sabato 30 settembre 2023

La SCALA DI MILANO - PROGRAMMA DI OTTOBRE 2023 -

venerdì 29 settembre 2023

Festa Cinese di meta’ autunno - 29 settembre -






La celebrazione della festa di metà autunno in Cina è strettamente associata alla leggenda di Houyi e Chang'e, essendo quest'ultima la dea lunare dell'immortalità. La tradizione colloca le due figure della mitologia cinese attorno al 2200 a.C., durante il regno del leggendario Imperatore Yao, successore dell'Imperatore Giallo. Diversamente dalle divinità lunari in altre culture che personificano la luna stessa, Chang'e non rappresenta l'astro ma vi vive sopra.


Esistono numerose versioni ed adattamenti della leggenda, che spesso si contraddicono anche a vicenda. Tuttavia, la maggior parte delle versioni includono qualche variante di questi elementi: Houyi, l'Arciere, un imperatore (benevolo o in contrasto) ed un elisir di lunga vita.


La prima versione racconta che Houyi era un essere immortale, mentre Chang'e era una bellissima fanciulla che lavorava al palazzo dell'Imperatore di Giada (caratteri cinesi: 玉帝; pinyin: Yùdì) come ancella della moglie dell'imperatore, la Regina Madre dell'Ovest. Quando i due si innamorano, Houyi si attira le gelosie degli altri immortali, che lo calunniano di fronte all'Imperatore di Giada. Houyi e Chang'e vengono quindi banditi dal regno del cielo e costretti a vivere come mortali sulla Terra. Per sopravvivere, Houyi deve iniziare a cacciare e diventa un provetto arciere.

In quell'epoca esistevano dieci soli, che avevano la forma di uccelli a tre gambe e vivevano su un albero di gelso nel mare orientale. Ogni giorno uno degli uccelli doveva viaggiare intorno al mondo su carro condotto da Xihe, la divinità "madre" dei soli. Un giorno, tuttavia, tutti e dieci i soli decisero di viaggiare insieme, di conseguenza la terra iniziò a bruciare. L'imperatore Yao, all'epoca imperatore della Cina, comandò a Houyi di usare le sue abilità nel tiro con l'arco per uccidere tutti i soli tranne uno. Avendo completato con successo la missione, Houyi venne ricompensato dall'imperatore con una pillola che garantiva l'immortalità. L'imperatore avvisò Houyi di non consumare la pillola immediatamente, ma di prepararsi pregando e digiunando per un anno[3]. Houyi riportò quindi la pillola a casa e la nascose sotto un'asse di legno, finché un giorno non fu nuovamente chiamato al cospetto dell'imperatore Yao. In assenza del marito, Chang'e notò una strana luce bianca emanare da sotto uno degli assi di legno, e scoprì quindi la pillola. Inghiottendola, si rese presto conto di poter volare. Quando Houyi tornò a casa e si rese conto di ciò che Chang'e aveva fatto, iniziò a sgridarla, al che lei scappò in cielo volando via dalla finestra[3].

Houyi riuscì a seguirla fino a metà strada attraverso i cieli, ma fu costretto a tornare sulla Terra a causa dei venti troppo forti. Chang'e infine raggiunse la luna, dove tossì via una parte della pillola non riuscendo più a volare[3]. Chiese quindi al coniglio bianco che viveva sulla luna, colui che preparava le erbe medicinali per gli dèi, di prepararle un'altra pillola per poter tornare da suo marito sulla terra.

La leggenda narra che, ai giorni nostri, il coniglio stia ancora pestando le erbe nel tentativo di fare un'altra pillola. Houyi, nel frattempo, si è costruito una casa sul sole (andando a rappresentare il principio maschile dello Yang) in contrasto con la casa lunare di Chang'e (che rappresenta il principio femminile dello Yin). Si narra che una volta l'anno, durante la festa di metà autunno, Houyi sia in grado di visitare sua moglie sulla luna, ed è per questa ragione che in quella particolare notte la luna piena è più bella e luminosa del solito[3]. Questa descrizione appare in forma scritta in due raccolte dell'epoca della dinastia Han occidentale (206 a.C.-24 d.C.): lo Shan Hai Jing, il "Classico delle Montagne e dei Mari", e lo Huainanzi, un classico filosofico taoista[4].

Una versione della leggenda simile a quella sopracitata racconta che Chang'e inghiotte la pillola dell'immortalità perché Peng, uno degli apprendisti arcieri di Houyi, tenta di costringerla a dare la pillola a lui. Essendo consapevole di non riuscire a lottare contro Peng, Chang'e non ha altra scelta che inghiottire lei stessa la pillola.


Secondo un'altra variante, Houyi e Chang'e sono ancora esseri immortali all'epoca in cui Houyi uccide nove dei soli. Tuttavia gli uccelli dei soli, figli dell'Imperatore di Giada, puniscono Houyi e Chang'e per averli costretti a scendere sulla Terra e vivere come esseri mortali e tolgono loro l'immortalità. Vedendo la moglie affranta per la perdita della vita eterna, Houyi decide di partire alla ricerca della pillola che possa riportarla alla condizione originaria. Alla fine del viaggio incontra la Regina Madre dell'Ovest, che acconsente a dargli una di queste pillole ma lo avverte, al contempo, che la dose consentita ad una persona per riottenere l'immortalità è solo di mezza pillola. Houyi riporta la pillola a casa e la pone in un cofanetto, avvisando Chang'e di non aprirlo in alcun caso. Dopo di ciò, lascia la casa per un breve periodo. Come Pandora nella mitologia greca, Chang'e inizia ad essere divorata dalla curiosità. Apre il cofanetto e trova la pillola nello stesso istante in cui sente Houyi rincasare, spaventandosi quindi che il marito possa coglierla in flagrante inghiotte la pillola intera e, per effetto dell'overdose, inizia a fluttuare nel cielo.


Altre varianti della leggenda non si riferiscono ad Houyi e Chang'e come precedentemente immortali, e li presentano fin dall'inizio come esseri mortali.

Ci sono anche versioni della storia secondo le quali Houyi fu fatto re, come compenso per aver ucciso i nove soli ed aver salvato il popolo. Tuttavia, re Houyi divenne presto un despotache, a seconda delle varianti della storia, ruba una pillola dell'immortalità dalla Regina Madre dell'Ovest oppure viene a sapere che può produrre una tale pillola macinando il corpo di un adolescente diverso ogni notte per cento notti. Chang'e, quindi, ruba la pillola e la inghiotte, o per salvare tanti adolescenti dall'uccisione o per evitare che il regime tirannico del marito duri per sempre.


Grazie alla nostra vicina di casa che vi ha portato i dolcetti e siamo venuti a conoscenza di un’importante festivita’ Cinese.


La festa di metà autunno è una delle festività più importanti del calendario cinese,subito dopo l’estate e prima di Giornata nazionale della RPC (1° ottobre) .Ad accompagnare le celebrazioni figurano alcune tradizioni culturali od usi regionali, tra cui:

  • La consumazione dei mooncakes, o torte lunari[1][2];
  • Matchmaking. In alcune parti della Cina, si tengono delle danze per aiutare i giovani a trovarsi un partner. "Una alla volta, le giovani donne vengono spinte a lanciare tra la folla i propri fazzoletti. Il giovane che raccoglierà il fazzoletto di una ragazza e glielo renderà avrà una chance di iniziare una storia d'amore"[1];
  • Si usa portare lanterne accese, accendere lanterne su alte torri oppure farle volare[1];
  • Si brucia dell'incenso in onore di divinità quali Chang'e, la dea della luna;
  • Nel sud della Cina, soprattutto nelle zone di CantonHong Kong ecc, si usa appendere delle lanterne su dei pali di bambù, per poi posizionare questi ultimi su un punto elevato come tetti delle case, terrazzi o alberi;
  • Si collezionano petali di tarassaco per poi distribuirli equamente tra i membri della famiglia;





giovedì 28 settembre 2023

“PER SEMPRE GIOVANI” Poesie Viventi - Sonetti Attraenti - della Contessa Pinina Garavaglia -








PER SEMPRE GIOVANI è un LIVE BOOK di unione creativa tra Poesia e Musica elettronica, specialmente nell'ambito del clubbing che ha largo spazio nel volume immaginifico nel quale si trova anche una sezione di versi per le Celebrities che hanno frequentato la contessa in momenti particolari, da Andy Warhol Grace Jones Gianni Versace fino a Uto Ughi... 



Questo Live book è una novità assoluta di tecnologia editoriale perché con il QRCode inserito ad hoc si può fare un' immersione nell'anima pulsante e creativa della Nightlife leggendo i versi della Contessa poetessa e performer Pinina Garavaglia mentre si ascoltano i brani musicali dei quali è sintonico autore Ermanno Mainardi alias Dj Panda, famoso a livello internazionale per la musica di tendenza e geniale creatore del coinvolgente Soundtrack del libro.



Per Zacinto Edizioni. Nelle librerie o Amazon web store.








MILANO FASHION WEEK SS24 - ERMANNO SCERVINO WOMEN’S COLLECTION SPRING SUMMER 2024-




ERMANNO SCERVINO

COLLEZIONE DONNA

PRIMAVERA ESTATE 2024


"Unicità"


Una lettera d'amore alla sapienza artigiana.

Ermanno Scervino è scultore di bellezza, celebra la femminilità attraverso ricami elaborati, tessuti preziosi e volumi che esaltano il corpo, esprimendo il suo amore per la grazia delle donne e per la maestria artigiana che contraddistingue la maison.

Ritratto di femminilità volitiva e determinata, libera, in cui la moda assolve al suo compito di disegnare ed accarezzare il corpo, esaltare la personalità come un alleato che consente alle donne di abbracciare la propria unicità.

La moda è slancio creativo, artigianalità, eccellenza, sapienza.




Per la collezione primavera/estate 2024 presentata durante Milano Fashion Week, Ermanno Scervino distilla l'essenza dell'abbigliamento, costruendo un guardaroba di pezzi unici che sono espressione della maestria dell'atelier Scervino e dei suoi artigiani, cultori dell'abilità sartoriale.




Abiti eterei e impalpabili, sensuali nella loro linearità, si muovono sulla passerella come sospinti dal vento. Abiti bustier che segnano la figura diventano tele disegnate con ricami floreali. Rouche plissettate come petali che ondeggiano fino a toccare il suolo scivolano su abiti a corpetto. Le sottovesti sofisticate bordate in pizzo, gli abiti in maglia a coste beige e in organza nera, sono rivelatori, immacolati e maliziosi.




Piccoli petali in organza prendono vita ornando la maglieria, tra cui cardigan dai volumi generosi, e parka indossati con lingerie in camoscio. Gli stessi petali anche su trench oversize in gabardina di cotone o camoscio, insistono sul contrasto tra forza e delicatezza, protagonista del vocabolario stilistico di Ermanno Scervino. Il tailleur di stagione, una giacca doppiopetto decostruita abbinata a micro-short, è in colori pastello, pieni ma delicati, come l'azzurro luce, colore iconico del marchio.

Celebrando la sapienza artigiana, Ermanno Scervino esalta la forza degli abiti come strumento di autodeterminazione, la vera essenza della moda.



Lucrezia L. D.L


This is a love letter to craft.

Ermanno Scervino carves his women in beauty, bathing them in exquisite embroideries, precious fabrics and alluring silhouettes that reflect his love for graceful femininity and artisanal mastery.

A portraiture of womanhood in which confidence is self-asserted, freedom is in fashion, and fashion serves its purpose of sketching and caressing the body, gracing the personality as an ally for women to embrace their uniqueness.

Fashion is inventiveness, handiwork, artisanship, and excellence.

For his spring/summer 2024 show held on Saturday during Milan Fashion Week, Ermanno Scervino distills the very essence of clothing, building a wardrobe of one-of-a-kinds, unique pieces that spotlight the mastery of the brand's atelier and its craftspeople's sartorial know-how.

Billowing A-line gowns as impalpable and flowing as vapor are ethereal canvas exuding subtle sensuality. Bustier dresses framing the torso are the framework for floral hand-embroideries. Plisse frills cascade, as petals hitting the ground, from tight bodices. Sophisticated slip dresses, delicately trimmed in lace, rib-knit frocks and see-through black gowns, both revealing and immaculate, add a dash of mischievous charm.

Tiny organza petals are scattered on knits and generous cardigans or utilitarian parkas with suede lingerie sets worn underneath. They appear on roomy trench coats, including suede versions, as floral appliqués that play on the hard- and soft-edged friction core to the Ermanno Scervino's fashion lexicon. The season's suit, a double-breasted deconstructed jacket with matching shorts, is swathed in solid pastel nuances, including the light-filled pale blue that has become a brand's signature color.

Honing in on craft Ermanno Scervino celebrates the empowering force of clothing, the very essence of fashion.


 


Dalida di Lazzaro
Manuel Pia