Non abbiamo mai scritto di Yara in tutti questi anni. Non ci siamo permessi di avanzare ipotesi, di fare supposizioni. Abbiamo aspettato, in silenzio, che finalmente si arrivasse ad una conclusione nelle indagini.
Nemmeno adesso scriveremo qualcosa sulla vicenda, ma una lettera a Yara, alla sua gioventu' spezzata, ai suoi sogni, alle sue ambizioni, all'amore negato.
Abbiamo piu' volte cercato di immedesimarci, invano, cercando di capire cosa potesse essere successo quella sera.
Quali siano state le emozioni violente, di una ragazzina strappata alla sua famiglia, ai suoi fratelli.
A volte, abbiamo cercato di capire quali potessero essere state le emozioni violente provate da Yara nel momento della cattura. Cos'abbia sofferto in quei momenti, e come avesse cercato invano l'aiuto di una persona cara.
Avremmo voluto essere tra i volontari che fecero le ricerche, avremmo voluto battere palmo per palmo ogni centimetro di quel prato maledetto. Da lontano, abbiamo vissuto emozioni indescribili, come se Yara fosse parte della nostra famiglia.
Abbiamo sperato che trovassero un indizio, un volto, una traccia.
Per Yara chiediamo giustizia! Per la sua famiglia, i suoi fratelli, e chi la frequentava.
Per tutte le Yare del mondo, speriamo si arrivi ad una conclusione.
Non cambierà nulla, perché il vuoto lasciato da un'amica, una figlia, una sorella non sarà più riempito.
Ma, almeno si cercherà di capire, ma mai giustificare, se un atto talmente efferato avesse un senso.