Non sono passati molti mesi da quando nel febbraio del 2015 l'elettricista Pierre Le Guennec che lavorò per 3 anni dal 1970 al 1973 nella villa di Pablo Picasso a Mougins in Provenza, venne accusato dagli eredi del pittore del furto di ben 271 opere per un valore complessivo di circa 60 milioni di euro.
E' di questi giorni la notizia del recupero nel porto di Calvi in Corsica della preziosa opera "CABEZA DE UNA MUJER JOVEN" (Testa di una giovane donna) che Jaime Botin, nonostante non avesse l'autorizzazione ad uscire dal paese, stava tentando di portare il quadro in Svizzera.
L'opera, se non intercettata sarebbe arrivata clandestinamente in Svizzera pur avendo avuto il divieto di uscire dal territorio spagnolo.
Non è la prima volta che Jaime Botin celebre banchiere iberico di 79 anni (proprietario della tela), ha cercato di far arrivare a Londra il famoso dipinto, probabilmente per farlo "battere all'asta" da Christie's.
Per fortuna, il Ministero della cultura si è battuto arrivando a definire una sentenza memorabile in cui si vieta al quadro di uscire dalla Spagna.
Le autorità francesi, in Corsica, hanno intercettato il figlio di Botin, salendo a bordo del suo Yacht e visionando i documenti necessari. Documenti non sufficienti, atti a giustificare il viaggio, e riconducibili se non all'istante al magnate. Lo Yacht su cui è stato ritrovato il quadro è di proprietà di una società gestita dal magnate.
Il quadro è "Patrimonio Nazionale" come risulta dalla sentenza dell'Audiencia National.
C'è da scommettere che per Botin, arrivato alla soglia degli 80 anni non ci saranno ulteriori possibilità di poter vendere il dipinto.
"Cabeza di una mujer joven" dipinto a Gosol da Picasso, appartiene al "periodo rosa", realizzato nel 1906 insieme ad altri dipinti decisivi per il successivo sviluppo del cubismo.
Per quanto riguarda invece l'elettricista Pierre Le Guennec di 75 anni si attende la sentenza del tribunale nel processo promosso dai figli di Picasso: "Cloude Picasso amministratore della Picasso Administration che gestisce i diritti dell'opera del padre" - "Paloma Picasso" - "Maya Picasso" - Catherine Hutin-Bay (figlia dell'ultima compagna di Picasso) e dei nipoti Marina e Bernard.
Di certo, i 271 dipinti, che l'elettricista ha dichiarato di aver ricevuto in dono dall'ultima compagna di Picasso, Jacqueline, starebbero al sicuro nelle mani degli eredi.
Altrimenti non si spiega per quale motivo le opere siano state per circa 40 anni rinchiuse in un magazzino. Opere, litografie, realizzate da Picasso fin dagli anni '30 e riesumate probabilmente per l'avanzare dell'età dell'elettricista che come Botin, forse pensava di realizzare un piccolo gruzzolo.