La dura "Legge del Rock" non ammette che ci si presti al mondo delle canzonette. E' inevitabile che insorgano critiche, mosse dai fans, ai loro idoli, che per trent'anni, tutto hanno fatto, tranne qualcosa di assolutamente prevedibile.
La carriera trentennale di Manuel Agnelli nella storica band "Afterhours", nell'alternative rock, costruito su basi di libertà e non solo musicale, ha una svolta decisiva proprio nella conduzione di Manuel insieme ad Arisa, Fedez, ed Alvaro Soler del prossimo talent X-Factor su Sky Uno.
Si è discusso di recente, del probabile "tradimento" ideologico di Manuel, verso un mondo musicale, che gli appartenuto fino ai 50 anni.
Ma Manuel è cambiato. Proprio i 50 anni gli hanno fatto capire, che l'ambiente "Indie-rock" di cui si è nutrito ed in cui si è riconosciuto, insieme al suo gruppo per lungo tempo, ha perso le caratteristiche di genuità ed originalità iniziali.
Diventare il giudice di X-Factor per Manuel, non e' stato un tradimento o rinnegamento del suo passato, ma una reale possibilità mossa dalla voglia di "risperimentarsi" e portare la sua visione della musica in un contesto totalmente estraneo a lui.
La visibilità non rincorsa in tutti questi anni, è indispensabile, più dell'ingaggio economico, al fine di poter realizzare progetti fino ad ora tenuti fermi. Non è X-Factor ad "usare" e "cambiare" Manuel. Non vi è nessun tradimento.
Manuel, sicuramente, sarà il valore aggiunto del prossimo X-FACTOR.
Primo, perchè il suo mondo musicale totalmente distante dagli altri giudici, sarà la nuova linfa del programma.
Secondo, perchè contrariamente a quanto ci si aspetti, non sarà la copia di Morgan. Cantante che Manuel stima, perchè proveniente dal medesimo "retroterra".
Terzo, perchè è un personaggio totalmente sincero, senza ipocrisie. Lavora con chi stima, e di conseguenza canta solo con chi ha realmente qualcosa da condividere con lui.
Non usa mezzi termini.
Il suo messaggio verbale è diretto e scanzonatorio.
Alla domanda su cosa pensasse dei colleghi giudici di X-factor senza mezze misure ha dichiarato:
"Fedez, mi piace. Ha i piedi per terra, le idee chiare trasparente. Certo, la sua musica non mi piace. Il rap di oggi è sempre la stessa pappa, con un immaginario che mi vergognerei ad avere"
"Alvaro Soler, musicalmente quanto di più distante, possa esserci, ma come persona è adorabile, ci andrei in vacanza"
"Arisa, è un demonio. Mi piace molto, scompagina le parti".
Si è capito, il personaggio Manuel Agnelli? Non è di certo costruito, altrimenti avrebbe rilasciato dichiarazioni differenti.
Ad X-FACTOR gli hanno assegnato la categoria degli over 25, ha una figlia di 10 anni Emma, ed è appena uscito il disco "Folgiri o Folfox" degli Afterhours.
Un lavoro autobiografico, diverso dalle produzioni passate, con precisi riferimenti al suo rapporto con il padre totalmente diverso da lui, un commercialista attivo in politica.
La musica per Manuel si è trasformata nella sublimazione della vita quotidiana. Scrivere, cantare, anche di cose apparentemente banali, serve a buttare fuori le tossine ed a rigenerarsi.
Che a Manuel, alla soglia dei 50 anni, non stia succedendo di riscoprire la "normalita" da cui ha preso le distanze a lungo?
Una cosa è certa. Potrà essere indicato come un personaggio antipatico e "distante", uno "che se la tira", ma sentire parlare un artista liberamente nel dire quel che pensa, aiuterà non solo il programma musicale, ma i telespettatori. Annoiati da finti giudici. Il mondo del punk, della new wawe, del grunge e dell'alternative rock, saliranno sul palco di un talent, allo stato puro. Senza contaminazioni o quasi.
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