giovedì 18 gennaio 2024

Il 22, 24 e 25 gennaio Ingo Metzmacher dirige la Filarmonica della Scala


Il 22, 24 e 25 gennaio Ingo Metzmacher dirige la Filarmonica della Scala come secondo appuntamento della nostra Stagione Sinfonica in un concerto dedicato alla memoria di Claudio Abbado, scomparso 10 anni fa, e del compositore Luigi Nono, di cui il 29 gennaio ricorre il centenario della nascita. 

 
In programma, insieme alla Sinfonia n. 4 di Dmitri Šostakovič, Como una ola de fuerza y luz di Nono con il pianista Pierre-Laurent Aimard, il soprano Serena Sáenz e il direttore della regia del suono Paolo Zavagna. 
 
La composizione fu eseguita per la prima volta proprio al Teatro alla Scala il 28 giugno 1972 con la direzione di Abbado, il soprano Slavka Taskova Paoletti, Maurizio Pollini al pianoforte e lo stesso Nono alla regia del suono. Il nastro magnetico era stato realizzato nello Studio di Fonologia Musicale di Milano con Marino Zuccheri. 
 
Il brano, composto in stretta collaborazione con Abbado e Pollini, incorpora una poesia di Julio Huasi dedicata al rivoluzionario cileno Luciano Cruz, morto nel 1971. Le speranze della democrazia cilena si sarebbero spente pochi mesi più tardi con il colpo di stato del 1973.
 
Il concerto sarà trasmesso il 25 febbraio in diretta su LaScalaTv, dove resterà disponibile on demand fino al 1 febbraio

Biglietti per lo spettacolo da 18 a 110 €.
Noleggio in streaming su LaScalaTv da 4,90 (HD) a 6,90 euro (4K).

LECTIO MAGISTRALIS STEVE McCURRY FINO AL 23.01.2024



I bambini immortalati dall’obiettivo di McCurry sono diversi per etnia, abiti e tradizioni ma esprimono lo stesso sentire con la loro inesauribile energia, gioia e capacità di giocare persino nei contesti più anomali e difficili, spesso determinati da condizioni sociali, ambientali o di conflitto.

Basti pensare alla celebre piccola afghana ritratta in un campo di rifugiati nel 1984, divenuta emblema delle condizioni patite nei territori di guerra prima ancora che le Nazioni Unite stilassero la Convenzione sui Diritti dei Bambini, entrata in vigore nel 1989. 

In questo scenario di rilevanza globale, l’intento di McCurry è anche quello di sensibilizzare sul tema dello sfruttamento giovanile. Nei paesi in cui il fotografo ha viaggiato, soprattutto in Asia, troppo elevato è il numero di bambini costretti a lavorare quando dovrebbero giocare e andare a scuola. 


“La visione dell’infanzia di McCurry è variegata e diversificata, come i bambini di tutto il mondo. Ma, a prescindere da dove punta il suo obiettivo, il filo conduttore è questo: finché ci sono bambini c’è speranza”. E dalle foto emerge potente “L’eterna resilienza dei bambinipresenza vivida negli scatti di Steve McCurry, che ha catturato il desiderio e la capacità di trovare gioia anche nelle condizioni più difficili. Il gioco come necessità si manifesta in innumerevoli modi, come nella foto dei bambini che si arrampicano sul carro armato arrugginito, trasformando uno strumento di morte in una fonte di divertimento.Questi bimbi non sono mossi né da un’ideologia né da una filosofia: stanno semplicemente convertendo una terribile arma in un giocattolo…”, afferma Owen Edwards, critico fotografico.