Disponibile dal 15 gennaio “Manchi” il
brano d’esordio dei Favola, duo futurepop composto da Riccardo Riccio
e Diego Mora, ventenni che hanno deciso di mettere in comune le
rispettive esperienze in ambito musicale per consacrarsi allo scopo di lanciare
un genere già affermato nelle scene underground estere, ma ancora sconosciuto
in Italia.
Il futurepop
nasce a fine anni ’90 e si caratterizza per la forte influenza del synth pop e
le sonorità electro industrial, unite per creare brano estremamente ballabili.
È
questo il caso di “Manchi” che, nel suo essere stato registrato e
sviluppato tra Inghilterra e Italia, riassume in sé il suo sapore
internazionale e il proposito dei due musicisti e produttori di introdurre
queste nuove sonorità a casa nostra.
Tra
drop e campionature personalissime, il brano racconta con un sorriso
malinconico la nostalgia per amori che, per quanto passati, lasciano
sempre una traccia. Un’istantanea che fermi un breve momento di felicità,
facendolo rivivere anche quando si sarà concluso.
Riccardo
e Diego raccontano un amore fresco, spontaneo, ma con la
consapevolezza di chi lo ha visto finire e cerca di trattenerne l’essenza,
le sensazioni.
“Questa
canzone racchiude il nostro desiderio di vivere emozioni bellissime legate ad
amori passati e di immortalarle in una foto per non dimenticare mai quelle
sensazioni vissute”.
Scavando
nelle storie individuali dei due componenti, vediamo come il loro primo vero
amore è quello per la musica, che li ha accomunati fin dall’infanzia
facendoli poi incontrare per la prima volta nelle aule della ACM University
of London.
Da lì
è cambiato tutto: la nascita dei Favola, in cui vanno a confluire gli anni di
esperienza di ciascuno dei due, scatenando immediatamente la reazione sui
social, in particolare Tik Tok e Instagram, e rubando i cuori di
migliaia di teenager, che li hanno fin da subito acclamati come loro idoli.
Ma non
sono solo i like a parlare: nonostante la giovane età entrambi possono vantare
un’ampia esperienza nel songwriting e nel music producing, tanto da potersi
permettere di autoprodurre i propri lavori.
Il loro
incontro ha permesso ad entrambi di far esplodere quel potenziale latente che
da tempo cercavano di sviluppare.
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