sabato 2 settembre 2017

BOB MARLEY AND THE WAILERS - NATTY DREAD -1974


Risultati immagini per foto bob marley  Risultati immagini per foto bob marley



"Non dipendo nè dai neri, nè dai bianchi, io dipendo da Dio".

Fu la frase pronunciata da Bob Marley nel lontano 1977.

"Natty Dread", l'album del 1974 presentò al mondo Bob Marley e i nuovi Wailers, Peter Tosh Bunny Livingstone, cantanti e soci di lungo corso di Marley nei Wailing Wailers, avevano lasciato la Band dopo dieci anni di carriera (il loro primo numero 1 giamaicano era stato "Simmer Down" nel 1963) come reazione allo stress dei tour continui e alle pressioni dovute alla crescente fama mondiale.


Si vociferava che a quel punto il suono di Marley sarebbe diventato più scarno e i temi politici più blandi.
Natty Dread smentì queste voci di corridoio. Il disco suona come nessun altro nel suo repertorio, brano dopo brano. Sin dal suo primo urlo ribelle di chiamata all'azione in "Lively Up Yourself", è un album diretto che trabocca di grandi canzoni.
Di sicuro "Natty Dread" presentò il ghetto di Trenchtown alla gioventù ricca del mondo, ma la politica di "Them Belly Full", "Rebel Music", "Talkin' Blues"


("Ora sento che bombarderei una chiesa/ora che sai che il predicatore sta mentendo") e "Revolution" suscitarono brividi all'establishment politico giamaicano.

Una versione live di "No Woman, No Cry" avrebbe dato a Marley la sua prima hit (a quanto pare la canzone fu scritta da lui, ma la attribui a Vincent Ford, gestore di un ristorante a Kingston che nutrì ed ospitò il giovane Bob nei periodi più duri).
Il suono vitale e avvincente dell'album brucia gli altoparlanti ancora oggi, lanciato dal potente drum and bass dei fratelli Barrett, attizzato a dovere dalla chitarra di Al Anderson e incoronato dall'insuperabile epifania vocale africana di Bob e le I-Threes (Rita Marley, Marcia Griffiths e Judy Mowatt).



"Lively Up Yourself"
"No Woman, No Cry"
" Them Belly Full"
"Rebel Music"
"So Jah Seh"
"Natty Dread"
"Bend Down Low"
"Talkin'Blues"
"Revolution"



"Non mi vedo come un giamaicano. Mi vedo come un Rasta che è Rasta. Quindi la Giamaica è la Giamaica........Io, amico, sono un Rasta!"

Bob Marley 1973

MICHAEL JACKSON - THRILLER 1982 -


Risultati immagini per foto michael jackson Risultati immagini per foto michael jackson

Quincy Jones produsse uno dei capolavori di Michael Jackson "Thriller".


Il più grande album della storia, capace di vendere oltre 40 milioni di copie alla sua prima uscita.
Fusioni pop, rock e R&B fanno a gara con il precedente "Off The Wall", riuscendo a superarlo. 
La traccia d'apertura funk "Wanna Be Startin' Somethin" ha la stessa funzione di "Dont Stop Till You Get Enough" di Off The Wall, struttura semplice basata sui riff per il singhiozzo ipercinetico di Jacko.




Inoltre "attinge" piuttosto pesantemente da "Soul Makossa" di Manu Dibango (gli avvocati di Jacko chiusero una grossa transazione stragiudiziale). Altrove ci si può elettrizzare per il funk-rock screziato di "Beat It" (l'assolo di chitarra di Eddie Van Halen fu ottenuto cucendo cinquanta registrazioni diverse), mentre "Human Nature" è una ballata digitale talmente bella che Miles Davis la rifece.


Ma la vera protagonista  è "Billie Jean", la cui strisciante linea del baso elettronico penetra sotto la pelle mentre il testo ambiguo chiede all'uditore di schierarsi con la paranoica superstar miliardaria invece che con la povera madre single.


Come il resto di "Thriller", si tratta di pop rifinito a macchina prodotto accuratamente, nell'arco di mesi, da session men all'avanguardia, senza neanche una nota fuori posto.

La frase celebre di Michael Jackson definisce il suo mondo, la sua vita, il suo futuro :

"Ho la sensazione di essere stato scelto come strumento per dare musica, amore ed armonia al mondo".

Risultati immagini per foto michael jackson   Risultati immagini per foto michael jackson