mercoledì 28 febbraio 2024

Masterly-The Dutch in Milano 2024 The Good of Tradition, The Beauty of Innovation




E’ con orgoglio che Masterly-The Dutch in Milano, annuncia la sua ottava, attesissima edizione, pronta ad incantare gli appassionati di arte e design con una esplosione di creatività, innovazione e maestria olandesi.

Per i pochi che ancora non conoscessero l’evento, Masterly è la piu grande manifestazione dedicata al design olandese della Milano Design Week: una collettiva di designer, artisti, artigiani, aziende e scuole, selezionati ogni anno dalla sua curatrice e fondatrice, Nicole Uniquole.

La mostra, dalla prima edizione, continua ad essere un faro nel ricchissimo panorama della settimana del design più importante al mondo. L'edizione di quest'anno conta ottantacinque partecipanti che rappresentano altrettanti modi di interpretare il design oggi; dai mobili d'avanguardia alle installazioni digitali, Masterly promette di illustrare la natura varia e dinamica del design olandese.

Anche l’edizione 2024 è sostenuta dall'Ambasciata e del Consolato dei Regno dei Paesi Bassi che dimostrano, ancora una volta, il loro impegno nel promuovere la creatività olandese fuori dai confini nazionali.

Per il secondo anno, la manifestazione si svolgerà presso Palazzo Giureconsulti, edificio significativo della storia di Milano ed affacciato sul suo monumento piu famoso, il Duomo.

  

 Il Palazzo, nelle intenzioni della curatrice, non è mai solo il contenitore della mostra, ma è parte integrante dell’esperienza di visita: le installazioni si fondono con i suoi saloni, trovando ispirazione in essi.

Anche l’immagine coordinata di Masterly (dal catalogo, alla segnaletica, alle divise delle hostess) pensata dallo studio olandese Opera Design insieme alla curatrice, è ispirata agli stilemi del palazzo e contribuisce a rendere piacevole l’esperienza della mostra, restituendo quel senso di cura ed attenzione verso il pubblico, che ha sempre caratterizzato la manifestazione.

Masterly 2024. Il buono della tradizione, il bello del futuro.

Masterly, come è giusto che sia per una manifestazione che parla di design e creatività, è un progetto in continuo movimento e proiettato verso il futuro.

Quest’anno i lavori dei partecipanti restituiscono il senso di un vero e profondo cambiamento che non può più attendere: i progetti traducono parole talvolta usate in modo strumentale nella comunicazione, come innovazione, green, sostenibilità, riuso, in progetti concreti e reali. E, se pensiamo che il design rappresenti l’avanguardia, si è pervasi da un senso di fiducia e speranza per il futuro, guardando ai progetti in mostra.

Masterly 2024 si potrebbe sintetizzare nell’assunto ‘Il buono della tradizione, il bello del futuro’ e siamo certi che i visitatori troveranno riscontro a questa affermazione. Perchè approfondendo i progetti dei partecipanti, emergono in modo evidente questi due filoni narrativi - tradizione ed innovazione- a volte distinti, altre volte intrecciati tra loro.

Stampa 3D, Intelligenza Artificiale, materiali.

Il cambiamento si presenta sotto diverse forme: l’utilizzo di macchine di stampaggio 3D, l’applicazione dell’AI nello sviluppo dei progetti, la ricerca e l’applicazione di materiali nuovi.

Paradigmatico l’esempio di un’azienda come Aectual se si parla di stampa 3D: in collaborazione con Phillips MyCreation, presenterà un’installazione interamente stampata in 3D che comprende un bar, un padiglione e un progetto di illuminazione.

Rollo Studio, tra i designer indipendenti, produce le sue lampade scultoree con la tecnica dello stampaggio 3D.

Tra i (tanti!) progetti sviluppati con il contributo dell’Intelligenza Artificiale (Francesca Müller, Groen&Boothman) particolarmente curioso quello di Every Human Algorithmic Perfumery che

accoglierà i visitatori nel salone d’ingresso, offrendo loro l’opportunità di avere un profumo personalizzato; infatti, grazie ai dati che le persone inseriscono nel sistema, l’Intelligenza Artificiale crea formule olfattive ad hoc.

Tra i temi ‘sensibili’ di sicuro quello dei materiali è il più indagato e, a riguardo, si aprono scenari diversi: vi è chi utilizza materiali frutto di processi di produzione sostenibili, chi utilizza materiali ottenuti dagli scarti di altre produzioni, chi si concentra sul tema del ri-uso.

Le sculture luminose di Lucas Zito, nuovo talento emergente, sono prodotte con PET riciclato, le lampade della collezione Layers, presentate da Philips MyCreation, sono create attraverso lo stampaggio di un bio materiale. Anche le sedute di Primo Arets, giovane diplomato dell’HMC Vocational College, sono costruite a partire da legni di scarto.

The Visionary Lab unisce, sotto il cappello del progetto Icons Re/Outfitted, due marchi iconici come Vitra e Levi’s©, ri-vestendo e reinterpretando alcune storiche sedute del brand svizzero con pre-loved denim. MYCOTEX invece, è un bio-materiale, simile alla pelle, creato in laboratorio dal compostaggio dei funghi, che grazie alle macchine a stampaggio 3D di Neffa, si trasforma in oggetti di vario tipo ed utilizzo.

Il futuro è adesso. La mostra ROOTS by Simone van Es.

Parlando di materiali, merita un capitolo a sè il progetto ROOTS by Simone van Es, una mostra all’interno di Masterly, che sottolinea l'impegno di una serie di artisti e designer verso le urgenti problematiche ambientali e celebra la bellezza intrinseca della terra e l’importanza delle proprie radici (da qui il titolo).


 L'industria del design olandese ha conosciuto un enorme sviluppo nel campo dei materiali a base biologica. Letame di cavallo, alghe, funghi, bucce di mela, fondi di caffè, lino, girasole, sono alcuni degli scarti impiegati per sviluppare soluzioni circolari, essenziali per preservare la terra, dove per terra si intende il terreno, il suolo, in questo caso quello olandese, sottoposto a numerose sfide e difficoltà.

Con il contributo di artisti come Claudy Jongstra e Diana Scherer, ROOTS indaga l'origine, il nucleo, i tipi di suolo, le opportunità, le minacce, gli animali e le colture della terra olandese. Ma anche i materiali e i prodotti (per costruire) che possono essere raccolti, creati o riutilizzati a partire dal suolo.

Intrecciare tradizione ed innovazione.

Vi sono, a Masterly, esempi di felice connubio tra tradizione ed innovazione. Pensiamo ad aziende come Van Besouw o FritsJurgens, che attingono dalla propria esperienza, ma sanno interpretare il presente spingendo la ricerca verso nuovi materiali e nuove tecnologie, oppure ad aziende olandesi simbolo dell’eredità del passato quali Royal Delft e Dutch Originals con Richard Hutten e Maarten Baas, che rileggono la tradizione attraverso i codici estetici della contemporaneità.

Non mancano esempi, in tal senso, anche tra i designer: Robert Bronwasser, Aleksandra Gaca, su tutti, che si muovono entro il perimetro di una ricerca in equilibrio tra maestria artigianale e tecnologia futuristica.

L’heritage.

La tradizione pura è incarnata, per lo più, dalle aziende impegnate nella produzione di arredi in legno ed imbottiti. Brand come Nilson Beds, Vonn Jansen, Item, e nel tessile, Halle Design e LCD Textiles, traggono linfa vitale dall’heritage, inteso come patrimonio di esperienza e know-how a cui attingere, sinonimo di qualità e longevità dei prodotti.

Le collaborazioni speciali: Catawiki / Curated by Nicole Uniquole.

Grazie alla credibilità che Masterly e l’opera della sua curatrice, hanno saputo guadagnarsi nel corso degli anni, non mancano, ad ogni edizione, prestigiose ed inattese collaborazioni. Quest’anno è la volta di Catawiki, il più noto ed autorevole sito d'aste online per oggetti speciali, fondato in Olanda nel 2008.

La presentazione di Catawiki a Palazzo Giureconsulti riunisce una serie di creatori che sono stati incaricati da Nicole Uniquole e dagli esperti di design della piattaforma, di progettare un pezzo ispirato ad un mobile iconico di designer di fama mondiale come Eames e Le Corbusier.

Le opere dei designer, fra gli altri, Stefan Scholten, Laurene Guarneri, Mae Engelgeer, Nynke Koster, saranno esposte a Masterly per tutta la settimana, e saranno poi le protagoniste di un'asta online intitolata “Homage”.

L’agenda di Masterly.

Il programma della settimana sarà intenso. Agli eventi ormai tradizionali della manifestazione, se ne aggiungono quest’anno altri: la Sala Conferenze al primo piano, sarà teatro di una serie di incontri nei quali i designer e gli artisti della mostra Roots, a partire dall’ ideatrice del progetto, Simone van Es, racconteranno i loro progetti sperimentali, fornendo al pubblico elementi per approfondire e meglio comprendere i temi e gli esiti delle loro ricerche.

Mercoledi mattina l’Architects’ Talk avrà come relatore Federico Pompignoli, di PMP Architecture, studio fondato dopo la lunga collaborazione con OMA, durante la quale è stato project leader di Fondazione Prada Milano e si è occupato di altri progetti come l'ampliamento del Museo di Arte di Buffalo, la nuova sede americana della casa d'asta Phillips a New York, il Garage Museum a Mosca.

Potevano mancare i fiori olandesi? Certo che no! Nè sulla facciata, ad ingentilire le colonne, nè all’interno del palazzo, sparse nelle sale espositive. E come accade dalla prima edizione, a chiusura della


 manifestazione, domenica 21 aprile, i milanesi sono invitati a Palazzo Giureconsulti, per ricevere dalle mani di Nicole e dello staff di Masterly, un’esemplare di Orchidee Nederland.

Palazzo Giureconsulti, Piazza dei Mercanti 2, Milano PRESS PREVIEW, lunedì 15 aprile, 15:00-19:00 COCKTAIL, (su invito) martedì 16 aprile, 18:30-21:00 ARCHITECTS’ TALK, mercoledì 17 aprile, 11:00 FLOWERS HAND-OUT, domenica 21, 14:00

ORARI

martedì 16 aprile, 11:00-16:30

Da mercoledì 17 a sabato 20, 11:00-20:00 domenica 21 aprile, 11:00-15:00

Masterly-The Dutch in Milano

Media Partner

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Curatrice e Art Director

Nicole Uniquole, nicole@uniquole.nl

Organizzazione

Uniquole, info@uniquole.nl

Press Office & Comunicazione

Giuseppina Flor International Communication & PR

lunedì 26 febbraio 2024

SERGIO CAPUTO con la sua BIG BAND in UN SABATO ITALIANO SHOW 40 Un artista fuori dagli schemi, un ribelle dall’animo swing e jazz, in Italia per tre appuntamenti dal vivo: 25 marzo @MILANO, Teatro Lirico Giorgio Gaber 13 aprile @ROMA, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone 17 aprile @TORINO, Teatro Colosseo Presenterà il nuovo brano “SONO UNO SPIRITO LIBERO” (per Sony Music), a poche settimane dall’uscita





Una nuova primavera musicale è alle porte per Sergio Caputo, tra i musicisti più originali del nostro Paese, che torna in tour insieme alla sua Big Band per le nuove date di UN SABATO ITALIANO SHOW 40, prodotto da Opera Management e Occhio per occhio Entertainment.

 

Tre imperdibili appuntamenti live a più di 40 anni dall’uscita di “Un Sabato Italiano”, album pubblicato nell’aprile del 1983, passato alla storia della musica italiana e composto da canzoni senza tempo.

Saranno l’occasione per presentare dal vivo il nuovo singolo “Sono uno spirito libero” uscito il 19 gennaio per Sony Music e in rotazione radiofonica, insieme al videoclip (https://www.youtube.com/watch?v=uRuqV9PjzkA).

 

Il cantautore e musicista raffinato si esibirà il 25 marzo a MILANO al Teatro Lirico Giorgio Gaber, il 13 aprile a ROMA all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone (Sala Sinopoli) e il 17 aprile a TORINO alTeatro Colosseo.

 

I biglietti sono già disponibili su www.ticketone.it e in tutti i punti vendita autorizzati Ticketone.

 

Sergio Caputo, che in Italia gode ancora di una popolarità da culto, ha alle spalle oltre un decennio di esperienza americana durante la quale ha raffinato le sue doti musicali e il suo rapporto con il pubblico. Torna dal vivo per omaggiare un disco con cui  ha affermato il suo stile e un linguaggio artistico unico nel suo genere.

Irrequieto, non affatto incline a definizioni, omologazioni, luoghi comuni e alla retorica, Caputo è un ribelle, un artista stravagante, fuori dagli schemi, appunto uno “spirito libero”, come canta nel nuovo singolo.

 

«La natura di un artista è proprio quella di cambiare, evolversi, rivoluzionare, di uscire dai recinti mentali e mettersi continuamente alla prova - dice Caputo - e per far questo non bisogna lasciarsi condizionare dagli stereotipi che gli altri vogliono cucirti addosso. Questo nuovo brano mi è arrivato all'improvviso, come qualcosa che avevo dentro da sempre, e che dopo quaranta anni di carriera ha deciso di uscire.  Ora entrerà nel mio repertorio e vi resterà, perché mi rappresenta come artista e come uomo».

 

Il video del brano presenta un Sergio Caputo in versione "magrittiana", con citazioni fotografiche alla André Breton, Cristina - la moglie di Sergio - nei panni di Liza Minnelli in "Cabaret", e i figli Victor, Lucrezia e Ludwig in chiave "chapliniana": «Le mie canzoni sono sempre state in qualche modo associate al surrealismo - anche se parlano di storie vissute sul serio e di emozioni vere - e proprio ciò mi ha suggerito la chiave per girare il video, legando le immagini ad un linguaggio surrealista, con allusioni cinematografiche e riferimenti di quel periodo. C'è inoltre la scelta del bianco e nero, e un'atmosfera rarefatta simile a quella dei primi filmati di cantanti francesi come Serge Gainsbourg, Jacques Brel o Gilbert Bécaud».

 

UN SABATO ITALIANO SHOW 40sarà una grande festa a suon di swing e blues.

Protagonisti saranno quei brani che raccontano storie di vita attraverso uno stile letterario ispirato alla poesia moderna e neorealista, presenti in “Un Sabato Italiano”, album non incline alle logiche commerciali e che ottenne inaspettatamente sin da subito riscontro dal pubblico e un successo immediato, segnando l’inizio della lunga carriera artistica del cantautore napoletano. A tal proposito, Caputo afferma: «È davvero incredibile come il mio primo album mi abbia inseguito fin qui, accompagnandomi per quaranta anni di carriera, venga oggi apprezzato e considerato attuale da persone che non erano ancora nate quando uscì».

 

Commenta poi: «Trovo anche molto buffo che, nel corso di questi 40 anni, in cui non è mancato chi abbia ostinatamente tentato di blindarmi negli anni '80, io e ‘Un Sabato Italiano’ continuiamo anno dopo anno a trovare un pubblico sempre caldo, che si rinnova e si arricchisce di nuovi fan.  Come me lo spiego? Le canzoni dell'album esprimono emozioni slegate da tempi e contesti, emozioni che tutti noi abbiamo prima o poi provato nel corso della vita, e in cui tutti possono sempre riconoscersi».

 

Sono dunque trascorsi più di 40 anni da quei successi che hanno rivoluzionato la carriera di Sergio Caputo. Nel mezzo, l’esperienza americana, che ha influito anche sulla sua musica, 19 album, migliaia di concerti e la decisione di trasferirsi in Francia, alla ricerca della sua dimensione.

 

Ricordando il passato e proiettato al futuro, dice: «Il mondo della musica è molto diverso da com'era quando ho iniziato la mia carriera. Non sono certo il solo a dirlo: la musica oggi, al di là dei generi, si divide in due grandi categorie, ovvero la musica ‘usa e getta’, quella che fa furore per un attimo e poi svanisce dalla memoria collettiva per essere rimpiazzata da qualcosa di nuovo; poi c'è la musica che nasce per durare e fare da colonna sonora alla nostra vita. Fin dall'inizio ho scelto di far parte della seconda categoria, mi sono impegnato a scrivere canzoni che potessero aspirare a diventare dei "classici ", questo già da quando andavo a sentire il jazz nei club e mi chiedevo perché nessuno scrivesse più pezzi come quelli».

 

Canali ufficiali dell’artista:

Sito: www.sergiocaputo.com

Facebook: caputo.sergio

Instagram: caputaglia

YouTube: SergioCaputoMusic

domenica 25 febbraio 2024

LOREENA MCKENNIT RISCOPRE LE SUE RADICI CON IL NUOVO ALBUM ‘THE ROAD BACK HOME’ Sette concerti in giro per l'Italia, fra marzo e luglio, per omaggiare i suoi album 'The Visit' e 'The Mask and Mirror





L’8 marzo 2024 Loreena McKennitt , una delle più amate artiste canadesi, premiata con due Juno Award, pubblicherà il suo nuovo album che richiama i primi tempi della sua carriera e la musica celtica più tradizionale.

 

"The Road Back Home" è stato registrato durante l'estate del 2023, durante le esibizioni in quattro festival folk nel sud dell'Ontario. È stato un vero e proprio ritorno alle sue radici, un viaggio musicale dove tutto è cominciato. Le prime versioni delle canzoni, i musicisti originali, gli scoppi di energia e spontaneità di quelle esibizioni, sono ciò che ha ispirato questo nuovo album, ora offerto al grande pubblico.

 

L’album sarà disponibile in CD, vinile 180g e tramite servizi di musica digitale, anche in versione Dolby Atmos, e conterrà 10 canzoni, tra cui molte che risalgono ai primi giorni della McKennitt nel circuito folk, rimaste inedite fino ad oggi.

 

"The Road Back Home" è un omaggio a quelli che sembravano essere tempi più semplici, un piccolo mondo dove trovare conforto e familiarità, come un ritorno a casa.

 

A Stratford, Ontario, dove Loreena vive fin dagli anni Ottanta, avviene un incontro casuale con un gruppo di musicisti celtici locali. Questo primo scambio diventa poi parte dei suoi concerti natalizi del 2021 (pubblicati nel 2022 come "Under A Winter's Moon"). Questi musicisti hanno accompagnato McKennitt anche quest'estate ai festival folk dell'Ontario, insieme alla sua collega di lunga data, la violoncellista Caroline Lavelle. Nello spirito della tradizione, uno degli spettacoli ha visto la partecipazione improvvisata del cantautore canadese James Keelaghan nella canzone "Wild Mountain Thyme". Ogni nota eseguita da McKennitt e dai suoi nuovi collaboratori è stata registrata, catturando l'affetto profondo e il senso di comunità che tali eventi musicali fanno nascere nei cuori dei performer e dei fans.

 

"Ci sono molti modi per definire la parola 'casa'", osserva la McKennitt , "potrebbe essere la struttura in cui viviamo, ma possono anche essere le espressioni culturali della comunità che in qualche modo arrivano nei nostri cuori e nelle nostre anime e ci uniscono senza che ne comprendiamo completamente il motivo.”

 

Sebbene oggi sia riconosciuta come un punto di riferimento culturale ed una pioniera della scena musicale celtica contemporanea, il viaggio di McKennitt è iniziato nei modesti club folk e nei nascenti festival della sua città natale nell'ovest del Canada, fino ad arrivare a fondare la sua etichetta discografica, Quinlan Road, nel 1985. All’inizio la McKennitt gestiva l'attività dal suo tavolo da cucina, vendendo le sue registrazioni per posta e producendo i suoi tour., ma oggi guida la propria azienda occupandosi di piani strategici aziendali, di marketing e di promozione.

 

Loreena McKennitt si occupa anche di tre fondazioni benefiche che ha fondato,  fornendo sostegno finanziario a gruppi culturali, ambientali, storici e sociali, ma anche di diritti umani. È membro dell'Ordine del Canada e dell'Ordine del Manitoba e nel 2013 è stata nominata Cavaliere dell'Ordine Nazionale delle Arti e delle Lettere dalla Repubblica Francese e Colonnello Onorario della Royal Canadian Air Force.

 

Si è esibita in alcuni dei luoghi storici della musica, dal Carnegie Hall al famoso Palazzo dell'Alhambra a Granada, in Spagna, e per dignitari e capi di Stato, tra cui la defunta Regina Elisabetta II e Sua Maestà Re Carlo III.

 

Non lasciatevi sfuggire Loreena McKeenitt dal vivo in Italia!

 

sabato 24 febbraio 2024

EMMA MARRONE CON APNEA RISALE LE CLASSIFICHE -





Emma reduce dal successo del 74esimo Festival di Sanremo con la canzone Apnea, si ripropone al suo pubblico in una veste nuova.

Almeno noi, l’abbiamo vista trasformata. Nel look, nel ritmo delle musiche e nella leggerezza con cui affronta la vita. 

Un’artista libera, consapevole della propria femminibilita’ alla ricerca di un divertimento nuovo.

Tutto questo si e’ riscontrato nel precedente Album che e’ sfociato in “Souvenir” e di conseguenza in “Apnea”.

La canzone di Sanremo 2024 di Emma parla d’amore e di una relazione appena conclusa in cui la protagonista ne attribuisce la fine all’instabilità psicologia del partner. Apnea va oltre la superficie dell’amore, raccogliendone le sfumature in un viaggio interiore che porta a vedere la situazione sotto una luce diversa.

Il significato di Apnea di Emma, quindi, scava nel cuore di un rapporto “in bilico”, in cui convivono anche dolore e una richiesta di perdono, ma viene enfatizzata anche l’influenza del partner sulla protagonista, che con lui si sente viva e in apnea.


SOUVENIR è il nuovo album di EMMA, un viaggio musicale che è la raccolta delle immagini, dei colori e delle emozioni sentite e vissute da EMMA in due anni di scrittura e sessioni in studio.

 

SOUVENIR è stato scritto nei luoghi più disparati ed è un disco ricco di produzioni diverse in cui emergono tutte le sfumature della voce di EMMA, che ancora una volta non si mette in gioco solo come interprete, ma anche come autrice.

 

Il souvenir è ciò che resta di questo incredibile viaggio che attraversa la vita reale.

 

Contiene i singoli INIZIAMO DALLA FINE MEZZO MONDO.


Apnea e’ il quarto singolo dell’Album.


In occasione della sua partecipazione al Festival il team di Emma la Universal Music Italia ha realizzato una t-shirt commemorativa di “toglimi il respiro”. Un gadget esclusivo ed un regalo da farsi. Perché Emma la si indossa e si scivola in Apnea.






Dal 1° marzo in radio e nei digital store “Pittore” Il nuovo singolo di FERRETTI I Silenzi di un Artista Maledetto VINCITORE della 34/a edizione di ROCK TARGATO ITALIA Pubblicato dall’etichetta: Astralmusic





Il brano è una rock ballad cantautoriale che si alterna tra testo parlato e cantato.

 

Pittore” è una canzone il cui significato va al di là della storia che racconta: quella di un’artista maledetto e delle due prostitute che frequenta.

Parla di sesso e di sofferenza, ma anche di una certa esaltazione del silenzio in contrapposizione alla parola.

 

La distanza e il vuoto fanno paura perché mettono a nudo e ci pongono di fronte alle nostre debolezze, eloquenti e imbarazzanti insieme.

 

Parlare a volte non è altro che un modo per scappare da noi stessi e dalla nostra umiliazione: comprenderlo ci aiuta a spogliarci di queste sovrastrutture e a sopportare il silenzio, cercando rifugio nel prossimo.

 

Le liriche di Ferretti hanno un travolgente potere evocativo, dato certamente dalla preparazione teatrale e cinematografica dell’autore; esse sono in grado di trasportare l’ascoltatore nell’ambientazione del brano: lo studio di un artista milanese che guarda sullo skyline della città.

 

Il “pittore” del titolo non appare nel racconto fino alla fine, la sua figura aleggia nei pensieri e nelle azioni delle due prostitute, ritratte mentre giacciono languidamente nel letto dell’artista:

 

“In una casa d’artista due donne sul letto / Forse si amano / Perché amano lo stesso uomo che di notte passa le ore dipingendo / Nude / Con le forme scoperte sotto le coperte”

 

La staticità della scena appare in contrapposizione con l’atto dell’amplesso, suggerito dalle reali intenzioni del pittore, alla ricerca di conforto dalle sue inquietudini interiori e nel tentativo di fuggire dalla solitudine che lo assale.

 

Il singolo, prodotto da Andrea Mei, è pubblicato dall’etichetta Astralmusic e sarà disponibile in Radio e nei digital store dal 1 marzo.


Biografia:

 

Ferretti, all’anagrafe Mattia Ferretti, ha 26 anni e vive a Mogliano, in provincia di Macerata, nelle Marche.

 

Terminato il liceo scientifico intraprende lo studio della recitazione, rimbalzando tra Ancona e Roma; quindi, la sua è una formazione attoriale, almeno in principio.

 

Dopo alcune esperienze teatrali e cinematografiche nel 2019 inizia a comporre brani inediti e dal 2021 collabora con il produttore Andrea Mei (ex Gang & Nomadi), che una volta ascoltato il suo materiale decide di produrlo.

 

Nasce così un primo progetto in italiano che vede come elementi centrali la scrittura, la matrice recitativa e si prefigge di mescolare la tradizione cantautorale con il rap e il rock, il tutto accompagnato da una band essenziale in studio e dal vivo.

 

Il risultato è un'originale proposta crossover, che si concretizza con l'EP “23:32” uscito a luglio, ancora una volta con la produzione artistica di Andrea Mei.

 

Nel 2023 Ferretti è il vincitore di Rock Targato Italia ed è tra i finalisti di Musicultura.

Dal vivo ha già suonato in apertura ai Little Pieces Of Marmelade e ai Finley.


martedì 20 febbraio 2024

DEBORA VILLA AL TEATRO LIRICO GIORGIO GABER DAL 23 al 25 FEBBRAIO -






SI PUÒ FAR PRODUCTION presenta DEBORA VILLA in TILT ESAURIMENTO GLOBALE


scritto da

Debora Villa e Carlo Gabardini

 

distribuito da 

Terry Chegia

 

Un esaurimento globale sta prendendo il sopravvento sulla nostra capacità cognitiva e relazionale. Pandemia, guerre, crisi climatica-energetica-economica, politica; terremoti, paure, insicurezze e psicosi collettive sono all'ordine del giorno e barcamenarsi in questo mare di problemi è cosa davvero ardua. 

Dal traffico a tiktok, dai politici disonesti allo sfruttamento sul lavoro, dalle beauty routine al bullismo, dai complottisti agli ignoranti trasformati in opinionisti, i motivi per fare TILT sono davvero tanti. 

Ma esisterà un modo per gestire questo cortocircuito? Bella domanda!


Per la prima volta in scena, TILT - Esaurimento Globale, nato da un'idea di Debora Villa che ne ha curato la regìa e scritto a 4 mani insieme a Carlo G. Gabardini, porta all'attenzione degli spettatori un'attenta analisi della nostra società e di ciò che siamo diventati.


Seguendo questo filo rosso si muove il nuovo spettacolo di Debora, funambola equilibrista fra satira, narrazioni, affabulazioni teatrali e comicità terapeutica. Ma non è uno spettacolo catastrofista piuttosto un viaggio interiore alla ricerca della felicità. 


Debora interroga sé stessa cercando di capire che cosa significhi davvero essere felici. In continua interazione con il pubblico, invitato ad entrare metaforicamente nel suo cervello, parla di esaurimento per trovarne la causa, che forse, si trova proprio nelle origini dell'umanità, e magari una soluzione.


A rompere totalmente gli schemi della narrazione teatrale un pezzo freestyle scritto per lei da Shade e musicato da Jaro. Due icone del mondo della musica contemporanea. Al grido di"la forza delle donne non la uccidi" si fondono due generazioni unite dal desiderio di conferire alle donne il giusto riconoscimento nella storia. 


"Nel turbinio incessante di notizie catastrofiche, la risata diventa un faro di speranza, un atto di sopravvivenza emotiva. La capacità di ridere rappresenta un modo per riaffermare la nostra umanità, per ritrovare la connessione tra le persone. Perché esiste ancora una possibilità: ridere insieme delle nostre disgrazie. Del resto "una risata vi seppellirà" si diceva tempo fa e mai come adesso questo detto può essere attuale. Anche perché: se proprio me ne devo andare... Preferisco farlo ridendo!"  

Debora Villa

 

 

  

Debora Villa

 

Di origini milanesi, si forma negli anni tra il 1993 e il 1996 frequentando la scuola di teatro “Quelli di Grock” e successivamente il laboratorio per attori tenuto da Raul Manso. Integra poi lo studio sul corpo con seminari di mimo-danza con Hal Yamanouchi e Marcel Marceau e di danza con Maria Consagra; completando con studi sul canto con Germana Giannini e  Daniela Panetta. Continua il suo percorso formativo diventando allieva dal 2018 nella Master Class italiana di John Strasberg.


L'attrice e comica Debora lavora da quasi vent'anni per la televisione, la radio il cinema e il teatro, alternando ruoli comici o di conduttrice brillante, a ruoli seri d'attrice in fiction tv e spettacoli teatrali.        

                                                                                         

Camera Cafè, le Iene, Così fan tutte, Zelig, Colorado, Pechino Express, GlobLilit, Benvenuti a Tavola, I Cesaroni, Matrimoni e altre follie, Alex & Co sono solo alcuni dei lavori ai quali Debora ha partecipato nel corso degli anni.


L'attrice ha inoltre lavorato con artisti del calibro di Paolo Rossi, Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Biagio Izzo, Paolo Conticini, Aldo Giovanni e Giacomo, Ricky Tognazzi, Stefania Sandrelli, Elena Sofia Ricci, Fabrizio Bentivoglio, Antonio Catania, Lorenza Indovina, Claudio Amendola, Enrico Bertolino, Nancy Brilli, Massimo Ghini, Giuseppe Esposito, Simone Colombari.

Nel 1997 fonda con l'Associazione Culturale "Società per Artisti" la scuola di Teatro a Saronno. Da allora continua ad insegnare attraverso Stage e Seminari rivolti a persone di ogni età. L'amore di Debora per il palco la portano ad essere un'insegnante appassionata dalla coinvolgente personalità capace di esaltare le qualità attorali e le caratteristiche espressive originali di ogni allievo.

Questa capacità empatica, unita alla tecnica e all'esperienza portano Debora a collaborare con Aziende su temi importanti come la Diversity, il Public Speaking, il Team building, Acting Coach: dal 2010 infatti si occupa di applicazione teatrale nella formazione aziendale.


In continua evoluzione Debora, maestra di improvvisazione, crea una formula innovativa di Spettacoli-Laboratorio: show che accorpa la scrittura di uno spettacolo strutturato all'arte dell'improvvisazione. Il coinvolgimento del pubblico come parte integrante dello spettacolo rendono le sue serate uniche.


Terminata con successo la tournée dello spettacolo Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere tratto dal bestseller di John Gray, da gennaio 2024 torna in scena con TILT-Esaurimento Globale, scritto con Carlo Gabardini per la regia di Debora Villa. 

Significativi e importanti saranno i progetti che la vedranno protagonista in futuro, perché Debora continua ad amare follemente il palcoscenico e il suo lavoro, facendo innamorare chi la incontra e si può dire che questo è senz’altro un amore che durerà per sempre.