ha fatto scoprire a Katia in tutti i suoi viottoli e segreti. Un amore tutto francese condiviso da molti e forse nato sui banchi di scuola durante lo studio della lingua. A chi non ha affascinato la lingua francese ed in alcuni casi il Proff?

Quindi il legame di Katia con il cibo nasce fin da piccola, come la sua passione per il lavoro di comica che riuscirà a concretizzare con molta tenacia e determinazione.

Racconta i sui inizi durante un'intervista:

" Ho sempre avuto il pallino dello spettacolo. Una volta sono andata a fare la stagione in un villaggio, anche se non come animatrice, perché ero addetta al ricevimento ospiti. Però alloggiavo nel complesso degli animatori, stavo a stretto contatto con loro, e avevo comunque una mia verve, un'ironia che mi permetteva di fare facilmente amicizia con le persone.
Quell'anno tra i clienti c'era Sabina Gandolfi, per tanti anni al fianco di Mike Bongiorno (presentatore storico della Tv italiana), e lei mi disse: "ma perché non fai una scuola di teatro?".
Io non avevo mai pensato al Teatro, al cabaret e a tutto quel mondo, così ho cominciato ad informarmi: ero ancora a Palinuro e da lì mi sono iscritta al telefono ad una scuola di teatro che sarebbe iniziata nel settembre successivo. Era il 1998. Ho cominciato così, e fin dall'inizio i miei insegnanti mi ripetevano:
"tu devi fare la comica, la cabarettista".
Ma io rispondevo:
"figurati, fare cabaret significa mettersi su un palco con un microfono e far ridere la gente", per me era qualcosa di impensabile.
Qualche tempo dopo ho scoperto un laboratorio, perché ero una grande fan di Zelig (programma televisivo dove si esibiscono i comici), una fanatica vera.
Andavo ad assistere alle trasmissioni quando ancora le registravano per Italia 1 (tv commerciale italiana), e lì ho visto Angelo e Marco.......anzi, più Angelo che Marco! Ho anche frequentato un laboratorio comico di una settimana in cui ho conosciuto Geppi Cucciari, che nella sua inflessione sarda una sera mi dice: "io stasera mi esibisco in questo posto, mi vieni a vedere? Faccio un pezzo, ci provo", le ho risposto " va bene Geppi, ci sarò".
Così scopro questo laboratorio di Milano che si chiamava Scaldasole e che, guarda i casi della vita, anche i Pali e Dispari (Angelo e Marco) frequentavano. Ho fatto un anno da spettatrice, soprattutto di Angelo, lo ammetto, però mi divertivo perché erano tutti simpatici ed il clima era davvero piacevole. L'anno dopo, sempre lì, ho conosciuto Valeria ed è nato tutto: siamo partite per la Sicilia, per fare un lungometraggio a costo zero, ho lasciato il lavoro e da quel momento è nato il nostro duo.

Un duo che è durato 12 anni e che ha portato attualmente Katia Follesa ad essere una tra le più importanti comiche italiane.

Una dura gavetta scandita da molta determinazione, da momenti di grandi successi, di qualche fermata, e di una faticosa risalita. Ma, come solo chi capisce fin da piccola cosa vuol fare da "grande", Katia non ha mai pensato di mollare.

La sua ironia perenne la porta da attenta osservatrice dei dettagli a ridere di sé stessa senza prendersi mai troppo sul serio, del suo compagno, di sua figlia adolescente Agata e del nutrito gruppo di amici.

Le dirette su Instagram di Angelo mentre pubblica scene di vita quotidiane sono esilaranti e non escludiamo di vederli in coppia in Tv in una sitcom stile "Raimondo e Vianello" con l'intrusione degli storici amici comici che potrebbero passare "involontariamente e casualmente a trovarli".

Naturalmente mentre Katia cucina per gli ospiti un risotto, un piatto di spaghetti alle vongole e le trofie al pesto per Agata.

Che dire......viva i comici, e le donne comiche.


P.h : fonte Il Libro "Anforchettabol" - Alla ricerca del piatto perduto di Antonio Marcello edito da Trenta Editore

I comici: Ale e Franz- Margherita Antonelli- Claudio Batta - -Giobbe Covatta- Raul Cremona - Alessandra Faiella - Katia Follesa - Mago Forrest - Luca Klobas - Maurizio Lastrico - Leonardo Manera - Diego Parassole - Rita Pelusio - Claudia Peroni - Max Pisu.

Ricordate che parte dell'acquisto del libro saranno devoluti alla Fondazione Francesca Rava per sostenere l'ospedale Pediatrico NPH Saint Damien in Haiti.