lunedì 28 novembre 2022

Il Festival di Sanremo 2023 e 2024 diretto e presentato da Amadeus - dal 2025 si vedrà...............

 




Amadeus ospite a Milano della Milano Music Week 2022 in qualità di direttore artistico per il Festival del 2023 e 2024 parla dei cambiamenti e del ritorno della gente ed i fans a Sanremo.

Ragazzine con le mamme sotto gli alberghi ad aspettare i loro idoli. 

L'incontro moderato da Luca De Gennaio ed alla presenza del Vicedirettore di Rai 1, non svela molto, tranne i nomi dei presentatori del Prima Festival, condotto da Andrea Delogu, Jody Cecchetto e gli Autogol.

A Sanremo è stata fatta una selezione di 550 ragazzi, sfoltiti a 50, poi a 20, poi infine i 4 che comporranno i 12 di Sanremo Giovani.

Per Amadeus bisogna tornare ad una realtà discografica non partendo dal nome dell'artista, ma dalla canzone. La canzone deve ritornare in primo piano, perchè dopo Sanremo, la canzone non deve essere una meteora.

Quando Amadeus chiamo' Diodato, gli disse che lo voleva a Sanremo e Diodato rispose "Con chi?".



Diodato pensava di andare a Sanremo insieme ad un altro collega più famoso, come successe qualche anno prima con Roy Paci.

Il Direttore di Rai 1 Stefano Coletta, si è fidato dell'intuito di Amadeus fin dalla prima edizione, rischiando pur non conoscendo gran parte degli artisti in gara.

Amadeus ha voluto Jody Cecchetto il figlio di Claudio Cecchetto al Prima Festival e durante il talk a Milano ha raccontato delle enormi bugie che racconto' a Cecchetto per poter fare il D.J. presso la Radio piu' in voga degli anni 80/90.

Racconto' a Cecchetto pur di lavorare a Radio D. J. nei primi anni 80, che faceva il doppiatore, e doppiava le Telenovelas e che viveva a Milano.

A furia di bugie, dopo 2 giorni ricevette la telefonata di Claudio Cecchetto che gli disse che doveva trasmettere alle 7 del mattino, una tragedia per chi viveva a Verona.




Amadeus viveva a Verona da dove partiva tutte le mattine per poter essere a Milano in radio in tempo, una vita d'inferno, una prima collocazione in un monolocale piccolissimo e caro, per poi finire nella casa di Tracy Spencer, suggerito da Claudio Cecchetto.

I primi 2 anni a non dormire molto, visti i frequenti viaggi tra Milano e Verona, fino alla confessione finale e la permanenza fissa a Milano.

Questo racconto ci insegna che a volte una bugia aiuta, e diverse bugie fanno la differenza, naturalmente in presenza di un grande talento ormai riconosciuto anche dai più scettici.

La 70esima edizione è stata vinta da Diodato, poi i Maneskin e Mahmood e Blanco,

Amadeus ha abbandonato la radio per fare televisione, perchè la radio deve essere fatta seriamente, la musica la segue da fuitore, che la divora, che ascolta qualsiasi genere, con l'aiuto e la fortuna di avere una figlia di 24 anni ed un figlio di quasi 14 indispensabili per completare e definire tutti i generi musicali.

La televisione ha dato ad Amadeus la grande popolarità facendolo diventare una star televisiva approdata di conseguenza al Festival di Sanremo, una scelta che non necessariamente e sicuramente sarebbe stata un successo, ma, grazie all'esperienza musicale, televisiva ed al grande perfezionismo del conduttore è diventato un successo di livello mondiale. Perchè è innegabile che i Maneskin dopo Sanremo sino diventati Star internazionali che hanno fatto incetta di premi e riconoscimenti. Tranne l'ultimo, il Best Italian Act agli MTV EMA 2022 che è stato assegnato ai Pinguini Tattici Nucleari, anche loro usciti dal Festival di Sanremo con la terza posizione.

La novità svelata è che il festival del 2024 sarà ancora condotto da Amadeus e dopo si vedrà.................




Nel febbraio del 2023 sul palco dell'Ariston potremo vedere arstisti Italiani dai 70 anni in su. Perchè Amadeus vuole omaggiare i grandi, e perchè ci tiene a sottolineare che la vera gara e visibilità è durante tutta la settimana del Festival e non solo durante 10 minuti di ospitata.

La scelta degli artisti? E' una scelta fatta in solitaria, senza proferire parola, commento o altro. La stessa cosa che fece con i Maneskin, li ascoltò e non disse immediatamente che sarebbero stati al Festival.

Amadeus ha imparato che nel mondo discografico non esistono segreti, se anticipi ad un discografico i nomi degli artisti, lui lo riferisce ad una sua persona di fiducia e via dicendo. Così si perde la sorpresa e si rischia di illudere o disilludere qualcuno.

Un grande professionista non c'è che dire. Misurato, mai sopra le righe, gentile e disponibile con tutti. 

Tra il primo ed il 2 dicembre, forse nel Tg di Rai 1 delle 13,30 Amadeus svelerà i nomi dei concorrenti e del cast definitivo. Aggiungendo a Chiara Ferragni ed a Gianni Morandi i nomi di altre artiste/i co-conduttori e sicuramente ci saranno delle piacevoli sorprese. Attendiamo Fiorello che potrà riservare qualche sorpresa................anche in difterita.



VINCENZO SALEMME AL TEATRO MANZONI DI MILANO - NAPOLETANO? E FAMME ‘NA PIZZA!

 

 

DIANA Or.I.S. e CHI è DI SCENA presentano dal 13 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023

feriali ore 20,45 - domenica e 6 gennaio ore 15,30 sabato 17 dicembre ore 15,30 e 20,45

24 e 25 dicembre riposo 26 dicembre e 1 gennaio ore 17,30 - 31 dicembre ore 17,30 e 21,30

VINCENZO SALEMME in   NAPOLETANO? E FAMME ‘NA PIZZA!


Scritto, diretto e interpretato da Vincenzo Salemme con (in ordine alfabetico)

Vincenzo Borrino Sergio D’Auria Teresa Del Vecchio

Antonio Guerriero Fernanda Pinto

Scene e costumi Francesca Romana Scudiero


Musiche Antonio Boccia


Vincenzo Salemme da record in Napoletano? E famme ‘na pizza!. 18 mila spettatori per 21

repliche. Successo di pubblico senza precedenti. Pienone di spettatori di tutte le età impazziti per

Salemme. Boom per il debutto della seconda parte del tour (il 14 ottobre scorso a Napoli).

Dopo aver fatto registrare il tutto esaurito nella prima parte (iniziata nel 2021) con numeri da

record - 17 città, 100 repliche e più di 80 mila spettatori - Vincenzo Salemme è nuovamente in

scena a grande richiesta con la sua pièce dal titolo Napoletano? E famme ‘na pizza!. Ad

attenderlo, ora è Milano.

Al centro, una confessione sincera sui cliché della napoletanità. E sì, perché ogni buon napoletano

deve saper fare le pizze, saper cantare, essere sempre allegro, amare il caffè bollente in tazza

rovente, ogni napoletano che si rispetti deve essere devoto a San Gennaro, amare il ragù... e via

così con gli stereotipi che rischiano di rendere la vita più simile ad una gabbia che ad un percorso

libero e indipendente.

IL RACCONTO DI VINCENZO SALEMME

Napoletano? E famme ‘na pizza! è uno spettacolo che nasce dal mio libro uscito con lo stesso

titolo. Titolo che fa riferimento ad una battuta di una mia commedia teatrale, “e fuori nevica”,

nella quale uno dei personaggi chiede al fratello di dimostrare la sua presunta napoletanità

facendogli una pizza.

E sì, perché ogni buon napoletano deve saper fare le pizze, deve saper cantare, deve essere

sempre allegro, amare il caffè bollente in tazza rovente, ogni napoletano che si rispetti deve essere

devoto a San Gennaro, tifare Napoli, amare il ragù di mammà... e via così con gli stereotipi che

rischiano di rendergli la vita più simile ad una gabbia che ad un percorso libero e indipendente.

Ma, allora, io che sono nato in provincia, a 30 km da Napoli, posso dichiararmi napoletano doc? Io

che da bambino avevo paura di Napoli perché il proverbio recitava: “Vedi Napoli e poi muori!”, io

che per recitare il teatro napoletano ho dovuto imparare a nascondere l’accento del mio paese,

Bacoli, io che ho una casa a Roma, posso dichiararmi napoletano a tutto tondo? Questa è la

domanda che ha ispirato lo spettacolo.

Napoletano? E famme ‘na pizza!, oltretutto, mi sembra anche il modo migliore per riassaporare

l’atmosfera delle sale teatrali perché all’interno della rappresentazione ci sono alcuni dei pezzi più

divertenti delle mie ultime commedie. È un omaggio a tutti quegli spettatori che mi hanno seguito

nei decenni e che, spero, vogliano seguitare a farlo. È un modo per tornare a ridere ed emozionarsi

tutti insieme con lo stesso sentimento di speranza nel futuro. Un futuro che, nel caso di questo

mio spettacolo, non dimentica le belle tradizioni del passato ma, anzi, ne fa un volano per

immaginare un viaggio in avanti, un cammino libero e allegro verso il Domani.

Per San Silvestro sono previste 2 recite, alle ore 17,30 e alle ore 21,30. Al termine della recita delle

21,30, allo scoccare della mezzanotte, si brinderà al nuovo anno con spumante, panettone e un

buffet di dolci insieme a Vincenzo Salemme e alla sua Compagnia.

Inoltre in occasione della recita delle ore 21,30 sarà possibile cenare nel foyer del Teatro a partire

dalle ore 20,30. Info su prenotazione, prezzo e menù sul sito del Teatro www.teatromanzoni.it.

BIGLIETTI

da martedì a venerdì Prestige € 35,00 - Poltronissima € 32,00 - Poltrona € 23,00 - Under 26 anni € 15,50

sabato, domenica e festivi Prestige €39,00 - Poltronissima €35,00 - Poltrona €25,00 - Under 26 anni €17,50

31 dicembre ore 17,30 Prestige € 54,00 - Poltronissima € 40,00 - Poltrona € 30,00

31 dicembre ore 21,30 Prestige € 113,00 - Poltronissima € 90,00 - Poltrona € 63,00

Per acquisto:

biglietteria del Teatro

online https://www.teatromanzoni.it/manzoni/it/acquista-online/3176017

telefonicamente 027636901

circuito Ticketone