Chi pensava ad un cast di presenze nazionali concluso, sarà rimasto a bocca spalancata.
Elton John sarà presente sul palco dell'Ariston del Festival di Sanremo per presentare il suo nuovo singolo: “Blue wonderful”,
Un ritorno di Elton John alle origini ed a quando un giovane artista negli anni '70 scriveva canzoni per sua stessa ammissione:
"Tutto è stato fatto alla stessa maniera di Yellow Brick Road o Honky Chateau, quando scrivevo la canzone al mattino, poi arrivava la band per imparare gli accordi, provavamo un paio di volte ed eravamo pronti”, spiega Elton.
"Questo è un disco rock'n'roll"
"Volevo un disco dove si sentisse la chitarra, qualcosa di gioioso, qualcosa che si può suonare nei palazzetti. Non credo di aver mai fatto un album così divertente ed energico! Spacca! Con questo album sono tornato ad essere l’Elton degli anni ’70. Sono ad un punto della mia vita in cui tutto sta' trovando il suo posto. Sono veramente felice! E, naturalmente, tutto questo è riflesso nello spirito di questo album".
Se Elton è convinto che il suo disco "spaccherà", figuriamoci la gioia per Carlo Conti a Sanremo.
Vedere un suo concerto è pura energia vibrante, ritmo, sound, e spettacolo assicurato.
Dopo Elton, Carlo Conti ci riserverà altre sorprese?
Rosaria Lopez e Donatella Colasanti due ragazze di 17 e 19 anni, nel lontano 1975 furono avvicinate per loro disgrazia da tre giovani: Gianni Guido, Angelo Izzo ed Andrea Ghira gravitanti negli ambienti neofascisti della capitale, furono rapite e seviziate per 36 ore.
Rosaria Lopez di 19 anni all'epoca, venne uccisa nella vasca da bagno dopo ripetuti tentativi di sopprimerla con una spranga e stessa sorte sembra seguire l'amica Donatella Colasanti che fingendosi morta riesce ad ingannare i suoi aguzzini.
I corpi delle due donne vengono prelevati dalla villa al Circeo di Ghira ed introdotti nel bagagliaio della 127 di proprietà di Gianni Guido, dopo averle avvolte in sacchi di plastica.
Prima di sbarazzarsi dei corpi delle due ragazze, parcheggiano l'auto in prossimità dell'abitazione dello stesso Guido e si allontanano per andare a mangiare una pizza, come se nulla fosse accaduto.
Ma Donatella Colasanti, tramortita e ferita, ancora viva, comincia a gemere, richiamando per sua fortuna l'attenzione di un vigile notturno che apre il bagagliaio dell'auto e la salva.
Gianni Guido viene subito arrestato, in apparente stato di confusione mentale. Angelo Izzo poco dopo, Andrea Ghira riesce invece a fuggire. Non sara' mai catturato.
Il processo si svolge nel luglio del 1976 e i giudici non concedono alcuna attenuante ai tre imputati, che vengono condannati in prima istanza al carcere a vita per omicidio pluriaggravato.
Nel gennaio del 1977 Gianni Guido e Angelo Izzo cercano di evadere dal carcere di Latina, dove erano detenuti, prendendo in ostaggio una guardia carceraria. Il tentativo fallisce.
Rosaria Lopez
Al processo d'appello, il 28 ottobre 1980, i familiari della giovane uccisa, accettano il risarcimento offerto dalla famiglia Guido e questo - assieme al presunto pentimento dell'omicida - induce la Corte a ridurgli la pena a 30 anni di reclusione.
Due dei tre giovani sono stati condannati all'ergastolo, dopo varie peripezie. Mentre di Andrea Ghira non si è avuta nessuna notizia fino a poco tempo fa.
Riassumendo, immaginate due giovani ed ingenue ragazze, di buona famiglia, che si sentono lusingate nell' essere invitate ad una festa da 3 giovani "apparentemente normali"
Di normale nei 3 giovani, si è riscontrato successivamente , non v'era proprio nulla.
La violenza sessuale, ripetuta, reiterata, presuppone l'impossibilità per i 3 di riuscire ad avvicinare una donna ed iniziare una relazione normale.
Bisognerebbe analizzare per quale motivo, tre ragazzi a cui apparentemente non mancava nulla, arrivarono a rapire, violentare, sprangare, alla fine uccidere due giovani innocenti.
Possibile che in famiglia non abbiano manifestato segnali di squilibrio, d'insofferenza, e repressioni di qualsiasi natura?
Non ci crediamo.
I genitori sapevano.
I genitori consapevoli, che qualcosa non andasse nel verso giusto, non sono intervenuti in tempo per bloccare non una "marachella", ma una mattanza umana.
Ed il motivo per cui ne siamo convinti, è suffragato dalla scomparsa di Andrea Ghira, addirittura nella Legione Straniera.
Chi, se non i familiari lo hanno coperto?
Ora, tutta l'opinione pubblica italiana si stringe attorno ai familiari di Rosaria Lopez e Donatella Colasanti.
Non importa molto, se le ragazze non potranno vedere la risoluzione del caso. Ci sono i parenti, i fratelli, che vogliono sapere se le 3 ossa ritrovate, riconducibili ad Andrea Ghira, siano effettivamente sue, o di un parente prossimo.
Le famiglie hanno il diritto di sapere, se qualcuno, oltre a coprire, è stato complice della della latitanza ultra trentennale di uno dei mostri del Circeo.
I tre mostri, ci hanno rimandato le visioni indelebili di 2 corpi femminili ritrovati per puro caso nel bagagliaio di un auto.
Paolo Ghira (fratello di Andrea GHIRA), e la madre, probabilmente hanno coperto la latitanza del familiare Andrea Ghira. La madre del criminale ammette che il figlio è morto da legionario in spagna.
Andrea Ghira avrebbe cambiato il suo nome in Massimo Testa. Queste sono le informazioni attuali.
I familiari delle vittime, vogliono essere certi, che realmente Ghira, sia il legionario morto, vogliono verificare se la lunghezza del femore e le poche ossa ritrovate siano realmente dell'assassino.
Perchè, i dubbi sono diversi, e non corrisponderebbero al momento i dati dell'altezza. Ci sarebbero 11 centimetri di differenza.
E poi, Donatella Colasanti ai familiari aveva manifestato, prima di morire di cancro i suoi dubbi sul ritrovamento del carnefice.
Andrea Ghira è morto, oppure vive sotto mentite spoglie.
Aspettiamo il risultati del Dna.
Al momento l'autopsia del medico legale parla di overdose. Il cadavere è stato riesumato e con i potenti mezzi scientifici, sicuramente si arriverà ad una certezza.
Si cerca una risposta per dare un senso al terribile eccidio, all'atto inconsulto, in cui sono state coinvolte le due brave ragazze.
La procura di Roma ha affidato ad un genetista ed un medico legale il difficile compito di riesumare la salma e prelevare il Dna del cadavere, per cercare di dare le risposte a domande particolari: di chi sono le ossa troppo lunghe, perchè il colore degli occhi è diverso, perchè la lapide del legionario è stata cambiata, perchè troppi errori dei dati di nascita e morte?
Una cosa è certa, fra due settimane si scoprirà il mistero. Le ossa riesumate di Massimo Testa corrisponderanno al latitante Andrea Ghira?
La presenza di ragionevoli dubbi la dà il genetisca, consulente medico, professando incertezze insorte grazie alle tecniche evolute. Oggi è possibile raggiungere certezze, per chiudere definitivamente il caso.
Donatella Colasanti la vittima, interpellata ai tempi, avanzò l'ipotesi di una messinscena da parte dei parenti della vittima.
La signora Cecilia, madre di Andrea Ghira, viene esortata durante la trasmissione "Chi l'ha visto" a raccontare la verità, dai parenti delle vittime.
Di certo, Federica Sciarelli, conduttrice, condottiera di una trasmissione che ha permesso ritrovamenti, riaperture di casi, ed i suoi collaboratori non si arrenderanno di fronte ad esili indizi.
E questa volta, neppure noi!
Vogliamo sapere, se i resti delle ossa, ritrovati nel cimitero spagnolo di Melilla, siano di uno dei tre mostri. In caso contrario, lo si cercherà con determinazione fino ad assicurarlo alla giustizia italiana.