sabato 14 settembre 2019

"MEMORIA VIVA" 1939 - 1945 CASSINO - LA MOSTRA ED IL BOMBARDAMENTO DI CASSINO IL 10 SETTEMBRE 1943 -



“Memoria Viva” 1939 – 1945 Cassino.

La storia prende vita con la realtà aumentata e coinvolge anche i bambini

Un modo innovativo e interattivo per raccontare gli eventi del passato, attraverso tecnologie innovative, personaggi virtuali che prendono vita e ricostruzioni di foto in 3D. Previsto un percorso con cartoon, dedicato ai più piccini


È stata inaugurata la mostra “Memoria Viva” 1939 – 1945 Cassino, che propone un nuovo modo di raccontare la storia e i fatti della Seconda Guerra Mondiale, più coinvolgente e immediato.

L’esposizione è stata realizzata utilizzando tecnologie innovative, allestita presso il Museo Historiale di Cassino, e organizzata da DBG Management & Consulting.

Hanno preso parte alla cerimonia di inaugurazione: Barbara Molinario, Amministratore di DBG Management & Consulting, Giovanna Pugliese, responsabile dei Progetti Speciali della Regione Lazio, Enzo Salera, Sindaco di Cassino, Danilo Grossi, Assessore alla Cultura Cassino, Gaetano De Angelis Curtis, Presidente dell’Associazione Culturale CDSD - Centro Documentazione Studi Cassinati ONLUS, e Michele Merola, Vicepresidente Gruppo Giovani Unindustria Frosinone.

È, inoltre, intervenuto lo storico dell’arte Professor Vittorio Maria De Bonis, citando aneddoti e fatti di quei terribili anni.

La mostra ha aperto ufficialmente al pubblico proprio nell’anniversario del bombardamento del 10 settembre 1943, che distrusse gran parte della città di Cassino.

Esposte oltre 400 vecchie fotografie, selezionate dal CDSD tra oltre 2.000 scatti, e catalogate per anno e luogo, restaurate per l’occasione in formato digitale 3D.

A raccontare i fatti del passato saranno sette personaggi chiave di quel periodo, che prendono voce se inquadrati con il tablet grazie ad un software specifico, per raccontare i fatti dell’epoca.

Questi personaggi, uno per ogni anno oggetto della mostra, dal 1939 al 1945, sono disposti su sette pannelli, ciascuno con uno schermo interattivo, che ripropone immagini d’epoca restaurate in 3D, stralci di vecchi quotidiani e una linea temporale con i fatti salienti dell’anno.

È stata realizzata anche una postazione touch screen pensata appositamente per i più piccoli, dove potranno imparare divertendosi, con personaggi cartoon che racconteranno la storia con un linguaggio più leggero.

L’evento, cofinanziato dall’Unione Europea, rientra nell’ambito del bando "Atelier, Arte, Bellezza e Cultura", una misura del Por-Fesr Lazio 2014-2020 che promuove, la valorizzazione culturale di cinque luoghi storici del Lazio. La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 18 ottobre. In seguito, tutto il materiale resterà disponibile gratuitamente online.

Museo Historiale, Via San Marco, 23, Cassino.


DBG Management & Consulting srl è una società̀ che opera nel campo della consulenza aziendale strategica e promozionale. Specializzata in Relazioni Pubbliche, Eventi, Promozione, Comunicazione, Intermediazione, ha al suo interno anche una divisione che opera in campo dell’Edilizia, e nella gestione e applicazione delle nuove tecnologie costruttive.

Pur essendo un’impresa di carattere privato, possiede una forte attitudine a mettere in relazione ambienti pubblici e privati, sia in ambito politico, culturale che di cooperazione economica. Ha all’attivo numerosi progetti nazionali ed internazionali in settori molto diversi, tra i quali, arte e cultura; ambiente; moda; tecnologia.

Il bando “Atelier Arte Bellezza e Cultura” è una misura del Por-Fesr Lazio 2014-2020 che promuove, attraverso un contributo a fondo perduto, la valorizzazione culturale di cinque luoghi storici del Lazio. Gli Atelier Arte Bellezza e Cultura sono un’azione multifondo frutto di un mix di risorse:

Bilancio Regionale 2016-2018;
Miglioramento della ricettività e delle potenzialità dei “luoghi”
POR FESR 2014-2020 Asse 3 Competitività Investimenti in know-how imprenditoriale creativo;
POR FSE 2014-2020 Asse 3 Istruzione e Formazione Sostegno per la nascita di nuove professionalità Progetti Scuola ABC.


"ESSERE ELISABETTA FRANCHI" @ELISABETTAFRANCHI - IL DOCUFILM SULLE ORIGINI E VITA DELLA STILISTA - NON LASCIATEVI INGANNARE DAL LUCCICHIO -

Essere Elisabetta Franchi è il Docufilm trasmesso ieri sera sul canale Real Time e da domani on-demand.

Elisabetta Franchi è seguitissima dalle Vip italiane, vanta un seguito importante di followers su Instagram (e non è del tutto scontato), ed ha da poco inaugurato una nuova pagina dedicata alla sua vita/famiglia.

Essere Elisabetta nasce dalla città di Bologna. La sua casa, il suo nido, é circondato di luce, animali.

A Bologna vive una stilista, una mamma, una animalista convinta, e chissà quante altre cose potrebbe essere avendone il tempo. Servirebbero più vite.

Il cane patatone sul letto, il caffè di prima mattina, portato in stanza dal fedele collaboratore Joel, che intona una canzone inglese.

Il verde, il sole, gli uccellini , che Elisabetta ascolta cantare, in genere solo in primavera, li sente cantare e danno il via ad una giornata costantemente laboriosa, fin dal primo arrivo in Azienda.


Nessun riscatto sociale improvvisato, una ex bambina ormai 50enne , che ha vissuto due vite personali/lavorative importanti.

Proviene da una famiglia dove c'erano grosse difficoltà economiche. A 5 anni stirava,lavava i piatti e dava da mangiare ai cani, sempre presenti nella sua vita.

Sua mamma è sempre stata "un po cosi'".
Uomini compiacenti pagavano la spesa ad una mamma bella, cosciente di esserlo, e la situazione non è mai stata gradita da Elisabetta.

Un compagno della mamma, beveva, si ubriacava e picchiava chiunque trovasse in casa al suo rientro. E loro cercavano di non farsi trovare in casa, per ovvi motivi.

Da qui, forse nasce il suo profondo legame con la famiglia. Una bella casa è solo il contenitore avvolgente dove far nascere i suoi giovani cuccioli, umani e non.

Elisabetta Franchi nel docufilm di Endemol non si risparmia, non lesina, non omette neanche i ricordi piu dolorosi. Una donna senza filtri.
Il racconto prodotto da Endemol è privo di vittimismo.

Il racconto è una guida ordinata e propositiva per chiunque abbia dei sogni da realizzare. Ingredienti: fiducia in se stessi, talento, precisione maniacale nei dettagli, ed un angelo speciale che ti accompagni in un lungo cammino.
Per Elisabetta è stato l'incontro speciale ed a tratti ostacolato con il primo uomo che le ha messo a disposizione piccoli guadagni, tanta abnegazione, dedizione, amore e stima. Il suo amatissimo marito e socio Sabatino Cennamo, scomparso prematuramente, lasciando una giovane vedova con una bimba di appena 1 anno.

Nulla avviene per caso, nulla si costruisce "sul nulla". Ed è uno dei motti della stilista. A cui non servono grandi cose per essere felice. Perché, nonostante la "fame" e non di cibo, ma della vita, ad Elisabetta puoi regalare una grosse di trucchi con le ultime novità e vederla illuminarsi alla stessa stregua di un gioiello prezioso.

Il lusso per Elisabetta è poter avere i 3 frigoriferi pieni e girare in una casa di mille metri quadri in canottiera.

Footing, costante mattiniero, per darle ulteriore carica, e l'arrivo in azienda con la prova capi dei capi della collezione, è la giornata lavorativa inizia alle 9 del mattino.

"Anastasia non c'è mai" tuona Elisabetta al suo arrivo in ufficio, cercandola per ben 2 volte. Una coĺlaboratrice.
Riassumere la forza di Elisabetta Franchi?

Forse in una sua frase:

"Credo di avere una condanna, un senso di responsabilità che non mi abbandona mai."

Ed il ricordo del primo marito:


"Ci siamo fatti un culo ed abbiamo lavorato a livelli disumani".

Elisabetta ricorda un grandissimo lavoratore, colui che ha condiviso il progetto di Elisabetta e ci ha creduto da subito. Peccato non sia qui ora per constatare che i sogni si realizzano se ti impegni, ci credi, ti sacrifichi.

Un sogno cominciato insieme e lui e lui se l'è perso.
Una malattia, un esito nefasto, quando Ginevra aveva appena 6 mesi.

Di Sabatino Caccamo e Ginevra rimangono migliaia di foto. Un atti dovuto di Elisabetta per sua figlia.

Ma come ogni ciclo vitale doloroso, riappare nella vita di Elisabetta l'uomo che le darà una seconda famiglia, o una prima allargata.
Un progetto di vita, il più importante da condividere con Alan un amico incontrato in gioventù.

Queĺla famiglia che ha sempre voluto e per un attimo le é stata strappata, l'ha ricostruita con Alan, il suo primo fidanzatino.

Dall'Unione con Alan , nasce il secondo figlio di Elisabetta Franchi :Leone.

Sono simpatici i racconti sul loro primo incontro e cosa si dissero. Alan non ricorda tutto perfettamente, ma ci pensa Elisabetta a chiarire i punti:
- non era il suo tipo di donna
- non lavorava al mercato. Lo aveva lasciato da un pezzo è lavorava all'Imperial.

Di una cosa è sicuro Alan ed è una dichiarazione d'amore che ci ha strappato una lacrimuccia:

Alan dichiara che Elisabetta è sempre stato l'amore della sua vita.

Inizialmente si è intimorito quando ha riincontrato 20 anni dopo, Elisabetta con una figlia piccola Ginevra.

Ma, col tempo tutto è diventato naturale,e Ginevra ha cominciato a chiamare papà Alan.

E poi, si arriva alla sfilata dii moda di Milano. Nel backstage c'è il fedele colaboratore/amico Filippo Zagagnoni, e si nota la presenza di Simone Guidarelli ed un via vai di tecnici e professionisti per mettere in scena l'atto finale: la sfilata.

I cancelli della location sono gremiti di vip starlette curiosi ed addetti ai lavori fin dal primo pomeriggio.

L'organizzazione è il punto di forza della sfilata. Da una parte la coda dei fotografi, accanto i giornalisti (non troppi), e le due file centrali con l'arrivo di ospiti importanti. Un invito bianco con i logo di Elisabetta ed un braccialetto rosso/arancione.
Piccoli dettagli. Discreti.

Il resto deve ancora essere scritto. L'imminente nuova sfilata, i viaggi in barca con gli amici, le cene davanti alla Tv, con un semplice slogan "Non lasciarti ingannare dal luccichio".

F.to Roby Randelli

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