martedì 19 luglio 2016

PAOLO BORSELLINO A 24 ANNI DALLA MORTE - VIA D'AMELIO LA STRAGE -



Paolo Borsellino, il giudice, può essere ricordato a 24 anni dalla scomparsa per i principi cardini, insiti e radicati, in un uomo giusto, ironico, un concentrato di valori:  legalità, libertà, indipendenza, servizio per lo stato.


Un esempio, un corpo sventrato, ma solo di un corpo stiamo parlando.
Diventa magistrato a 9 mesi di distanza dalla laurea avvenuta nel 1964, per consolidare la sua passione per la ricerca giuridica, e per sua stessa ammissione, timoroso di lavorare nell'intento di rincorrere parcelle di probabili clienti, si mette al servizio dello "Stato" con la "S" maiuscola.
Il rinnovato incontro con l'amico d'infanzia Giovanni Falcone nel 1980 gli spianano definitivamente  la strada. La sua terra ha bisogno di lui, di Giovanni, e degli uomini della scorta.
Una Sicilia di uomini onesti che ha bisogno di persone rette, poco interessate ai risvolti economici della propria professione, per dar voce alla "parte buona" di una terra magica. Uomini convinti, sorretti da una  rettitudine morale tale, da dedicare la propria vita alla lotta della criminalità mafiosa.
Il duro lavoro, il faro lontano intravisto in lontananza, ha portato Paolo Borsellino uomo, lontano dai suoi affetti più cari. Non contando le ore di lavoro, non distinguendo i giorni feriali dalle feste, macerando un'attività prolifica, "seme vitale" alla base di una nuova realtà siciliana. Perchè, a detta di Giovanni Falcone, la mafia prima o poi, fatta di persone, sarà sconfitta.
Il 19 luglio 1992 alle ore 17,00 a Palermo il Giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta vennero fatti esplodere nel tentativo vano di rimuovere il "seme buono" delle istituzioni.






I semi, com'è noto producono radici a volte invisibili, capaci di generare fiori splendidi.
Questo ci piace pensare di Paolo Borsellino, che ha sacrificato la sua sfera familiare, la moglie, i tre figli, allontanandosi in particolar modo da questi ultimi, nel tentativo di farli soffrire di meno, al momento della sicura dipartita, come per l'amico Giovanni Falcone.
Perchè il Giudice, e non fu il solo, ebbe la netta percezione che il tritolo a lui destinato, fosse arrivato a destinazione.
E forse, proprio per questo motivo si alzava tutte le mattine alle 5. Per rubare 2 ore di vita in più alla giornata, prolifica d'impegni, di appuntamenti, incastrati gli uni agli altri, con l'unico obiettivo: vincere e sconfiggere la mafia.

Vi segnaliamo il sito aperto dal fratello di Paolo Borsellino, Salvatore Borsellino: 
                                    
                                      www.19luglio1992.com


Doveroso ricordare la ricorrenza prossima della morte del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro ed il poliziotto di scorta Domenico Russo, avvenuta  il 3 settembre 1982, a Palermo, in Via Isidoro Carini, circa 10 anni prima delle stragi di Capaci e Via D'Amelio.
Prefetto di Palermo nel maggio del 1982, intento nel perseguire i medesimi obiettivi dei suoi successori, un unico nemico da abbattere: "la mafia".
Nelle sue parole, le medesime intuizioni future di Falcone e Borsellino:

« Mi mandano in una realtà come Palermo con gli stessi poteri del prefetto di Forlì, se è vero che esiste un potere, questo potere è solo quello dello Stato, delle sue istituzioni e delle sue leggi, non possiamo delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti. »

Carlo Alberto dalla Chiesa nel momento in cui era generale di divisione.

Per rammentare la figura del Generale, il figlio Nando Dalla Chiesa nel 1984 ha scritto "Delitto imperfetto: il generale, la mafia, la società italiana.
Oggi 19 luglio, non è un'unica ricorrenza.
E' il frutto del ricordo, che ha germogliato, a distanza di molti anni, in un unico seme, scaturito dalle menti, dai pensieri, dai gesti, di uomini onesti al servizio dello Stato.

                               www.staresulpezzo.blogspot.it 



JAZZaltro - ESIBIZIONE DAL VIVO DI "VANESSA TAGLIABUE YORKE QUINTET A FAGNANO OLONA - INGRESSO GRATUITO -

Risultati immagini per FOTO Vanessa Tagliabue Yorke Quintet



Artisti da tutto il mondo per ogni genere musicale

Sabato 23 luglio Vanessa Tagliabue Yorke Quintet dal vivo

presso il Cortile del Castello Visconteo di Fagnano Olona


Sabato 23 luglio, alle ore 21, presso il Cortile del Castello Visconteo (Piazza Cavour – Fagnano Olona - ingresso gratuito), per il festival JAZZaltro, si esibirà dal vivo il Vanessa Tagliabue Yorke Quintet, gruppo formato da Vanessa Tagliabue Yorke (voce solista), Mauro Ottolini (conchiglie e trombone tenore), Enrico Terragnoli (chitarra elettrica, banjo, podofono e tastiere), Vincenzo Vasi (basso semiacustico, theremin), e Gaetano Alfonsi (batteria).

Il quintetto presenterà il suo nuovo progetto musicale Contradanza, che prende il nome da una particolare forma musicale cubana tipica dell'Ottocento, sulla quale Vanessa ha scritto di proprio pugno dei testi ispirati alla figura di  Bas Jan Ader, artista olandese del Novecento scomparso proprio durante una propria rappresentazione artistica. Il tutto è caratterizzato dalla presenza di musicisti illustri e da strumenti musicali inusuali.


Vanessa Tagliabue Yorke nasce a Seregno (MB) frequenta il liceo artistico e nel 2006 si diploma in pittura alla  Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, dal 2004 è attiva nella scena del Jazz Tradizionale come cantante e svolge la sua ricerca musicale scavando dentro la ricchezza estetica del repertorio classico del Jazz: Pre-war Blues, Dixieland, Rag Time e Swing. Nel corso del tempo ha fatto concerti in Italia, Svizzera, Olanda, Inghilterra. Vanessa ha collaborato con alcuni dei più autorevoli esponenti italiani del jazz classico tra cui  Paolo Tomelleri, Paolo Alderighi, Alfredo Ferrario, Sandro Gibellini, Roberto Piccolo, Carlo Bagnoli, Massimo Caracca, Fabrizio Cattaneo, Vittorio Castelli, Luciano Invernizzi, Marco Fumo e inoltre con l'illustre pianista svedese di ragtime Peter Lundberg. Nel Marzo 2012 è stata inserita nella programmazione del Bix Beiderbecke Memorial Jazz Fastival di Racine (WI, USA) uno dei festival più strettamente filologici dellascena traditional americana, dove ha avuto il piacere di suonare con Andy Schumm, Josh Duffee, John Otto, Dalton Ridenhour, Yves Francois, esperienza dalla quale è nato un disco per l'etichetta americana Rivermont Records. Ha inciso nel'inverno 2012 insieme a Mauro Ottolini ed ai Sousaphonix il terzo lavoro discografico di questo ensemble, prodotto dall' Auditorium Parco Della Musica di Roma, cominciando così un esperienza musicale intensa con Mauro Ottolini, Daniele D'Agaro, Zeno De Rossi, Danilo Gallo, Dan Kinzelman, Mauro Negri, Enrico Terragnoli.


Risultati immagini per FOTO Vanessa Tagliabue Yorke Quintet  Risultati immagini per FOTO Vanessa Tagliabue Yorke Quintet