lunedì 6 giugno 2016

VIAGGIARE IN SICILIA - DONNALUCATA (MARINA DI RAGUSA) - PERCORRENDO I LUOGHI AMATI DI ANDREA CAMILLERI -





Il soggiorno in Sicilia, tra ambienti eleganti e ricercati, con il mare e le sue tonalità che vanno dall'azzurro al blu profondo, non ha prezzo.

A Ragusa Ibla, la Vigata di Montalbano, ha ospitato le scene ambientate nella piazza principale di Montalbano. La visita della città alta ci regala la visione della Cattedrale di San Giovanni Battista, costruita in stile barocco e caratterizzata dalla monumentale facciata e da stucchi dorati della fine '700.

Visitando il Museo Archeologico Ibleo si possono ammirare ricostruzioni di necropoli e reperti del territorio ragusano. Da non perdersi il Museo del tempo contadino, la Chiesa di Santa Maria delle Scale, il Duomo di San Giorgio.

Una giornata è da dedicare a Scicli, ricca di monumenti, belvedere e palazzi storici, dal 2002 è Patrimonio dell'Unesco.

Un set a cielo aperto, il Palazzo Spadaro, che ha ospitato le riprese di un episodio della fortunata serie "Montalbano". L'ingresso a due rampe, una per la servitù e l'altra per la famiglia, conduce nelle meravigliose sale del palazzo. Lo stemma della città di Scicli rappresenta  un leone con le zampe poggiate sui tre colli di Scicli , dove sono stati edificati i tre conventi della città.

Vi consigliamo un giretto a Modica, patrimonio dell'Unesco, per gustare le prelibatezze del luogo e fare scorta di cioccolato.

La casa di "Montalbano" si trova sulla spiaggia di Punta Secca ed è in realtà un bed & breakfast.

Sorge nella piazzetta poco distante dal faro e dal porticciolo, in un tipico paesino di pescatori.

Si può fare il bagno nel mare di Montalbano di fronte alla casa se il vento lo consente, oppure alla spiaggia di Caucana.

La vacanza in Sicilia, deve necessariamente continuare con una visita a Noto, dove palazzi e chiese in stile barocco, introducono alla vista di favolosi balconi di ferro bombati, intrecci rari e di antica bellezza.

Un bagnetto è consigliato nella spiaggia di Calamosche,

Ed i buongustai, possono deliziarsi mangiando polpo con le patate, pescespada e melanzane, pinoli, uva passa e menta.
                                           

       

                            "La leggenda del Castello di Donnafugata"

E se volete rivivere la leggenda del Castello di Donnafugata, (a circa 20 Km da Ragusa) fatto edificare sulla vecchia struttura di una torre duecentesca dal Senatore del Regno e Barone Corrado Arezzo nell'800, rivivrete tra splendide stanze fatte ingrandire dal barone, dando volume alla struttura iniziale che divenne una vera e propria dimora gentilizia. Inoltre l'affascinante barone che trasformò il Castello in uno dei centri più importanti della zona di vita mondana dell'età umbertina. 

Il nome Donnafugata deriva dall'arabo "Ain-jafat" e significa "Fonte di salute". Una leggenda narra comunque, di una donna che prigioniera nel Castello riuscì a scappare. Si tratterebbe della regina "Bianca di Navarra" che venne rinchiusa, dal perfido conte Bernardo Cabrera, signore della Contea di Modica, in una stanza dalla quale riuscì a fuggire attraverso le gallerie che conducevano nella campagna che circondava il palazzo. Da qui il nome dialettale "Ronnafugata", cioè "donna fuggita". 












                         


LA REGINA BIANCA DI NAVARRA


Bianca_di_Navarra

Nel maggio del 1402 sposò per procura Martino I detto il Giovane, re di Sicilia, da quando era rimasto vedovo, nell’anno 1401, della regina Maria di Sicilia (figlia del re Federico III).
Nel dicembre di quello stesso anno, dopo che tra agosto ed ottobre erano morti i due fratelli maschi, mentre la sorella maggiore, Giovanna veniva dichiarata ufficialmente erede al trono di Navarra, Bianca fu riconosciuta seconda nella linea di successione al trono. Divenuta regina di Sicilia, Bianca prese possesso, il 17 luglio del 1404, della Camera Reginale costituita dai possedimenti di Siracusa, Paternò, Mineo, Vizzini, Lentini e Francavilla. Quando il marito, nell’estate del 1408, raccolse un esercito ed organizzò la spedizione per riconquistare la Sardegna, la giovane Bianca venne nominata reggente del regno di Sicilia (“Vicaria”) ed esercitò il potere reale magistralmente, lottando contro alcuni nobili che volevano approfittarsi dell’assenza del re. Martino contrasse la malaria ed il 25 luglio 1409 morì. Dopo la sua morte, avvenuta a Cagliari, suo padre, Martino I di Aragona, divenne re di Sicilia col nome di Martino II e confermò a Bianca il titolo di “Vicaria” del regno, dichiarandola reggente del regno di Sicilia. Sempre nel 1409, Bianca fu fidanzata con Ludovico di Baviera detto il barbuto, figlio primogenito di Stefano III di Baviera. Non si arrivò al matrimonio perché il fidanzamento fu rotto prima della fine dell’anno. Nel 1410, Bianca fu fidanzata con Edoardo di Bar, figlio del duca di Bar Roberto I e di Maria di Francia. L’anno successivo, Martino I di Aragona morì, e la giovane Bianca fu costretta a scontrarsi con Bernardo Cabrera, conte di Modica, che voleva prenderla in sposa per impadronirsi di tutta la Sicilia. Si formarono due partiti avversi: quello della regina Bianca, con il suoi fedeli Sancio Riuz de Lihori, Antonio Moncada, Enrico IV Rosso, Riccardo Filangieri e Vitale Valguarnera; l’altro, del potente Cabrera, con Giovanni Montalto, Antonio Barresi e altri. Nel luglio 1413, alla morte della sorella, Giovanna, Bianca divenne anche erede al trono di Navarra. Anche il matrimonio con Edoardo di Bar non andò in porto poiché, nell’ottobre 1415 fu ucciso nella Battaglia di Azincourt. Bianca aveva lasciato la Sicilia in quello stesso 1415 per rientrare in Navarra dove, essendo la maggiore delle figlie superstiti, il 28 ottobre del 1416, a Olite, suo padre Carlo III il Nobile la nominò ufficialmente erede al trono di Navarra. Dopo l’accordo del 5 novembre del 1419, Bianca, il 5 dicembre dello stesso anno, sposò per procura, a Olite, il duca di Peñafiel e futuro re della corona d’Aragona. Alla morte di Carlo III, nel 1425, Bianca divenne regina di Navarra, assieme al marito Giovanni che si autoproclamò re di Navarra. La regina Bianca ed il re Giovanni furono incoronati nel maggio del 1429.
Bianca lasciò il governo nelle mani di Giovanni, che in quegli anni era coinvolto nelle questioni interne della Castiglia assieme al fratello Enrico (erano detti gli infanti d’Aragona), e dopo le sconfitte subite, nel periodo 1428-1429, la Navarra dovette cedere alla Castiglia alcune zone di confine.
Bianca morì il 3 aprile 1441, a Santa María la Real de Nieva, in Castiglia.


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