Il vestito cucito addosso a Miguel Bosè durante la trasmissione di ieri sera, era non solo pertinente, ma calzante alla perfezione.
L'unico neo della trasmissione, l'orario di messa in onda, alle 23,35.
"Unici" è un programma da palinsesto di "prima serata".
Su una cosa erano tutti d'accordo:
sia Laura Pausini, Lorenzo Jova, Maria De Filippi, e Gianni Minà: Miguel è un artista poliedrico, culturalmente e geneticamente preparato, un grande professionista fin dagli arbori musicali di "Super, Super Man", Un personaggio interessante per Laura Pausini che a 6 anni cantava, sapendola a memoria "Ti amero".
Quindi per Laura, ospite nel cd di Miguel è stato naturale ricantarla ed interpretarla al meglio. E Miguel si è emozionato, oseremo dire come di consueto.
Ricordiamo che il CD "Papito" ha raggiunto vette discografiche di notevole valore: 10 dischi di platino e 9 d'oro.
30 anni di carriera festeggiati al massimo e "Papito" è arrivato al momento giusto.
Lorenzo Giova, in apertura della trasmissione ha detto di Miguel:
"L'ambito artistico di Miguel non si limita al nostro mestiere, ma ha mille aperture, è un piacere di persona. E' "una persona che fa piacere che ci sia per la sua apertura mentale"
Di sicuro si riferiva alle partecipazioni nei film, al ballo, ai dischi, alle presentazioni di programmi, compreso un non tanto fortunato Festival di Sanremo.
Persino Maria De Filippi, ha ammesso: Miguel è unico perchè un altro come lui non l'ho trovato. Lui è familiare. Che detto da lei è il massimo.
Gianni Minà, Walter Chiari, Amanda Lear ne hanno ricordato gli inizi artistici. All'ombra di un padre che tutto sembrava tranne una figura di riferimento o luogo sicuro.
Un padre da cui prendere le distanze, guardandolo da una prospettiva prettamente fotografica: dal basso verso l'alto. L'idolo, il mito, colui che nulla può raggiungere.
Invece Miguel, a dispetto di tutti e tutto è riuscito ad imporsi in vari settori artistici per la sua professionalità, perfezionismo, ed attitudine tipicamente genetica.
Oseremo dire, superando la fama del padre torero Dominguin, e raggiungendo una popolarità trasfersale che ha abbracciato negli anni, a raggio, settori artistici molteplici.
Bello, giovane, di buona famiglia, con ottime frequentazioni che gli hanno permesso di esplorare i vari mondi a lui correlati. Da spettatore timido, ne ha preso i colori, i volti, i sentimenti e li ha trasformati in canzoni splendide che ha voluto condividere con i big della musica italiana e spagnola.
Sicuramente sarà trapelato l'amore incondizionato per Miguel, ma la cosa che ci ha stupiti in assoluto è stata che a distanza di 20/30 anni ricordiamo tutti i testi delle sue canzoni a memoria.