lunedì 15 dicembre 2014

MILANO - TEATRO MANZONI CULTURA - CICLO DI INCONTRI DAL 15 DICEMBRE AL 2 MARZO 2015!







Inizia stasera il nuovo ciclo di incontri del Teatro Manzoni Cultura che vede i protagonisti del panorama culturale, raccontarsi ed interagire con il pubblico. Stasera è partita  la rassegna con due volti noti al pubblico: il giornalista, scrittore, drammaturgo e attore Massimo Fini, antimodernista direttore de “La voce del Ribelle”, e il romanziere, saggista e giornalista de “Il Foglio”, Pietrangelo Buttafuoco.
Un ritorno al vecchio Talk Show alla Maurizio Costanzo, dove i due intellettuali si sono cimentati nell'arte  difficile e primordiale dell'uso prolungato della parola.
Tutto parte da Nerone, 2000 anni di storia su di lui, e tante calunnie  a detta di Fini che lo ha sviscerato e raccontato analiticamente.
Durante la serata sono stati proiettati alcuni  contributi, per tentare di evidenziare il bisogno di cultura nella classe politica al governo.
Si è toccato il tema più in voga del momento, la corruzione, la mafia diffusa non solo a Roma, ma su tutto il territorio Italiano. Fini, da giornalista della carta stampata ed al suo attivo diversi libri, tra cui una biografia di Nietzsche , ha ripercorso leggiadramente la situazione politica italiana dal dopoguerra in poi, toccando il '68, ed i famosi anni '80 dov'è successo di tutto. Si è scritto di tutto. E lui, ne è stato il protagonista.
L'incontro ha avuto momenti simpatici, dove si sono contrapposti in maniera molto equilibrata gli interventi dei due giornalisti, intervallati dalla conduzione  di   Edoardo Sylos Labini e da un abile sottofondo musicale.
Pietrangelo Buttafuoco ha fatto cenni alla sua Sicilia, ed al degrado in cui versa Roma e gran parte delle città Italiane, dove la propensione alla diffusione della cultura nell'arte, nella musica diventa un'impresa vana.
In sala era presente Matteo Salvini, ospite fortemente inneggiato alla prossima successione a Silvio Berlusconi.
Ma noi di politica non vogliamo parlare.
Abbiamo sperato ed atteso un intervento di Stefano Zecchi presente in sala. Docente di Estetica e grande conoscitore della bellezza e dei risvolti culturali in decadimento.
Prontamente ha fatto cenno all'impoverimento della scuola, al misero salario dei docenti, ed ancora più importante, al ruolo della famiglia per i giovani.
Figura in via d'estinzione, quella del padre, sempre più emarginato.
Ha rimesso al centro di tutta la serata, il valore della famiglia come coagulo,collante e culla del proliferare della cultura, ridando voce e corpo al futuro incerto di molti ragazzi.
Giovani che a detta di Zecchi non guardano la televisione, vanno in discoteca, e non sono stati abituati alla lettura ed al sapere.
In sala era presente Enrico Beruschi che ci ha salutati con il suo solito garbo e simpatia.