Una tragedia annunciata se sarà confermata la notizia in cui si preannunciavano problemi strutturali dell'aereo precipitato solo dopo 23 minuti dal decollo.
Il volo era partito da Sharm el-Sheikh e sarebbe dovuto atterrare a San Pietroburgo in Russia.
Il destino e probabilmente una manutenzione carente dell'areo hanno determinato le sorti di 224 persone che sono perite durante il volo, precipitando nel Sinai centrale in Egitto.
Il bilancio è disastroso: 17 bambini, 7 persone dell'equipaggio, e 217 adulti passeggeri (63 uomini, 138 donne, tutti russi tranne 3 persone ucraine)
Sono state escluse le possibilità di un attacco terroristico.
Il pilota s' era reso conto del sopraggiungere del problema tecnico ed aveva tentato dopo aver dato l'allarme d'invertire la rotta per fare un atterraggio d'emergenza al più vicino aereoporto a distanza di centinaia di km.
Evidentemente il problema insorto all'Airbus A321 volo 7k6298 appartenente alla compagnia Kagalymavia, avrebbe richiesto un atterraggio immediato.
La tragedia in Egitto è avvenuta subito dopo che il pilota avesse lanciato l' "S.o.s." ed il pensiero corre agli attimi di terrore precedenti la tragedia, nonostante il pronto tentativo del pilota, che purtroppo nulla ha potuto fare per evitare l'inevitabile.
L'aeroporto di "Al Arish" sarebbe potuto essere l'unica possibilità di un atterraggio improvvisato, ma le pessime condizioni del velivolo non hanno contribuito a far avvenire il miracolo.
I parenti delle vittime sono state informate dall'annuncio dato dal premier egiziano Sherif Ismail che ha escluso totalmente rivendicazioni di attacchi terroristici, confermando l'avaria dell'aereo che volava troppo alto.
L'aereo dalle prime deposizioni è stato trovato spaccato in due, su una zona prettamente montuosa. Sono accorse 45 ambulanze e 5 aerei, nel tentativo di recuperare circa la metà dei corpi sparsi sul terreno.
Nessun superstite, solo lo squillare dei cellulari, a cui i parenti delle vittime avranno riservato le ultime speranze.