giovedì 3 marzo 2022

LA MILANO FASHION WEEK 2022 LASCIA IL POSTO ALLE SFILATE DI PARIGI -



La Milano Fashion Week di Milano 2022 ha ridato vita all’evento di Moda più atteso nell’anno. Dopo 2 lunghi anni di pandemia, di ristrettezze, sfilate cancellate, è tornata la Moda Italiana ad essere protagonista assoluta.

Il cross over di Rambaldi, la prima sfilata in presenza di Diesel, gli emergenti e grandi nomi come Fendi, Alberta Ferretti, N21, Del Core e Roberto Cavalli




Il secondo giorno della Milano Fashion Week AI 22/23 è un tripudio di storie, stili e personalità diverse. 

La linfa creativa è tornata a scorrere con veemenza tra le vie di una Milano di nuovo affollata dai volti di giornalisti, buyer e addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo. 

Dopo il debutto di Capasa Milano e l’evento di inaugurazione di Camera della Moda, con ben 10 sfilate in presenza, inizia il secondo giorno della Milano Fashion Week.  

Si apre con l’eleganza sofisticata di Calcaterra e prosegue con una combo creativa di due stilisti: Rambaldi e Piccioli. Ma l’evento più atteso della giornata è senza dubbio il debutto il passerella di Diesel, per la prima volta con una sfilata in presenza con la direzione creativa di Glenn Martens.




Primo dei grandi marchi in calendario, Fendi sfila nuovamente in Via Solari a Milano. 

Apre la sfilata Bella Hadid con un look che ricorda la Nascita della Venere di Botticelli. 

La top model indossa un abito lingerie rosa cipria in chiffon trasparente e un bolero di pelliccia corto in vita tono su tono. Per lei e per tutte le modelle in passerella, è stato scelto un wet-look. Già dal primo look si ritrova un dettaglio che comparirà poi in gran parte degli altri: le rouches. Mini rouches si stagliano su gonne, top ed abiti. Talvolta sono anche un dettaglio a contrasto sulle gonne in pelle e pantaloni sartoriali.






L’intera sfilata si basa su contrasti e dissonanze, rese innanzitutto dall’ambientazione e poi anche negli abiti. Abiti sottoveste e colori pastello poco saturi rievocano uno stile romantico che fa a pugni con l’ambiente asettico e industriale della sfilata. 





Allo stesso modo, giacche dai toni scuri, simili ad un armatura stridono con la leggerezza degli abiti in organza e guanti in pelliccia vengono abbinati a midi dress trasparenti dall’effetto vedo-non vedo. 

Per l’autunno inverno 2022/2023, Fendi unisce, in un unico capo, la camicia e il corsetto e – in totale controtendenza- ripropone abiti a vita alta con il punto vita segnato da cinture.  In passerella anche l’ultima arrivata in casa Fendi: la borsa hobo Fendigraphy.


Hanno sfilato i grandi nomi della moda Italiana ed artisti emergenti. Giorgio Armani come sempre ha dato un segnale eliminando la musica dalle die sfilate per essere solidale con il particolare momento di guerra in Ucraina.







La sfilata di Tod’s ci ha stupiti particolarmente. Belli i colori, le linee ed i tessuti. Sfilata portabilissima dal comune mortale, senza stravaganze inutili, ma concretezza assoluta.





La sfilata di Etro, piena di colore ha confermato la vena creativa e la voglia di esserci più che mai.





Elisabetta Franchi perfezionista e raffinata pittrice dell’anima femminile ha portato sulla passerella una donna sensuale, cosciente di se stessa e con la voglia di essere comunque protagonista. Il nero, i nastri che coprono e scoprono parti del corpo, restituiscono giochi di seduzione mai volgari.

 



Stesso posto, stesso bar per N°21. Ma non stessa storia. L’autunno-inverno 2022/2023 di N21 si basa sulla decostruzione. Non tanto un processo di semplificazione stilistica ma di archetipi della moda. «Una riscrittura in chiave attuale delle tecniche e del vocabolario secolare della moda» ha dichiarato lo stilista. In passerella l’ immancabile sexyness di Dell’Acqua declinata ora con le trasparenze, ora con abiti in pelle, ora con delle micro reti. Quella di N°21 è una sensualità coraggiosa, è nudo ma anche corazza. Pezzo forte della sfilata? Una pelliccia di visone vintage rivestita di tulle e foderate dalla stampa di stagione. Un tocco sostenibile alla collezione.




Roberto Cavalli non delude sul fronte. Per l’autunno/inverno 2022/23 le stampe animalier dominano dal momento in cui Adut Akech sfreccia in passerella in un completo head-to-toe leopardato. Passo dopo passo, la collezione si fa feroce con l’esasperato uso di harness, diventando all’occorrenza cinture, collari, o entrambi. La donna Cavalli è provocante, erotica, ma soprattutto libera. È così, all’insegna della libertà e della pura sensualità ,che Fausto Puglisi vede la nuova era per il brand italiano, in linea con ciò che da sempre ha rappresentato Cavalli nel corso degli anni: un marchio Made in Italy portavoce del sesso.



Luci soffuse la sfilata di Alberta Ferretti. Le modelle compaiono come per magia da un punto di fuga oscuro. La collezione donna AI 22/23 è ispirata all’incanto e al mistero della Luna e del crepuscolo. Nella palette cromatica della collezione, infatti, dominano il nero, il blu cobalto, il vinaccia e l’argento. I riferimenti alla Luna e alle leggende nordiche compaiono anche negli abiti anche negli abiti con pesanti inserti di pelliccia e abiti da sera adornati da cappucci. Per gli abiti della prossima stagione invernale. 




Alberta Ferretti propone un mix di texture, dal velluto al lurex, sia per i capi da giorno che per quelli della sera. Nelle sfilate di Ferretti, difficilmente è possibile rintracciare un progetto, un concetto. Nessuna retorica, nessun messaggio morale di fondo, nessuna filosofia.




La verità è che le sue proposte sono sempre molto indossabili. Mantengono con coerenza e lucidità sempre una certa adesione alla realtà e alle esigenze delle donne. 




Non è un caso dunque, se è uno dei pochissimi marchi a portare in scena un abbigliamento che sia effettivamente invernale nel senso più semplice del termine, cioè caldo, pesante. Sembrerà banale, ma per la moda questo non è affatto un concetto scontato se si pensa che anche per le collezioni invernali le passerelle sono dominate da lingerie dress in chiffon (Fendi, per esempio). Anche per questa stagione, gli abiti di Alberta Ferretti seguono un unico credo, quello di far breccia nei desideri delle donne di tutto il mondo. Sono abiti perfettamente mettibili, senza fronzoli -ma non per questo semplici- in grado di rendere ogni donna sexy e in pace con il proprio corpo. In altre parole, sono abiti molto vendibili.