A distanza di sei anni dalla morte e delle varie vicissitudini concernenti la sua tomba, per Mike è arrivato il momento di gridare "allegria".
La statua raffigurante l'artista nella via dell'Ariston a Sanremo, lasciava un po' l'amaro in bocca.
Sia per la posizione in cui è stata inserita, una piazzetta dove veloci passanti potrebbero non accorgersi dell'omaggio al grande presentatore. Forse il più grande di tutti i tempi,
Le mani al cielo, com'era solito fare, raffigurano un Mike piuttosto scuro. Ma i turisti non sembrano accorgersene e posano per una foto ricordo, vicino al loro artista preferito.
Ed è legittimo chiedersi cosa penserà ora. Orgoglioso, della futura via a suo nome, in grande stile, come piaceva a lui.
Perché Mike ha sempre volato in alto, e non solo per motivi pubblicitari.
Lo vedo chiedere a Corrado Mantoni:
"he! Tu ce l'hai una via nel centro di Milano a tuo nome?"
e Corrado rispondere:
"Me la faranno dopo di te".
Mike: "Beh! intanto io l'avrò per primo".
L'ultima volta, alla ruota della fortuna, ci andammo con alcuni amici di casa a Canale 5.
Finita la trasmissione, rapida foto, programmata, e via con il suo fidato autista.
La carriera lunga, e sapientemente amministrata, ha trasformato un giovane attore, in un professionista apparentemente statico, ma volutamente ironico.
Ironia che l'ha contraddistinto per tutta la vita.
Chissà cosa avrebbe detto chiacchierando con Fiorello:
Mike: "Ma tu hai capito perché mi hanno rubato la tomba?"
E Fiorello "Mike, volevano darti l'ultimo brivido, forse per farti fare l'ultima telefonata".
Una cosa è certa e Mike ne sarebbe orgoglioso, Milano gli dedica la via in una nuova strada in zona Porta Nuova. Zona all'avanguardia, centrale, veloce, e regina della movida milanese.
Un doveroso omaggio che il sindaco Pisapia ha voluto ricordare dichiarando:
"Il primo giorno di trasmissioni della televisione italiana in video c'era Mike Bongiorno - afferma il Sindaco Pisapia -. Da quel momento Bongiorno ha accompagnato la nostra vita per oltre mezzo secolo, diventando un amico degli italiani, il compagno di mille serate. Elencare tutte le sue trasmissioni di successo è impossibile, ma certo ha rappresentato al meglio una televisione che, con ironia e allegria, contribuiva a unire il Paese".
"La vita di Mike Bongiorno è stata caratterizzata anche dalla partecipazione alla Resistenza come staffetta partigiana che gli costò – prosegue il Sindaco - una lunga detenzione a San Vittore e la deportazione nei campi di concentramento nazisti. Si salvò miracolosamente ma quella esperienza lo segnò profondamente".
"La vita di Mike Bongiorno è stata caratterizzata anche dalla partecipazione alla Resistenza come staffetta partigiana che gli costò – prosegue il Sindaco - una lunga detenzione a San Vittore e la deportazione nei campi di concentramento nazisti. Si salvò miracolosamente ma quella esperienza lo segnò profondamente".
E non perdetevi l'asta con i cimeli di Mike, battuta da Fabio Fazio il prossimo 20 ottobre.