giovedì 6 novembre 2025

presentano DalL’11 al 23 novembre 2025 feriali ore 20,45 - domenica ore 15,30 sabato 22 novembre ore 15,30 e 20,45 MASSIMO GHINI IL VEDOVO dal film di Dino Risi adattamento di Ennio Coltorti e Gianni Clementi con Galatea Ranzi e la partecipazione di Pier Luigi Misasi e con Leonardo Ghini, Giulia Piermarini, Diego Sebastian Misasi, Tony Rucco, Luca Scapparone Regia Massimo Ghini Musiche Davide Cavuti, Costumi Paola Romani

 




C’è un tempo in cui il cinema si fa teatro, e un luogo in cui il teatro restituisce al cinema la sua più profonda verità umana: quella che vibra nel gesto, nella parola, nella presenza viva. Dopo il debutto della scorsa stagione in una prima versione, Il vedovo, tratto dal capolavoro di Dino Risi, torna oggi a risuonare sulle tavole di scena in una nuova edizione che porta la firma registica di Massimo Ghini, anche protagonista nel ruolo che fu di Alberto Sordi. Una sfida di eleganza e intelligenza, in cui l’ironia corrosiva della commedia all’italiana si traduce in materia viva, drammaturgica, restituita al suo tempo - il nostro - con una precisione e una lucidità che ne rinnovano il senso.

 Accanto a lui, Galatea Ranzi, interprete di straordinaria finezza, dà corpo e voce a una controparte femminile capace di scardinare il cliché e restituire complessità alla figura della moglie borghese, lucida e implacabile. Con loro, un cast di eccellenti interpreti - Pier Luigi MisasiLeonardo GhiniGiulia PiermariniDiego Sebastian MisasiTony Rucco e Luca Scapparone- anima un affresco corale di straordinaria modernità, sospeso tra cinismo e malinconia, comicità e disincanto.

L’adattamento teatrale, curato da Ennio Coltorti e Gianni Clementi, recupera la fisionomia originaria della commedia all’italiana e la traduce in un presente di grande nitore drammaturgico, capace di restituire al pubblico la sua ironia più amara e il suo sguardo implacabile sulla condizione umana.

Le musiche di Davide Cavuti e i costumi di Paola Romanicompletano un quadro di raffinata coerenza estetica. Uno spettacolo che celebra il valore della memoria culturale e la sua capacità di trasformarsi, ancora una volta, in racconto contemporaneo.

 

Sinossi

Spettacolo tratto dal celebre film di Dino Risi. In scena Alberto Nardi, un industriale romano, megalomane, ma con scarso, se non disastroso, senso degli affari, sposato (probabilmente per interesse) con una ricca donna d'affari, abile e spregiudicata, alla quale lui, perennemente assediato dai creditori, si rivolge quando ha bisogno di firme per contratti, cambiali o denaro contante per le sue fallimentari iniziative. La moglie, tuttavia, consapevole dell'assoluta incapacità del marito negli affari, saggiamente, non solo ha smesso ormai di continuare a sussidiare il marito ma lo umilia continuamente apostrofandolo "cretinetti" anche in pubblico e, dietro anonimato, gli presta continuamente denaro a condizioni usuraie, tramite il commendator Lambertoni, suo intermediario, rovinandolo ulteriormente. Ad Alberto non resta che studiare improbabili piani, assieme ai suoi improbabili collaboratori, per sbarazzarsi della moglie ed ereditarne i capitali. In una trascinante girandola comica i suoi tentativi innescheranno assurde situazioni che hanno fatto de "Il vedovo" un magnifico capolavoro comico della "commedia all'italiana" che vedeva protagonisti due mostri sacri come Alberto Sordi e Franca Valeri. In questo adattamento firmato da Gianni Clementi ed Ennio Coltorti l'azione è spostata a Roma: Massimo Ghini interpreta il ruolo del grande Sordi proponendo il "suo" Alberto Nardi e Galatea Ranzi, quello che fu di Franca Valeri



Risi individuava quelli che sarebbero diventati i protagonisti di un altro suo capolavoro: "I mostri". Oggi i personaggi del "Il vedovo" non possono non ricordare il vertiginoso aumento della attuale "mostruosità" sociale. Lo spettacolo, rispettando al massimo l'intreccio del celebre film e trasformando in ritmi teatrali le scansioni filmiche del tempo, non si propone come un'imitazione ma piuttosto un omaggio a questo capolavoro del 1959 e come l'occasione di un ritorno al grande divertimento "all'italiana".

 


BIGLIETTI
Prestige € 37,00 - Poltronissima € 34,00 - Poltrona € 26,00 - Poltronissima under 26 anni € 18,00

Per acquisto:
biglietteria del Teatro
online https://www.teatromanzoni.it/acquista-online/?event=3917198
telefonicamente 027636901
circuito Ticketone

PITTI UOMO 109 La moda maschile entra in scena Dal 13 al 16 gennaio 2026 -

 




L'edizione numero 109 di Pitti Immagine Uomo si svolgerà dal 13 al 16 gennaio 2026 alla Fortezza da Basso di Firenze. Il salone, che da sempre rappresenta la vetrina internazionale più prestigiosa per il menswear, si presenta all'appuntamento invernale con una serie di novità che fotografano l'evolversi del settore e dello stile, i movimenti dei mercati emergenti e i nuovi desideri dei consumatori.

A gennaio, oltre 700 brand presenteranno le collezioni Autunno/Inverno 2026-2027 all'interno di cinque sezioni e spazi espositivi che garantiscono un'esperienza di visita sempre nuova e coinvolgente. La forte presenza internazionale (il 44% circa) rafforza e consolida la capacità attrattiva della manifestazione nei confronti di una community di qualità, composta dai buyer dei più prestigiosi negozi e dai rappresentanti della stampa internazionale.
Ogni edizione di Pitti Uomo è il risultato di ricerche, viaggi, connessioni che il nostro team intreccia studiando a fondo le principali scene fashion, andando sul campo a incontrare designer e brand, per vedere come lavorano, come si muovono e come vengono percepiti. Con la stessa attenzione visitiamo i negozi e i department store, ne ascoltiamo le diverse esigenze. Pitti Uomo nasce da qui, dall'osservazione e, di conseguenza, dall'intuizione di come l'offerta si incontra con la domanda. Per questo, venire a Firenze è sinonimo di opportunità concrete, soprattutto in un momento come quello attuale di indubbia trasformazione.

— RAFFAELLO NAPOLEONE, amministratore delegato di Pitti Immagine