mercoledì 15 giugno 2016

ANDERS BREIVIK CINQUE ANNI FA UCCISE 77 PERSONE E NE FERI' 319 IN NORVEGIA -




L'incommensurabile strage di Orlando, nell'enormità delle inutili morti, ci riporta con la mente ad un'altra strage: "OSLO" ed Isola di Utoya.

Il 22 luglio 2011 sull'isola Utoya persero la vita 69 adolescenti tra I 14 ee i 20 anni.

L'uomo autore della strage, un terrorista politico di nome Anders Breivik ha voluto togliere annientare l'esistenza di  giovanissimi norvegesi in un momento di festa.

La mattanza perpretata con lucida freddezza, è da ricercare nella storia familiare di Breivik. Un rapporto inesistente con la madre depressa, la separazione dal marito diplomatico, quando il ragazzo aveva solo un anno.

Tutta l'adolescenza di Breivik è stata influenzata dagli abusi subiti dalla madre, e da un'incontenibile esigenza del giovane di auto-affermarsi nel gruppo dei pari. Auto-affermazione, mai avvenuta realmente. Gli amici lo avevano denominato "teppistello" (tagger), con il soprannome di  "MORG".

La gioventù alla ricerca di un riconoscimento tangibile, ha segnato, e determinato episodi per cui venne arrestato all'età di soli 15 anni per atti vandalici.

Ed è esattamente a 15 anni, che il padre, decise di rompere tutti i contatti con il figlio problematico.

I vicini di casa, lo definirono il "bimbo meccano", per la rigidità dei suoi comportamenti.

Rigidità che parallelamente gli faceva collezionare un "rifiuto" dietro l'altro.

Abbandonò il liceo, e fu rifiutato nuovamente al suo tentativo d'ingresso nel Partito del Progresso, nazionalista ed anti-ammigrazione.

Il "teppistello" tentò una rapida carriera di truffatore, tentando di vendere il Rete diplomi falsi che gli procurarono soldi che finirono in fretta, tanto da farlo rientrare a casa dalla mamma.

L'Isola di Utoya si trova a circa 40 chilometri da Oslo, e circa 5 anni fa, un trentaduenne autoproclamatosi:

"Comandante del movimento di resistenza anti-comunista norvegese"

imbottito di steroidi, efedrina, ed aspirina , reduce da diversi anni di reclusione in casa, tentando di entrare nel "World Of Warcraft" un gioco on-line, in cui conquistò il livello "Master", divenne un eremita in casa.

Osteggiato per l'antipatia dai suoi stessi simili del "World Of Warcraft", maturò la convinzione del suo odio per l'Islam in difesa della "purezza nazionale".

Un pazzo, un rinnegato, un rifiutato, dalla madre, dal padre, dagli amici, dai vicini di casa, impressionati fin dalla tenera età di  7 anni in cui, uccideva le formiche tra le dita cantando: "Tu si!, tu no, tu si! Tu no!" decise di aver trovato lo scopo della sua vita per rendersi non solo "visibile" ma "immortale".

Sull'isola di Utoya, Anders Breivik, con fredda lucidità, mirò alle tempie dei giovani in festa, ritornò sui suoi passi per controllare se fossero periti, commettendo un unico errore: si salvò una ragazza di 17 anni che si finse morta.

Prima di recarsi sull'isola, aveva già fatto esplodere una bomba artigianale, posizionandola in un furgone, fatto esplodere sotto l'ufficio del primo ministro laburista, uccidendo 8 persone.

La mattanza finale ha registrato 77 morti e 319 feriti.

Anders Breivik nel 2012 è stato condannato a 22 anni di reclusione, pochi, per il crimine commesso.

La strage recente del locale "Pulse" di Orlando ci ha riportati con la memoria alla strage di Utoya.

Stragi perpretate da un rifiuto umano, e da incoffessabili conflitti personali irrisolti.


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