“APERITIVO IN CONCERTO” – stagione 2016/2017
Teatro Manzoni, via Manzoni 42 Milano
CONCERTO DI NATALE
DOMENICA 11 DICEMBRE 2016 – ORE 11
Prima e Unica data italiana
La nuova stella nel firmamento del soul
ESTER RADA
voce
Ester Rada
sassofono
Gal Dahan
tastiere
Lior Romano
contrabbasso
Daniel Spier
batteria
Dan Mayo
Ogni anno, “Aperitivo in Concerto” presenta, in prossimità delle feste natalizie, uno spettacolo che sappia coniugare la più alta qualità ideativa con la capacità d’intrattenere, nella convinzione che la Cultura possa e sappia essere anche un’altissima forma di comunicazione e divulgazione.
Come Concerto di Natale 2016, domenica 11 dicembre ore 11,00, Teatro Manzoni di Milano, ancora una volta è stato scelto un progetto capace di innovare e rinnovare la tradizione, ospitando la spettacolosa cantante etiope-israeliana Ester Rada, interprete che ha dimostrato di saper rileggere con trascinante ed esplosiva vitalità tradizioni come quella etiope e quelle mediorientali all’insegna di una vocalità che trae esempio dalle lezioni di interpreti storiche africano-americane come Ella Fitzgerald, Nina Simone, Aretha Franklin e, in tempi ancora più vicini a noi, Eryka Badu e Lauryn Hill.
Autentico animale da palcoscenico, Ester Rada testimonia la nuova creatività che quotidianamente ormai ci giunge da ogni parte del globo, fondendo linguaggi, culture e tradizioni diverse e dando vita a sincretismi che già oggi sono la colonna sonora del nostro domani.
Oggi Ester Rada è una fra le più significative interpreti internazionali a emergere dalla
scena israeliana, in un contesto dominato da sempre dalle grandi voci africano-americane.
Il connubio fra culture e tradizioni diverse che il suo stile di canto incarna aggiunge ulteriore
fascino all’impresa.
Ester Rada, classe 1985, nasce a Kiryat Arba, dove l'anno prima i genitori e il fratello maggiore originari dell'Etiopia emigrano. Ester coltiva sin da piccola la sua passione per il canto, per quanto in un contesto estremamente religioso e poco incline a passatempi considerati effimeri. La prima svolta avviene grazie al trasferimento con la famiglia a Netanya, dove c'è maggiore libertà e Ester con il supporto del fratello che le regala la sua prima chitarra, può sfogare la sua passione: scoprono MTV, la musica americana e internazionale. L'interesse cresce ed Ester si appassiona sempre di più, decidendo di partecipare a un’audizione per un gruppo destinato all’intrattenimento per le forze militari: si esibisce con le uniche due canzoni che conosce e viene immediatamente ammessa. Durante questo periodo la sua esperienza artistica prende una nuova direzione: viene scelta infatti per un musical diretto da alcune compagne dell'esercito e inizia la sua carriera di attrice. La musica però rimane il suo primo amore e nel 2013 infatti presenta il suo primo EP 'Life happens'. Nei lavori musicali di Ester Rada molti sono i generi cui possiamo associarli: jazz, funk, soul, r&b, black, groove....La cantante s’ispira alle grandi voci del ventesimo secolo come Nina Simone, Ella Fitzgerald, Aretha Franklin, ma anche a nomi più contemporanei come Eryka Badu, Lauryn Hill e Jill Scott. In tempi più recenti, però, l'ispirazione è venuta dal mondo etiope, quello di Mulatu Astatke, importante musicista jazz degli anni '60, primo africano ad aver studiato al Berklee College di Boston: il rischio infatti era quello di non dare un valore aggiunto al panorama musicale, ma di sembrare l'ennesima voce soul. Grazie invece anche ai suoi produttori Tamir Muskat (Balkan Beat Box, Asaf Avidan), Yossi Mizrahi (Acollective, Hadag Nahash) e i musicisti SaBBo e Kutiman, quello che ne risulta è un album che miscela sapientemente la tendenza soul di Ester e le sue origini. Dopo una presentazione in anteprima nel 2012 all'InDnegev festival, che si svolge in Israele appunto nel deserto del Negev, Ester Rada partecipa al Glastonbury festival, all'Israeli Jazz festival negli Stati Uniti per poi esibirsi in Canada. Il successo è tale che ottiene anche una nomination agli MTV EMA Awards come miglior performer israeliana. L’interesse per la cultura musicale americana è tipico dei giovani Beta Israel, così come la tendenza a riconoscersi nelle dinamiche sociali degli africano-americani. Anche l’interesse per l’ethio-jazz è più che comprensibile, trattandosi di un genere estremamente originale, fortemente caratterizzato e al di fuori degli schemi abituali dei sincretismi oggi correnti: artisti come il già citato Mulatu Astatke, Gétatchew Mèkurya, Alemayehu Eshete hanno lasciato un’impronta non indifferente con la loro affascinante commistione fra jazz, tradizioni africano-americane e cultura etiope.
Per info: Aperitivo in Concerto – Teatro Manzoni - www.aperitivoinconcerto.com