Il Bosco Verticale realizzato ed ideato da Stefano Boeri a Milano è lo spartiacque tra una città improntata al cemento che ha comunque realizzato progetti importanti per la riqualificazione delle periferie.
L'evento Expo ha confermato progetti, iniziative, idee imprenditoriali importanti.
Green, verde, sostenibilità, riciclo, inclusione, tecnologia, ambiente, sviluppo e rispetto sono i termini filo conduttore di ciò che siamo diventati, lasciando alle spalle una visione statica di una città, Milano in questo caso, che punta ad essere una grande capitale mondiale, non soltanto leader nel design e della moda, ma anche nell'architettura e della qualità dello spazio urbano.
Stefano Boeri architetto e presidente della Triennale di Milano ha contribuito ad importanti trasformazioni che ha cambiato il volto di Milano, proiettando la percezione della città in una nuova dimensione.
L'Expo ha dato un'accelerazione di progetti urbani in corso, ed alla realizzazione di nuovi, portando la metropoli meneghina ad essere una delle città più dinamiche e vivibili per la qualità della vita e le attività culturali.
Green, è un progetto di vita di larghe vedute, che prevede il recupero degli scali merci e ferroviari di Milano e rappresenta una sfida che riporterebbe una porzione di sana "natura" in città.
Le passerelle della moda che hanno accompagnato lo stilista Stefano Baccari ideando abiti per Malo Tricot, Valentino e Biki, sono diventate un progetto nuovo. Braccati è passato dalle collezioni in passerella ad un progetto verde, al richiamo della natura, dei bulbi e radici. Nel suo studio milanese di progettazione del verde, nascono idee, racconti, sculture di ogni tipo di pianta che soddisfino la primaria esigenza di una boccata di ossigeno.
Il Bosco Verticale di Stefano Boeri ha avuto un'esposizione mediatica mondiale ed ha ricevuto importanti premi internazionali diventando polo d'ispirazione per progetti in tutto il mondo.
Il mondo guarda a Milano e Milano non delude, realizzando spazi verdi, puntando ad una Moda eco-sostenibile, diventando una città sostenibile, intelligente, tecnologica e a misura d'uomo, puntando a costruire insieme un futuro che si impegni a produrre il 40% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030.
I progetti Green arrivano ad esplorare un mondo spesso sconosciuto: quello delle carceri. Il penitenziario di San Vittore a Milano è stato interessato da "Stanze Sospese". Un progetto che prevede mobili in plastica riciclata, spazi modulabili ed accessori polifunzionali. In carcere nasce l'esigenza di "creare un ritmo.. Ovvero scandire il tempo con diverse attività, da cucinare, mangiare, leggere, a prendersi cura di sé. La cosa più pesante è far passare il tempo, il ritmo dà senso alla giornata". Per farlo serve appunto un progetto che realizzi spazi modulabili e gestibili. Solo 3 metri quadrati a persona, uno spazio vitale che dà il nome al progetto: STANZE SOSPESE.
Ed in città, tra nuove piste ciclabili, ed esigenza di ossigeno nei parchi spadroneggiano le biciclette a due posti, a volte a tre, con carrelli colorati per il trasporto di fanciulli che rimandano l'immagine ai Paesi Nordici. Biciclette dotate di ampio cassetto dove riporre gli oggetti e gli accessori da pioggia ed un vano verticale con gancetti per appendere chiavi e occhiali. Per i patiti dell'allenamento sportivo sono nati occhiali intelligenti Radar Pace, dotati di un sistema di allenamento ad azione vocale per ciclisti e podisti.
Il progetto Green si è esteso ad un settore spesso relegato in un angolo: parliamo di "E poi saremo alberi". Una specie di uovo biodegradabile che può contenere una salma in posizione fetale, oppure le ceneri. La capsula è poi messa nella terra come se fosse un seme, e sopra vi è piantato un albero. Una pianta che sarà curata, amata, cresciuta dai familiari o dalla natura stessa e il cimitero, anziché una distesa di lapidi, diventerà un bosco. Il progetto denominato "illuminato" è stato realizzato da Anna Citelli e Raoul Bretzel.
Una nuova visione di un mondo a lungo termine punta sul riciclo, ed a porci inevitabili domande: non stiamo facendo un uso improprio e spropositato della plastica? Ri-utilizziamola e salviamo l'oceano prima che arrivi in mare.
L'architettura Green punta all'ambiente restituendo all'uomo il suo habitat naturale nella consapevolezza di uno stile di vita "verde", circondato da vegetazione, rigettando infidi metalli pesanti, dando la priorità al legno e a finestre arieggianti. La casa diventa un'unico elemento nella natura e la natura la integra e non la ricetta.
Green, verde, natura, eco-sostenibilità, energia rinnovabile, natura, ambiente, sono il presente ed il futuro. Lasciamo che ci avvolgano in un abbraccio.
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