sabato 25 novembre 2017

"UCCISA IN ATTESA DI GIUDIZIO" il CORTO DI DOPPIA DIFESA - LA STORIA DI UNA DONNA - COME TANTE - INASCOLTATE -







"Uccisa in attesa di giudizio" è un "corto" in cui Ambra Angiolini, Alessio Boni , l'avvocato Giulia Bongiorno ed Augusto Zucchi  trattano il tema increscioso e quanto mai attuale della violenza sulle donne.

Un uomo gentile, dopo le violenze, che porta un mazzo di fiori alla sua donna.

Alessio Boni impersona egregiamente un uomo in crisi, malato di un amore "malato". Un uomo che mentre la donna denuncia ha tutto il tempo di ideare e portare a termine il suo progetto di distruzione. 

Doppia difesa l'associazione nata dal supporto di Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker, getta una piccola goccia in un mare immenso.

Dove le donne denunciano, e aspettano.
Purtroppo nell'attesa si consuma il crimine.

Servirebbe una legge,che acceleri, snellendo la prassi burocratica, ed intervenga in aiuto di tutte quelle donne, che abusate, nell'attesa vengono uccise da un uomo che professa sentimenti inesistenti.

Ragazzi, uomini in crisi, con alle spalle famiglie problematiche, a volte violente.

"Uccisa in attesa di giudizio" nasce dalle storie vere di giovani donne uccise e dalle testimonianze dei sopravvissuti.

Eventi intrisi di denunce non prese in considerazione dagli inquirenti, di avvertimenti, di speranze mal riposte.

Storie, dove i servizi sociali, i consultori e le forze dell'ordine, non hanno potuto intervenire in maniera decisiva, contribuendo a fornire un valido sostegno alla vittima in procinto di essere uccisa.

Morti annunciate, dove le donne rimangono inascoltate.

Il corto "In attesa di giudizio" è stato realizzato anche con il contributo di  Cotril e Morellato.


I principi di "Doppia Difesa" enunciano i propositi di seguito indicati, tesi ad istituire un Codice Rosso, la proposta di legge per dare voce, alle donne vittime di violenza tra le mura di casa e non solo.

"Violenze, abusi e discriminazioni sono problemi gravissimi che possono riguardarci da molto vicino. Per affrontarli, dobbiamo innanzitutto vincere la paura: dobbiamo avere il coraggio di guardarli in faccia e chiamarli con il loro nome. Condividerli – senza timore, senza vergogna – è il primo passo per risolverli.
Rivolgiti a Doppia Difesa: scrivici una mail (info@doppiadifesa.it), una lettera (Fondazione Doppia Difesa, via del Leone 13, 00186 Roma) o un fax (06.87675248) e raccontaci brevemente cosa ti è successo o ti sta succedendo. Non dimenticarti di indicare il tuo nome e un recapito telefonico, per permetterci di ricontattarti il prima possibile. Per qualsiasi informazione, chiamaci allo 06.68806468 oppure allo 06.68309491 dalle ore 9 alle ore 18.
L’indirizzo riservato alle informazioni di carattere generale e amministrativo è segreteria@doppiadifesa.it
Ricordiamo che la Fondazione Doppia Difesa Onlus nasce, nel 2007, dalla volontà di due donne, Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno, di aiutare coloro – donne in particolare – che hanno subito discriminazioni, violenze e abusi ma non hanno il coraggio, o le capacità, di intraprendere un percorso di denuncia, perché vivono nel più totale isolamento ideologico e sociale, nel silenzio e nell’indifferenza generali che portano, assai spesso, a non essere per nulla consapevoli del proprio status di vittime. La Fondazione svolge la sua attività su un duplice binario, psicologico e giuridico, credendo anche nella necessità della sensibilizzazione, perché la violenza contro le donne è una conseguenza delle discriminazioni di cui sono vittime, in casa e sul posto di lavoro: potrà essere sconfitta soltanto quando uomini e donne saranno realmente uguali, con i medesimi diritti, i medesimi doveri, le medesime possibilità. In un’ottica di prevenzione, opera poi per sensibilizzare l’opinione pubblica: la cultura, la diffusione di valori quali il rispetto e l’eguaglianza, è l’arma più efficace per combattere la violenza.
Più esattamente, la Onlus persegue, come da Statuto, finalità d’interesse sociale, offrendo sostegno e tutela alle vittime di discriminazioni, abusi e violenze, secondo le necessità rappresentate nelle richieste di aiuto che pervengono tramite e-mail, lettera o telefonata presso la sede in Roma. Le suddette attività sono svolte da uno staff di collaboratori: operatori, psicologi e avvocati che si occupano della prima accoglienza, della consulenza e dell’assistenza psicologica e/o legale, seguendo le vittime attraverso colloqui telefonici e incontri personali in sede, oltre alle prestazioni rese, in loro favore, presso le Autorità giudiziarie di volta in volta competenti. In casi particolarmente critici, la Fondazione procede al rimborso delle spese di viaggio sostenute dalle vittime sì da agevolarle nel raggiungimento della sede per incontrare gli avvocati e gli psicologi. Tra le casistiche – affrontate con la consulenza legale e/o psicologica, oppure tramite assistenza legale in giudizio e/o assistenza psicologica prestata in sede – ci sono vicende di violenza sessuale, di atti persecutori, di maltrattamenti, di violazione degli obblighi di assistenza familiare e conseguente regolamentazione delle relazioni genitori/figli in contesti familiari violenti.
                   
Oggi è la giornata della violenza sulle donne, è doveroso condividere, e partecipare attivamente ad ogni iniziativa, che possa fare la differenza.
Le donne ringrazieranno.

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