lunedì 29 giugno 2015

"RAF" ALLO STORE DELLA MONDADORI DI MILANO PER IL FIRMA COPIE DELL'ALBUM " SONO IO".

 
Paolo Giordano ha introdotto ed aperto l'incontro oggi di Raf con i mumerosi fans alla Mondadori di Milano. Uomini, donne e bambini. Quest'ultimi mi hanno colpito molto. Giovani promesse che seguendo i gusti dei loro genitori, si ritrovano catapultati in una generazione musicale senza sosta.
Raf si è raccontato attraverso le domande dei presenti. La fortuna di avere una bella famiglia, una donna che gli ha cambiato la vita. Una donna fonte d'ispirazione musicale, musa ispiratrice di molti testi che Raf trasforma in metriche. Un pensiero ai talent, alla carneficina in cui moltissimi ragazzi entrano e solo pochi alla fine riescono ad emergere. Crede in un'alternativa, che possa ridare nuova linfa vitale a quella che lui definisce "la fine della musica pop". Ridare dignità, in sostanza ad un'arte, spesso mal retribuita. Sorte frequente per le nuove leve, che in sostanza non hanno grande potere contrattuale.

 
 Un breve cenno da parte di Paolo Giordano ai nostri musicisti molto amati oltre america, come Raf, che ogni volta scopre di non essere dimenticato, pur recandosi in america non molto frequentemente.


Si prepara al nuovo "tour" che sta definendo, e che vedrà di sicuro una tappa a Milano. Il luogo in via di definizione, probabilmente palazzetti.



L'impressione  avuta dall'incontro con Raf è ottima, per il clima ricco di "veri fans", il carattere dell'artista, avulso da ogni facile divismo. Non dimentichiamo l'immenso successo di "Self Control", che lo catapultò in un mondo discografico senza eguali.
Eppure, lui, questo pomeriggio ha avuto un gesto d'affetto per tutti, non si è spazientito alle continue domande durante il "firma-copie", ha baciato chiunque l'abbia chiesto, ed era circondato da uno staff di gente "stranamente normale".
E' stato bello sentirlo dire "continuerò a cantare" anche se non dovessi vendere più dischi, per l'amore di farlo.


Le giovani fans accompagnate dalle mamme, in molti casi  coetanei/e, cresciute ascoltando e ballando il vasto repertorio di Raffaele Riefoli.



 
Speriamo di rivederti presto a Milano, Raf, e ci piacerebbe ritrovarti  a Sanremo per chiudere un discorso lasciato aperto.