venerdì 19 settembre 2025

“AVVENNE A NAPOLI” con Eduardo De Crescenzo | Teatro Manzoni 7 ottobre 2025

 




AVVENNE A NAPOLI passione per voce e piano è un’opera teatrale per riscoprire, ricantare e raccontare la Canzone classica napoletana dai suoi esordi, intorno al 1800, fino al 1950, quando con lo sbarco degli alleati americani arriverà in Italia il jazz che penetra nella melodia italiana in purezza - stilema fondamentale della canzone napoletana - e la musica cambierà per sempre.

È l’omaggio che Eduardo De Crescenzo, nel pieno della sua maturità espressiva, ha voluto rivolgere alla sua città e alle sue radici culturali. 

Cantante e interprete, musicista e compositore colto e appassionato, napoletano, avvia un lavoro di ricerca storica e musicale per cogliere le intenzioni stilistiche di una generazione di artisti rivoluzionaria che inventò la forma “Canzone”, così come viene praticata ancora oggi in tutto il mondo. 

Al pianoforte c’è Julian Oliver Mazzariello, uno dei pianisti più incantevoli e geniali apparsi sulla scena musicale negli ultimi anni: anglo-italiano, originale ed eurocentrico, come lo fu la Napoli di allora, meta ambita dagli artisti di tutto il mondo, la città dei quattro Conservatori, faro di riferimento della cultura musicale europea. Introduce all’ascolto Federico Vacalebre, giornalista, critico musicale e storico della Canzone napoletana.

Come in una macchina del tempo, Eduardo e Julian partono alla ricerca del suono perduto. Trasportano l’ascoltatore nei salotti culturali o nobili del tempo, dove generalmente un cantante e un pianista eseguivano queste canzoni per un pubblico privilegiato. In alcuni brani interviene riconoscibile e suggestiva la fisarmonica di Eduardo, strumento che a un certo punto del repertorio diventò popolarissimo, a suggello dell’enorme successo di quella Canzone d’Arte esclusiva e colta e che pure riuscì a penetrare nelle case di tutti, anche di chi non poteva permettersi di comprare un pianoforte. 

Il viaggio immaginario ha inizio intorno al 1800, con l’introduzione para-chopiniana di Julian a Fenesta vascia,sublimata da un’interpretazione mozzafiato di Eduardo che in un baleno libera la canzone dalle croste del tempo, dai mille rifacimenti spesso insensati che ancora affliggono il repertorio italiano, insieme con l’Opera, più famoso al mondo. Attraversano più di un secolo di musica inseguendone i suoni immaginati dell’epoca. Approdano in chiusura a Luna rossa: siamo nel 1950, sarà ancora un successo napoletano mondiale, ma la musica è giàuna beguine contaminata da suoni afro-americani sbarcati con il secondo conflitto. È così contaminata che Eduardo e Julian la interpretano, ne approfittano per rientrare nei panni del bluesman e del jazzista, nella musica a cui essi stessi appartengono e segnano la fine del viaggio.

In mezzo, l’epoca d’oro di cantaNapoli, la canzone d’arte e di popolo, di musicisti e di poeti, maestri compositori e anonimi “fischiatori”.

Su tutto una rilettura rispettosa del repertorio ma altrettanto talentuosa e originale, da cui sarà difficile prescindere per chiunque volesse avvicinarsi a questa pagina straordinaria della storia musicale italiana.

 

L’ALBUM E IL LIBRO

Il fenomeno è complesso, le ascese e le cadute del repertorio hanno implicazioni sociali, politiche, culturali… e l’album“Avvenne a Napoli passione per voce e piano” viene pubblicato in versione CD insieme con il libro di Federico Vacalebre “Storie del Canzoniere napoletano” in un cofanetto unico, il 26 maggio 2022, da La nave di Teseo in collaborazione con Betty Wrong Edizioni Musicali di Elisabetta Sgarbi.

Nel dicembre 2023 la pubblicazione si arricchisce nella versione deluxe dell’album in doppio vinile e degli spartiti con le elaborazioni di Eduardo - canto e fisarmonica e di Julian - pianoforte.

La presentazione dell’opera, il 12 dicembre 2023 al Conservatorio di San Pietro a Majella, luogo emblematico di questo repertorio, svela con maggiore chiarezza il carattere divulgativo e didattico dell’intero progetto. “La Canzone”, liberata da oleografie e stereotipi, da storielle menzognere, da rifacimenti inopportuni, è patrimonio prezioso da riportare nelle sale da concerto, nelle grandi rassegne di musica classica, da proporre all’UNESCO quale bene immateriale dell’umanità. Come il Flamenco, i Lieder… è espressione di un tempo magico, di una Napoli nobilissima che seppe fare dell’arte il centro del cuore e si fece cantare dal mondo intero.