domenica 29 settembre 2024

SFILATA GENNY - UN GIARDINO DELLE DELIZIE DOVE SI MUOVE FLUTTUANTE LA DONNA DI SARA CAVAZZA-




La sfilata di Genny restituisce ogni anno l’idea che la donna sia al centro dell’universo.


A partire dagli ospiti, tutti bellissimi, eleganti e perfettamente integrati nel mondo onirico europeo.



La sfilata di questa Milano Fashion Week 2024 - Sring Summer 2025 è intitolata “Il giardino delle delizie”



Il giardino delle delizie immaginato da Sara Cavazza come origine del mondo in cui si muove la donna Genny per la Primavera/Estate 2025 è del tutto simmetrico a quello dipinto da Hieronymus Bosch nel 1480 per il suo celebre trittico conservato al Prado di Madrid.




In questo spazio onirico e metafisico sbocciano colori e trasparenze che rendono romantica e al tempo stesso concreta l'intera collezione, mentre l'orchidea, fiore-simbolo della Maison, sboccia su stampe macro e micro effetto pois sul trench in cotone oppure macro sull'impalpabile twill di seta delle bluse da giorno e gonne plissè.

Trasformata in bottone-gioiello e

in dettaglio ornamentale sugli accessori, l'orchidea verrà celebrata sul catwalk con la magnifica scultura

"Geography Desire" in bronzo dipinto, di Marc Quinn.


Tutto parte da un'idea di leggerezza e femminilità che cambia i connotati perfino al tailleur trasformandolo in un evanescente pigiama a righe in cotone, nel rivisitato smoking di satin con lunga giacca sleeveless da portare di giorno su top lingerie, di sera a pelle oppure nel pratico completo organza stropicciata. Pantaloni e abiti in jersey hanno uno speciale taglio a corsetto sul fianco che controlla l'ampiezza del modello rendendo le curve elegantemente pericolose.

Il tema della lingerie serpeggia anche negli abiti da sera in cui compaiono reggiseni a fiocco, corsetti che disegnano il corpo abbelliti di fiori ricamati e motivi a rouge; tessuti e colori rimandano ai fiori onirici di Bosch. Da qui arrivano anche i colori: bianco-mughetto, giallo-girasole, verde-fiore di giada, glicine, peonia, buganivillea e nontiscordardime. Molto importanti le perle che decorano le bretelle degli evening dress con taglio a canotta oppure disegnano il corpo delle donne come una preziosa pioggia di rugiada sul tulle evasione.




Sui capi in maglia l'iconico motivo Block Chain di Genny crea un sapiente gioco di pieni e vuoti nella lavorazione a jacquard effetto denim, sfrangiati e costruiti in modo sartoriale.

Tra le scarpe si segnalano preziose slingback di raso nelle stesse tinte dei capi, il sandalo-gabbia con strass multicolor e le ballerine in strass e perle, dalla girly attitude. A completare il look, le borse: dal secchiello alla tote, realizzate in pelle con motivo Block Chain all'iconica Fortune bag della Maison declinata in tre misure: mini, medium e maxi.






ANTONIO MARRAS- LA MUSA DELL’ULTIMA COLLEZIONE E’ ANNA MARIA PIERANGELI- NATA A CAGLIARI - DI CASA A LOS ANGELES - RUBANDO IL CUORE DI JANES DEAN - “La polvere del palcoscenico è molto pericolosa “

 





Dietro ai successi non sempre si nascondono vite felici ed irragiungibili. Antonio Marras con la sua  recente collezione spring summer 2025 ha omaggiato la Diva degli anni 50: Anna Maria Pierangeli. 


LA POLVERE DEL PALCOSCENICO È MOLTO PERICOLOSA


"La polvere del palcoscenico è molto pericolosa" diceva la nonna di Anna Maria

Pierangeli contrariata all'idea che una giovane e ingenua ragazza cattolica intraprendesse la strada del cinema. Anna Maria Pierangeli nata a Cagliari (1932) e poi trasferita a Roma, viene scoperta per caso da Vittorio de Sica e dal regista Léonide Moguy.


Giovanissima interpreta la protagonista del film "Domani è troppo tardi" vincendo a Venezia il premio per la migliore interpretazione femminile.




E da li la sua destinazione sarà Hollywood nello star system internazionalé dei grandi Studios. La sfilata SS25 è ispirata a lei, a lei e al suo incredibile destino, alla dicotomia tra la Sardegna, terra d'infanzia, e Beverly Hills, sua nuova casa, tra il sogno americano che diventa realtà e la nostalgia di casa, tra atmosfere suggestive di vacanze ad Acapulco e ricordi sospesi nel tempo di una terra di incontaminata bellezza. 


La collezione racconta dellamore contrastato tra Anna Maria Pierangeli ormai rinominata Pier Angeli e James Dean, un amore animato e acceso dalla differenza culturale e caratteriale, intriso di desiderio e malinconia, un amore brevissimo ma reso immortale dall'attrazione fatale che ha coinvolto entrambi dalla prima volta che si sono visti.


Apre lo show uno scambio di cartoline tra Hollywood, Acapulco e la Sardegna e una lettera alla mamma, vigile e intransigente guardiana di Pier Angeli:


"Cara mamma

Come state? Quanto mi mancate! Beverly Hills è meravigliosa e io mi trovo benissimo...

Parlo del posto, non del mio cuore, che è triste e tu sai bene perché.

A Los Angeles il tempo sembra Sardegna, un microclima fantastico dove il massimo del freddo è 15 gradi. La spiaggia di Santa Monica mi ricorda il Poetto a Cagliari e come sai io al mare non ci rinuncio e la vegetazione pare quella del litoraneo sardo.

Ah quanto mi manca quel luogo fantastico che è la Sardegna...

Ad Acapulco ci vado spesso con Jimmy, te l'ho già scritto. Tu non approvi lo so, non ti piace, pensi che non sia adatto a me, ma io lo amo. E lui fa sul serio, mi vuole sposare..." 


La collezione racconta i sogni, gli amori, i successi e le sere d'estate attraverso gli abiti risultato di intreccio di stili, ispirazioni e riferimenti. Stili che si fondono e si contaminano tra loro.


La Sardegna, nel suo segno più esplicito, come il disegno jacquard del Nuraghe, simbolo principe di una terra millenaria custode del tempo, è accompagnato dalle stampe nei toni dell'ecrù e del nero che evocano le pietre millenarie e i paesaggi arcaici dell'Isola.


E poi innesti tropicali della calda estate californiana e incursioni ad Acapulco palme e surf in verde penicillina e arancio e ancora fiori esotici dai colori vibranti su fondi neri.




La collezione SS25 donna e uomo, è un sovrapporsi di tessuti, materiali, ricami, pizzi e stampe che si rincorrono tra loro, si incontrano e si amalgamano. I decori si arricchiscono di jais e paillettes, fiocchi e volant. Le silhouette sono riconoscibili ma gli abbinamenti inusuali. Gli opposti si attraggono. Niente è come sembra. Sete leggere drappeggiate come abiti couture, il jeans è trattato come la pelle, la pelle è stampata come un tessuto, il knitwear diventa rafia o sede di ricami preziosi, le felpe sono campo di intarsi di tutti i materiali della collezione o foglio bianco su cui disegnare o applicare gli stemmi

dell'università americana.


Dal maculato al ramage, dal check al macchiato ai fiori tutte le gradazioni dell'ecrù e nero danno vita ad abiti con bustino fasciati, vestiti scivolati, ampie camicie, shorts estivi, pantaloni fluidi, gonne drappeggiate, tute e caftani. Gli stessi modelli esplodono poi in colori luminosi e brillanti come il verde salvia, azzurri brillanti, bordeaux intensi e gialli fluo che si mescolano in un racconto di stampe tropicali, fiori di ibiscus e anturium. Gli abiti, e gonne e i top hanno ricami sontuosi, pizzi delicati e frange audaci a comporre una silhouette evocativa ma contemporanea.


A corredo della sfilata una band che suona dal vivo brani che evocano un'atmosfera rock'n'roll, simbolo di un'epoca ribelle mai tramontata di cui siamo figli.