mercoledì 28 febbraio 2024

Masterly-The Dutch in Milano 2024 The Good of Tradition, The Beauty of Innovation




E’ con orgoglio che Masterly-The Dutch in Milano, annuncia la sua ottava, attesissima edizione, pronta ad incantare gli appassionati di arte e design con una esplosione di creatività, innovazione e maestria olandesi.

Per i pochi che ancora non conoscessero l’evento, Masterly è la piu grande manifestazione dedicata al design olandese della Milano Design Week: una collettiva di designer, artisti, artigiani, aziende e scuole, selezionati ogni anno dalla sua curatrice e fondatrice, Nicole Uniquole.

La mostra, dalla prima edizione, continua ad essere un faro nel ricchissimo panorama della settimana del design più importante al mondo. L'edizione di quest'anno conta ottantacinque partecipanti che rappresentano altrettanti modi di interpretare il design oggi; dai mobili d'avanguardia alle installazioni digitali, Masterly promette di illustrare la natura varia e dinamica del design olandese.

Anche l’edizione 2024 è sostenuta dall'Ambasciata e del Consolato dei Regno dei Paesi Bassi che dimostrano, ancora una volta, il loro impegno nel promuovere la creatività olandese fuori dai confini nazionali.

Per il secondo anno, la manifestazione si svolgerà presso Palazzo Giureconsulti, edificio significativo della storia di Milano ed affacciato sul suo monumento piu famoso, il Duomo.

  

 Il Palazzo, nelle intenzioni della curatrice, non è mai solo il contenitore della mostra, ma è parte integrante dell’esperienza di visita: le installazioni si fondono con i suoi saloni, trovando ispirazione in essi.

Anche l’immagine coordinata di Masterly (dal catalogo, alla segnaletica, alle divise delle hostess) pensata dallo studio olandese Opera Design insieme alla curatrice, è ispirata agli stilemi del palazzo e contribuisce a rendere piacevole l’esperienza della mostra, restituendo quel senso di cura ed attenzione verso il pubblico, che ha sempre caratterizzato la manifestazione.

Masterly 2024. Il buono della tradizione, il bello del futuro.

Masterly, come è giusto che sia per una manifestazione che parla di design e creatività, è un progetto in continuo movimento e proiettato verso il futuro.

Quest’anno i lavori dei partecipanti restituiscono il senso di un vero e profondo cambiamento che non può più attendere: i progetti traducono parole talvolta usate in modo strumentale nella comunicazione, come innovazione, green, sostenibilità, riuso, in progetti concreti e reali. E, se pensiamo che il design rappresenti l’avanguardia, si è pervasi da un senso di fiducia e speranza per il futuro, guardando ai progetti in mostra.

Masterly 2024 si potrebbe sintetizzare nell’assunto ‘Il buono della tradizione, il bello del futuro’ e siamo certi che i visitatori troveranno riscontro a questa affermazione. Perchè approfondendo i progetti dei partecipanti, emergono in modo evidente questi due filoni narrativi - tradizione ed innovazione- a volte distinti, altre volte intrecciati tra loro.

Stampa 3D, Intelligenza Artificiale, materiali.

Il cambiamento si presenta sotto diverse forme: l’utilizzo di macchine di stampaggio 3D, l’applicazione dell’AI nello sviluppo dei progetti, la ricerca e l’applicazione di materiali nuovi.

Paradigmatico l’esempio di un’azienda come Aectual se si parla di stampa 3D: in collaborazione con Phillips MyCreation, presenterà un’installazione interamente stampata in 3D che comprende un bar, un padiglione e un progetto di illuminazione.

Rollo Studio, tra i designer indipendenti, produce le sue lampade scultoree con la tecnica dello stampaggio 3D.

Tra i (tanti!) progetti sviluppati con il contributo dell’Intelligenza Artificiale (Francesca Müller, Groen&Boothman) particolarmente curioso quello di Every Human Algorithmic Perfumery che

accoglierà i visitatori nel salone d’ingresso, offrendo loro l’opportunità di avere un profumo personalizzato; infatti, grazie ai dati che le persone inseriscono nel sistema, l’Intelligenza Artificiale crea formule olfattive ad hoc.

Tra i temi ‘sensibili’ di sicuro quello dei materiali è il più indagato e, a riguardo, si aprono scenari diversi: vi è chi utilizza materiali frutto di processi di produzione sostenibili, chi utilizza materiali ottenuti dagli scarti di altre produzioni, chi si concentra sul tema del ri-uso.

Le sculture luminose di Lucas Zito, nuovo talento emergente, sono prodotte con PET riciclato, le lampade della collezione Layers, presentate da Philips MyCreation, sono create attraverso lo stampaggio di un bio materiale. Anche le sedute di Primo Arets, giovane diplomato dell’HMC Vocational College, sono costruite a partire da legni di scarto.

The Visionary Lab unisce, sotto il cappello del progetto Icons Re/Outfitted, due marchi iconici come Vitra e Levi’s©, ri-vestendo e reinterpretando alcune storiche sedute del brand svizzero con pre-loved denim. MYCOTEX invece, è un bio-materiale, simile alla pelle, creato in laboratorio dal compostaggio dei funghi, che grazie alle macchine a stampaggio 3D di Neffa, si trasforma in oggetti di vario tipo ed utilizzo.

Il futuro è adesso. La mostra ROOTS by Simone van Es.

Parlando di materiali, merita un capitolo a sè il progetto ROOTS by Simone van Es, una mostra all’interno di Masterly, che sottolinea l'impegno di una serie di artisti e designer verso le urgenti problematiche ambientali e celebra la bellezza intrinseca della terra e l’importanza delle proprie radici (da qui il titolo).


 L'industria del design olandese ha conosciuto un enorme sviluppo nel campo dei materiali a base biologica. Letame di cavallo, alghe, funghi, bucce di mela, fondi di caffè, lino, girasole, sono alcuni degli scarti impiegati per sviluppare soluzioni circolari, essenziali per preservare la terra, dove per terra si intende il terreno, il suolo, in questo caso quello olandese, sottoposto a numerose sfide e difficoltà.

Con il contributo di artisti come Claudy Jongstra e Diana Scherer, ROOTS indaga l'origine, il nucleo, i tipi di suolo, le opportunità, le minacce, gli animali e le colture della terra olandese. Ma anche i materiali e i prodotti (per costruire) che possono essere raccolti, creati o riutilizzati a partire dal suolo.

Intrecciare tradizione ed innovazione.

Vi sono, a Masterly, esempi di felice connubio tra tradizione ed innovazione. Pensiamo ad aziende come Van Besouw o FritsJurgens, che attingono dalla propria esperienza, ma sanno interpretare il presente spingendo la ricerca verso nuovi materiali e nuove tecnologie, oppure ad aziende olandesi simbolo dell’eredità del passato quali Royal Delft e Dutch Originals con Richard Hutten e Maarten Baas, che rileggono la tradizione attraverso i codici estetici della contemporaneità.

Non mancano esempi, in tal senso, anche tra i designer: Robert Bronwasser, Aleksandra Gaca, su tutti, che si muovono entro il perimetro di una ricerca in equilibrio tra maestria artigianale e tecnologia futuristica.

L’heritage.

La tradizione pura è incarnata, per lo più, dalle aziende impegnate nella produzione di arredi in legno ed imbottiti. Brand come Nilson Beds, Vonn Jansen, Item, e nel tessile, Halle Design e LCD Textiles, traggono linfa vitale dall’heritage, inteso come patrimonio di esperienza e know-how a cui attingere, sinonimo di qualità e longevità dei prodotti.

Le collaborazioni speciali: Catawiki / Curated by Nicole Uniquole.

Grazie alla credibilità che Masterly e l’opera della sua curatrice, hanno saputo guadagnarsi nel corso degli anni, non mancano, ad ogni edizione, prestigiose ed inattese collaborazioni. Quest’anno è la volta di Catawiki, il più noto ed autorevole sito d'aste online per oggetti speciali, fondato in Olanda nel 2008.

La presentazione di Catawiki a Palazzo Giureconsulti riunisce una serie di creatori che sono stati incaricati da Nicole Uniquole e dagli esperti di design della piattaforma, di progettare un pezzo ispirato ad un mobile iconico di designer di fama mondiale come Eames e Le Corbusier.

Le opere dei designer, fra gli altri, Stefan Scholten, Laurene Guarneri, Mae Engelgeer, Nynke Koster, saranno esposte a Masterly per tutta la settimana, e saranno poi le protagoniste di un'asta online intitolata “Homage”.

L’agenda di Masterly.

Il programma della settimana sarà intenso. Agli eventi ormai tradizionali della manifestazione, se ne aggiungono quest’anno altri: la Sala Conferenze al primo piano, sarà teatro di una serie di incontri nei quali i designer e gli artisti della mostra Roots, a partire dall’ ideatrice del progetto, Simone van Es, racconteranno i loro progetti sperimentali, fornendo al pubblico elementi per approfondire e meglio comprendere i temi e gli esiti delle loro ricerche.

Mercoledi mattina l’Architects’ Talk avrà come relatore Federico Pompignoli, di PMP Architecture, studio fondato dopo la lunga collaborazione con OMA, durante la quale è stato project leader di Fondazione Prada Milano e si è occupato di altri progetti come l'ampliamento del Museo di Arte di Buffalo, la nuova sede americana della casa d'asta Phillips a New York, il Garage Museum a Mosca.

Potevano mancare i fiori olandesi? Certo che no! Nè sulla facciata, ad ingentilire le colonne, nè all’interno del palazzo, sparse nelle sale espositive. E come accade dalla prima edizione, a chiusura della


 manifestazione, domenica 21 aprile, i milanesi sono invitati a Palazzo Giureconsulti, per ricevere dalle mani di Nicole e dello staff di Masterly, un’esemplare di Orchidee Nederland.

Palazzo Giureconsulti, Piazza dei Mercanti 2, Milano PRESS PREVIEW, lunedì 15 aprile, 15:00-19:00 COCKTAIL, (su invito) martedì 16 aprile, 18:30-21:00 ARCHITECTS’ TALK, mercoledì 17 aprile, 11:00 FLOWERS HAND-OUT, domenica 21, 14:00

ORARI

martedì 16 aprile, 11:00-16:30

Da mercoledì 17 a sabato 20, 11:00-20:00 domenica 21 aprile, 11:00-15:00

Masterly-The Dutch in Milano

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