venerdì 7 novembre 2025

PINK FLOYD “Wish You Were Here 50”: lo spazio digitale interattivo e i primi appuntamenti in Italia, a ROMA il 15 e 16 novembre e a MILANO il 18 e 21 novembre

 




PINK FLOYD e SONY MUSIC lanciano Dear Pink Floyd

Experiencehttps://www.pinkfloyd.com/dear-pink-floyd: uno spazio digitale interat- tivo  dove i fan di  tutto  il mondo possono condividere poesie, ricordi e riflessioni ispirate alla  musica  della band.

Il progetto parte con il componimento scritto dal Poet Laureate inglese Simon Armitage, ispirato alla band e al loro album epocaleWish You Were Here” che quest’anno celebra il 50° anniversario dall’uscita.

Su Dear Pink Floyd Experience i visitatori potranno ascoltare la poesia di Simon, esplorare cartoline create dai fan, anche filtrandole per Paese, e inviare un proprio messaggio ai Pink Floyd generando un’opera visiva da ricondividere. Il sito celebra il legame emotivo che unisce da decenni il gruppo ai suoi ascoltatori, evidenziando l’impatto della loro musica attraverso generazioni e culture.

“Wish You Were Here” suona ancora intenso e vitale, meritando di essere celebrato e approfondito. La speciale edizione per l’anniversario, “Wish You Were Here 50”, in uscita il 12 dicembre per Sony Music, consentirà ai fan, per la prima volta, di immergersi più a fondo in un momento cruciale della storia dei Pink Floyd.

Sarà accompagnata anche in Italia da una serie di iniziative!

I primi appuntamenti confermati di aspettando “WISH YOU WERE HERE 50” sono sabato 15 e domenica 16 novembre all’Auditorium Parco della Musica di ROMA. In varie fasce orarie ci sarà l’ascolto di brani selezionati dei Pink Floyd con impianto Yamaha M-5000 guidato da Marco Fullone e Giancarlo Valletta. Ingresso libero su prenotazione al seguente indirizzo mailwywhauditorium@gmail.com, specificando giorno e orario.

In occasione della MILANO MUSIC WEEK,due appuntamenti speciali a MILANOmartedì 18 e venerdì 21 novembre.

Martedì 18 novembre, alle ore 12.00, presso Palazzina Appiani, si terrà “(Still) Wish You Were Here: anatomia di un capolavoro”, un evento di Rockol in collaborazione con Sony Music Italy. L’appuntamento approfondisce “Wish You Were Here”, evidenziando il valore del catalogo come motore strategico dell’industria musicale.

Venerdì 21 novembre, a partire dalle ore 18.00, l’Est Bar in via Tortona 12 ospiterà “LISTENING & TALK - Wish You Were Here 50th ANNIVERSARY @Est Bar”. Durante la serata sarà possibile partecipare ad un ascolto live dell’album, moderato da Est Radio, e godersi un dj set a cura di Est Radio Sound System a seguire. Una grande occasione per entrare in contatto con una delle più grandi opere musicali di tutti i tempi.

La raccolta “Wish You Were Here 50” offrirà una nuova e appassionante prospettiva su uno dei dischi più iconici e amati della band. L’edizione celebrativa include diverse rarità: al centro di questa speciale raccolta si trovano 6 versioni alternative e demo inediti che presentano l’ottavo album in studio dei Pink Floyd in una veste completamente nuova.

Tra le altre rarità da studio in uscita, figurano “The Machine Song (Roger’s demo)”, il primo demo casalingo che Roger Waters presentò originariamente alla band, un mix strumentale inedito di “Wish You Were Here”che mette in risalto la pedal steel guitar di David Gilmour, un’altra demo inedita di“Welcome to the Machine” “The Machine Song (Demo #2, Revisited)”, e, per la prima volta, una versione completa di “Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-9)” che unisce le due parti del brano in un nuovo mix stereo realizzato da James Guthrie.

“Wish You Were Here 50” verrà pubblicato in vari formati: 3LP, 2CD, Blu-ray, digitale e cofanetto deluxe.

È disponibile il pre-order:https://bio.to/PFWYWH50.

L’edizione digitale comprenderà l’album originale del 1975 con un nuovo mix in Dolby Atmos realizzato da James Guthrie, collaboratore dei Pink Floyd fin dal 1979 con“The Wall”. Include inoltre 25 brani bonus composti da 9 rarità da studio e 16 registrazioni dal vivo realizzate dal celebre bootlegger Mike Millard al concerto dei Pink Floyd alla Los Angeles Sports Arena del 26 aprile 1975 (qui pubblicate ufficialmente per la prima volta). 

L’audio dal vivo è stato accuratamente restaurato e rimasterizzato da Steven Wilson.

L’edizione Blu-ray permette inoltre ai fan di vedere 3 dei filmati proiettati nei concerti del tour del 1975, oltre a un cortometraggio di Storm Thorgerson.

I formati 3LP 2CD includono l’album originale e le nove tracce bonus da studio.

Il cofanetto deluxe contiene tutto il materiale su 2CD, 3LP (in esclusivo vinile trasparente) e Blu-ray, oltre a un quarto LP in vinile trasparente, “Live At Wembley 1974”, una replica del singolo giapponese 7” “Have A Cigar” / “Welcome To The Machine”, un libro cartonato con fotografie inedite, un comic book con il programma del tour e un poster del concerto di Knebworth.

 

Su PinkFloyd.com saranno disponibili ilmerchandise esclusivo per il 50° anniversario e alcune edizioni limitate.

 

“Wish You Were Here” è da decenni una presenza costante nelle classifiche dei migliori album di tutti i tempi. Il disco, multi-platino e arrivato al #1, fu il primo dei Pink Floyd a raggiungere la vetta delle classifiche su entrambe le sponde dell’Atlantico, diventando il loro album più venduto più rapidamente. Nel 1973 “The Dark Side of the Moon” aveva portato i Pink Floyd da nuova band britannica di grande successo a uno dei più grandi gruppi rock del pianeta. “Wish You Were Here” rappresentò la potente risposta della band alla loro nuova fama mondiale.

 

Con l’elegia in più parti “Shine On You Crazy Diamond” dedicata a Syd Barrett, l’ipnotica “Welcome To The Machine”, la graffiante “Have a Cigar” con la sua immortale battuta «Ah, a proposito, chi è Pink?» cantata non da Waters o Gilmour ma dal non-membro della band Roy Harper, e l’immancabile title track, “Wish You Were Here”, è senza dubbio una delle uscite discografiche più importanti nella storia della musica popolare.

 

I temi dell’assenza, dell’isolamento, dellacaducità e della critica all’ipocrisia dell’industria musicale trovano espressione nella celebre copertina dell’album

 

I giochi visivi ideati da Storm Thorgerson e Aubrey “Po” Powell dello studio Hipgnosis restano ancora oggi immagini iconiche e immediatamente riconoscibili.

 

Ricordando quell’epoca, Aubrey “Po” Powell ha detto: «Negli anni Settanta, le copertine degli album erano importanti quanto la musica, perché la copertina aiutava a vendere il disco. I negozi di dischi esponevano 10.000 immagini diverse nelle buste dei vinili, quindi quello che facevamo doveva sembrare diverso e distinguersi tra la folla.

Ricordo di essermi girato verso Storm e di avergli detto: come facciamo a dare fuoco a un uomo? Perché a quei tempi non esisteva un modo digitale per farlo. Lui mi disse: Po, dovrai semplicemente farlo davvero. E così fu.

Bisogna ricordare che i Pink Floyd erano l’unica band della EMI e della Capitol Records che aveva i diritti creativi – per quanto riguarda le copertine degli album – oltre ai Beatles. Per questo ci veniva permesso di fare ciò che volevamo. Era fantastico. Nello stesso modo in cui i Pink Floyd erano una band molto creativa all’epoca, anche gli Hipgnosis lo erano. Eravamo determinati a mantenere viva quell’immagine astratta ed enigmatica, ed è così che siamo riusciti a farlo per i Pink Floyd».

 

Nel 2025 il sostegno appassionato e il fascino che circondano la musica dei Pink Floyd restano intatti. La versione restaurata del loro rivoluzionario film del 1972 “Pink Floyd at Pompeii – MCMLXXII” ha sbancato i botteghini di tutto il mondo, l’album dal vivo è entrato direttamente al #1 della UK Albums Chart, segnando il primo disco in vetta nel Regno Unito in undici anni e il settimo nella loro carriera (in Italia all’#1 delle classifiche TOP OF THE MUSIC FIMI/GfK Italia “ALBUM & COMPILATION” e “CD, VINILI E MUSICASSETTE”). Il film è stato acclamato dalla critica e dal pubblico a livello internazionale, con The Guardian che lo ha descritto come «un ritratto ipnoticamente singolare di una band sull’orlo della grandezza».



MILANO MUSIC WEEK DAL 17 AL 23 NOVEMBRE A MILANO promossa da Comune di Milano – Spettacolo - Assessorato alla Cultura, ASSOCONCERTI, ASSOMUSICA, FIMI, NUOVO IMAIE e SIAE



 Si è svolta oggi la conferenza stampa di apertura della nona edizione della Milano Music Week, che dal 17 al 23 novembre trasformerà la città meneghina nella capitale italiana della musica, con centinaia di concerti, dj set, talk, workshop e incontri con artisti e professionisti del settore.

 

Tra i vari interventi anche quello di Carlo Parodi, Presidente di Assomusica, che ha fatto il punto sullo stato della musica dal vivo in Italia, soffermandosi su quelle che ha definito le “luci” e le “ombre” che caratterizzano oggi il comparto.

 

Le luci: Carta Valore, semplificazioni e nuova attenzione per lo spettacolo dal vivo

 

Parodi ha accolto con favore alcune misure recenti che segnano un passo avanti per il settore. Tra queste, l’introduzione della Carta Valore, prevista nella Legge di Bilancio, che dal 2027 – secondo il principio dell’universalità – offrirà ai giovani diplomati un credito da utilizzare per beni e servizi culturali, compresi gli spettacoli dal vivo. “È un segnale importante – ha sottolineato Parodi – che riconosce la centralità della cultura nella formazione dei cittadini e può diventare un pilastro stabile delle politiche culturali del Paese.”

 


Un’altra novità positiva riguarda la semplificazione amministrativa per i piccoli concerti: dal 1° gennaio 2025, per gli spettacoli con un massimo di 2.000 spettatori, sarà sufficiente la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), senza dover più affrontare procedure autorizzative complesse. “È un passo nella direzione giusta – ha aggiunto Parodi – che riduce la burocrazia, valorizza l’iniziativa locale e rende più sostenibile l’organizzazione di eventi, soprattutto nei piccoli comuni. Ma occorre proseguire con convinzione su questa strada: servono regole chiare e omogenee, che diano certezze agli operatori e riconoscano la professionalità di tecnici e organizzatori”.

 

Parodi ha inoltre rilevato una crescente attenzione pubblica e istituzionale verso lo spettacolo dal vivo come presidio culturale e fattore di coesione sociale. “Sempre più amministrazioni – ha ricordato – riconoscono nei festival e nei concerti una leva di attrazione turistica e di rigenerazione urbana. È il segno di un cambiamento culturale che Assomusica sostiene da anni.”

 

Le ombre: assenza di misure dedicate al settore nella Legge di Bilancio, Codice dello Spettacolo ancora in sospeso, esclusione dal FNSV

 

Accanto ai segnali positivi, Parodi ha evidenziato anche le criticità che continuano a frenare la piena crescita del settore: “In questa legge di bilancio – ha spiegato – non è prevista alcuna misura specifica per la musica dal vivo. Siamo ancora l’unico comparto culturale a non beneficiare né di incentivi fiscali né di fondi strutturali”.


Il Presidente di Assomusica ha poi richiamato l’urgenza di approvare il Codice dello Spettacolo, una riforma attesa da anni che dovrebbe aggiornare il quadro normativo e riconoscere pienamente il ruolo di tutte le componenti del sistema, comprese le imprese profit e i live club.

 

Infine, Parodi ha ribadito la necessità di superare una distorsione ormai cronica: l’esclusione delle imprese culturali e creative dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo (FNSV), riservato oggi solo alle realtà no-profit. “È paradossale – ha concluso – che proprio le imprese che organizzano la maggior parte dei concerti, generando occupazione e valore economico, restino escluse dai principali strumenti di sostegno pubblico”.

 

Milano Music Week è un progetto del Comune di Milano - Assessorato alla Cultura, promosso da Assomusica insieme ad Assoconcerti, FIMI Federazione Industria Musicale Italiana, NUOVO IMAIE Nuovo Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori e SIAE Società Italiana degli Autori ed Editori ed organizzato da Butik s.r.l. Impresa Sociale.


In questa edizione 2026 Tananai è curatore speciale ed affianca la direzione artistica di Nur Al Habash

 

Il 20 novembre Cesare Cremoninipresenta in anteprima 

il nuovo album “CREMONINI LIVE25”

 

Tanti gli artisti coinvolti in talk e progetti speciali: 

Andrea Laszlo de Simone, Baby K, BigMama, Coca Puma, Donatella Rettore, Frah Quintale, Giovanni Allevi, Jonathan Richman, Manuel Agnelli, Mara Sattei, Marianne Mirage, Mecna, Nitro, okgiorgio, Paolo Fresu, Sayf, Shablo, Tosca, Vittorio Maria Dal Maso, Willie Peyote e tanti altri

 

Tra i concerti: 

ANNA, Carpetman, The Chemical Brothers dj set, I CANI, John Butler, Marc Scibilia, Mumford & Sons, Nation of Language e tanti altri

 

“Diggin' with” nei negozi di dischi e “The Stereo Line” nei listening bar

con Auroro Borealo, Colombre & Maria Antonietta, Eugenio Finardi, Generic Animal, 

Lorenzo Senni, Venerus, Colapesce e tanti altri

 

Nel Dazio di Levante martedì l’Opening Party del main sponsor TicketOne con Sarah Toscano

e domenica il Closing Party promosso dai main sponsor UniCredit e UniCredit Allianz Assicurazioni con Giorgio Poi con quartetto d'archi ed Emma Nolde

 

Il 22 novembre tornano al Superstudio PiùSIAE MUSIC AWARDS

 

Il progetto Periphonic valorizza il Municipio 2 con il contributo di Fondazione Cariplo

 

RTL 102.5, RADIOFRECCIA e RADIO ZETA racconteranno in diretta e sui propri canali social

la settimana della musica a tutta l’Italia

 

Il programma è sul sito ufficiale, registrazioni su DICE aperte da oggi alle ore 15.00



«La Milano Music Week è un punto di riferimento per chi vive e lavora nel mondo della musica. Credo sia fondamentale circondarsi di persone che condividono le nostre stesse passioni e che ci sappiano stimolare, bisogna lasciarsi contaminare. Questa settimana rappresenta proprio questo: una comunità che si incontra e cresce insieme. Ho accettato di essere curatore della Milano Music Week non per mettermi al centro, ma per dare voce e spazio a professionisti che stimo, con l’auspicio di ispirare chi sogna di intraprendere questo mestiere» Tananai.


"LA PENNICANZA" Show da Fiorello con Cesare Cremonini, ospite oggi in studio per la canzone "Santa Pennicanza". E a sorpresa chiama Arbore Il cantautore bolognese presenta il pezzo ispirato al programma dello showman su Rai Radio2 e al suo spirito dissacrante Puntata del 7 novembre, in onda dalle 13.45 su Rai Radio2



 

Puntata speciale de “La Pennicanza” quella di venerdì 7 novembre su Rai Radio2 — da questa settimana visibile anche in versione visual sul canale 202 del digitale terrestre.


Fiorello, affiancato da Fabrizio Biggio, ha accolto in studio Cesare Cremonini per un momento di autentica improvvisazione diventato subito un piccolo evento: la presentazione dell’inedito “La Santa Pennicanza”, brano swing ispirato proprio al programma e al suo spirito giocoso, ironico e imprevedibile.

L’incontro tra Fiorello e Cremonini si è trasformato in un esperimento creativo dal vivo, culminato in una sorprendente performance sui tetti degli studi Rai di via Asiago a Roma. È lì che Cremonini ha presentato in anteprima il brano dedicato allo showman, nato quasi per gioco ma con un’intuizione precisa: restituire alla musica italiana quel legame tra comicità, cultura popolare e libertà espressiva che ha caratterizzato epoche d’oro del nostro intrattenimento, da Renzo Arbore a Renato Carosone.

Fiorello ha sottolineato a come “dall’idea di un programma nasca un brano”, trasformando il momento in un esperimento creativo condiviso con Cremonini, tra ironia, ritmo e spontaneità. “La Santa Pennicanza” si muove tra swing e surrealtà, rievocando le atmosfere del teatro d’avanguardia e della scuola musicale napoletana, fino a intrecciarsi con lo spirito vivace e irriverente del programma di Rai Radio2.

I due hanno ricevuto quindi una grande sorpresa: la chiamata inaspettata di Renzo Arbore, che ha telefonato allo showman: «Cremonini ha fatto una bella canzone, una di quelle che potrei cantare anch’io! Mi sono divertito moltissimo con voi, vi seguo ogni pomeriggio. Grazie a voi per il divertimento che mi date», il suo messaggio. Fiorello ha ringraziato: «Parole così sono il premio più bello per noi che facciamo questo mestiere», seguito da Cremonini che ha concluso con affetto: «Ti voglio bene, Renzo!»

Il brano, scritto e musicato da Cesare Cremonini, è prodotto dallo stesso artista con Alessandro De Crescenzo e registrato presso gli studi Fonoprint di Bologna, con un ensemble che rievoca le formazioni swing italiane: Daniele D’Alessandro (Clarinetto), Gabriele Polimeni (Tromba), Federico Pierantoni (Trombone), Alessia Tondo (una delle voci più importanti della scena legata alla world music italiana), Salvatore Cauteruccio (Fisarmonica), Matteo (Sax), Ballo Balestri (basso), Andrea Fontana (batteria), Alessandro de Crescenzo (produttore e chitarra).

Un episodio che conferma la formula vincente de "La Pennicanza": comicità, ritmo e creatività istantanea, che ha “contagiato” anche un artista come Cremonini, che ha scritto un pezzo destinato a diventare cult.