Redazione - Direttore: Gianluca Navarra - Capo redattore Roby Randelli - Redattori - Daniele Balestra, Simone Valenti, Roberta Del Buono, Valeria Romano, Renato Pesenti, Marilù Presta.
giovedì 28 gennaio 2021
domenica 24 gennaio 2021
Le dirette Facebook di Paolo Crepet tutte le domeniche alle ore 18 - introdotte da Jonny Malavasi -
Appuntamento interessante, necessario e quanto mai attuale in questo particolare momento di emergenza sanitaria, la diretta facebook di Paolo Crepet in questa domenica del 24 gennaio 2021.
Una responsabilità che il Dott. Crepet dal suo studio sente particolarmente, e risponde ad un numero di domande a lui rivolte dagli ascoltatori ed utenti del web.
La prima domanda:
"Ho due figli che sono alla fine degli studi, come li possiamo rincuorare in questo periodo..........."
Crepet risponde:
Un conto è essere preoccupati (e dobbiamo esserlo) ma la preoccupazione non deve prevalere su quello che ci accadrà. Ai ragazzi si augura di fare qualcosa di strepitoso, ad esempio "studiare". Il futuro avrà bisogno della loro preparazione del loro talento, della loro passione. Questa battaglia difficile andrà vinto e la vinceremo, come abbimo vinto la polio, il vaiolo, questa è più insidiosa, ma dobbiamo pensare che i nostri ragazzi non avranno un torto sul loro futuro. Appena il mondo si aprirà, torneremo a volare a costi bassi sugli aerei e tutti giovani e non torneremo a volare.
2) domanda
Domani i miei figli ritorneranno a scuola e non vogliono uscire, come dobbiamo fare.
Risposta
Capisco è troppo tempo che siamo a casa. Ci siamo dimenticati che i ragazzi ci guardano e ci vedono impietriti ed hanno i nostri stessi sentimenti. Dobbiamo dire ai ragazzi che debbono tornare nei loro luoghi, a scuola. Ci si incontra, si impara l'educazione ed il rispetto. Fuori di casa il più presto possibile, per guardare negli occhi i propri amici
3) domanda
Come facciamo a distogliere i ragazzi da questa tecnologia
Risposta
Crepet si aggancia ai fatti di cronaca appena accaduti della ragazza di 10 anni che su TIK-Tok ha fatto un gioco infernale rimettendoci la vita
I ragazzi a 10 anni non debbono avere a disposizione cellulari e computer. Un conto è 10/12 anni ed un altro 17/18. Bisogna dare un'occhiata a quello che fanno i ragazzi. Vanno controllati. Il cellulare non va lasciato in mano ad un bambino alle 23,30 di sera. Il genitore deve essere in grado di prendere il cellulare e riporlo in un cassetto a chiave.
4) domanda
Un ragazzo che finisce la terza media come farà a scegliere la nuova scuola?
Risposta
Nei prossimi 5 mesi si spera che i ragazzi tornino a scuola e potranno scegliere il loro indirizzo, informandosi con gli amici, l'offerta è enormemente più vasta e non pensate solo al liceo classico.
Non c'è niente di straordinario nello scegliere solo il classico, perchè non scegliere un settore alberghiero, turistico, nella ristorazione.
Solo a Roma ci sono più avvocati che in tutta la Francia e non ci sono psicologi e non troveranno lavoro. Si troverà più lavoro nel settore della ristorazione. Pensate che bello riempire di zuppa una tavola, appagare il gusto dei clienti in un ristorante.
5) come fargli scoprire la passione (ai ragazzi)
Risposta:
Qualsiasi cosa sia una passione (dei genitori) è un esempio per i figli
6) Proff. Crepet dia un consiglio agli insegnanti
Risposta
I ragazzi vanno valutati guardandoli negli occhi. Se lo sguardo è triste tutto è più difficile, se lo sguardo è pieno di luce c'è una strada da percorrere.
Una maestra non è meno importante di un Presidente del Consiglio.Il Presidente passa e magari non si ricorda, mentre il volto ed il nome di una maestra si ricorda per tutta la vita.
Mettete in grado i bambini di tirare fuori le loro passioni.
La manualità fa crescere qualcosa che è personale, come il Lego, il pongo.
7) ho un figlio autistico che continuo a far camminare per arginare la sua aggressività
Risposta:
Abbiamo pensato poco ai bambini ed ancor meno ai bambini che hanno difficoltà. Ci siamo scordati o voluti scordare dei bambini che hanno una difficoltà, pensiamo ai bambini sordi. Come fanno da soli ad apprendere in questo periodo di solitudine totale?
Primo intervento in diretta
La signora Damiano Kweku Civini parla delle passioni di suo figlio: pesca e varie
Risposta:
La passione non è un francobollo che si attacca su una busta.
Può perdersi, o può rimanere.
Il problema della passione è come un cacciavite, bisogna avere uno strumento che nella vita ti indirizzi, di qualsiasi passione si tratti. La passione potrà rimanere negli anni, o perdersi. L'importante è averla.
9) domanda "Cosa succederà quando saremo tutti salvi?"
Risposta:
La salvezza non è esattamente non avere più il Virus. Ci sarà sicuramente una lunga riabilitazione, e dovremo ridimensionare la nostra vita. Cenare in 4 o in 6 e non in 27 è meglio. In 4 o 6 parli, in 27 tiri su il calice e brindi. Non ci dobbiamo vergognare della vita che abbiamo fatto, sempre fuori al ristorante, rientrando tardi al mattino.Dopo tutta sta pestilenza un po' di sobrietà servirà. Una volta vaccinati, non deve tornare la cagnara di una volta, fino alle 5 alle 6 o 7 del mattino. Si dovrà tornare ad una vita simpatica e non arrambante. Soprattutto per quei ragazzi che studiano all'Università. Come si fa a rientrare a casa alle 6 del mattino e cominciare a studiare alle 8?
10) domanda "la fiducia nel futuro per i figli"
Risposta
Smettiamo di essere pessimisti.Il mondo è meraviglioso, accadranno delle cose stupende. Potremmo pensare di lavorare un pochino di meno. Dedicare la nostra vita a qualcosa di diverso dal lavoro e dai figli. Di fronte a noi non c'è il diluvio universale che in parte abbiamo già passato. Ci sono dei nuovi farmaci che sono stati inventati ora (vedi il vaccino somministrato a Trump), abbiamo capito quanto ci manchi la cultura. Che i giovani mettano su un gruppo teatrale, musicale, dipingano. Noi genitori non li eccitiamo abbastanza se parliamo solo di morti, di sofferenza, e continuando così le nuove generazioni potrebbero crescere in credito di qualcosa.
Valentina in diretta:
Domanda: "Intanto grazie dei suoi consigli meravigliosi" Ho 2 figli 15 ed 11anni. Noi abitiamo a Termini Imerese e mio figlio va sempre in bicicletta e fa km infiniti, ed io non riesco a controllarlo e sono preoccupata.
Risposta:
I problemi sono 2. Non se ne puo' piu' della DAD, di stare in casa a fare la didattica a distanza. Gli insegnanti non sono stati istruiti ed è stato un insuccesso. La stragrande maggioranza dei ragazzi hanno paura, ma non vedono l'ora di tornare a scuola. Bisogna avere il coraggio di credere nei figli. Lasciarli respirare, non rimanere tutta la vita in un garage. C'è stata un'emergenza, dobbiamo uscire da questa emergenza. Il ragazzo deve essere libero di andare in bicicletta e la mamma non deve asfissiare il figlio.
11) Sergio in diretta dalla provincia di Taranto
"Se è giusto indirizzare una figlia di 13 anni nella scelta della scuola superiore" Non hanno una visione del futuro.
Risposta:
La scuola media superiore non è più cosi' fondamentale come lo era una volta. Oggi puoi fare una cosa ed andare all'Università e farne un'altra. La scuola media superiore deve dare le basi culturali che ci vogliono soprattutto l'inglese. Se va allo scientifico, classico, magistrali, deve imparare la lingua. Non è pensabile non saper scrivere una e.mail in inglese.
Prendete un quaderno e scrivete in una pagina tutto quello che vi piace e pensate di sapere fare.
Girate il foglio e fate il contrario. Avrete le risposte.
Occorre saper ascoltare i ragazzi
internvento in Diretta con Manuela da Anzio
"Sono un'insegnante di una scuola Alberghiera".In questi tempi ma non strettamente legati al Covid, parlando con i giovani rispondono "ora mai non c'è più nulla da fare". La visione che hanno i giovani del loro prossimo futuro è angosciante.
Capire che manca il senso del valore della cultura. I modelli a cui i ragazzi si ispirano non hanno una storia culturale, ma sono legati ai soldi.
Come riuscire a rompere questo elemento culturale ed i ragazzi esprimono perchè vivono nelle loro famiglie?
Risposta di Crepet:
Io nei confronti dei genitori, divento una bestia. Il gusto sadico di dire ai figli il mondo è finito non c'è più nulla da fare. Dobbiamo usare l'ironia e smontare questi miti: televisione, grande fratello.
La "televisione" ed il "grande fratello" non possono essere il modello di una carriera per una persona. Tra tanti cantanti in classifica 10 anni anni fa, quanti ne sono rimasti oggi. Chiediamoci perchè ci sono cantanti in auge da 40 anni ed altri no. E non rincorriamo la carriera dell'unico Rapper che incassa milioni, perchè è l'unico.
Ritorniamo alla passione, lontani dalla malavita che accorcia la vita (non si arriva ai 40 anni). Naturalmente la risposta si riferisce alla domanda dell'insegnante di Termini Imerese, realtà che Crepet conosce molto bene, essendo stato ospite di un prete molti anni fa, per scongiurare un particolare momento critico nella realtà giovanile della città.
Per concludere, consigliano vivamente a tutti i nostri lettori di collegarsi domenica prossima in diretta Facebook con Paolo Crepet introdotto da Jonny Malavasi.Potrete ascoltare le domande e le risposte e potrete intervenire direttamente proponendo un vostro quesito.
Per noi, queste dirette sono una gioia per l'anima.
Perchè siamo fatti di passione e di mille quesiti. E la domenica per fortuna, c'è qualcuno che risponde.
Ed alla domanda finale di Crepet "Vi siete divertiti"
Si! Ci siamo divertiti.
Testo di
Roby Randelli
per Stare Sul Pezzo
WWW.STARESULPEZZO.BLOGSPOT.IT
staresulpezzo@gmail.com
"Manchi" è il brano d'esordio del duo FAVOLA
Disponibile dal 15 gennaio “Manchi” il
brano d’esordio dei Favola, duo futurepop composto da Riccardo Riccio
e Diego Mora, ventenni che hanno deciso di mettere in comune le
rispettive esperienze in ambito musicale per consacrarsi allo scopo di lanciare
un genere già affermato nelle scene underground estere, ma ancora sconosciuto
in Italia.
Il futurepop
nasce a fine anni ’90 e si caratterizza per la forte influenza del synth pop e
le sonorità electro industrial, unite per creare brano estremamente ballabili.
È
questo il caso di “Manchi” che, nel suo essere stato registrato e
sviluppato tra Inghilterra e Italia, riassume in sé il suo sapore
internazionale e il proposito dei due musicisti e produttori di introdurre
queste nuove sonorità a casa nostra.
Tra
drop e campionature personalissime, il brano racconta con un sorriso
malinconico la nostalgia per amori che, per quanto passati, lasciano
sempre una traccia. Un’istantanea che fermi un breve momento di felicità,
facendolo rivivere anche quando si sarà concluso.
Riccardo
e Diego raccontano un amore fresco, spontaneo, ma con la
consapevolezza di chi lo ha visto finire e cerca di trattenerne l’essenza,
le sensazioni.
“Questa
canzone racchiude il nostro desiderio di vivere emozioni bellissime legate ad
amori passati e di immortalarle in una foto per non dimenticare mai quelle
sensazioni vissute”.
Scavando
nelle storie individuali dei due componenti, vediamo come il loro primo vero
amore è quello per la musica, che li ha accomunati fin dall’infanzia
facendoli poi incontrare per la prima volta nelle aule della ACM University
of London.
Da lì
è cambiato tutto: la nascita dei Favola, in cui vanno a confluire gli anni di
esperienza di ciascuno dei due, scatenando immediatamente la reazione sui
social, in particolare Tik Tok e Instagram, e rubando i cuori di
migliaia di teenager, che li hanno fin da subito acclamati come loro idoli.
Ma non
sono solo i like a parlare: nonostante la giovane età entrambi possono vantare
un’ampia esperienza nel songwriting e nel music producing, tanto da potersi
permettere di autoprodurre i propri lavori.
Il loro
incontro ha permesso ad entrambi di far esplodere quel potenziale latente che
da tempo cercavano di sviluppare.