Valentino, fin dalla tenera età di 10 anni, ha capito cosa gli piaceva, cosa voleva, e dove voleva arrivare. Di sicuro, sognava in grande, perfezionando il sogno, fino a farlo diventare una "favola". La sua famiglia lo ha sempre spalleggiato, aiutato, e seguito. La madre Teresa fino al 1977 ha vissuto vicino al figlio per cui ha scelto il nome attingendo dalla visione del grande Rodolfo Valentino.
Arriva a studiare a Milano come figurinista.
Ma è Parigi la meta più ambita, a Milano prende lezioni di francese e nel 1949 i genitori lo accompagnano a Parigi.
Anni interessanti a Parigi, l'incontro con le grandi firme, nuovi stili, Dior ed il new look, e Valentino dà il via alla nuova moda.
Oltralpe, intuiscono il pericolo ed a distanza di anni, se ne apprende il motivo.
Valentino lavora negli anni '50 presso Jean Dessès e Guy Laroche, acquisendo un suo stile molto determinato, e nel 1960 torna in Italia. Vuole lanciare una sua collezione. La famiglia come sempre, lo segue ed incoraggia.
Il padre trova una serie di investitori ed in poco tempo riesce ad entrare nel giro della "Dolce Vita".
Valentino finisce subito sulle copertine delle riviste dell'epoca pur non avendo ancora prodotto una sua collezione.
Giancarlo Giammetti, elegante, giovane, incontra Valentino, nasce un sodalizio determinante per lo stilista. Una rara forma di ingranaggio, rodata perfettamente, che aiuterà in modo determinante la crescita di uno stile universalmente riconosciuto.
Giancarlo si interessa dell'aspetto commerciale e Valentino può creare liberamente.
La rivista "The Sunday Time" lo celebra.
Giammetti e Valentino in via Gregoriana 54 aprono un nuovo Atelier.
Lascia l'università intuendo la svolta personale ed artistica e comincia a collaborare con Valentino.
Elisabeth Taylor gira Cleopatra a Roma, e Valentino le realizza i capi, lo stesso avviene con la grande attrice italiana Monica Vitti.
Valentino racconta di avere la netta percezione di essere il "nuovo nome per Roma". Il suo marchio era finalmente visibile, mancavano le vendite. Bisognava conquistare i buyers, e Giannetti riesce con la sfilata a Pitti ad attirare i buyers, e la stampa si accorge dello stilista e la rivista Vogue lo consacra tra il 1963/64.
L'amica Consuelo Crespi, è il "gancio" tramite sua sorella Gloria, per attirare l'attenzione della donna più in voga del momento: Jacqueline Onassis. L'ex moglie del presidente Kennedy, rimane affascinata dall'abito indossato da Gloria, se ne innamora.
Inizia una grande amicizia tra lo stilista e Jackie, per cui Valentino realizza l'abito da sposa per il matrimonio con Onassis.
I due, sono rimasti amici fino alla fine. Testimone ne sono le foto a Capri incluse nel libro di Giammetti:
Nel 1967 la collezione, di capi di colori neutri, diventa uno dei capisaldi della storia della moda.
Elisabeth Taylor, Marisa Berenson, la principessa d'Inghilterra, Sophia Loren, Gwyneth Paltrow. Quest'ultima attrice molto amata dalla coppia, spesso ospite nelle loro case. Forse, il sogno, della donna ideale per Valentino.
Di classe, semplice, curata nel minimo dettaglio, naturale o imposto.
Gwyneth, sa perfettamente come si deve vestire e come deve apparire per essere ammessa nella casa del grande stilista. I jeans, mal tollerati, debbono essere di forma e tessuto particolari, impreziositi da una camicia di lusso. Bando alla sciatteria, anche in vacanza.
Nel 1968 , Valentino, dalla visione dell'Opera della Carmen, approda, dopo interminabili e dettagliati tentativi a realizzare il famoso "rosso valentino" (mix tra i colori carminio, porpora e rosso di cadmio).
La fissazione per i dettagli di Valentino è cosa nota a tutti.
Marilu' Tolo è stata l'unica donna amata da Valentino, almeno, questa è la dichiarazione che lui fece a sua madre.
Il lungo legame con Giammetti, di 12 anni fini', ma restarono amici, e soci fino ad ora.
Le case di Valentino sono diventate il teatro di cene, ricevimenti importanti, dove nulla è lasciato al caso.
I suoi ospiti, sanno, cosa debbono o non debbono indossare. L'eleganza è di rigore, come un'adeguata piega dei capelli, per garantire un'eleganza diffusa.
Le lenzuola stirate sul materasso tutti i giorni, sono un altro vezzo del grande stilista.
I viaggi memorabili sulla neve, dove 3 autovetture sono d'obbligo. Una per lui ed i suoi ospiti, una per i suoi amatissimi cani, ed una per le valige.
Valentino vive tra il Castello di Wideville, a Davron, Crespières, nei pressi di Parigi, acquistato nel 1995, residenza cinquecentesca con un parco annesso di oltre 120 ettari, la villa a Roma sulla Via Appia, il palazzo ottocentesco a Holland Park a Londra, nel cui salone si trovano i cinque quadri di Pablo Picasso che fanno parte della collezione dello stilista, l'attico newyorkese a Park Avenue e lo Chalet Gifferhorn, dimora invernale dello stilista a Gstaad. A Roma si trova anche Palazzo Mignanelli, sede dell'omonima casa di moda.
Le donne più belle del mondo, hanno avuto la possibilità d'indossare "lo stile Valentino", e le major delle grandi case produttrici, sanno perfettamente, che per una serata d'eccezione, un abito del grande stilista italiano è una garanzia.