lunedì 18 novembre 2019

IL SUNDAY BRUNCH FIRMATO GIORGIO ARMANI - IL 1930 SPEAKEASY - A MILANO - E PER CHIUDERE UNA CIOCCOLATA CALDA -

IL SUNDAY BRUNCH DI GIORGIO ARMANI

Una ventata di cambiamento ha pervaso Via Croce Rossa; il restyling del celebre salotto meneghino - l'Emporio Armani Cafè e Ristorante - ha inaugurato una stagione di novità che vanno dell'attesa apertura serale sia per un drink che per cena, al BRUNCH della domenica.

Quale migliore occasione per ammirare il suo nuovo look? Cercando la soglia dello storico palazzo Anni '30, materiali, fantasie e palette cromatiche dall'elegante e lineare richiamo dello stile Armani, vi accompagneranno in un percorso enogastronomico ad hoc, dove risvegliare i vostri sensi con una coccola glamour.

Accomodatevi nella zona lunga al piano terra e lasciatevi trasportare dal profumo di preparazioni fresche di giornata, articolate in una proposta variegata dolce e salata, servita al tavolo e a buffet.

Un incontro di sapori e combinazioni al-
l'insegna dell'italianita' che strizza l'occhio alle tendenze internazionali tra un bilanciato club sandwich - assolutamente da provare- e un'ampia selezione di primi piatti, uova, carne, pesce e verdure. È per un giro del mondo intorno al bicchiere, sperimentate le creazioni di Mattia Pastori, un Master della MixologyArt a cinque stelle, che allietera' il vostro brunch domenicale con un "twist" alcolico.

1930 SPEAKEASY

Vero SPEAKEASY in stile meneghino, tutti lo conoscono ma in pochi sanno dove si trova. Elehanza e raffinatezza esclusive in una location degli anni '30, che ha saputo guadagnarsi il 44esimo posto della classifica dei 50 migliori bar al mondo nel 2019.

Ogni oggetto ha una storia da raccontare così come il menu, che per questa stagione ha preso ispirazione da oltreoceano, per un affascinante viaggio tra i sapori del Nord America, Canada e Messico.

Cioccolata calda a Milano: gli indirizzi per un novembre goloso.

Con il freddo novembrino, ogni scusa è buona per rifugiarsi in locali accoglienti in attesa di una tazza rovente colma di deliziosa cioccolata calda, possibilmente guarita da panna a volontà. Biancolatte é l'indirizzo giusto per una cioccolata fondente ad arte, se siete alla ricerca di un locale storico cittadino, scegliete la pasticceria Cucchi per una bevanda degna della tradizione o abbandonatevi all'interno aroma di cioccolato che vi condurrà da Zaini Milano per uno sfizio gourmand dal 1913. Lasciatevi invece coccolare dalle dolcezze "in tazza" di Chocolat, per un break che crea dipendenza fino all'ultimo sorso.

Vi abbiamo convinti? Ci vediamo in giro.....


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"HO PERSO IL FILO" - ANGELA FINOCCHIARO AL TEATRO MANZONI DI MILANO -

Una commedia, una danza, un gioco, una festa, questo è "HO PERSO IL FILO".

In scena un' Angela Finocchiaro inedita, che si mette alla prova in modo sorprendente con linguaggi espressivi mai affrontati prima, per raccontarci con la sua stralunata comicità e ironia un'avventura straordinaria, emozionante e divertente al tempo stesso: quella di un'eroina pasticcione e anticonvenzionale che parte per un viaggio, si perde, tentenna ma poi combatte fino all'ultimo il suo spaventoso Minotauro.

Angela si presenta in scena come un'attrice stufa dei soliti ruoli: oggi sarà Teseo, il mitico eroe che si infila nei meandri del Labirinto, per combattere il terribile Minotauro. Affida agli spettatori un gomitolo enorme da cui dipende la sua vita e parte.

Una volta entrata nel Labirinto, però, niente va come previsto. Viene assalita da strane Creature, un misto tra acrobati, danzatori e spiriti sospettosi, che la circondano, la disarmanti, la frullato come fosse un frappe, è soprattutto tagliano il filo che le assicurava la via del ritorno.

Disorientata, isolata, impaurita, Angela scopre di essere finita in un luogo magico ed eccentrico, un Labirinto, che si esprime con scritte e disegni: ora che ha perso il filo, il Labirinto le lancia un gioco, allegro e crudele per farglielo ritrovare.

Passo dopo passo, una tappa dopo l'altra, superando trabocchetti e prove di coraggio, con il pericolo incombente di un Minotauro affamato di carne umana, Angela viene costretta a svelare ansie, paure, ipocrisie che sono sue come del mondo di oggi è a riscoprire il senso di parole come coraggio e altruismo. Alla sua maniera naturalmente, come quando - di fronte ai ragazzi ateniesi che la implorando di salvarli dal Mostro che li sta già sgranocchiando - promette firme e impegno sui social; o come quando è sottoposta a una sfida paradossale del vero Teseo, sceso di corsa dalle vette del mito, indignato perchéla sua interprete difetta delle necessarie qualità eroiche.

Lo spettacolo vive del rapporto tra le parole comiche di un personaggio contemporaneo e la fisicità acrobatica, primitiva, arcaica delle Creature del Labirinto che agiscono, danzano, lottano con Angela provocandola come una gang di ragazzi di strada imprevedibili, spietati e seducenti.

Il Labirinto è un simbolo antico di nascita - morte - rinascita. Anche Angela, dopo aver toccato il fondo, riuscirà a ritrovare il filo e con esso la forza per affrontare il Minotauro in un finale inatteso che si trasforma in una festa collettiva coinvolgente e liberatoria.

Si ride, ci si emoziona, si gode uno spettacolo che si avvale di più linguaggi espressivi grazie agli straordinari danzatori guidati dall'inventiva di Herve' Koubi, uno dei più talentuosi e affermati coreografi sulla scena internazionale e naturalmente alla capacità comica di Angela Finocchiaro di raccontare un personaggio che é molto personale e allo stesso tempo vicino al cuore di molti.

Dal 21 novembre all'8 dicembre 2019 -AGIDI - presenta @Angela Finocchiaro in Ho persi il filo, soggetto di Angela Finocchiaro, Walter Fontana, Cristina Pezzoli, testo di Walter Fontana- con le Creature del Labirinto: Alia Bianca, Giacomo Buffoni, Alessandro La Rosa, Antonio Lollo, Filippo Pieroni, Alessio Spirito. Coreografie originali di HERVE KOUBI assistito da FAYCAL HAMLET - scene di Giacomo Andrico - luci di Valerio Alfieri - costumi di Manuela Stucchi - Regia di Cristina Pezzoli.

Teatro Manzoni di Milano

Noi ci saremo

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