Si è conclusa con un enorme successo di pubblico la Milano Design Week, nella settimana intercorsa tra il 9 ed il 14 aprile scorso.
I ritmi erano frenetici, turisti arrivati a Milano da ogni parte del mondo, per esporre le proprie idee, per curiosare, per vendere e per comprare.
I party, molti esclusivi, non sono mancati ed hanno regalato gadget, food and drink.
Gianni Versace ha invitato i suoi ospiti fin dal primo pomeriggio negli esclusivi party in via Verri a Milano per presentare la nuova collezione Versace Home 2019 direttamente nella centralissima Via Gesu', nel quadrilatero della Moda.
Per questa speciale occasione Versace ha deciso di collaborare con l'interior design Sasha Bikoff e l'artista Andy Dixon.
"Le Pandorine" ha debuttato alla Design Week con un omaggio a Brera e alle sue icone architettoniche.
Il negozio è diventato, durante la kermesse del design, il palcoscenico per il live painting della pittrice Reika Vero, artista italo-giapponese ideatrice di "Brera Wanderlust Bag" by Reika Vero, la borsa limited edition LE PANDORINE creata per la design Week.
Mostre, eventi, serie di culto, libri, spettacoli teatrali, musica e film hanno allietato una settimana all'insegna del design, dell'innovazione, dei "talk" ecologici, e Vanity Fair ha avuto come ospite d'eccezione Livia Giuggioli (moglie di Colin Firth), attenta da sempre, ad uno stile di vita naturale, con uno sguardo rivolto al lavoro femminile, non sempre apprezzato e riconosciuto universalmente.
Tipico l'esempio del lavoro delle sarte della "Maison Dior" messe a confronto con le sarte indiane o indigene che ricamano con la stessa solerte maestria, eppure, talune osannate ed altre nell'ombra.
IIn Via Tortona al 31 "Archiproducts" ha come di consueto omaggiato gli intervenuti con le sue splendide tracolle gialle e nere, sempre molto ambite. Non è il primo anno che le "sportine" di "Archiproducts" circolano in metropolitana, in centro a Milano, e si dirigono verso l'europa nel viaggio di ritorno.
Archiproducts ed i suoi partners regalano alla design design Week di Milano una vasta gamma di proposte:
BuzziSpace provides furniture, acoustic and lighting solutions that accomodate the demands of the changing workplace
De Padova - founded in 1956, De Padova is among the leading brands in the furniture industry. Its collections reflect an instinctive taste for beauty and an evergrowing deisre for renewal.
Desalto - Excellent quality and production capacity are just two of Desalto distinguishing features which have made the brand an ambassador of italian design in the world.
Frei Frau - Freifrau produces seating furniture of only the very highest quality, pieces whose premium handiwork is visible and whose classic design is sure to outlast any ande every trend.
In Brera, in una delle zone più alla moda in assoluto, per il secondo anno la rivista "Facile Ristrutturare" direta dal Riccardo De Bellis, ha messo in copertina Paola Marella sinonimo di comprovata esperienza d'interni, mettendo sotto i riflettori i clienti di "Facile ristrutturare" protagonisti del primo game-show, di LA7 dedicato alla ristrutturazione.
"A te le chiavi", il programma TV di Facile Ristrutturare con Paola Marella è un esclusivo game-show che in ogni puntata mette i proprietari di un appartamento ristrutturato dall'Azienda sotto i riflettori e gli da' la possibilità di eseguire i lavori senza pagarne "il conto".
Una volta identificati i tre ambienti della casa dove intervenire, i concorrenti devono indovinare il costo della rristrutturazione di ogni singola stanza. Non appena chiuso il cantiere dovranno pagare solo "la differenza tra quanto ipotizzato e il costo finale reale. In caso indovinassero il "valore esatto", la ristrutturazione non gli costerà un euro.
Ogni puntata inizia con un'intervista del concorrente, che spiega brevemente chi è e che tipo di ristrutturazione necessita. Sullo schermo, intanto,vengono trasmesse immagini che vanno a svelare l'appartamento nelle condizioni precedenti alla ristrutturazione.
Dopo essere uscito di casa e aver "lasciato le chiavi" a Paola Marella, il cliente entra nello studio della conduttrice che lo mette al corrente dei professionisti identificati in zona a cui verrà richiesto di sviluppare un progetto.
Dopo una paronamica sugli Architetti e le proposte, "Il cliente sceglie il progetto preferito" e le squadre di Facile Ristrutturare raggiungono il cantiere per "iniziare ufficialmente i lavori".
Facile Ristrutturare 50 negozi, oltre 1000 professionisti in italia
www.facileristrutturare.it
10 anni fa, raccogliendo una riflessione di Marco Torrani sul quartiere di Brera, è partito un progetto di comunicazione che aveva l'obiettivo di valorizzare il territorio del centro milanese quale riferimento per il design internazionale.
Allora, c'erano una cinquantina di showroom delle principali firme del design a rappresentare il Brera Design District, oggi quel numero è piu' che raddoppiato. Oggi Brera Design District è un brand e una piattaforma, la Brera Design Week e i Brera Design Days sono i due eventi principali e contemporaneamente due media di divulgazione della cultura del progetto, Brera Design Apartment è il luogo e il format piu' rappresentativo e Brera Location è il servizio che disegna il territorio.
Durante la Design Week si è affrontato il tema della contraffazione nel design.
Il Design registrato è un valido deterrente alle indebite contraffazioni dei prodotti da parte di concorrenti sleali.
Quali sono gli strumenti di Proprietà Intellettuale per una tutela efficace dei prodotti di design?
Quanto sono poi azionabili nel momento in cui un concorrente imita il design di un nostro prodotto?
La registrazione di un design rappresenta un valido deterrente , ma qualora il design di un prodotto venga indebitamente usurpato da un concorrente bisogna essere pronti ad agire - anche in giudizio - senza esitazione. I procedimenti giudiziali volti ad accertare la violazione dei diritti di design rientrano tra le materie di competenza esclusiva di sezioni specializzate istituite presso le Corti d'appello dei Tribunali Italiani e soprattutto i procedimenti d'urgenza durano in Italia, in media, solo cinque mesi.
Da una analisi di una delle principali banche dati giurisprudenziali specializzata emerge poi che, nel nostro paese, i titolari di un design registrato risultano, nel 73% dei casi, vittoriosi in procedimenti di violazione del diritto di design da loro azionato.
I procedimenti di merito sono invece un po' piu' lunghi rispetto agli omologhi europei, ma in Italia i tribunali nazionali sono arrivati a liquidare, a titolo di risarcimento dei danni, in alcuni casi somme superiori al milione di euro (a differenza di altri Stati Europei in cui tendenzialmente le somme liquidate a titolo di risarcimento del danno sono inferiori).
Ci sembrava corretto ribadire questo concetto, perchè l'opera dell'ingegno nel design deve essere tutelato e protetto.
Si ringraziano le numerose aziende che hanno tramite gadget, open-party ed inviti esclusivi, dato una luce magica a Milano, mettendo il Design, gli artisti, e le idee innovative, al centro del mondo, attraverso la scoperta di location suggestive, gestite da una schiera infinita di professionisti ed addetti ai lavori.
La settimana del Design Week a Milano è un evento da non lasciarsi perdere.
WWW.STARESULPEZZO.BLOGSPOT.IT
staresulpezzo@gmail.com
Redazione - Direttore: Gianluca Navarra - Capo redattore Roby Randelli - Redattori - Daniele Balestra, Simone Valenti, Roberta Del Buono, Valeria Romano, Renato Pesenti, Marilù Presta.
lunedì 29 aprile 2019
domenica 14 aprile 2019
IL COMUNE DI MILANO E L'ASSOCIAZIONE "A CASA LONTANI DA CASA" UNITI PER AIUTARE I MALATI FUORI SEDE - MILANO SOLIDALE -
Nasce la prima edizione di “Milano Solidale”, la guida ai servizi per i malati fuori sede.
A realizzarla, col supporto del Comune di Milano, l’Associazione “A Casa lontani da Casa” nata come progetto nel 2013 per rispondere al fenomeno della mobilità sanitaria
Una guida completa per chi arriva a Milano per motivi di salute e ha bisogno di orientarsi tra i servizi della città.
Si chiama “Milano Solidale” ed è composta da 61 pagine nelle quali viene sintetizzata l’offerta di servizi specifici, e non solo, per le persone fuori sede malate e i loro familiari.
L’attuale organizzazione dell’assistenza tende infatti a ridurre la durata del ricovero ospedaliero. Questo fenomeno in crescita determina un aumento delle esigenze di alloggio temporaneo, soprattutto nel periodo pre e post-intervento, per consentire al paziente di portare a termine con successo il proprio percorso di cura presso la struttura specializzata di riferimento.
La ricerca di alloggio, però, non è l’unico bisogno sociale generato dalla migrazione sanitaria.
Le difficoltà legate al trasferimento dal proprio comune di residenza sono svariate e articolate e comprendono per esempio il tema dei trasporti e della mobilità nella nuova città, dei servizi dedicati a supporto della famiglia (dalle babysitter a chiamata, alle colf, ai servizi domiciliari di vario genere), dell’offerta di servizi specifici per le persone malate ma anche dell’offerta cittadina per il tempo libero.
Da qui l’importanza di “Milano Solidale”.
La guida è frutto di un lavoro di ricerca e di relazione, che non pretende di essere la fotografia completa ed esaustiva di tutte le offerte del territorio, ma piuttosto un orientamento di primo soccorso tra le realtà operanti nella città di Milano.
L’obiettivo è quello di favorire l’accessibilità ai servizi esistenti e disponibili che spesso restano inutilizzati a causa della mancanza di connessione e visibilità.
La guida contiene informazioni a tutto tondo: da quelle di tipo logistico, su come arrivare e dove dormire a Milano, come muoversi in città (servizi di accompagnamento, mezzi pubblici e privati), ai servizi di supporto psicologico, di assistenza alla persona, servizi medici, infermieristici e complementari.
Ci sono poi informazioni pratiche che riguardano le necessità domestiche (spesa a domicilio, supermercati aperti 24h), la gestione dei bambini (scuola, babysitter, supporto psicologico e pediatrico, ecc.) e il tempo libero.
I servizi individuati sono erogati da realtà non profit e profit molto diverse tra loro e per questo alcuni sono completamente gratuiti, mentre per altri è richiesto un pagamento o un rimborso minimo, a seconda del soggetto operante.
La Guida ai Servizi Milano Solidale sarà distribuita negli ospedali e nelle strutture di accoglienza della rete A Casa Lontani da Casa, mentre la versione on-online sarà sempre consultabile sul portale dell’Associazione www.acasalontanidacasa.it
L'Associazione A Casa Lontani da Casa Onlus lavora per rispondere ai bisogni del malato che raggiunge Milano e la Lombardia per sottoporsi a cure specialistiche, primo tra tutti la ricerca di case accoglienza a costi contenuti e consone alle proprie esigenze. E' una risposta concreta al fenomeno della mobilità sanitaria.
“Milano Solidale nasce dalla lunga esperienza acquisita da ‘A Casa Lontani da Casa’ nell’ascolto e aiuto di chi viene a Milano a farsi curare - sostiene Guido Arrigoni, presidente dell’associazione -.
Queste persone sentono la città difficile e ostile, perché arrivano in condizioni di salute ed economiche precarie e senza avere idea della grande offerta di proposte che Milano mette a disposizione. La Guida vuole valorizzare questa ricchezza ed essere un primo aiuto informativo in risposta alle domande più frequenti di parenti e accompagnatori di pazienti in cura presso le strutture sanitarie”.
In Italia ogni anno si muovono quasi 800mila persone per motivi sanitari.
Una migrazione che si mobilita per il bisogno di cure specialistiche e che in Lombardia conta oltre 150mila persone, tra malati e familiari, che giungono da tutta Italia per essere curati in strutture sanitarie specializzate.
L’associazione "A Casa Lontani da Casa" ha registrato 158mila pernottamenti nel 2017, mentre sono state 5.500 le chiamate al numero verde dell’Associazione nel 2018 e 40mila i nuovi accessi al portale di ricerca dell’associazione.
COMUNE DI MILANO
domenica 7 aprile 2019
TEATRO ARISTON DI SANREMO - LA PROGRAMMAZIONE - CONCERTI E MUSICAL -
Riprende, con due appuntamenti musicali, la stagione teatrale dell’Ariston dopo la pausa per il
Festival di Sanremo.
Primo appuntamento, venerdì 12 aprile alle ore 21.15 con il concerto di TIROMANCINO.
Dopo il grande successo del loro nuovo album “Fino A Qui”, dopo una lunga assenza i TIROMANCINO
tornano in tour, l'inconfondibile forza e sensibilità cantautorale di Federico Zampaglione e
il loro suono unico e ricercato.
La Band tornerà a calcare i palchi dei principali teatri italiani per presentare al pubblico il
suo ultimo progetto discografico “Fino a qui” e molti altri brani del suo repertorio, diventati
ormai dei veri e propri classici della musica italiana.
Lo show, che si preannuncia pieno di sorprese, prodotto Trident Music, vedrà i Tiromancino, per la
prima volta nella loro carriera, esibirsi insieme ad una grande orchestra: la "Ensemble Symphony
Orchestra;, dando così al “FINO A QUI- IN TOUR” un sound inedito e coinvolgente e regalando al
pubblico uno show audio-visivo di pura emozione. Sono previste infatti numerose alchimie tra
musica e immagini, considerando la capacità registica di Zampaglione, espressa in film molto
apprezzati in tutto il mondo.
«È il concerto della vita – dichiara Federico Zampaglione - vi aspettiamo in tanti per condividere
questo momento bellissimo con ognuno di voi».
Protagonisti sul palco: Federico Zampaglione (voce, chitarra, pianoforte, percussioni), Antonio
Marcucci (chitarre e cori), Francesco “Ciccio” Stoia (basso), Marco Pisanelli (batteria e
percussioni) e Fabio Verdini (pianoforte,tastiere e campionatori).
Prodotto e arrangiato da Federico Zampaglione e Antonio Marcucci, l’album vanta la
partecipazione di Jovanotti, Alessandra Amoroso, Tiziano Ferro, Biagio Antonacci, Giuliano
Sangiorgi, Elisa e Mannarino, Alborosie, Fabri Fibra, Thegiornalisti, Calcutta, Luca Carboni.
Presente nel disco anche un cameo della piccola LINDA, figlia di Federico.
Venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 aprile alle ore 21.15 appuntamento con "Sanremo
Musical", il primo musical dedicato alle canzoni di Sanremo.
Otto giovani aspiranti cantanti e attori, quattro uomini e quattro donne, provenienti da varie
parti d'Italia, si ritrovano al Teatro Ariston di Sanremo per sostenere un provino.
Obiettivo: entrare a far parte del cast di un musical sul Festival della canzone italiana.
Ma non è un provino qualsiasi,è qualcosa di magico, di surreale in questo invito: i giovani
artisti non sanno neppure chi li abbia esattamente convocati.
È certo soltanto che, malgrado abbiano storie ed estrazioni sociali diverse,
gli otto sono accomunati da un grande amore per il Festival di Sanremo e il suo passato,
di cui sono informatissimi, e dal forte desiderio di diventare, un giorno, dei veri protagonisti
dello spettacolo.
www.aristonsanremo.com info@aristonsanremo.com aristonsanremo@pcert.postecert.it
Cinema Sanremese 1906
Cinema Teatro Centrale Tabarin
Video Centrale
dal 2001 Ariston Museo Virtuale
In questa atmosfera quasi da favola, i giovani artisti si ritrovano apparentemente soli nel
teatro del Festival che è a loro completa disposizione: diventa naturale confrontarsi, per
ripercorrere singolarmente e insieme la storia musicale della manifestazione.
In realtà sono controllati, studiati e giudicati, in una sorta di “grande fratello”, da due
personaggi che, magicamente, sono gli stessi che hanno ideato e fortemente voluto il Festival
di Sanremo a partire dalla prima edizione.
Alla fine, il loro sogno si avvererà, perché saranno considerati tutti all'altezza di poter
andare in scena per il musical. E il finale sarà, appunto, il loro inizio artistico.
Il cast è composto da n. 8 cantanti che eseguiranno, sotto la direzione di Osvaldo Pizzoli,
Gino Zandonà e Silvio Melloni, alcune musiche del repertorio del Festival della Canzone Italiana
completamente riarrangiate e realizzate con sonorità moderne, senza stravolgere la riconoscibilità
delle canzoni.
La scelta dei brani è rappresentata dalle canzoni più conosciute nel mondo, (Volare,
Con te partirò, La solitudine ed altre), oltre a raccontare artisti che hanno rappresentato momenti
storici e di valore (Dalla, Tenco, Mia Martini), accompagnati da 6 ballerini, sotto la guida del
coreografo Giordano Orchi, che daranno vita alle musiche e movimenti coreografici, studiati
appositamente per esaltare la danza o sottolineare atmosfere ed emozioni, ed infine n. 2 attori che
avranno una doppia funzione di “angeli” e “direttori” in realtà come in un “Grande Fratello” sono a
controllare che i ragazzi non si distraggano troppo e possano raggiungere l’obiettivo prefissato.
La scenografia verrà animata con immagini che raccontano il passare dei tempi della storia
del Festival di Sanremo, sarà molto tecnologica e potrà cosi esaltare e trasformare gli ambienti,
passando dal Casinò all’Ariston, raccontando anche con immagini come è cambiata l’Italia, dagli
anni 50 ad oggi.
Festival di Sanremo.
Primo appuntamento, venerdì 12 aprile alle ore 21.15 con il concerto di TIROMANCINO.
Dopo il grande successo del loro nuovo album “Fino A Qui”, dopo una lunga assenza i TIROMANCINO
tornano in tour, l'inconfondibile forza e sensibilità cantautorale di Federico Zampaglione e
il loro suono unico e ricercato.
La Band tornerà a calcare i palchi dei principali teatri italiani per presentare al pubblico il
suo ultimo progetto discografico “Fino a qui” e molti altri brani del suo repertorio, diventati
ormai dei veri e propri classici della musica italiana.
Lo show, che si preannuncia pieno di sorprese, prodotto Trident Music, vedrà i Tiromancino, per la
prima volta nella loro carriera, esibirsi insieme ad una grande orchestra: la "Ensemble Symphony
Orchestra;, dando così al “FINO A QUI- IN TOUR” un sound inedito e coinvolgente e regalando al
pubblico uno show audio-visivo di pura emozione. Sono previste infatti numerose alchimie tra
musica e immagini, considerando la capacità registica di Zampaglione, espressa in film molto
apprezzati in tutto il mondo.
«È il concerto della vita – dichiara Federico Zampaglione - vi aspettiamo in tanti per condividere
questo momento bellissimo con ognuno di voi».
Protagonisti sul palco: Federico Zampaglione (voce, chitarra, pianoforte, percussioni), Antonio
Marcucci (chitarre e cori), Francesco “Ciccio” Stoia (basso), Marco Pisanelli (batteria e
percussioni) e Fabio Verdini (pianoforte,tastiere e campionatori).
Prodotto e arrangiato da Federico Zampaglione e Antonio Marcucci, l’album vanta la
partecipazione di Jovanotti, Alessandra Amoroso, Tiziano Ferro, Biagio Antonacci, Giuliano
Sangiorgi, Elisa e Mannarino, Alborosie, Fabri Fibra, Thegiornalisti, Calcutta, Luca Carboni.
Presente nel disco anche un cameo della piccola LINDA, figlia di Federico.
Venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 aprile alle ore 21.15 appuntamento con "Sanremo
Musical", il primo musical dedicato alle canzoni di Sanremo.
Otto giovani aspiranti cantanti e attori, quattro uomini e quattro donne, provenienti da varie
parti d'Italia, si ritrovano al Teatro Ariston di Sanremo per sostenere un provino.
Obiettivo: entrare a far parte del cast di un musical sul Festival della canzone italiana.
Ma non è un provino qualsiasi,è qualcosa di magico, di surreale in questo invito: i giovani
artisti non sanno neppure chi li abbia esattamente convocati.
È certo soltanto che, malgrado abbiano storie ed estrazioni sociali diverse,
gli otto sono accomunati da un grande amore per il Festival di Sanremo e il suo passato,
di cui sono informatissimi, e dal forte desiderio di diventare, un giorno, dei veri protagonisti
dello spettacolo.
www.aristonsanremo.com info@aristonsanremo.com aristonsanremo@pcert.postecert.it
Cinema Sanremese 1906
Cinema Teatro Centrale Tabarin
Video Centrale
dal 2001 Ariston Museo Virtuale
In questa atmosfera quasi da favola, i giovani artisti si ritrovano apparentemente soli nel
teatro del Festival che è a loro completa disposizione: diventa naturale confrontarsi, per
ripercorrere singolarmente e insieme la storia musicale della manifestazione.
In realtà sono controllati, studiati e giudicati, in una sorta di “grande fratello”, da due
personaggi che, magicamente, sono gli stessi che hanno ideato e fortemente voluto il Festival
di Sanremo a partire dalla prima edizione.
Alla fine, il loro sogno si avvererà, perché saranno considerati tutti all'altezza di poter
andare in scena per il musical. E il finale sarà, appunto, il loro inizio artistico.
Il cast è composto da n. 8 cantanti che eseguiranno, sotto la direzione di Osvaldo Pizzoli,
Gino Zandonà e Silvio Melloni, alcune musiche del repertorio del Festival della Canzone Italiana
completamente riarrangiate e realizzate con sonorità moderne, senza stravolgere la riconoscibilità
delle canzoni.
La scelta dei brani è rappresentata dalle canzoni più conosciute nel mondo, (Volare,
Con te partirò, La solitudine ed altre), oltre a raccontare artisti che hanno rappresentato momenti
storici e di valore (Dalla, Tenco, Mia Martini), accompagnati da 6 ballerini, sotto la guida del
coreografo Giordano Orchi, che daranno vita alle musiche e movimenti coreografici, studiati
appositamente per esaltare la danza o sottolineare atmosfere ed emozioni, ed infine n. 2 attori che
avranno una doppia funzione di “angeli” e “direttori” in realtà come in un “Grande Fratello” sono a
controllare che i ragazzi non si distraggano troppo e possano raggiungere l’obiettivo prefissato.
La scenografia verrà animata con immagini che raccontano il passare dei tempi della storia
del Festival di Sanremo, sarà molto tecnologica e potrà cosi esaltare e trasformare gli ambienti,
passando dal Casinò all’Ariston, raccontando anche con immagini come è cambiata l’Italia, dagli
anni 50 ad oggi.
sabato 6 aprile 2019
L'AQUILA - LA NOTTE TRA IL 5 ED 6 APRILE DI 10 ANNI FA - LA TERRA TREMA E PERDONO LA VITA 309 PERSONE-
A l'Aquila 10 anni fa il terremoto ha distrutto la città ed i sogni delle vittime e dei sopravvissuti.
309 vittime, un potentissimo sisma alle 3.32 del mattino tra il 5 ed il 6 aprile di 10 anni fa.
309 rintocchi di campane, ieri, hanno commemorato il giorno del dolore e del ricordo in una Piazza che aspetta ancora di veder realizzare troppe promesse.
Il capoluogo dell'Abruzzo, l'Aquila, è stato raso al suolo, ridotto in macerie.
Dietro si sè, il triste evento imprevisto ha lasciato oltre 1.600 feriti, 80.000 sfollati, provocando danni per oltre 10 miliardi di euro di danni, e 309 vittime a cui è stato negato un futuro.
La terra ha tremato ed i residenti sono stati colti di sorpresa come ricordano alcuni testimoni:
“Già durante il boato la volta della casa è implosa e ci è caduta addosso - racconta Stefania -. Noi eravamo già sotto le macerie prima della vera scossa. Ricordo il caos, mio marito che raggiunge la porta della stanza di Luce, che però non si apriva perché bloccata dalle macerie. Lui che si cala dalla finestra, dà indicazioni ai vicini per entrare da fuori nella stanza di Luce e lei che viene portata via come Raperonzolo”.
Il dolore incancellabile dei cittadini che hanno ricordato con una fiaccolata commossa le 309 vittime del sisma della notte tra il 5 ed il 6 aprile di 10 anni fa.
Alle 3.32, 309 rintocchi di campane, hanno ricordato le vittime, i 20 giovani della Casa dello Studente, e le restanti vittime, rappresentate e ricordate con una foto, per tentare di non dimenticare, l'ingiusta dipartita di tanti cari familiari, amici e parenti a cui il sisma ha sottratto il bene più prezioso: la speranza per il futuro.
Cerchiamo di capire chi fossero alcune delle vittime:
Abdija Nurije aveva 40 anni, veniva dalla Macedonia viveva con diversi connazionali a Poggio Picenze. Era casalinga. Il marito Vassili aveva tentato di salvarla insieme a Madi, l'uomo che aveva tirato fuori dalle macerie 11 persone prima che arrivassero i soccorsi, ma Nurije era già morta.
Alviani Marco aveva 23 anni e veniva da Sora. Non gli mancava molto alla laurea in Psicologia. Era al terzo anno e stava ottenendo ottimi voti, con i quali si era meritato la borsa di studio e l'alloggio gratis nella Casa dello studente. L'edificio che, crollando, ha ucciso lui e tanti altri ragazzi. Era tornato all'Aquila la notte del 5 aprile dopo un fine settimana in famigllia. Come Giulia Carnevale, Armando Cristiani e Nicola Bianchi veniva dalla provincia di Frosinone.
Cora Alessandra studiava Giurisprudenza all'università di Teramo, ma il canto, per il quale aveva un talento innato, era la sua vera passione. Era molto conosciuta sia all'Aquila che a Capri, il luogo d'origine della mamma dove Alessandra era nata e tornava sempre per trascorrere le vacanze. Ci sarebbe tornata anche per Pasqua. Sull'Isola si era esibita per l'ultima volta a Capodanno, quando il sindaco le aveva chiesto di cantare sul palco della celebre piazzetta. Alessandra viveva con i suoi al centro dell'Aquila, in via XX Settembre. Sotto le macerie sono morte anche la mamma Patrizia Massimino e la sorella Antonella, morta dopo 4 giorni di coma. Il papa' l'avvocato Maurizio Cora, è l'unico sopravvissuto.
Alessandra aveva inserito l'ultimo video su You Tube poche ore prima della sua morte. Era domenica 5 aprile voleva ringraziare tutti quelli che le avevano fatto i complimenti per la sua voce: " Quando li ho letti mi sono commossa - ha scritto - è come se foste riiusciti a capire la mia anima".
Tiberio Noemi era un'artista. Era laureata in Lettere ed era una studiosa e grande appassionata di teatro. Si stava occupando di regia e recentemente aveva portato in scena uno spettacolo. All'Aquila, la sua città, Noemi che aveva trentaquattro anni, faceva anche la ricercatrice universitaria. Abitava i uno dei tre palazzi crollati in via Sturzo.
Pace Flavio era un appassionato di tennis e, appena il lavoro glielo permetteva, andava al Circolo dell'Aquila a giocare,. Seguiva anche suo figlio Ezio, una promessa della racchetta italiana, atleta agonista. Flavio era perito tecnico commerciale, aveva frequentato l'Istituto "Luigi Rendina" ed era titolare, insieme al fratello, del bar "Cin-Cin" nei pressi del centro commerciale "l'Aquilone" in località Campo di Pile. E' morto insieme al suo unico figlio e insieme alla moglie Loredana Bernardi nel crollo della loro palazzina di via XX Settembre.
Giugno Luigi, se il terremoto non lo avesse sepolto nella sua casa di via Fortebraccio con la moglie ed il figlio, sarebbe stato uno dei primi a soccorrere le vittime del terremoto. Ordinario del Caseertano, era Guardia forestale e prestava servizio dal 2000 presso il comando territoriale di Assergi. I suoi colleghi, non vedendolo arrivare al lavoro, si sono preoccupati. Sono stati proprio loro a cercarlo e a tirare fuori dalle macerie, lui, la moglie ed il figlio. Luigi e la moglie Giovanna stavano cercando di proteggere il piccolo Francesco, di due anni, e la bambina che la donna portava in grembo. Si sarebbe chiamata Giorgia e sarebbe nata il giorno dopo.
Santosuosso Marco non vedeva l'ora che tornasse l'estate, per tornare al mare e cercare nuovi posti dove tuffarsi.. Aveva preso anche il brevetto da bagnino. Marco aveva 20 anni, si era trasferito a Giulianova, in Provincia di Teramo, per studiare Ingegneria gestionale all'Aquila. Amava stare in compagnia ed imparare dagli altri: era diventato bravo nel ping-pong, nel calcio balilla, e negli ultimi tempi aveva imparato a risolvere il cubo di Rubik in un minuto e dieci secondi. Gliel'aveva insegnato il papà della sua ragazza. Marco tornava spesso a Giulianova per rivedere i genitori e gli amici del liceo, ai quali era rimasto molto legato. Abitava al terzo piano di una palazzina in via Gabriele d'Annunzio . Il terremoto l'ha piegata ed accartocciata.
Enesoiu Adriana aveva 48 anni, era originaria di Targu Jiu, in Romania. Aveva lavorato come badante per diverse persone all'Aquila. Aspettava il risarcimento per una causa che aveva intentato contro un precedente datore di lavoro. Con Iole Pezzopane, 91 anni di Onna, diceva di trovarsi benissimo. Si prendeva cura di lei da poco più di un anno. Sono morte insieme, nella casa dell'anziana signora in Via degli Oppieti.
Puliti Andrea aveva 23 anni e studiava Ingegneria elettrica all'Aquila. Gli mancavano 3 esami per laurearsi. Sognava di volare: aveva una grande passione per gli aerei. Aveva una collezione di modellini che si era costruito da solo. Aveva studiato da autodidatta la storia dell'aviazione. Cosi' come, sempre di sua iniziativa, aveva letto diversi saggi di Storia contemporanea. Soprattutto sulla seconda guerra mondiale. Andrea aveva troppi interessi per annoiarsi: negli ultimi tempi aveva scoperto la cucina. Preparava dolci e inventava ricette per i suoi compagni di appartamento.Per la Pasqua, che sarebbe arrivata sei giorni più tardi, aveva in mente di preparare una colomba. Il terremoto del 6 aprile lo ha sepolto sotto le macerie nella palazzina di via Generale Francesco Rossi. Andrea arrivava da Bellante, in provincia di Teramo.
Rossi Michela la notte del 6 aprile era molto stanca. Qualche ora prima aveva partecipato alla maratona di Milano ottenendo un buon piazzamento. Si era addormentata nella sua casa di Via Antinori, dove viveva in affitto. Dopo poche settimane si sarebbe trasferita in una nuova casa, sempre nel centro storico dell'Aquila. Ingegnere aerospaziale all'Alenia Space, Michela era in continuo movimento: oltre alla corsa praticava il nuoto, lo sci, il ciclismo e l'arrampicata. Sempre in prima linea quando si trattava di fare sport, aveva partecipato alle maratone di Roma, Boston, Honolulu, Parigi e Nizza. Nel 2006 era entrata a far parte della Sbr3, una società grossetana di triathlon, stringendo una forte amicizia con il presidente Cianchi. Proprio a lui Michela aveva appena confidato tutta la sua felicità: era appena stata ammessa alla maratona di Londra del 26 aprile.
Armelio Zaccagno ad Arischia era conosciuto come compare Ame'. Ex impiegato dell'ufficio ragioneria dell'Anas in pensione, per dieci anni era stato il responsabile del controllo della statale 80, che collega l'Aquila al teramano. D'inverno percorreva la strada con lo spazzaneve per pulire la via e liberare gli automobilisti sorpresi dalle improvvise bufere sul passo delle Capannelle. Raccontava spesso che li trovava chiusi nelle auto per il freddo e per la paura dell'attacco dei numerosi branchi di lupi che popolano quei monti. Viveva a l'Aquila da oltre 20 anni nella casa del figlio Francesco.. La mattina era solito fare una passeggiata in centro con la sua amata gatta "Bellina", dalla quale non si separava mai, che lo seguiva e lo aspettava per ritornare. Il pomeriggio invece era dedicato al grandissimo giardino che curava da solo. Aveva selezionato lui stesso tutte le piante perchè fosse fiorito durante tutto l'anno. Ed era solito regalare un fiore ad ogni signora che passasse di fronte al suo cancello. La moglie Filomena, con la quale aveva festeggiato le nozze d'oro, era morta nel 2003. La notte del 6 aprile il tetto della sua stanza è crollato sul suo letto, dove dormiva insieme a Bellina. E' morto insieme a lei, ha avuto un malore mentre il figlio Francesco, con i soccorsi, tentava di liberarlo.
Rocco Centi Pizzutilli aveva 75 anni ed era non udente dalla nascita. Era nato a Pianola, una frazione a circa quattro chilometri dall'Aquila. Era un uomo forte ed aveva lavorato per tanto tempo come contadino "a giornata". Si era sposato tardi ed aveva vissuto molto tempo con la sorella, anche lei non udente. Rocco quella notte era riuscito a fuggire durante il crollo della sua abitazione. E' morto d'infarto qualche giorno dopo il sisma mentre cercava di riposare in macchina.
Chernova Marija, oggi avrebbe 18 anni, all'epoca dei fatti solo 8. A Natale 2007, la mamma di Marija, dopo aver divorziato dal marito aveva deciso di cambiare vita e di trasferirsi in Italia con la bambina. La base di appoggio sarebbe stata la sorella, in Abruzzo già da diversi anni. Alena e Marija erano andate a vivere a Sant'Angelo di Bagno. Marija frequentava l'Istituto elementare Mariele Ventre all'Aquila e dopo le prime difficoltà, aveva cominciato a prendere ottimi voti. In matematica, ma anche in italiano. Si era fatta tanti amici ed era entusiasta della sua nuova vita. La notte del 6 aprile, il terremoto le ha fatto crollare addosso il tetto della sua cameretta.
Muntean Silviu Daniel, aveva 7 anni ancora da compiere, frequentava la prima elementare nella civica scuola F.Rossi di Paganica. I suoi compagni di classe lo ricordano come un bambino sempre allegro, solare e divertente. Viveva ad Onna, con il padre, la madre ed il fratello maggiore. Quando la loro casa è crollata per il terremoto, i genitori sono usciti illesi dalle macerie ed il fratello è stato estratto ancora vivo dopo 3 giorni. di ricerche. Si sono salvati tutti tranne il piccolo Silviu. Dopo il terremoto la sua famigllia è tornata a vivere in Romania. Il ricordo ed il dolore per la perdita di Silviu erano troppo grandi per restare in Italia.
Enza Terzini era venuta dalla provincia di Pescara per studiare Scienze biologiche all'Aquila. La sera prima del terremoto era tornata da suo paese, Tocco da Casauria: poche ore più tardi avrebbe avuto le ultime lezioni prima delle vacanze di Pasqua. La palazzina nella zona di Villa Gioia, dove viveva con altre tre ragazze, è crollata completamente. Nella stessa stanza di Enza dormiva Eleonora Celesini, la ragazza che dopo 43 ore dopo il sisma , è stata estratta viva dalle macerie.
Ciuffini Dario stava per festeggiare il suo compleanno, avrebbe compiuto 26 anni. Abitava a Tempera, frazione a circa sette chilometri dall'Aquila. Al momento della prima scossa si era precipitato in piazza dove aveva trovato tutti gli abitanti del paese spaventati. Di tanto in tanto qualcuno controllava la situazione su Internet. Non sembrava più grave del solito per questo Dario aveva dato la buona notte a tutti ed era andato a dormire a casa della nonna in Via Largo Biade. La nonna si è salvata, Dario per un tragico destino no.
Giuliana Tamburro era ingegnere elettronico e si occupava della certificazione dei nuovi modelli di aeromobili, in particolare dei veicoli senza pilota. Era una delle maggiori esperte del settore, anche a livello internazionale. Aveva 46 anni ed è morta abbracciata al suo bambino che si chiamava Stefano Antonini di soli 9 anni. Domenica sera, dopo la prima scossa, Giuliana aveva parlato al telefono con il suo ex marito, cardiologo all'Ospedale San Salvatore dell'Aquila perchè aveva deciso di lasciare il loro appartamento di via Fortebraccio e di andare a dormire con il figlio dai genitori di lei in Via Gabriele D'Annunzio. Si sentiva piu' tranquilla. Non poteva sapere che casa sua sarebbe rimasta in piedi mentre quella dei genitori sarebbe crollata su se stessa. Insieme a loro è morto anche il padre di Giuliana ed il nonno di Stefano Marino Tamburro.
Genny e Giusy Antonini erano amiche oltre a essere sorelle. Genny era la piu' piccola, aveva ventidue anni e non si separava mai da Giusy che ne aveva 24. Erano originarie di Sant'Egidio alla Vibrata, in provincia di Teramo ma vivevano a Controguerra. All'Aquila avevano preso in affitto un appartamento in via Campo di Fossa per studiare Scienze infermieristiche l'una e Biotecnologie l'altra. Erano arrivate in città domenica sera, dopo aver cenato con i loro genitori a Controguerra. La prima scossa, nella tarda serata, aveva allarmato le ragazze che avevano chiamato il fratello Alessandro, anche lui all'Aquila ma in un'altra casa. I tre si erano tranquillizzati a vicenda. Al momento della scossa a casa di Genny e Giusy c'era anche Alberto Guercioni, un amico delle sorelle, la scossa ha ucciso anche lui.
Vecchioni Dante faceva il dentista ed era molto conosciuto all'Aquila. Aveva 53 anni e le sue passioni erano le passeggiate in montagna, soprattutto sul suo amato Gran Sasso, e l'arte contemporanea di cui era un estimatore. Era anche uno sportivo e praticava il tiro a segno nella sezione dell'Aquila, la città in cui era nato e cresciuto. Era figlio unico, aveva perso il padre diversi anni fa ed era rimasto vicino alla madre anziana fino alla sua morte. Nei progetti di Dante Vecchioni per l'immediato futuro c'era la volontà di costruire una famiglia insieme alla compagna alla quale era legato da 13 anni e magari anche di andare a vivere insieme nella casa che lui aveva appena comprato in Via XX Settembre, dopo anni di sacrifici. Quella sera si erano sentiti al telefono dopo la prima scossa. Lei aveva paura, lui l'aveva tranquillizzata. Dante è stato ritrovato a pochi metri dal pianerottolo, l'unica zona rimasta in piedi. Al collo aveva una catenina con la fede nuziale della madre, una catenina che non indossava mai e che, forse, voleva recuperare prima di fuggire per mettersi in salvo.
Ieri sera, a l'Aquila, i 309 rintocchi in piazza hanno ricordato e rinnovato un dolore inimmaginabile. Ogni rintocco, ogni battito, ogni silenzioso ricordo ha rammentato la tragedia di chi, per caso, per destino, e forse in alcuni casi per incuria, ha rinunciato a troppi sogni.
A distanza di 10 anni, rivivere gli eventi di quella notte è doveroso, come ricordare un breve racconto di alcune vittime.
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