Capita di tanto in tanto di doversi recare in ospedale per una visita ad un parente. Siamo stati all'Ospedale Niguarda qualche mese fa, e ieri all'Ospedale Sacco di Roserio a Milano.
Nulla da dire sul servizio Navetta, addirittura simpatico il tragitto. L'autista ha dato informazioni a tutti, addirittura durante il percorso una signora all'esterno del mini pulmino ha chiesto un'informazione e lui ha rallentato e le risposto.
Al momento di scendere, abbiamo notato il simpatico cartello: "Non disturbate il conducente" e "Questo non è un taxi".
Ma non è di questo che volevamo parlarvi.
Siamo rimasti fino all'arrivo dei pasti serviti ai pazienti ed abbiamo fatto una sgradita sorpresa: servono da mangiare agli ammalati nei recipienti di alluminio chiusi da un cartone. Le vaschette per intenderci della rosticceria. Abbiamo guardato mangiare gli ammalati con le posate di plastica, nelle vaschette ed sensibilizzato un'infermiera. Lei stessa ha ammesso che le vaschette non le piacevano.
Ci chiediamo dove sono finiti i piatti?
Come mai un ammalato, deve cercare di raccogliere il brodo con il cucchiaio rotondo in una vaschetta rettangolare.
Insomma, abbiamo avuto un momento di sconforto.
I ravioli galleggianti nella vaschetta ed il semolino di una delle due pazienti ci ha intristiti parecchio.
Un'altra sorpresa è stato il parcheggio a pagamento. Si spendono €. 2,50 ogni 2 ore. Vi sembra giusto?
Noi, almeno il sabato e la domenica lasceremmo l'ingresso libero per i parenti.
Ci sembra eccessiva sia la cifra, sia la situazione.
Provate ad immedesimarvi nella situazione.
Provate ad immedesimarvi nella situazione.
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