martedì 3 novembre 2015

NON E' FACILE IL "MESTIERE" DEL PAPA DI NOME "FRANCESCO"



PAPA Bergoglio, o più semplicemente PAPA Francesco non se la passa molto bene, da qualche tempo a questa parte.

Piace a tutti, di sicuro è l'uomo che  in assoluto ama di più le donne.

Qual'è l'uomo che difende la maternità e mette al centro della famiglia la figura della donna, rivalutandola in toto.

Solo lui.

La donna che non può permettersi di lavorare e contemporaneamente avere dei figli, senza rischiare di essere licenziata dal datore di lavoro.

Il PAPA con gli occhi di un padre, "guarda" e "vede" la donna per quello che è: "una madre".

E la donna, ritrova il suo "posto". Un luogo magico, di primordine, e sacro.

PAPA Francesco, parlando della donna, fa dimenticare i luoghi comuni, i cartelloni pubblicitari, le foto ammiccanti, utili generalmente per incrementare la vendita di qualsiasi prodotto.

Compresi i viaggi di piacere fatti in luoghi del mondo, dove la donna non è neanche un corpo, non è nulla, tanto da essere sacrificata per futili motivi.

Qual'è il mestiere più difficile del 2015?

"IL PAPA".

E quando finalmente, arriva un "Uomo di chiesa" che rammenta di guardare chi si trova in povertà senza voltare lo sguardo indifferente,  ecco arrivare un altro "uomo di chiesa" che fa "outing".

Al centro della dottrina, ci dovrebbe essere la comunità, oppure i propri desideri personali?

A noi, il giovane prete che ha presentato il fidanzato all'opinione pubblica ha fatto tenerezza per la sua ingenuità e natura vanesia.

Ognuno di noi, in società ha un   ruolo ben definito.
Ogni giorno ci assumiamo grandi responsabilità.

Non andiamo in giro sbandierando la nostra vita, le nostre abitudini ed informazioni personali.

E come se in famiglia, ci fossero molti figli, ed ognuno di questi volesse farsi strada a tutti i costi.

Un padre, cosa può fare?

Capire, sentire, parlare e tentare di perdonare.

Ma, se nella stessa casa, oltre ai propri desideri, vengono meno anche l'affetto, la dedizione, la serietà, l'amicizia, la riservatezza, qualcosa non torna.

Allora il padre è in difficoltà.

Si sente solo, è pensieroso, in un'umana difficoltà quotidiana.

Come un padre qualsiasi, un uomo qualsiasi.

Se dovessimo immaginare alcuni momenti dell'uomo PAPA, lo immagineremmo di certo, assorto nella preghiera. Per il mondo, i poveri, gli umili, le malattie, gli indifesi, e tutti i malanni dell'anima, speranzoso in un mondo unito e dove siano assottigliate le differenze sociali.

Per una volta, a pregare siamo noi.

Non per i nostri egoismi personali.

Preghiere rivolte alla figura del PAPA per farlo sentire meno solo nelle sue difficoltà.

Perchè, prima di essere un grande PAPA, è di sicuro un grande uomo.

In una grande famiglia, tutto passa con il tempo, se esistono sentimenti puri.

E se ogni tanto, anche il più umile tende una mano.