Il buon gusto di certo non manca al Fashion-blogger, Mariano di Vaio che ha appena sposato la sua fidanzata storica.
Cronostoria di un matrimonio?
Se gli abiti degli sposi possono dare un indizio, di certo il Wedding-Party di Mariano è stato all'insegna dell'eleganza.
Per lui, non uno, ma 3 abiti di Carlo Pignatelli, mentre per la sposa Eleonora Brunacci, l'abito splendido era di Alessandra Rinaudo, un abito bianco dalla gonna ampia, con dettagli in pizzo sulle braccia e scollatura a cuore. Bellissimi i ricami, delicati, con un nude-look raffinato.
Perfetto il raffinato bouquet di rose, il velo, una manicure discreta. Unica civetteria "le ciglia finte", non appesantite da un trucco pesante.
Tutto all'insegna della leggerezza, dei toni pastello, comprese le torte, gli abiti delle damigelle e dei bambini.
Ci piace augurare ai due neo-sposi una vita a colori, il resto lo abbiamo riassunto in poche foto del loro matrimonio unicamente in bianco e nero.
Alexia si è allontanata per qualche tempo dalla scena musicale italiana, dopo aver percorso da "regina" delle vendite ed ascolti, gli anni 90 e successivi.
Determinazione, coraggio, grande studio, iniziato in tenera età, l'hanno portata a cantare sui palchi di tutto il mondo, ed ha fatto ballare con "dimmi come........"
Torna, più consapevole, decisa, dopo aver attraversato percorsi musicali di forte impatto, fino alla collaborazione durante l'ultimo Festival di Sanremo con Mario Lavezzi.
Era il 2009, e sul palco dell'Ariston non c'era più l'Alexia di un tempo. Qualcosa era cambiato, percepito dai più attenti.
Alexia non si è mai data in pasto al grande pubblico, ha saputo dosare magistralmente la sua immagine, fin dai tempi di lontane tourneè a Parigi di molti anni fa dove un'artista sconosciuta muoveva i primi passi.
Poca confidenza, presenza da "Star", senza sentimentalismi.
Ma con il tempo è arrivato il matrimonio con il nipote di Armani Andrea Camerana, imparentato anche con gli Agnelli, e due figlie di 8 e 4 anni.
Alla soglia dei 48 anni, l'artista è matura al punto giusto per poter finalmente scegliere la sua definitiva linea musicale, senza influenze discografiche rivolte alle vendite, e facilmente individuabili.
Può, finalmente, tirando le fila, permettersi di voltare pagina abbandonando il vecchio management ed autoproducendo il nuovo disco.
Dalla sua, ha il vantaggio di cantare in inglese, scrivere i suoi testi ed auto-producendoli può decisamente dare un'impronta personale, recuperando stili, armonie, ed influenze musicali non sempre sfruttate nei suoi dischi, dovendo a volte sottostare a delineate linee musicali.
Di certo, le vecchie produzioni l'hanno portata a raggiungere la vetta del podio a Sanremo per ben 2 volte, vincendo l'edizione del 2003 con "Per dire di no" di A.Salerno e Aquilani.
Nel 2010 nasce la sua prima Web Radio che trasmette i suoi pezzi e successi internazionali.
Dopo un periodo di "stallo" in cui Alexia si è sentita bloccata, tanto da non capire quale fosse la direzione da prendere, con determinazione ha reagito, capito, e si è riproposta con il nuovo lavoro uscito lo scorso maggio.
La determinazione ed il carattere non mancano, le qualità personali sono indiscusse, testate negli anni in molte collaborazioni con Renato Zero, Luca Jurman, Claudio Baglioni, toccando i palcoscenici Americani, grazie al timbro "black" di un voce temprata fin da piccola.
Di certo gli anni 90 e successivi sono stati anni d'oro per il genere musicale proposto da Alexia, ed ora il mercato richiede produzioni sempre più competitive ed al passo con i tempi per non soccombere alle novità locali e le influenze europee. Ma crediamo che Alexia possa tornare a proporre singoli interessanti, riservati ad una cerchia di conoscitori. La qualità sarà al primo posto.