martedì 28 maggio 2024

La personale newsletter dell’ESTETISTA CINICA -

 


Conosciamo Cristina di Veralab per i suoi prodotti beauty, per le sue iniziative durante il Festival di Sanremo e soprattutto perche’ pur essendo social, quando si espone e’ sempre naturale e sincera. 
Ci piace Cristina.
Oggi pomeriggio ci e’ pervenuta una sua e.mail che probabilmente e’ stata inviata a molteplici persone.
La pubblichiamo per diversi motivi : l’amore per la sua mamma, per il suo cane e per “quel profumo di tabacco” che abbiamo respirato leggendo il racconto.
Ancora una volta Cristina ha confermato di essere “una di noi”, affezionata ai suoi cari e sofferente per la loro dipartita.
Cristina ha scritto:

“Questa non è una newsletter commerciale, forse non è nemmeno una newsletter ma io devo dirti una cosa e non so come farlo in modo che sia in sintonia con come mi sento e quindi ho pensato che l’unico modo era farlo così.
Il nostro Otto ci ha lasciati, la sua cardiopatia non gli ha dato scampo e nonostante abbiamo provato a stabilizzarlo in ogni modo non c’è stato verso. Otto è arrivato nella mia vita 11 anni fa e poi a spizzichi si è infilato anche in quella di chi mi segue, con la sua codina felice al check out dell’ecommerce o nella mail degli auguri di compleanno.
Otto è diventato il finanziatore dell’azienda in risposta a chi credeva che “dietro la cinica” ci fossero astuti maschi danarosi.
Otto non ha imparato a prendere i biscotti al volo, o forse li lanciavo male io. Otto è stato il compagno di giretti della mia mamma, quando ancora camminava ed era talmente bravo da aspettarla, lenta e col suo passo incerto. Li guardavo da lontano caracollare verso il parco ed erano una buffa coppia accomunata dal colore arancione: i capelli della Rosi e le orecchie di Otto. 
Otto è stato l’unico cane che anziché avere odore di cane aveva l’odore delle sigarette muratti che mia mamma ha fumato di nascosto fino a quando le è stato possibile, se le procurava corrompendo chiunque visto che io gliele vietavo: veniva smascherata dall’odore del fumo di cui si impregnava Otto.
La mia mamma è mancata quasi un anno fa, qualcuno sui social ha scritto che mi ero inventata la sua morte per creare hype sul lancio del make up, non credo di aver ancora accettato che si possa pensare e poi scrivere una cosa del genere. 
Per questo di Otto ti parlo qui, al riparo dai commenti miserabili. Voglio pensare che ci sia un parco in cui Otto sta passeggiando con mia mamma che finalmente può fumarsi le sigarette in pace e insieme vadano a prendere il gelato, per lui una coppetta al fiordilatte per lei il cioccolato che le lascia sempre gli angoli della bocca sporchi. Voglio pensarli così, in questa fine di maggio all’ombra profumata dei tigli.”

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