L'olio di oliva è un ingrediente presente nelle case di ognuno di noi, ma forse non tutti sanno che non dà il meglio di sé solo in cucina... Le sue caratteristiche lo rendono ideale anche per chi vuole prendersi cura della propria bellezza: già nell'antico Egitto, l'olio di oliva veniva infatti utilizzato dalle donne per la cura del corpo e dei capelli, per nutrire a fondo l'epidermide e dare morbidezza anche alle chiome più indisciplinate.
È vero che l'unica soluzione contro le doppie punte è tagliare i capelli? Una volta che si sono formate, purtroppo si, tagliarle è l'unica cosa da fare. Quello che puoi fare invece è prevenirle, mantenendo le lunghezze idratate a fondo. Per farlo non serve acquistare prodotti particolari o costosi: l'olio di oliva che hai in cucina è perfetto.
Per nutrire i tuoi capelli con un impacco idratante una volta a settimana, ti basta inumidire le punte con uno spruzzino e applicare con le mani qualche goccia di olio di oliva. Lascia agire l'impacco per circa venti minuti e poi procedi con il lavaggio.
L'impacco con olio di oliva può essere utilizzato anche come ristrutturante dopo una giornata di sole e mare: la sua capacità emolliente permetterà di avere una chioma facile da pettinare e morbida, eliminando l'effetto stopposo causato dalla salsedine.
Per nutrire i capelli danneggiati da smog, trattamenti chimici, tinte e uso intensivo del calore in fase di styling, puoi realizzare a casa una maschera nutriente pre-shampoo a base di olio di oliva e miele.
Mescola 3 cucchiai di olio di oliva con 2 cucchiai di miele fino ad ottenere un composto omogeneo. Distribuisci quindi la maschera uniformemente sulle lunghezze a capelli umidi e raccoglili in una cuffia da doccia o con del cellophane (in inverno, per mantenere la testa al caldo, puoi avvolgere sopra la cuffia una salvietta). Lascia agire la maschera per circa 20 minuti, risciacqua con abbondante acqua tiepida e poi procedi con uno shampoo delicato.
L'unione di miele e olio di oliva ti permetterà di nutrire a fondo i tuoi capelli e di avere una chioma morbida e idratata, lucidando il capello senza appesantirlo.
Facciamo un passo indietro: il punto da cui partire per avere capelli sani è comunque il cuoio capelluto. L'accumulo di smog, le cellule morte e il sudore possono infatti ostruire i follicoli e interferire con la crescita dei capelli. Per questo è utile cambiare la propria routine di bellezza inserendo, una volta ogni due settimane, uno scrub delicato per il cuoio capelluto, con l'obiettivo di ripristinare la corretta ossigenazione di tessuti e bulbi capillari.
Preparare a casa lo scrub per il cuoio capelluto è molto semplice: basta unire in una ciotola 2 cucchiai di olio di oliva e 3 cucchiai di zucchero (sia bianco che grezzo, meglio se con granelli di dimensioni differenti), a cui puoi aggiungere anche qualche goccia di olio essenziale di lavanda, rosmarino, camomilla o limone.
Mischia gli ingredienti fino a creare un crema omogenea da applicare sulla cute umida, prima del lavaggio. Distribuisci uniformemente lo scrub sul cuoio capelluto e massaggia per qualche minuto. L’azione dello zucchero massaggiato con dolcezza aiuta a rimuovere le cellule morte e il sebo in eccesso, senza seccare i capelli, grazie alla presenza dell’olio di oliva. Dopo aver massaggiato il composto per alcuni minuti, sciacqua con acqua tiepida e procedi con la tua solita routine, partendo dallo shampoo.
Se vuoi domare capelli ricci che tendono a incresparsi l'olio di oliva può essere un tuo alleato.
A capelli puliti e asciutti, metti qualche goccia di olio di oliva sulle mani e distribuiscila sui palmi e sulle dita. Ora applica l'olio sui capelli con la tecnica dello scrunching.
La parola potrà sembrarti strana, ma se hai i capelli ricci è un gesto che hai fatto molte volte durante l'asciugatura, ovvero accartocciare le singole ciocche con il palmo della mano dal basso verso l'alto.
La giusta dose di olio ti aiuterà a eliminare l'effetto crespo senza appesantire i capelli.
Per prenderti cura dei tuoi capelli scegli un olio di oliva di qualità come il nostro Olio di Oliva Tradizionale, che contiene circa il 30% di olio EVO. Grazie al suo contenuto di vitamina A, vitamina E e acidi grassi, l'alta percentuale di olio EVO favorisce l'idratazione e la conseguente morbidezza del capello.
L'articolo se vi incuriosisce è liberamente tratto daI progetti di una grande Famiglia "I FRATELLI CARLI". Se volete conoscere i loro prodotti
consultate il sito ricco di promozioni.
Cosa possiamo consigliarvi?
Tutto!
L'olio, i pomodori essiccati, il pesto, l'aceto balsamico in glassa, i dolci tipici liguri, i prodotti per il beauty della linea Mediterranea, le olive taggiasche, i carciofini, la schiacciata di focaccia, le saponette ed i saponi all'olio d'oliva.
Non ve ne pentirete.
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FRATELI CARLI SPA
Via Garessio, 11
18100 Imperia
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+39 0183 7080
Redazione - Direttore: Gianluca Navarra - Capo redattore Roby Randelli - Redattori - Daniele Balestra, Simone Valenti, Roberta Del Buono, Valeria Romano, Renato Pesenti, Marilù Presta.
martedì 31 marzo 2020
"La dedizione e la passione per il nostro lavoro sono rimaste invariate. Siamo pronti a vivere i prossimi cento anni con gli stessi propositi di eccellenza che ci hanno sempre contraddistinto. " FRATELLI CARLI- GUSTO-TRADIZIONE- INNOVAZIONE- PRODOTTI TIPICI LIGURI - CON UN OCCHIO TESO ALLA BELLEZZA ED AL BEAUTY -
"MUSICA CHE UNISCE" - STASERA NON SI ESCE - CI SI SINTONIZZA SU RAI 1 - 20,30 NATURALMENTE -
Stasera 31 marzo 2020 tutti sintonizzati su RAI 1 o su RAI Radio 2 per assistere ad uno spettacolo più unico che raro.
Un concentrato di artisti, musicisti, autori, parolieri, sportivi, attori/attrici, presentatori PER ASSISTERE AD UN EVENTO GRATUITO..
LA MUSICA NON E' MAI STATA COSI' PROTAGONISTA, SOPRATTUTTO IN QUESTO MOMENTO "DELICATO" PER IL NOSTRO PAESE.
Per organizzare il "Tour" di un artista di solito servono mesi di programmazione, telefonate, contatti, mentre in questo caso, tutto si è incastrato alla perfezione.
Io chiamo te, tu chiami lui, ci ritroviamo sullo stesso palco in una performance umana di immenso valore.
Molti artisti sono reduci dal recente Festival di Sanremo, con la presenza dei terzi classificati "Pinguini Tattici Nucleari" che segnaliamo perchè ci piacciono e non poco. E poi, per dirla tutta gli abbiamo portato fortuna. Ci hanno regalato il bouquet di fiori la serata della sfilata sul Red Carpet Sanremese, e si sono piazzati al terzo posto.
Loro sono stati la novità per il grande pubblico, ma stasera ci sarà l'imbarazzo della scelta..
Young, adulti ed Over, alle 20,30 stasera tutti sintonizzati su RAI1, uniti sotto un unico comune divisore:
LA MUSICA CHE UNISCE
Si allunga la lista di artisti e personaggi dello spettacolo che - a titolo gratuito - parteciperanno alla serata “Musica che unisce”, trasmessa martedì 31 marzo, a partire dalle 20.30 su Rai1, e in simulcast su Rai Radio2, con la voce narrante di Vincenzo Mollica, per sostenere una raccolta fondi interamente destinata alla Protezione Civile, impegnata quotidianamente contro il coronavirus.
Al grande show, in onda senza interruzioni pubblicitarie e in cui ognuno degli ospiti contribuirà da remoto inviando la propria performance, si sono aggiunti Enrico Brignano, Pierfrancesco Favino, Gigi Proietti e Virginia Raffaele.
Si arricchisce anche il cast musicale con la presenza di Marco Masini, Pinguini Tattici Nucleari e Il Volo. Tra gli sportivi l’olimpionico di nuoto Gregorio Paltrinieri.
Avevano già confermato la propria adesione: Alessandra Amoroso, Andrea Bocelli, Brunori Sas, Cesare Cremonini, Diodato, Elisa, Emma, Ermal Meta, Fedez, Francesca Michielin, Francesco Gabbani, Gazzelle, Gigi D’Alessio, Levante, Ludovico Einaudi, Mahmood, Marco Mengoni, Negramaro, Paola Turci, Riccardo Cocciante, Tiziano Ferro, Tommaso Paradiso.
E, ancora, la danza con l'étoile Roberto Bolle e il cinema con Luca Zingaretti e Paola Cortellesi. Dal mondo sportivo Andrea Dovizioso, Bebe Vio, Federica Brignone, Federica Pellegrini, Roberta Vinci, Valentino Rossi.
Non mancherà uno spazio informativo, grazie al Ministero della Salute con esperti del mondo scientifico.
"Musica che unisce" sarà disponibile anche su tutte le piattaforme Rai: RaiPlay, canali YouTube e Facebook.
Musica che unisce è un evento ideato da Latarma Management srl e prodotto in collaborazione con Rai.
Credits: RAI - Ufficio Stampa
lunedì 30 marzo 2020
AVVISO PUBBLICO PER LE AZIENDE LOMBARDE - SMART WORKING - DOTAZIONE FINANZIARIA -
Regione Lombardia ha approvato un Avviso pubblico finalizzato alla promozione nelle imprese lombarde dello smart working, un modello organizzativo che consente una maggiore flessibilità per quanto riguarda il luogo e i tempi di lavoro e che in questo eccezionale momento di emergenza ha manifestato tutte le proprie potenzialità.
La misura è rivolta ai datori di lavoro, iscritti alla Camera di Commercio o in possesso di partita IVA, con almeno 3 dipendenti, per:
Azione A: servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working con relativo accordo aziendale o regolamento aziendale approvato e pubblicizzato nella bacheca e nella intranet aziendale:
– Attività preliminari all’adozione del piano di smart working;
– Attività di formazione rivolta al management/middle management e agli smart worker;
– Avvio e monitoraggio di un progetto pilota.
Azione B: acquisto di “strumenti tecnologici” per l’attuazione del piano di smart working:
– Acquisto di nuova strumentazione tecnologica hardware (notebook, smartphone, accessori);
– Acquisto di software funzionali allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità smart working.
Le attività dovranno essere svolte esclusivamente presso sedi operative o di esercizio lombarde.
DOTAZIONE FINANZIARIA
La dotazione finanziaria è pari a 4.500.000,00 euro, suddivisi come segue:
• € 3.000.000,00 destinati alla realizzazione di interventi nell’ambito dell’Azione A – Supporto all’adozione del piano di smart working
• € 1.500.000,00 destinati alla realizzazione di interventi nell’ambito dell’Azione B – Supporto all’attuazione del piano di smart working.
Con decreto regionale 3516 del 18 marzo 2020, la partecipazione al bando è stata estesa anche ai datori di lavoro che hanno introdotto il lavoro agile per i propri dipendenti nel periodo dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, a partire dal 25 febbraio 2020 per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020.
Per questi datori di lavoro saranno ammissibili al contributo le spese sostenute a partire dal 25 febbraio 2020 per l’acquisto della strumentazione tecnologica e l’attuazione delle attività in smart working, a condizione realizzino tutte le attività previste dall’avviso (al paragrafo B.2) e introducano stabilmente il lavoro agile come modalità di lavoro regolamentata all’interno dell’azienda.
AGEVOLAZIONE
L’agevolazione è concessa a fondo perduto sotto forma di voucher aziendale destinato ai soggetti in possesso dei requisiti elencati al paragrafo “Chi può partecipare”. Il valore del voucher varia in relazione al numero di dipendenti delle sedi operative/unità produttive attive e localizzate sul territorio di Regione Lombardia alla data di accettazione del finanziamento ed è fruibile all’interno di massimali.
SCADENZE
Le domande potranno essere presentate a partire dal 2 aprile 2020 fino al 15 dicembre 2021.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 2 aprile 2020 fino al 15 dicembre 2021 fino ad esaurimento della dotazione finanziaria.
Per qualsiasi chiarimento o informazione in merito all’Avviso è possibile scrivere alla casella di posta elettronica: smartworking@regione.lombardia.it
Per assistenza tecnica sull’utilizzo del servizio on line della piattaforma Bandi online scrivere alla casella mail bandi@regione.lombardia.it o contattare il numero verde 800.131.151 attivo dal lunedì al sabato escluso festivi dalle ore 8.00 alle ore 20.00.
La misura è rivolta ai datori di lavoro, iscritti alla Camera di Commercio o in possesso di partita IVA, con almeno 3 dipendenti, per:
Azione A: servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working con relativo accordo aziendale o regolamento aziendale approvato e pubblicizzato nella bacheca e nella intranet aziendale:
– Attività preliminari all’adozione del piano di smart working;
– Attività di formazione rivolta al management/middle management e agli smart worker;
– Avvio e monitoraggio di un progetto pilota.
Azione B: acquisto di “strumenti tecnologici” per l’attuazione del piano di smart working:
– Acquisto di nuova strumentazione tecnologica hardware (notebook, smartphone, accessori);
– Acquisto di software funzionali allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità smart working.
Le attività dovranno essere svolte esclusivamente presso sedi operative o di esercizio lombarde.
DOTAZIONE FINANZIARIA
La dotazione finanziaria è pari a 4.500.000,00 euro, suddivisi come segue:
• € 3.000.000,00 destinati alla realizzazione di interventi nell’ambito dell’Azione A – Supporto all’adozione del piano di smart working
• € 1.500.000,00 destinati alla realizzazione di interventi nell’ambito dell’Azione B – Supporto all’attuazione del piano di smart working.
Con decreto regionale 3516 del 18 marzo 2020, la partecipazione al bando è stata estesa anche ai datori di lavoro che hanno introdotto il lavoro agile per i propri dipendenti nel periodo dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, a partire dal 25 febbraio 2020 per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020.
Per questi datori di lavoro saranno ammissibili al contributo le spese sostenute a partire dal 25 febbraio 2020 per l’acquisto della strumentazione tecnologica e l’attuazione delle attività in smart working, a condizione realizzino tutte le attività previste dall’avviso (al paragrafo B.2) e introducano stabilmente il lavoro agile come modalità di lavoro regolamentata all’interno dell’azienda.
AGEVOLAZIONE
L’agevolazione è concessa a fondo perduto sotto forma di voucher aziendale destinato ai soggetti in possesso dei requisiti elencati al paragrafo “Chi può partecipare”. Il valore del voucher varia in relazione al numero di dipendenti delle sedi operative/unità produttive attive e localizzate sul territorio di Regione Lombardia alla data di accettazione del finanziamento ed è fruibile all’interno di massimali.
SCADENZE
Le domande potranno essere presentate a partire dal 2 aprile 2020 fino al 15 dicembre 2021.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 2 aprile 2020 fino al 15 dicembre 2021 fino ad esaurimento della dotazione finanziaria.
Per qualsiasi chiarimento o informazione in merito all’Avviso è possibile scrivere alla casella di posta elettronica: smartworking@regione.lombardia.it
Per assistenza tecnica sull’utilizzo del servizio on line della piattaforma Bandi online scrivere alla casella mail bandi@regione.lombardia.it o contattare il numero verde 800.131.151 attivo dal lunedì al sabato escluso festivi dalle ore 8.00 alle ore 20.00.
ENZO JANNACCI - IL FIGLIO PAOLO - CASA JANNACCI A MILANO - PER CHI HA BISOGNO DI UN AIUTO TEMPORANEO -
ENZO JANNACCI
Cantautore e cabarettista italiano
Data di nascita
Lunedì 3 giugno 1935
Luogo di nascita
Milano, Italia
Data di morte
Venerdì 29 marzo 2013 (a 77 anni)
Luogo di morte
Milano, Italia
Laureatosi in medicina all'Università degli studi di Milano, si è specializzato in chirurgia generale, esercitando la professione di medico chirurgo anche quando, baciato dal successo, avrebbe potuto lasciare tutto.
Anche sul piano musicale la sua preparazione non era indifferente. Parallelamente alla maturità scientifica ed agli studi universitari ha frequentato il conservatorio, diplomandosi in pianoforte, diplomato in armonia, composizione e direzione d'orchestra.
Durante gli anni '80 a Milano Enzo e Paolo Jannacci inaugurarono un locale magico, sito nel centro di Milano. Si scendevano gli scalini, del locale e si intravedeva Paolo chino sul pianoforte nell'intento di suonare il jazz per gli avventori, per i giovani, per gli amanti della bella musica.
Ad Enzo Jannacci a Milano è stata istituita:
Casa Jannacci
È una struttura per l’accoglienza temporanea di persone adulte in difficoltà, in grave stato di bisogno, prive di alloggio e senza mezzi economici per procurarselo.
Cosa offre
Nel rispetto del regolamento di Casa Jannacci “Norme temporanee di funzionamento” ,
l’accoglienza diurna e notturna offre agli/alle ospiti i seguenti servizi:
servizio docce
servizio lavanderia
deposito bagagli
guardaroba
custodia documenti e valori
servizio mensa serale
biblioteca con postazioni pc e wifi,
sala soggiorno maschile e sala soggiorno femminile dotate di wifi
sala soggiorno mista dotata di televisore
Sviluppo personale
Ciascun ospite viene inoltre supportato nel raggiungimento della massima autonomia individuale, sulla base delle proprie capacità e potenzialità personali.
Durante la permanenza è quindi possibile accedere a:
servizi sociali
servizi educativi
servizio sanitario (servizio medico/infermieristico)
Unità diritto alla Salute
Centro Diurno
Requisiti per l’accesso
L’accoglienza è rivolta a persone di ambo i sessi, italiani/e, stranieri/e o apolidi.
Possono accedere al servizio, mediante compilazione di autocertificazione, persone:
di età compresa tra i 18 e i 65 anni con autosufficienza psicofisica che consenta la vita in comunità
con un reddito non superiore al “minimo vitale”, equivalente alla pensione minima INPS per i lavoratori dipendenti
prive di sistemazione alloggiativa in città o altrove
prive di proprietà immobiliare
Quanto costa
Contributo di € 1,50 per posto letto e di € 1,50 per il pasto serale.
Documenti richiesti
carta di identità
permesso di soggiorno, o ricevuta attestante la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno (con data non superiore ai sei mesi al momento del colloquio di segretariato sociale)
passaporto
referto di idoneità sanitaria alla vita di comunità (Test Mantoux).
Appuntamento e colloquio
Presentarsi di persona presso la Reception di Casa Jannacci per prendere appuntamento per un colloquio con l’assistente sociale.
Casa Jannacci
Viale Ortles, 69 – 20139 Milano - Municipio 5
orari di ricevimento per fissare l’appuntamento:
• lunedì, giovedì, venerdì dalle 9:00 alle 11:30 e dalle 13:30 alle 15:30
• martedì dalle 9:00 alle 11:30
CREDITS: COMUNE DI MILANO
Cantautore e cabarettista italiano
Data di nascita
Lunedì 3 giugno 1935
Luogo di nascita
Milano, Italia
Data di morte
Venerdì 29 marzo 2013 (a 77 anni)
Luogo di morte
Milano, Italia
Laureatosi in medicina all'Università degli studi di Milano, si è specializzato in chirurgia generale, esercitando la professione di medico chirurgo anche quando, baciato dal successo, avrebbe potuto lasciare tutto.
Anche sul piano musicale la sua preparazione non era indifferente. Parallelamente alla maturità scientifica ed agli studi universitari ha frequentato il conservatorio, diplomandosi in pianoforte, diplomato in armonia, composizione e direzione d'orchestra.
Durante gli anni '80 a Milano Enzo e Paolo Jannacci inaugurarono un locale magico, sito nel centro di Milano. Si scendevano gli scalini, del locale e si intravedeva Paolo chino sul pianoforte nell'intento di suonare il jazz per gli avventori, per i giovani, per gli amanti della bella musica.
Ad Enzo Jannacci a Milano è stata istituita:
Casa Jannacci
È una struttura per l’accoglienza temporanea di persone adulte in difficoltà, in grave stato di bisogno, prive di alloggio e senza mezzi economici per procurarselo.
Cosa offre
Nel rispetto del regolamento di Casa Jannacci “Norme temporanee di funzionamento” ,
l’accoglienza diurna e notturna offre agli/alle ospiti i seguenti servizi:
servizio docce
servizio lavanderia
deposito bagagli
guardaroba
custodia documenti e valori
servizio mensa serale
biblioteca con postazioni pc e wifi,
sala soggiorno maschile e sala soggiorno femminile dotate di wifi
sala soggiorno mista dotata di televisore
Sviluppo personale
Ciascun ospite viene inoltre supportato nel raggiungimento della massima autonomia individuale, sulla base delle proprie capacità e potenzialità personali.
Durante la permanenza è quindi possibile accedere a:
servizi sociali
servizi educativi
servizio sanitario (servizio medico/infermieristico)
Unità diritto alla Salute
Centro Diurno
Requisiti per l’accesso
L’accoglienza è rivolta a persone di ambo i sessi, italiani/e, stranieri/e o apolidi.
Possono accedere al servizio, mediante compilazione di autocertificazione, persone:
di età compresa tra i 18 e i 65 anni con autosufficienza psicofisica che consenta la vita in comunità
con un reddito non superiore al “minimo vitale”, equivalente alla pensione minima INPS per i lavoratori dipendenti
prive di sistemazione alloggiativa in città o altrove
prive di proprietà immobiliare
Quanto costa
Contributo di € 1,50 per posto letto e di € 1,50 per il pasto serale.
Documenti richiesti
carta di identità
permesso di soggiorno, o ricevuta attestante la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno (con data non superiore ai sei mesi al momento del colloquio di segretariato sociale)
passaporto
referto di idoneità sanitaria alla vita di comunità (Test Mantoux).
Appuntamento e colloquio
Presentarsi di persona presso la Reception di Casa Jannacci per prendere appuntamento per un colloquio con l’assistente sociale.
Casa Jannacci
Viale Ortles, 69 – 20139 Milano - Municipio 5
orari di ricevimento per fissare l’appuntamento:
• lunedì, giovedì, venerdì dalle 9:00 alle 11:30 e dalle 13:30 alle 15:30
• martedì dalle 9:00 alle 11:30
CREDITS: COMUNE DI MILANO
giovedì 26 marzo 2020
TEATRO ALLA SCALA SU RAIPLAY E RAI5 - DISTANTI MA VICINI - LA RAI ED IL TEATRO ALLA SCALA PUNTANO AL LEGAME CON IL LORO PUBBLICO -
30 spettacoli del Teatro alla Scala su RaiPlay e Rai5
Il Teatro alla Scala e la Rai rinnovano la loro collaborazione per offrire agli appassionati di grande musica almeno uno spettacolo al giorno per le prossime settimane. Per il Direttore Musicale Riccardo Chailly, per i componenti dell’Orchestra, del Coro e del Corpo di Ballo, per tutti i lavoratori del Teatro è essenziale, nel momento in cui la Scala come tutti i teatri è costretta a sospendere la programmazione a causa dell’emergenza sanitaria, mantenere il legame con il suo pubblico, con tutti coloro che regolarmente ascoltavano, si emozionavano, discutevano formando insieme a noi una grande comunità fondata sulla nostra tradizione artistica, sulla musica e sulle idee. Ora questo accordo con la Rai permetterà a tutti di vedere alcune delle serate scaligere più memorabili degli ultimi anni in televisione o sul web. Potrete vedere o rivedere i direttori e i cantanti più amati insieme all’orchestra, al coro e al corpo di ballo, le prime degli anni scorsi, spettacoli ormai storici e produzioni recenti, nell’attesa di poterci ritrovare nel nostro Teatro.
Restiamo insieme, anche distanti.
Dominique Meyer
Dal 23 marzo al 21 aprile la piattaforma RaiPlay metterà a disposizione uno spettacolo al giorno: 30 produzioni tra cui 4 balletti, tutte registrate tra il 2008 e il 2019 e in gran parte inedite per il web. Ogni spettacolo resterà visibile per un mese a partire dalla data di pubblicazione.
Dal 6 aprile per quattro settimane Rai5 trasmetterà un’opera al giorno dal lunedì al venerdì alle 10:00; ogni mercoledì si aggiungerà una seconda opera alle 21:15 per un totale di sei titoli alla settimana oltre alle produzioni scaligere già previste nel palinsesto da domenica 22 marzo.
Giovedì 26 marzo
RaiPlay
Richard Wagner, Götterdämmerung
Direttore Daniel Barenboim, regia e scene di Guy Cassiers, scene e luci di Enrico Bagnoli, costumi di Tim van Steenbergen. Con Waltraud Meier, Lance Ryan, Iréne Theorin, Gerd Grochowski. Teatro alla Scala, 2013.
Rai5 ore 18:00
Felix Mendelssohn-Bartholdy, Sogno di una notte di mezza estate
Coreografia George Balanchine © The George Balanchine Trust Scene e costumi Luisa Spinatelli, direttore Nir Kabaretti, Étoiles Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Massimo Murru.
Con la partecipazione degli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. Teatro alla Scala, 2007
Venerdì 27 marzo
RaiPlay
Pëtr Il’ič Čajkovskij. La Bella addormentata nel bosco
Coreografia e regia Rudolf Nureyev Scene e costumi Franca Squarciapino Luci Marco Filibeck, Direttore Felix Korobov, artista ospite Polina Semionova con Timofej Andrijashenko. Teatro alla Scala 2019
Rai5 ore 18:00
Richard Strauss, Salome
Direttore Daniel Harding, regia di Luc Bondy, scene di Erich Wonder, costumi di Susanne Raschig. Con Nadja Michael, Falk Struckmann, Peter Bronder, Iris Vermillon. Teatro alla Scala, 2007.
Sabato 28 marzo
RaiPlay
György Kurtág, Fin de partie
Direttore Markus Stenz, regia di Pierre Audi, scene e costumi di Christof Hetzer.
Con Frode Olsen, Leigh Melrose, Hilary Summers, Leonardo Cortellazzi. Teatro alla Scala, 2018. Prima esecuzione assoluta, commissione del Teatro alla Scala.
Domenica 29 marzo
RaiPlay
Gioachino Rossini, Il viaggio a Reims
Direttore Ottavio Dantone, regia di Luca Ronconi, scene di Gae Aulenti, costumi di Giovanna Buzzi. Con Patrizia Ciofi, Daniela Barcellona, Juan Francisco Gatell, Nicola Ulivieri. Teatro alla Scala, 2009.
Lunedì 30 marzo
RaiPlay
Giuseppe Verdi, Il trovatore
Direttore Daniele Rustioni, regia, scene e costumi di Hugo de Ana. Con Marcelo Álvarez, Maria Agresta, Franco Vassallo, Ekaterina Semenchuk. Teatro alla Scala, 2014.
Martedì 31 marzo
RaiPlay
Ludwig van Beethoven, Fidelio
Direttore Daniel Barenboim, regia di Deborah Warner, scene e costumi di Chloe Obolensky. Con Anja Kampe, Klaus Florian Vogt, Peter Mattei, Falk Struckmann.
Teatro alla Scala, 2014. Inaugurazione della Stagione 2014/2015.
Mercoledì 1 aprile
RaiPlay
Wolfgang Amadeus Mozart, Die Entführung aus dem Serail (Il ratto dal serraglio)
Direttore Zubin Mehta, regia di Giorgio Strehler ripresa da Mattia Testi, scene e costumi di Luciano Damiani, con Lenneke Ruiten, Sabine Devieilhe, Mauro Peter, Maximilian Schmitt e Tobias Kehrer. Teatro alla Scala, 2017, nel ventennale della scomparsa di Giorgio Strehler e nel decennale della scomparsa di Luciano Damiani.
Giovedì 2 aprile
RaiPlay
Giacomo Puccini, Manon Lescaut
Direttore Riccardo Chailly, regia di David Pountney, scene di Leslie Travers, costumi di Marie-Jeanne Lecca. Con Maria José Siri, Roberto Aronica, Massimo Cavalletti, Carlo Lepore. Teatro alla Scala, 2019.
Rai 5 ore 18:00
Ludwig Minkus, La bayadère
Coreografia di Natalia Makarova da Marius Petipa
Scene Pier Luigi Samaritani, costumi Yolanda Sonnabend, direttore David Coleman, Étoiles Svetlana Zakharova, Roberto Bolle. Teatro alla Scala, 2006
Venerdì 3 aprile
RaiPlay
Ludwig Minkus, Don Chisciotte
Coreografia Rudolf Nureyev, scene di Raffaele Del Savio, costumi di Anna Anni, direttore Alexander Titov, artisti ospiti Natalia Osipova, Leonid Sarafanov. Con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia del Teatro alla Scala.
Teatro alla Scala, 2014
Sabato 4 aprile
RaiPlay
Giuseppe Verdi, Attila
Direttore Riccardo Chailly, regia di Davide Livermore, scene di Giò Forma, costumi di Gianluca Falaschi. Con Ildar Abdrazakov, Saioa Hernández, Fabio Sartori, Gianluca Buratto. Teatro alla Scala, 2018. Inaugurazione della Stagione 2018-2019.
Domenica 5 aprile
RaiPlay
Giacomo Puccini, La fanciulla del West
Direttore Riccardo Chailly, regia di Robert Carsen, scene di Robert Carsen e Luis Ca rvalho,costumi di Petra Reinhardt. Con Barbara Haveman, Roberto Aronica, Claudio Sgura, Carlo Bosi. Teatro alla Scala, 2016.
Lunedì 6 aprile
RaiPlay
Giuseppe Verdi, Giovanna d'Arco
Direttore Riccardo Chailly, regia di Moshe Leiser e Patrice Caurier, scene di Christian Fenouillat, costumi di Agostino Cavalca. Con Anna Netrebko, Francesco Meli, Carlos Álvarez, Dmitry Beloselskiy. Teatro alla Scala, 2015. Inaugurazione della Stagione 2015/2016.
Rai 5 ore 10:00
Pagliacci di Ruggero Leoncavallo / Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni
Direttore Daniel Harding, regia di Mario Martone, scene di Sergio Tramonti, costumi di Ursula Patzak, con Oksana Dyka, José Cura, Ambrogio Maestri, Luciana D’Intino, Yonghoon Lee e Claudio Sgura. Teatro alla Scala, 2011.
Martedì 7 aprile
RaiPlay
Wolfgang Amadeus Mozart, La finta giardiniera
Direttore Diego Fasolis, regia di Frederic Wake-Walker. Con Hanna-Elisabeth Müller, Anett Fritsch, Bernard Richter, Giulia Semenzato e Mattia Olivieri. Teatro alla Scala, 2018.
Rai5 ore 10:00
Gioachino Rossini, Il viaggio a Reims
Direttore Ottavio Dantone, regia di Luca Ronconi, scene di Gae Aulenti, costumi di Giovanna Buzzi. Con Patrizia Ciofi, Daniela Barcellona, Juan Francisco Gatell, Nicola Ulivieri. Teatro alla Scala, 2009.
Mercoledì 8 aprile
RaiPlay
Giuseppe Verdi, La traviata
Direttore Daniele Gatti, regia e scene di Dmitri Tcherniakov, costumi di Dmitri Tcherniakov e Elena Zaytseva. Con Diana Damrau, Piotr Beczala, Zeljko Lucic e Mara Zampieri. Inaugurazione Stagione 2013/2014.
Rai5 ore 10:00
Giuseppe Verdi, Simon Boccanegra
Direttore Daniel Barenboim, regia di Federico Tiezzi, scene di Antonio Bisleri, costumi di Giovanna Buzzi. Con Plácido Domingo, Anja Harteros, Fabio Sartori, Ferruccio Furlanetto. Teatro alla Scala, 2010.
Rai5 ore 21:15
Giacomo Puccini, Turandot (finale Luciano Berio)
Direttore Riccardo Chailly, regia di Nikolaus Lehnhoff, scene di Raimund Bauer, costumi di Andrea Schmidt-Futterer. Con Nina Stemme, Aleksandr Antonenko, Maria Agresta, Alexander Tsymbalyuk. Teatro alla Scala 2015, spettacolo di apertura di Expo Milano.
Giovedì 9 aprile
RaiPlay
Giacomo Puccini, Madama Butterfly (versione Teatro alla Scala 1904)
Direttore Riccardo Chailly, regia di Alvis Hermanis, scene di Alvis Hermanis e Leila Fteita, costumi di Kristine Jurjane. Con Maria José Siri, Bryan Hymel, Carlos Álvarez e Annalisa Stroppa. Teatro alla Scala, 2016. Inaugurazione della Stagione 2016/2017.
Rai5 ore 10:00
Wolfgang Amadeus Mozart, Die Entführung aus dem Serail (Il ratto dal serraglio)
Direttore Zubin Mehta, regia di Giorgio Strehler ripresa da Mattia Testi, scene e costumi di Luciano Damiani, con Lenneke Ruiten, Sabine Devieilhe, Mauro Peter, Maximilian Schmitt e Tobias Kehrer. Teatro alla Scala, 2017, nel ventennale della scomparsa di Giorgio Strehler.
Venerdì 10 aprile
RaiPlay
Giuseppe Verdi, Nabucco
Direttore Nicola Luisotti, regia di Daniele Abbado, scene e costumi di Alison Chitty.
Con Leo Nucci, Liudmyla Monastyrska, Aleksandrs Antonenko, Vitalij Kowaljow e Veronica Simeoni. Teatro alla Scala, 2013.
Rai5ore 10:00
Giuseppe Verdi, Nabucco
Direttore Nicola Luisotti, regia di Daniele Abbado, scene e costumi di Alison Chitty.
Con Leo Nucci, Liudmyla Monastyrska, Aleksandrs Antonenko, Vitalij Kowaljow e Veronica Simeoni. Teatro alla Scala, 2013.
Sabato 11 aprile
RaiPlay
Giacomo Puccini, Turandot (finale Luciano Berio)
Direttore Riccardo Chailly, regia di Nikolaus Lehnhoff, scene di Raimund Bauer, costumi di Andrea Schmidt-Futterer. Con Nina Stemme, Aleksandr Antonenko, Maria Agresta, Alexander Tsymbalyuk. Teatro alla Scala 2015, spettacolo di apertura di Expo Milano.
Domenica 12 aprile
RaiPlay
Pagliacci di Ruggero Leoncavallo / Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni
Direttore Daniel Harding, regia di Mario Martone, scene di Sergio Tramonti, costumi di Ursula Patzak, con Oksana Dyka, José Cura, Ambrogio Maestri, Luciana D’Intino, Yonghoon Lee e Claudio Sgura. Teatro alla Scala, 2011.
Lunedì 13 aprile
RaiPlay
Wolfgang Amadeus Mozart, Così fan tutte
Direttore Daniel Barenboim, regia di Claus Guth, scene di Christian Schmidt, costumi di Anne Sofie Tuma. Con Maria Bengtsson, Katija Dragojevic, Rolando Villazón e Michele Pertusi. Teatro alla Scala, 2014.
Martedì 14 aprile
RaiPlay
Giuseppe Verdi, Don Carlo
Direttore Daniele Gatti, regia e scene di Stéphane Braunschweig, costumi di Thibault Van Craenenbroeck. Con Fiorenza Cedolins, Ferruccio Furlanetto, Stuart Neill, Dolora Zajick, Dalibor Jenis e Anatolij Kotscherga. Inaugurazione della Stagione 2008/2009.
Mercoledì 15 aprile
RaiPlay
Gaetano Donizetti, Don Pasquale
Direttore Riccardo Chailly, regia di Davide Livermore, scene di Giò Forma, costumi di Gianluca Falaschi. Con Ambrogio Maestri, Rosa Feola, René Barbera e Mattia Olivieri. Teatro alla Scala, 2018.
Giovedì 16 aprile
RaiPlay
Umberto Giordano, Andrea Chénier
Direttore Riccardo Chailly, regia di Mario Martone, scene di Margherita Palli, costumi di Ursula Patzak, con Anna Netrebko, Yusif Eyvazov, Luca Salsi e Annalisa Stroppa. Inaugurazione della Stagione 2017/2018.
Venerdì 17 aprile
RaiPlay
Wolfgang Amadeus Mozart, Gyorgy Ligeti, Giovanni P. da Palestrina, e musiche dalle culture del Mediterraneo, Mediterranea
Coreografia di Mauro Bigonzetti, scene e costumi Roberto Tirelli, Étoile Massimo Murru. Teatro degli Arcimboldi, 2008
Sabato 18 aprile
RaiPlay
Wolfgang Amadeus Mozart, Le nozze di Figaro
Direttore Franz Welser-Möst, regia di Frederic Wake-Walker, scene e costumi di Anthony McDonald. Con Diana Damrau, Markus Werba, Golda Schultz, Carlos Álvarez, Marianne Crebassa e Andrea Concetti. Teatro alla Scala, 2016.
Domenica19 aprile
RaiPlay
Giuseppe Verdi, Simon Boccanegra
Direttore Daniel Barenboim, regia di Federico Tiezzi, scene di Antonio Bisleri, costumi di Giovanna Buzzi. Con Plácido Domingo, Anja Harteros, Fabio Sartori, Ferruccio Furlanetto. Teatro alla Scala, 2010.
Lunedì 20 aprile
RaiPlay
Wolfgang Amadeus Mozart, Lucio Silla
Direttore Marc Minkowski, regia Marshall Pynkoski, scene e costumi Antoine Fontaine, coreografia Jeannette Lajeunesse Zingg. Con Kresimir Spicer, Lenneke Ruiten, Marianne Crebassa, Inga Kalna e Giulia Semenzato. Teatro alla Scala, 2015.
Martedì 21 aprile
RaiPlay
Adolphe Adam, Cesare Pugni, Léo Delibes, Riccardo Drigo, Peter von Oldenburg
Le Corsaire
Coreografia di Anna-Marie Holmes da Marius Petipa e Konstantin Sergeyev, scene e costumi di Luisa Spinatelli, direttore Patrick Fournillier con Nicoletta Manni, Timofej Andrijashenko, Martina Arduino, Marco Agostino, Antonino Sutera, Mattia Semperboni e Antonella Albano. Con la partecipazione degli allievi della scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. Teatro alla Scala 2018
Il Teatro alla Scala e la Rai rinnovano la loro collaborazione per offrire agli appassionati di grande musica almeno uno spettacolo al giorno per le prossime settimane. Per il Direttore Musicale Riccardo Chailly, per i componenti dell’Orchestra, del Coro e del Corpo di Ballo, per tutti i lavoratori del Teatro è essenziale, nel momento in cui la Scala come tutti i teatri è costretta a sospendere la programmazione a causa dell’emergenza sanitaria, mantenere il legame con il suo pubblico, con tutti coloro che regolarmente ascoltavano, si emozionavano, discutevano formando insieme a noi una grande comunità fondata sulla nostra tradizione artistica, sulla musica e sulle idee. Ora questo accordo con la Rai permetterà a tutti di vedere alcune delle serate scaligere più memorabili degli ultimi anni in televisione o sul web. Potrete vedere o rivedere i direttori e i cantanti più amati insieme all’orchestra, al coro e al corpo di ballo, le prime degli anni scorsi, spettacoli ormai storici e produzioni recenti, nell’attesa di poterci ritrovare nel nostro Teatro.
Restiamo insieme, anche distanti.
Dominique Meyer
Dal 23 marzo al 21 aprile la piattaforma RaiPlay metterà a disposizione uno spettacolo al giorno: 30 produzioni tra cui 4 balletti, tutte registrate tra il 2008 e il 2019 e in gran parte inedite per il web. Ogni spettacolo resterà visibile per un mese a partire dalla data di pubblicazione.
Dal 6 aprile per quattro settimane Rai5 trasmetterà un’opera al giorno dal lunedì al venerdì alle 10:00; ogni mercoledì si aggiungerà una seconda opera alle 21:15 per un totale di sei titoli alla settimana oltre alle produzioni scaligere già previste nel palinsesto da domenica 22 marzo.
Giovedì 26 marzo
RaiPlay
Richard Wagner, Götterdämmerung
Direttore Daniel Barenboim, regia e scene di Guy Cassiers, scene e luci di Enrico Bagnoli, costumi di Tim van Steenbergen. Con Waltraud Meier, Lance Ryan, Iréne Theorin, Gerd Grochowski. Teatro alla Scala, 2013.
Rai5 ore 18:00
Felix Mendelssohn-Bartholdy, Sogno di una notte di mezza estate
Coreografia George Balanchine © The George Balanchine Trust Scene e costumi Luisa Spinatelli, direttore Nir Kabaretti, Étoiles Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Massimo Murru.
Con la partecipazione degli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. Teatro alla Scala, 2007
Venerdì 27 marzo
RaiPlay
Pëtr Il’ič Čajkovskij. La Bella addormentata nel bosco
Coreografia e regia Rudolf Nureyev Scene e costumi Franca Squarciapino Luci Marco Filibeck, Direttore Felix Korobov, artista ospite Polina Semionova con Timofej Andrijashenko. Teatro alla Scala 2019
Rai5 ore 18:00
Richard Strauss, Salome
Direttore Daniel Harding, regia di Luc Bondy, scene di Erich Wonder, costumi di Susanne Raschig. Con Nadja Michael, Falk Struckmann, Peter Bronder, Iris Vermillon. Teatro alla Scala, 2007.
Sabato 28 marzo
RaiPlay
György Kurtág, Fin de partie
Direttore Markus Stenz, regia di Pierre Audi, scene e costumi di Christof Hetzer.
Con Frode Olsen, Leigh Melrose, Hilary Summers, Leonardo Cortellazzi. Teatro alla Scala, 2018. Prima esecuzione assoluta, commissione del Teatro alla Scala.
Domenica 29 marzo
RaiPlay
Gioachino Rossini, Il viaggio a Reims
Direttore Ottavio Dantone, regia di Luca Ronconi, scene di Gae Aulenti, costumi di Giovanna Buzzi. Con Patrizia Ciofi, Daniela Barcellona, Juan Francisco Gatell, Nicola Ulivieri. Teatro alla Scala, 2009.
Lunedì 30 marzo
RaiPlay
Giuseppe Verdi, Il trovatore
Direttore Daniele Rustioni, regia, scene e costumi di Hugo de Ana. Con Marcelo Álvarez, Maria Agresta, Franco Vassallo, Ekaterina Semenchuk. Teatro alla Scala, 2014.
Martedì 31 marzo
RaiPlay
Ludwig van Beethoven, Fidelio
Direttore Daniel Barenboim, regia di Deborah Warner, scene e costumi di Chloe Obolensky. Con Anja Kampe, Klaus Florian Vogt, Peter Mattei, Falk Struckmann.
Teatro alla Scala, 2014. Inaugurazione della Stagione 2014/2015.
Mercoledì 1 aprile
RaiPlay
Wolfgang Amadeus Mozart, Die Entführung aus dem Serail (Il ratto dal serraglio)
Direttore Zubin Mehta, regia di Giorgio Strehler ripresa da Mattia Testi, scene e costumi di Luciano Damiani, con Lenneke Ruiten, Sabine Devieilhe, Mauro Peter, Maximilian Schmitt e Tobias Kehrer. Teatro alla Scala, 2017, nel ventennale della scomparsa di Giorgio Strehler e nel decennale della scomparsa di Luciano Damiani.
Giovedì 2 aprile
RaiPlay
Giacomo Puccini, Manon Lescaut
Direttore Riccardo Chailly, regia di David Pountney, scene di Leslie Travers, costumi di Marie-Jeanne Lecca. Con Maria José Siri, Roberto Aronica, Massimo Cavalletti, Carlo Lepore. Teatro alla Scala, 2019.
Rai 5 ore 18:00
Ludwig Minkus, La bayadère
Coreografia di Natalia Makarova da Marius Petipa
Scene Pier Luigi Samaritani, costumi Yolanda Sonnabend, direttore David Coleman, Étoiles Svetlana Zakharova, Roberto Bolle. Teatro alla Scala, 2006
Venerdì 3 aprile
RaiPlay
Ludwig Minkus, Don Chisciotte
Coreografia Rudolf Nureyev, scene di Raffaele Del Savio, costumi di Anna Anni, direttore Alexander Titov, artisti ospiti Natalia Osipova, Leonid Sarafanov. Con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia del Teatro alla Scala.
Teatro alla Scala, 2014
Sabato 4 aprile
RaiPlay
Giuseppe Verdi, Attila
Direttore Riccardo Chailly, regia di Davide Livermore, scene di Giò Forma, costumi di Gianluca Falaschi. Con Ildar Abdrazakov, Saioa Hernández, Fabio Sartori, Gianluca Buratto. Teatro alla Scala, 2018. Inaugurazione della Stagione 2018-2019.
Domenica 5 aprile
RaiPlay
Giacomo Puccini, La fanciulla del West
Direttore Riccardo Chailly, regia di Robert Carsen, scene di Robert Carsen e Luis Ca rvalho,costumi di Petra Reinhardt. Con Barbara Haveman, Roberto Aronica, Claudio Sgura, Carlo Bosi. Teatro alla Scala, 2016.
Lunedì 6 aprile
RaiPlay
Giuseppe Verdi, Giovanna d'Arco
Direttore Riccardo Chailly, regia di Moshe Leiser e Patrice Caurier, scene di Christian Fenouillat, costumi di Agostino Cavalca. Con Anna Netrebko, Francesco Meli, Carlos Álvarez, Dmitry Beloselskiy. Teatro alla Scala, 2015. Inaugurazione della Stagione 2015/2016.
Rai 5 ore 10:00
Pagliacci di Ruggero Leoncavallo / Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni
Direttore Daniel Harding, regia di Mario Martone, scene di Sergio Tramonti, costumi di Ursula Patzak, con Oksana Dyka, José Cura, Ambrogio Maestri, Luciana D’Intino, Yonghoon Lee e Claudio Sgura. Teatro alla Scala, 2011.
Martedì 7 aprile
RaiPlay
Wolfgang Amadeus Mozart, La finta giardiniera
Direttore Diego Fasolis, regia di Frederic Wake-Walker. Con Hanna-Elisabeth Müller, Anett Fritsch, Bernard Richter, Giulia Semenzato e Mattia Olivieri. Teatro alla Scala, 2018.
Rai5 ore 10:00
Gioachino Rossini, Il viaggio a Reims
Direttore Ottavio Dantone, regia di Luca Ronconi, scene di Gae Aulenti, costumi di Giovanna Buzzi. Con Patrizia Ciofi, Daniela Barcellona, Juan Francisco Gatell, Nicola Ulivieri. Teatro alla Scala, 2009.
Mercoledì 8 aprile
RaiPlay
Giuseppe Verdi, La traviata
Direttore Daniele Gatti, regia e scene di Dmitri Tcherniakov, costumi di Dmitri Tcherniakov e Elena Zaytseva. Con Diana Damrau, Piotr Beczala, Zeljko Lucic e Mara Zampieri. Inaugurazione Stagione 2013/2014.
Rai5 ore 10:00
Giuseppe Verdi, Simon Boccanegra
Direttore Daniel Barenboim, regia di Federico Tiezzi, scene di Antonio Bisleri, costumi di Giovanna Buzzi. Con Plácido Domingo, Anja Harteros, Fabio Sartori, Ferruccio Furlanetto. Teatro alla Scala, 2010.
Rai5 ore 21:15
Giacomo Puccini, Turandot (finale Luciano Berio)
Direttore Riccardo Chailly, regia di Nikolaus Lehnhoff, scene di Raimund Bauer, costumi di Andrea Schmidt-Futterer. Con Nina Stemme, Aleksandr Antonenko, Maria Agresta, Alexander Tsymbalyuk. Teatro alla Scala 2015, spettacolo di apertura di Expo Milano.
Giovedì 9 aprile
RaiPlay
Giacomo Puccini, Madama Butterfly (versione Teatro alla Scala 1904)
Direttore Riccardo Chailly, regia di Alvis Hermanis, scene di Alvis Hermanis e Leila Fteita, costumi di Kristine Jurjane. Con Maria José Siri, Bryan Hymel, Carlos Álvarez e Annalisa Stroppa. Teatro alla Scala, 2016. Inaugurazione della Stagione 2016/2017.
Rai5 ore 10:00
Wolfgang Amadeus Mozart, Die Entführung aus dem Serail (Il ratto dal serraglio)
Direttore Zubin Mehta, regia di Giorgio Strehler ripresa da Mattia Testi, scene e costumi di Luciano Damiani, con Lenneke Ruiten, Sabine Devieilhe, Mauro Peter, Maximilian Schmitt e Tobias Kehrer. Teatro alla Scala, 2017, nel ventennale della scomparsa di Giorgio Strehler.
Venerdì 10 aprile
RaiPlay
Giuseppe Verdi, Nabucco
Direttore Nicola Luisotti, regia di Daniele Abbado, scene e costumi di Alison Chitty.
Con Leo Nucci, Liudmyla Monastyrska, Aleksandrs Antonenko, Vitalij Kowaljow e Veronica Simeoni. Teatro alla Scala, 2013.
Rai5ore 10:00
Giuseppe Verdi, Nabucco
Direttore Nicola Luisotti, regia di Daniele Abbado, scene e costumi di Alison Chitty.
Con Leo Nucci, Liudmyla Monastyrska, Aleksandrs Antonenko, Vitalij Kowaljow e Veronica Simeoni. Teatro alla Scala, 2013.
Sabato 11 aprile
RaiPlay
Giacomo Puccini, Turandot (finale Luciano Berio)
Direttore Riccardo Chailly, regia di Nikolaus Lehnhoff, scene di Raimund Bauer, costumi di Andrea Schmidt-Futterer. Con Nina Stemme, Aleksandr Antonenko, Maria Agresta, Alexander Tsymbalyuk. Teatro alla Scala 2015, spettacolo di apertura di Expo Milano.
Domenica 12 aprile
RaiPlay
Pagliacci di Ruggero Leoncavallo / Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni
Direttore Daniel Harding, regia di Mario Martone, scene di Sergio Tramonti, costumi di Ursula Patzak, con Oksana Dyka, José Cura, Ambrogio Maestri, Luciana D’Intino, Yonghoon Lee e Claudio Sgura. Teatro alla Scala, 2011.
Lunedì 13 aprile
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Wolfgang Amadeus Mozart, Così fan tutte
Direttore Daniel Barenboim, regia di Claus Guth, scene di Christian Schmidt, costumi di Anne Sofie Tuma. Con Maria Bengtsson, Katija Dragojevic, Rolando Villazón e Michele Pertusi. Teatro alla Scala, 2014.
Martedì 14 aprile
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Giuseppe Verdi, Don Carlo
Direttore Daniele Gatti, regia e scene di Stéphane Braunschweig, costumi di Thibault Van Craenenbroeck. Con Fiorenza Cedolins, Ferruccio Furlanetto, Stuart Neill, Dolora Zajick, Dalibor Jenis e Anatolij Kotscherga. Inaugurazione della Stagione 2008/2009.
Mercoledì 15 aprile
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Gaetano Donizetti, Don Pasquale
Direttore Riccardo Chailly, regia di Davide Livermore, scene di Giò Forma, costumi di Gianluca Falaschi. Con Ambrogio Maestri, Rosa Feola, René Barbera e Mattia Olivieri. Teatro alla Scala, 2018.
Giovedì 16 aprile
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Umberto Giordano, Andrea Chénier
Direttore Riccardo Chailly, regia di Mario Martone, scene di Margherita Palli, costumi di Ursula Patzak, con Anna Netrebko, Yusif Eyvazov, Luca Salsi e Annalisa Stroppa. Inaugurazione della Stagione 2017/2018.
Venerdì 17 aprile
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Wolfgang Amadeus Mozart, Gyorgy Ligeti, Giovanni P. da Palestrina, e musiche dalle culture del Mediterraneo, Mediterranea
Coreografia di Mauro Bigonzetti, scene e costumi Roberto Tirelli, Étoile Massimo Murru. Teatro degli Arcimboldi, 2008
Sabato 18 aprile
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Wolfgang Amadeus Mozart, Le nozze di Figaro
Direttore Franz Welser-Möst, regia di Frederic Wake-Walker, scene e costumi di Anthony McDonald. Con Diana Damrau, Markus Werba, Golda Schultz, Carlos Álvarez, Marianne Crebassa e Andrea Concetti. Teatro alla Scala, 2016.
Domenica19 aprile
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Giuseppe Verdi, Simon Boccanegra
Direttore Daniel Barenboim, regia di Federico Tiezzi, scene di Antonio Bisleri, costumi di Giovanna Buzzi. Con Plácido Domingo, Anja Harteros, Fabio Sartori, Ferruccio Furlanetto. Teatro alla Scala, 2010.
Lunedì 20 aprile
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Wolfgang Amadeus Mozart, Lucio Silla
Direttore Marc Minkowski, regia Marshall Pynkoski, scene e costumi Antoine Fontaine, coreografia Jeannette Lajeunesse Zingg. Con Kresimir Spicer, Lenneke Ruiten, Marianne Crebassa, Inga Kalna e Giulia Semenzato. Teatro alla Scala, 2015.
Martedì 21 aprile
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Adolphe Adam, Cesare Pugni, Léo Delibes, Riccardo Drigo, Peter von Oldenburg
Le Corsaire
Coreografia di Anna-Marie Holmes da Marius Petipa e Konstantin Sergeyev, scene e costumi di Luisa Spinatelli, direttore Patrick Fournillier con Nicoletta Manni, Timofej Andrijashenko, Martina Arduino, Marco Agostino, Antonino Sutera, Mattia Semperboni e Antonella Albano. Con la partecipazione degli allievi della scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. Teatro alla Scala 2018
domenica 22 marzo 2020
KATIA FOlLLESA - IMPEGNI TEATRALI - CHARITY - CUCINA ITALIANA -
Katia Follesa brianzola di origine, nata a Giussano in provincia di Milano ma vissuta a Meda è la comica italiana più presente in Tv e teatro attualmente.
I fans la ricordano agli esordi della carriera impersonare la svampita del "duo" Katia e Valeria alla ricerca di un ipotetica candidatura al concorso di Miss Italia.
Per approdare in tempi recenti al fianco di Ale e Franz nella Sitcom Ale e Franz Sketch Show e successivamente al fianco di "Pucci" nel Big Show seguitissimo sulle reti Mediaset.
Katia Follesa ha un'anima cittadina, dalla provincia è scappata perché la puccola realtà le andava stretta e sicuramente se n'è accorta durante le passeggiate con la famiglia a Milano, da ragazzina camminando tra le vetrine del centro. Città che non ha più abbandonato.
Katia non ha mai nascosto la sua predilezione per il cibo, le cose buone, la vita.
Nel suo imprinting c'è un papà amatissimo cuoco o chef a seconda delle circostanze.
Un uomo che ha lasciato a Katia ricordi indelebili, profumi e qualche assenza di troppo dovuta al duro lavoro nei ristoranti.
Il papà di Katia le ha insegnato piccoli trucchi in cucina, come i passaggi per cucinare un buon risotto o gli spaghetti alle vongole i suoi preferiti.
Perché a casa di Katia la domenica il suo papà preferiva cucinare il pesce, la mamma si cimentava con le lasagne, mentre lei era intenta a rubare le sfoglie semi-crude della pasta.
Parigi è la città dove Katia ed Angelo (compagno ed artista) vorrebbero di sicuro vivere. Città che Angelo conosce molto bene e che ha fatto scoprire a Katia in tutti i suoi viottoli e segreti. Un amore tutto francese condiviso da molti e forse nato sui banchi di scuola durante lo studio della lingua. A chi non ha affascinato la lingua francese ed in alcuni casi il Proff?
Quindi il legame di Katia con il cibo nasce fin da piccola, come la sua passione per il lavoro di comica che riuscirà a concretizzare con molta tenacia e determinazione.
Racconta i sui inizi durante un'intervista:
" Ho sempre avuto il pallino dello spettacolo. Una volta sono andata a fare la stagione in un villaggio, anche se non come animatrice, perché ero addetta al ricevimento ospiti. Però alloggiavo nel complesso degli animatori, stavo a stretto contatto con loro, e avevo comunque una mia verve, un'ironia che mi permetteva di fare facilmente amicizia con le persone.
Quell'anno tra i clienti c'era Sabina Gandolfi, per tanti anni al fianco di Mike Bongiorno (presentatore storico della Tv italiana), e lei mi disse: "ma perché non fai una scuola di teatro?".
Io non avevo mai pensato al Teatro, al cabaret e a tutto quel mondo, così ho cominciato ad informarmi: ero ancora a Palinuro e da lì mi sono iscritta al telefono ad una scuola di teatro che sarebbe iniziata nel settembre successivo. Era il 1998. Ho cominciato così, e fin dall'inizio i miei insegnanti mi ripetevano:
"tu devi fare la comica, la cabarettista".
Ma io rispondevo:
"figurati, fare cabaret significa mettersi su un palco con un microfono e far ridere la gente", per me era qualcosa di impensabile.
Qualche tempo dopo ho scoperto un laboratorio, perché ero una grande fan di Zelig (programma televisivo dove si esibiscono i comici), una fanatica vera.
Andavo ad assistere alle trasmissioni quando ancora le registravano per Italia 1 (tv commerciale italiana), e lì ho visto Angelo e Marco.......anzi, più Angelo che Marco! Ho anche frequentato un laboratorio comico di una settimana in cui ho conosciuto Geppi Cucciari, che nella sua inflessione sarda una sera mi dice: "io stasera mi esibisco in questo posto, mi vieni a vedere? Faccio un pezzo, ci provo", le ho risposto " va bene Geppi, ci sarò".
Così scopro questo laboratorio di Milano che si chiamava Scaldasole e che, guarda i casi della vita, anche i Pali e Dispari (Angelo e Marco) frequentavano. Ho fatto un anno da spettatrice, soprattutto di Angelo, lo ammetto, però mi divertivo perché erano tutti simpatici ed il clima era davvero piacevole. L'anno dopo, sempre lì, ho conosciuto Valeria ed è nato tutto: siamo partite per la Sicilia, per fare un lungometraggio a costo zero, ho lasciato il lavoro e da quel momento è nato il nostro duo.
Un duo che è durato 12 anni e che ha portato attualmente Katia Follesa ad essere una tra le più importanti comiche italiane.
Una dura gavetta scandita da molta determinazione, da momenti di grandi successi, di qualche fermata, e di una faticosa risalita. Ma, come solo chi capisce fin da piccola cosa vuol fare da "grande", Katia non ha mai pensato di mollare.
La sua ironia perenne la porta da attenta osservatrice dei dettagli a ridere di sé stessa senza prendersi mai troppo sul serio, del suo compagno, di sua figlia adolescente Agata e del nutrito gruppo di amici.
Le dirette su Instagram di Angelo mentre pubblica scene di vita quotidiane sono esilaranti e non escludiamo di vederli in coppia in Tv in una sitcom stile "Raimondo e Vianello" con l'intrusione degli storici amici comici che potrebbero passare "involontariamente e casualmente a trovarli".
Naturalmente mentre Katia cucina per gli ospiti un risotto, un piatto di spaghetti alle vongole e le trofie al pesto per Agata.
Che dire......viva i comici, e le donne comiche.
P.h : fonte Il Libro "Anforchettabol" - Alla ricerca del piatto perduto di Antonio Marcello edito da Trenta Editore
I comici: Ale e Franz- Margherita Antonelli- Claudio Batta - -Giobbe Covatta- Raul Cremona - Alessandra Faiella - Katia Follesa - Mago Forrest - Luca Klobas - Maurizio Lastrico - Leonardo Manera - Diego Parassole - Rita Pelusio - Claudia Peroni - Max Pisu.
Ricordate che parte dell'acquisto del libro saranno devoluti alla Fondazione Francesca Rava per sostenere l'ospedale Pediatrico NPH Saint Damien in Haiti.
sabato 14 marzo 2020
MARCO VANNINI - CRONACA DI UN OMICIDIO, RITARDI FATALI NELLE TESTIMONIANZE, E MENZOGNE VERGOGNOSE.
MARCO VANNINI ERA UN RAGAZZO DI 20 ANNI CHE VENNE UCCISO LA NOTTE TRA IL 17 ED IL 18 MAGGIO DEL 2015 A CASA DELLA SUA RAGAZZA A LADISPOLI (ROMA)
NON ERANO SOLI IN CASA, C'ERA IL PADRE, LA MADRE, LA FIDANZATA, IL FRATELLO E LA FIDANZATA DEL FRATELLO.
RIPERCORRIAMO E RIPORTIAMO GLI ARTICOLI SCRITTI DA TESTATE AUTOREVOLI PER RICORDARE, PER CERCARE DI CAPIRE E PER NON DISTOGLIERE L'ATTENZIONE DA UN FATTO DELITTUOSO SENZA PRECEDENTI.
SE SI FOSSE DETTA LA VERITA' IMMEDIATAMENTE, MARCO SAREBBE VIVO A DETTA DEI MEDICI INTERPELLATI.
I RITARDI NEI SOCCORSI, LE BUGIE, E LE COLLUSIONI FAMILIARI NELLE TESTIMONIANZE HANNO INDIGNATO TUTTA ITALIA.
RICORDIAMO MARCO VANNINI, RIPERCORRENDO I FATTI, LE RICOSTRUZIONI DELL'OMICIDIO, CREDENDO CHE GIUSTIZIA NON E' ANCORA STATA FATTA.
L’omicidio di Marco Vannini è una delle pagine di cronaca più eclatanti e sconvolgenti del Paese. Un caso che ha fatto discutere, in aula come in tv, soprattutto alla luce della sentenza di secondo grado a carico degli imputati, i Ciontoli. Ripercorriamo la storia del 20enne, finita quella sera del 18 maggio 2015 a casa della sua fidanzata….
Marco Vannini è nato a Cerveteri, l’8 aprile 1995, sotto il segno dell’Ariete. È in questa città che ha sempre vissuto, insieme alla sua bella famiglia: mamma Marina Conte e papà Valerio Vannini. Lavorava come bagnino, ma sognava di poter entrare nell’Arma e fare il carabiniere. Marco aveva una bella fidanzata, Martina Ciontoli, con cui la relazione è iniziata nel 2012. Tre anni dopo, la morte. Lei è figlia di un sottufficiale della Marina Militare distaccato ai Servizi segreti che, secondo due gradi di giudizio, sarebbe l’esecutore materiale del delitto avvenuto nel suo appartamento di Ladispoli.
È la notte tra il 17 e il 18 maggio 2015, appartamento di Antonio Ciontoli a Ladispoli (Roma). In quella casa vivono il capofamiglia, sua moglie Maria Pezzillo e i due figli, Martina e Federico Ciontoli. La sera in cui Marco viene ucciso, c’è anche Viola Giorgini. È la fidanzata di Federico, ed è anche la sola che verrà assolta. Marco Vannini viene soccorso oltre un’ora dopo lo sparo (che viene circoscritto intorno alle 23.20), dopo una serie di bugie dette dai Ciontoli al 118. Nessuno della famiglia parla di un colpo di pistola. Il suocero della vittima insiste sulla presunta ferita accidentale da “pettine a punta“. Secondo quanto riferito dagli stessi, Marco Vannini si è ferito mentre faceva la doccia in casa loro. Nessun cenno allo sparo. È la prima sequenza di una serie di menzogne che porteranno il ragazzo alla morte, preda di atroci sofferenze. Le telefonate al 118 La prima chiamata registrata dal centralino del 118 ha come interlocutore Federico Ciontoli, ore 23.41:
“C’è un ragazzo che si è sentito male, è diventato bianco e non respira più. Si è spaventato“. Ad annullare l’intervento dei sanitari è Maria Pezzillo: “Il ragazzo si è ripreso, l’ambulanza non serve“. 24 minuti dopo, è Antonio Ciontoli a chiedere un’ambulanza: “Il ragazzo si è ferito con un pettine a punta“. Alla centralinista del 118, insospettita per le strazianti urla del 20enne, dà questa giustificazione: “Grida perché si è messo paura“. Il giovane viene trasferito al Pronto soccorso in codice giallo, ed è solo a quel punto che il capofamiglia svela il tenore di quanto accaduto. Marco Vannini è stato colpito da un proiettile: “Ma non lo dica a nessuno, rischio di perdere il lavoro“, dice Antonio Ciontoli al medico. L’intervento di un elisoccorso si rivela inutile. Il ragazzo muore durante il volo verso il Gemelli di Roma. Sono le 3, e non c’è più nulla da fare. I periti del tribunale, in sede processuale, stabiliranno che forse poteva essere salvato in presenza di una tempestiva comunicazione dell’accaduto. Se tutti avessero detto la verità, con buona probabilità il giovane sarebbe ancora vivo. La morte di Marco Vannini Marco Vannini è morto a causa di un proiettile sparato da distanza ravvicinata, che dall’ascella trapassa polmone destro, cuore e si conficca in una costola. Secondo i Ciontoli, tutti avrebbero inizialmente pensato a un ‘colpo d’aria‘, mentre il suocero gli stava facendo vedere le armi su sua esplicita richiesta. È Federico Ciontoli a dire di aver trovato il bossolo in bagno, e a capire che c’è stato uno sparo.
Come hanno fatto i presenti a non sentirlo? L’esplosione del colpo di pistola, stando alla consulenza del generale Luciano Garofano per conto dei Vannini, ha prodotto un rumore di circa 130 decibel. Impossibile da trascurare o assimilare al presunto ‘colpo d’aria’ teorizzato dagli imputati. Le intercettazioni e le contraddizioni che ci sia una condotta decisamente singolare, nel tessuto familiare dei Ciontoli, sembra cosa certificata dalle intercettazioni ambientali del giorno della tragedia, in caserma. La famiglia aspetta i colloqui con gli inquirenti, e Martina dice questo al fratello: “Io ho visto quando papà gli ha puntato la pistola. Gli ha detto: ‘Vedi di puntarla di là’ e papà gli ha detto ‘Ti sparo’. Papà ha detto ‘È uno scherzo’ e lui ha detto ‘Non si scherza così’“. Ci sono poi le contraddizioni incredibili nelle deposizioni del sottufficiale. In sede di interrogatorio, dice di non aver armato il cane per far partire il colpo. La perizia balistica sulla pistola, però, evidenzia che l’arma del Ciontoli ha un difetto: non funziona in doppia azione senza armare il cane. La sola alternativa è che l’uomo abbia scarrellato. È solo quando il pm solleva questa obiezione che il suocero di Marco cambia versione. “Ho preso l’arma convinto che fosse scarica solo che praticamente… vabbè l’arma non mi stava scappando. L’ho presa, l’ho impugnata. L’ho scarrellata per scherzo. Ho fatto finta di sparare e invece… c’erano i proiettili all’interno della pistola. E mi è partito il colpo“. La sentenza a carico dei Ciontoli Per Antonio Ciontoli, il primo grado di giudizio si conclude con una condanna a 14 anni di carcere per omicidio volontario. Moglie e figli condannati a 3 anni per omicidio colposo. Viola Giorgini è assolta dall’accusa di omissione di soccorso. In appello, l’accusa chiede 14 anni per omicidio volontario in concorso per tutti i membri della famiglia. Ma l’esito del secondo grado è una sentenza che fa discutere, anzitutto i genitori della vittima: pena ridotta da 14 a 5 anni di reclusione per Antonio Ciontoli. Il reato viene derubricato da omicidio volontario a colposo.
Confermati 3 anni a Maria Pezzillo, Martina e Federico Ciontoli. “La vita di Marco non vale 5 anni, vergogna“. È il grido di dolore di mamma Marina e papà Valerio, in un’aula gremita di telecamere e lacrime, poco dopo la lettura del dispositivo (il 29 gennaio 2019) che ‘alleggerisce’ la posizione dell’imputato Antonio Ciontoli. A margine di questo verdetto, il pm della Corte d’Assise d’appello di Roma, Vincenzo Saveriano, ha presentato ricorso in Cassazione: chiesto l’omicidio volontario con dolo eventuale per tutti i Ciontoli. Saveriano ha anche chiesto l’annullamento della sentenza del 29 gennaio 2019 con “rinvio ad altra sezione della medesima Corte“. Una rivelazione fatta dall’amico di Roberto Izzo, Davide Vannicola, però rischia di rimescolare le carte in tavola. A Le Iene, infatti, l’uomo ha confessato qualcosa di inaspettato: a suo dire l’ex comandante dei Carabinieri di Ladispoli sapeva che a sparare non sarebbe stato Antonio Ciontoli, bensì suo figlio Federico.
Ci si avvia verso il processo d’Appello bis. Per la mamma della vittima tutti i Ciontoli sono responsabili della morte dell'unico figlio, ucciso brutalmente, e lasciato agonizzante per 110 minuti interminabili che gli sono stati fatali.
Si avvicina l'anniversario della morte di MARCO VANNINI e nonostante siano trascorsi 5 anni l'intera famiglia Ciontoli, presente la sera dell'omicidio non ha avuto la decenza di raccontare definitivamente cos'è avvenuto.
fonte: repubblica e sussidiario.net
NON ERANO SOLI IN CASA, C'ERA IL PADRE, LA MADRE, LA FIDANZATA, IL FRATELLO E LA FIDANZATA DEL FRATELLO.
RIPERCORRIAMO E RIPORTIAMO GLI ARTICOLI SCRITTI DA TESTATE AUTOREVOLI PER RICORDARE, PER CERCARE DI CAPIRE E PER NON DISTOGLIERE L'ATTENZIONE DA UN FATTO DELITTUOSO SENZA PRECEDENTI.
SE SI FOSSE DETTA LA VERITA' IMMEDIATAMENTE, MARCO SAREBBE VIVO A DETTA DEI MEDICI INTERPELLATI.
I RITARDI NEI SOCCORSI, LE BUGIE, E LE COLLUSIONI FAMILIARI NELLE TESTIMONIANZE HANNO INDIGNATO TUTTA ITALIA.
RICORDIAMO MARCO VANNINI, RIPERCORRENDO I FATTI, LE RICOSTRUZIONI DELL'OMICIDIO, CREDENDO CHE GIUSTIZIA NON E' ANCORA STATA FATTA.
L’omicidio di Marco Vannini è una delle pagine di cronaca più eclatanti e sconvolgenti del Paese. Un caso che ha fatto discutere, in aula come in tv, soprattutto alla luce della sentenza di secondo grado a carico degli imputati, i Ciontoli. Ripercorriamo la storia del 20enne, finita quella sera del 18 maggio 2015 a casa della sua fidanzata….
Marco Vannini è nato a Cerveteri, l’8 aprile 1995, sotto il segno dell’Ariete. È in questa città che ha sempre vissuto, insieme alla sua bella famiglia: mamma Marina Conte e papà Valerio Vannini. Lavorava come bagnino, ma sognava di poter entrare nell’Arma e fare il carabiniere. Marco aveva una bella fidanzata, Martina Ciontoli, con cui la relazione è iniziata nel 2012. Tre anni dopo, la morte. Lei è figlia di un sottufficiale della Marina Militare distaccato ai Servizi segreti che, secondo due gradi di giudizio, sarebbe l’esecutore materiale del delitto avvenuto nel suo appartamento di Ladispoli.
È la notte tra il 17 e il 18 maggio 2015, appartamento di Antonio Ciontoli a Ladispoli (Roma). In quella casa vivono il capofamiglia, sua moglie Maria Pezzillo e i due figli, Martina e Federico Ciontoli. La sera in cui Marco viene ucciso, c’è anche Viola Giorgini. È la fidanzata di Federico, ed è anche la sola che verrà assolta. Marco Vannini viene soccorso oltre un’ora dopo lo sparo (che viene circoscritto intorno alle 23.20), dopo una serie di bugie dette dai Ciontoli al 118. Nessuno della famiglia parla di un colpo di pistola. Il suocero della vittima insiste sulla presunta ferita accidentale da “pettine a punta“. Secondo quanto riferito dagli stessi, Marco Vannini si è ferito mentre faceva la doccia in casa loro. Nessun cenno allo sparo. È la prima sequenza di una serie di menzogne che porteranno il ragazzo alla morte, preda di atroci sofferenze. Le telefonate al 118 La prima chiamata registrata dal centralino del 118 ha come interlocutore Federico Ciontoli, ore 23.41:
“C’è un ragazzo che si è sentito male, è diventato bianco e non respira più. Si è spaventato“. Ad annullare l’intervento dei sanitari è Maria Pezzillo: “Il ragazzo si è ripreso, l’ambulanza non serve“. 24 minuti dopo, è Antonio Ciontoli a chiedere un’ambulanza: “Il ragazzo si è ferito con un pettine a punta“. Alla centralinista del 118, insospettita per le strazianti urla del 20enne, dà questa giustificazione: “Grida perché si è messo paura“. Il giovane viene trasferito al Pronto soccorso in codice giallo, ed è solo a quel punto che il capofamiglia svela il tenore di quanto accaduto. Marco Vannini è stato colpito da un proiettile: “Ma non lo dica a nessuno, rischio di perdere il lavoro“, dice Antonio Ciontoli al medico. L’intervento di un elisoccorso si rivela inutile. Il ragazzo muore durante il volo verso il Gemelli di Roma. Sono le 3, e non c’è più nulla da fare. I periti del tribunale, in sede processuale, stabiliranno che forse poteva essere salvato in presenza di una tempestiva comunicazione dell’accaduto. Se tutti avessero detto la verità, con buona probabilità il giovane sarebbe ancora vivo. La morte di Marco Vannini Marco Vannini è morto a causa di un proiettile sparato da distanza ravvicinata, che dall’ascella trapassa polmone destro, cuore e si conficca in una costola. Secondo i Ciontoli, tutti avrebbero inizialmente pensato a un ‘colpo d’aria‘, mentre il suocero gli stava facendo vedere le armi su sua esplicita richiesta. È Federico Ciontoli a dire di aver trovato il bossolo in bagno, e a capire che c’è stato uno sparo.
Come hanno fatto i presenti a non sentirlo? L’esplosione del colpo di pistola, stando alla consulenza del generale Luciano Garofano per conto dei Vannini, ha prodotto un rumore di circa 130 decibel. Impossibile da trascurare o assimilare al presunto ‘colpo d’aria’ teorizzato dagli imputati. Le intercettazioni e le contraddizioni che ci sia una condotta decisamente singolare, nel tessuto familiare dei Ciontoli, sembra cosa certificata dalle intercettazioni ambientali del giorno della tragedia, in caserma. La famiglia aspetta i colloqui con gli inquirenti, e Martina dice questo al fratello: “Io ho visto quando papà gli ha puntato la pistola. Gli ha detto: ‘Vedi di puntarla di là’ e papà gli ha detto ‘Ti sparo’. Papà ha detto ‘È uno scherzo’ e lui ha detto ‘Non si scherza così’“. Ci sono poi le contraddizioni incredibili nelle deposizioni del sottufficiale. In sede di interrogatorio, dice di non aver armato il cane per far partire il colpo. La perizia balistica sulla pistola, però, evidenzia che l’arma del Ciontoli ha un difetto: non funziona in doppia azione senza armare il cane. La sola alternativa è che l’uomo abbia scarrellato. È solo quando il pm solleva questa obiezione che il suocero di Marco cambia versione. “Ho preso l’arma convinto che fosse scarica solo che praticamente… vabbè l’arma non mi stava scappando. L’ho presa, l’ho impugnata. L’ho scarrellata per scherzo. Ho fatto finta di sparare e invece… c’erano i proiettili all’interno della pistola. E mi è partito il colpo“. La sentenza a carico dei Ciontoli Per Antonio Ciontoli, il primo grado di giudizio si conclude con una condanna a 14 anni di carcere per omicidio volontario. Moglie e figli condannati a 3 anni per omicidio colposo. Viola Giorgini è assolta dall’accusa di omissione di soccorso. In appello, l’accusa chiede 14 anni per omicidio volontario in concorso per tutti i membri della famiglia. Ma l’esito del secondo grado è una sentenza che fa discutere, anzitutto i genitori della vittima: pena ridotta da 14 a 5 anni di reclusione per Antonio Ciontoli. Il reato viene derubricato da omicidio volontario a colposo.
Confermati 3 anni a Maria Pezzillo, Martina e Federico Ciontoli. “La vita di Marco non vale 5 anni, vergogna“. È il grido di dolore di mamma Marina e papà Valerio, in un’aula gremita di telecamere e lacrime, poco dopo la lettura del dispositivo (il 29 gennaio 2019) che ‘alleggerisce’ la posizione dell’imputato Antonio Ciontoli. A margine di questo verdetto, il pm della Corte d’Assise d’appello di Roma, Vincenzo Saveriano, ha presentato ricorso in Cassazione: chiesto l’omicidio volontario con dolo eventuale per tutti i Ciontoli. Saveriano ha anche chiesto l’annullamento della sentenza del 29 gennaio 2019 con “rinvio ad altra sezione della medesima Corte“. Una rivelazione fatta dall’amico di Roberto Izzo, Davide Vannicola, però rischia di rimescolare le carte in tavola. A Le Iene, infatti, l’uomo ha confessato qualcosa di inaspettato: a suo dire l’ex comandante dei Carabinieri di Ladispoli sapeva che a sparare non sarebbe stato Antonio Ciontoli, bensì suo figlio Federico.
Ci si avvia verso il processo d’Appello bis. Per la mamma della vittima tutti i Ciontoli sono responsabili della morte dell'unico figlio, ucciso brutalmente, e lasciato agonizzante per 110 minuti interminabili che gli sono stati fatali.
Si avvicina l'anniversario della morte di MARCO VANNINI e nonostante siano trascorsi 5 anni l'intera famiglia Ciontoli, presente la sera dell'omicidio non ha avuto la decenza di raccontare definitivamente cos'è avvenuto.
fonte: repubblica e sussidiario.net
mercoledì 11 marzo 2020
#COVID-19 #CORONAVIRUS #Governo Italiano Presidenza del Consiglio dei Ministri #DECRETO #IoRestoaCasa
Decreto #IoRestoaCasa, domande frequenti sulle misure adottate dal Governo
10 Marzo 2020
Ultimo aggiornamento: 11 marzo 2020
Zone interessate dal Decreto
Spostamenti
Trasporti
Uffici e dipendenti pubblici
Pubblici esercizi
Scuola
Università
Cerimonie, eventi e attività ricreative
Turismo
Agricultura
ZONE INTERESSATE DAL DECRETO
Ci sono differenze all’interno del territorio nazionale?
No, per effetto del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile.
Sono ancora previste zone rosse?
No, non sono più previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente dpcm del 1° marzo (con l’istituzione di specifiche zone rosse) sono cessate. Ormai, con il dpcm del 9 marzo, le regole sono uguali per tutti.
SPOSTAMENTI
Cosa si intende per “evitare ogni spostamento delle persone fisiche”? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può spostare?
Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.
È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”?
Sì, è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative.
Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5?
In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.
Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”?
È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi.
“Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l’autodichiarazione vincolante di cui alla FAQ n. 1 o con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
Come si devono comportare i transfrontalieri?
I transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq precedente).
Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura?
Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole.
Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi?
Sì, chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
È possibile uscire per andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno sempre disponibili?
Sì, si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili.
È consentito fare attività motoria?
Sì, l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo.
Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?
Si, ma solo in caso di stretta necessità (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa).
Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?
Sì, è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.
L’accesso a parchi e giardini pubblici è consentito?
Sì, parchi e giardini pubblici possono restare aperti per garantire lo svolgimento di sport ed attività motorie all’aperto, come previsto dall’art.1 comma 3 del dpcm, a patto che non in gruppo e che si rispetti la distanza interpersonale di un metro.
Sono separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli?
Sì, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio.
TRASPORTI
Sono previste limitazioni per il transito delle merci?
No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.
I corrieri merci possono circolare?
Sì, possono circolare.
Sono un autotrasportatore. Sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?
No, non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci.
Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea?
No. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta è considerata esigenza lavorativa.
UFFICI E DIPENDENTI PUBBLICI
Gli uffici pubblici rimangono aperti?
Sì, su tutto il territorio nazionale. L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E’ prevista comunque la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche.
Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull’intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani. Nel caso di difficoltà di approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro indisponibilità temporanea, gli uffici devono rimanere comunque aperti?
Gli uffici devono rimanere comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilità non giustifica la chiusura dell’ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle.
Il dipendente pubblico che ha sintomi febbrili è in regime di malattia ordinaria o ricade nel disposto del decreto-legge per cui non vengono decurtati i giorni di malattia?
Rientra nel regime di malattia ordinaria. Qualora fosse successivamente accertato che si tratta di un soggetto che rientra nella misura della quarantena o infetto da COVID-19, non si applicherebbe la decurtazione.
Sono un dipendente pubblico e vorrei lavorare in smart working. Che strumenti ho?
Le nuove misure incentivano il ricorso allo smart working, semplificandone l’accesso. Compete al datore di lavoro individuare le modalità organizzative che consentano di riconoscere lo smart working al maggior numero possibile di dipendenti. Il dipendente potrà presentare un’istanza che sarà accolta sulla base delle modalità organizzative previste.
PUBBLICI ESERCIZI
Bar e ristoranti possono aprire regolarmente?
È consentita l’attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.
Si potranno comunque effettuare consegne a domicilio di cibi e bevande?
Il limite orario dalle 6.00 alle 18.00 è riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali.
Quali attività di ristorazione e bar sono consentite dopo le 18.00?
È consentita solo la consegna a domicilio del cibo (fatta eccezione per quanto indicato nella F.A.Q. Turismo n. 2).
Il DPMC prevede la chiusura nei giorni prefestivi e festivi delle medie e grandi strutture di vendita, nonché degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. La chiusura non è disposta, tra l’altro, per i punti di vendita di generi alimentari. i mercati, anche rionali sono obbligati alla chiusura, per la vendita di beni alimentari?
No, non è prevista la chiusura relativamente alla vendita di generi alimentari nei mercati coperti e in quelli all’aperto recintati dove è previsto il controllo dell’accesso.
Sono gestore di un pub. Posso continuare ad esercitare la mia attività?
Il divieto previsto dal DPCM riguarda lo svolgimento nei pub di ogni attività diversa dalla somministrazione di cibi e bevande. È possibile quindi continuare a somministrare cibo e bevande nei pub, sospendendo attività ludiche ed eventi aggregativi (come per esempio la musica dal vivo, proiezioni su schermi o altro), nel rispetto delle limitazioni orarie già previste per le attività di bar e ristoranti (dalle 6.00 alle 18.00) e, comunque, con l’obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Centri estetici, parrucchieri e barbieri possono continuare a svolgere la loro attività?
Sì, ma solo su prenotazione degli appuntamenti e comunque garantendo la turnazione dei clienti con un rapporto uno a uno, così da evitare il contatto ravvicinato e la presenza nel locale di clienti in attesa. Il personale dovrà indossare idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e mascherina).
SCUOLA
Cosa prevede il decreto per le scuole?
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
UNIVERSITÀ
Cosa prevede il decreto per le università?
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani. Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Non è sospesa l’attività di ricerca.
Si possono tenere le sessioni d’esame e le sedute di laurea?
Sì, potranno essere svolti ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità.
Si possono tenere il ricevimento degli studenti e le altre attività?
Sì. Corsi di dottorato, ricevimento studenti, test di immatricolazione, partecipazione a laboratori, etc., potranno essere erogati nel rispetto delle misure precauzionali igienico sanitarie, ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza. Anche in questo caso particolare attenzione dovrà essere data agli studenti con disabilità.
Cosa si prevede per i corsi per le specializzazioni mediche?
Dalla sospensione sono esclusi i corsi post universitari connessi con l’esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Non è sospesa l’attività di ricerca.
Cosa succede a chi è in Erasmus?
Per quanto riguarda i progetti Erasmus+, occorre riferirsi alle indicazioni delle competenti Istituzioni europee, assicurando, comunque, ai partecipanti ogni informazione utile.
CERIMONIE, EVENTI E ATTIVITÀ RICREATIVE
Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli?
Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati).
Si può andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti religiosi?
Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdì mattina per la religione islamica.
Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro.
Cosa è previsto per teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura?
Ne è prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale.
I Circoli ricreativi per persone anziane restano aperti?
No, le attività ricreative dedicate alle persone anziane autosufficienti sono sospese.
TURISMO
Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?
Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio.
Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo.
Come trova applicazione la limitazione relativa alle attività di somministrazione e bar, alle strutture turistico ricettive?
Le strutture ricettive possono svolgere attività di somministrazione e bar anche nella fascia oraria dalle ore 18 alle ore 6, esclusivamente in favore dei propri clienti e nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza di cui al dpcm dell’8 marzo.
Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio?
Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche.
AGRICOLTURA
Sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della pesca?
No, non sono previste limitazioni.
Se sono un imprenditore agricolo, un lavoratore agricolo, anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?
No, non sono previste limitazioni.
10 Marzo 2020
Ultimo aggiornamento: 11 marzo 2020
Zone interessate dal Decreto
Spostamenti
Trasporti
Uffici e dipendenti pubblici
Pubblici esercizi
Scuola
Università
Cerimonie, eventi e attività ricreative
Turismo
Agricultura
ZONE INTERESSATE DAL DECRETO
Ci sono differenze all’interno del territorio nazionale?
No, per effetto del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile.
Sono ancora previste zone rosse?
No, non sono più previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente dpcm del 1° marzo (con l’istituzione di specifiche zone rosse) sono cessate. Ormai, con il dpcm del 9 marzo, le regole sono uguali per tutti.
SPOSTAMENTI
Cosa si intende per “evitare ogni spostamento delle persone fisiche”? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può spostare?
Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.
È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”?
Sì, è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative.
Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5?
In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.
Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”?
È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi.
“Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l’autodichiarazione vincolante di cui alla FAQ n. 1 o con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
Come si devono comportare i transfrontalieri?
I transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq precedente).
Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura?
Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole.
Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi?
Sì, chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
È possibile uscire per andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno sempre disponibili?
Sì, si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili.
È consentito fare attività motoria?
Sì, l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo.
Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?
Si, ma solo in caso di stretta necessità (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa).
Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?
Sì, è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.
L’accesso a parchi e giardini pubblici è consentito?
Sì, parchi e giardini pubblici possono restare aperti per garantire lo svolgimento di sport ed attività motorie all’aperto, come previsto dall’art.1 comma 3 del dpcm, a patto che non in gruppo e che si rispetti la distanza interpersonale di un metro.
Sono separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli?
Sì, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio.
TRASPORTI
Sono previste limitazioni per il transito delle merci?
No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.
I corrieri merci possono circolare?
Sì, possono circolare.
Sono un autotrasportatore. Sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?
No, non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci.
Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea?
No. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta è considerata esigenza lavorativa.
UFFICI E DIPENDENTI PUBBLICI
Gli uffici pubblici rimangono aperti?
Sì, su tutto il territorio nazionale. L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E’ prevista comunque la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche.
Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull’intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani. Nel caso di difficoltà di approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro indisponibilità temporanea, gli uffici devono rimanere comunque aperti?
Gli uffici devono rimanere comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilità non giustifica la chiusura dell’ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle.
Il dipendente pubblico che ha sintomi febbrili è in regime di malattia ordinaria o ricade nel disposto del decreto-legge per cui non vengono decurtati i giorni di malattia?
Rientra nel regime di malattia ordinaria. Qualora fosse successivamente accertato che si tratta di un soggetto che rientra nella misura della quarantena o infetto da COVID-19, non si applicherebbe la decurtazione.
Sono un dipendente pubblico e vorrei lavorare in smart working. Che strumenti ho?
Le nuove misure incentivano il ricorso allo smart working, semplificandone l’accesso. Compete al datore di lavoro individuare le modalità organizzative che consentano di riconoscere lo smart working al maggior numero possibile di dipendenti. Il dipendente potrà presentare un’istanza che sarà accolta sulla base delle modalità organizzative previste.
PUBBLICI ESERCIZI
Bar e ristoranti possono aprire regolarmente?
È consentita l’attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.
Si potranno comunque effettuare consegne a domicilio di cibi e bevande?
Il limite orario dalle 6.00 alle 18.00 è riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali.
Quali attività di ristorazione e bar sono consentite dopo le 18.00?
È consentita solo la consegna a domicilio del cibo (fatta eccezione per quanto indicato nella F.A.Q. Turismo n. 2).
Il DPMC prevede la chiusura nei giorni prefestivi e festivi delle medie e grandi strutture di vendita, nonché degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. La chiusura non è disposta, tra l’altro, per i punti di vendita di generi alimentari. i mercati, anche rionali sono obbligati alla chiusura, per la vendita di beni alimentari?
No, non è prevista la chiusura relativamente alla vendita di generi alimentari nei mercati coperti e in quelli all’aperto recintati dove è previsto il controllo dell’accesso.
Sono gestore di un pub. Posso continuare ad esercitare la mia attività?
Il divieto previsto dal DPCM riguarda lo svolgimento nei pub di ogni attività diversa dalla somministrazione di cibi e bevande. È possibile quindi continuare a somministrare cibo e bevande nei pub, sospendendo attività ludiche ed eventi aggregativi (come per esempio la musica dal vivo, proiezioni su schermi o altro), nel rispetto delle limitazioni orarie già previste per le attività di bar e ristoranti (dalle 6.00 alle 18.00) e, comunque, con l’obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Centri estetici, parrucchieri e barbieri possono continuare a svolgere la loro attività?
Sì, ma solo su prenotazione degli appuntamenti e comunque garantendo la turnazione dei clienti con un rapporto uno a uno, così da evitare il contatto ravvicinato e la presenza nel locale di clienti in attesa. Il personale dovrà indossare idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e mascherina).
SCUOLA
Cosa prevede il decreto per le scuole?
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
UNIVERSITÀ
Cosa prevede il decreto per le università?
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani. Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Non è sospesa l’attività di ricerca.
Si possono tenere le sessioni d’esame e le sedute di laurea?
Sì, potranno essere svolti ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità.
Si possono tenere il ricevimento degli studenti e le altre attività?
Sì. Corsi di dottorato, ricevimento studenti, test di immatricolazione, partecipazione a laboratori, etc., potranno essere erogati nel rispetto delle misure precauzionali igienico sanitarie, ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza. Anche in questo caso particolare attenzione dovrà essere data agli studenti con disabilità.
Cosa si prevede per i corsi per le specializzazioni mediche?
Dalla sospensione sono esclusi i corsi post universitari connessi con l’esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Non è sospesa l’attività di ricerca.
Cosa succede a chi è in Erasmus?
Per quanto riguarda i progetti Erasmus+, occorre riferirsi alle indicazioni delle competenti Istituzioni europee, assicurando, comunque, ai partecipanti ogni informazione utile.
CERIMONIE, EVENTI E ATTIVITÀ RICREATIVE
Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli?
Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati).
Si può andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti religiosi?
Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdì mattina per la religione islamica.
Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro.
Cosa è previsto per teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura?
Ne è prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale.
I Circoli ricreativi per persone anziane restano aperti?
No, le attività ricreative dedicate alle persone anziane autosufficienti sono sospese.
TURISMO
Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?
Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio.
Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo.
Come trova applicazione la limitazione relativa alle attività di somministrazione e bar, alle strutture turistico ricettive?
Le strutture ricettive possono svolgere attività di somministrazione e bar anche nella fascia oraria dalle ore 18 alle ore 6, esclusivamente in favore dei propri clienti e nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza di cui al dpcm dell’8 marzo.
Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio?
Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche.
AGRICOLTURA
Sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della pesca?
No, non sono previste limitazioni.
Se sono un imprenditore agricolo, un lavoratore agricolo, anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?
No, non sono previste limitazioni.
domenica 1 marzo 2020
CORONAVIRUS - ORDINANZA DEL MINISTERO DELL A SALUTE DI INTESA CON IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA
Chiarimenti relativi all’applicazione dell’Ordinanza del Ministero della Salute di intesa con il Presidente di Regione Lombardia del 23 febbraio 2020.
L’obiettivo dell’ordinanza che regola le prescrizioni per il contenimento del Coronavirus nelle aree regionali classificate come ‘giallÈ (ovvero valide su tutto il territorio regionale ad eccezione della zona cosiddetta rossa) è quello di limitare le situazioni di affollamento di più persone in un unico luogo. L’amministrazione sulla base delle valutazioni di ogni specifica situazione può dettagliare ulteriormente l’ordinanza in coerenza con l’obiettivo della stessa.
Link ordinanza
I COMUNI E GLI UFFICI PUBBLICI SONO APERTI?
Le istituzioni (ad es. Comuni, Catasto, Inps, Inail, CAF, Poste, Camere di Commercio, etc.) e i relativi uffici sono aperti al pubblico rispettando le norme di igiene adottate dal Ministero della Salute (link al decalogo).
L’amministrazione sulla base delle valutazioni di ogni specifica situazione può valutare modalità organizzative di riduzione dell’afflusso e dello stazionamento di utenti fino ad arrivare alla sospensione dei servizi che valuta differibili.
COME SI DEVONO COMPORTARE I COMUNI RISPETTO AI MERCATI RIONALI E COMUNALI ALL’APERTO?
Per i mercati rionali e comunali all’aperto sono previste le restrizioni indicate per i centri commerciali. Pertanto, i mercati comunali e rionali sono aperti dal lunedì al venerdì. Restano chiusi il sabato e la domenica ad eccezione dei commercianti che esercitano la vendita di generi alimentari. Il sindaco, qualora ritenga che possano esserci casi in cui si favoriscono assembramenti a rischio, può valutare ulteriori restrizioni a livello territoriale.
MANIFESTAZIONI FIERISTICHE, SAGRE E FIERE POSSONO ESSERE REGOLARMENTE SVOLTE?
Per le manifestazioni fieristiche, le sagre e le fiere ed ogni evento che preveda assembramento di persone si dispone la chiusura.
I CONSIGLI E LE GIUNTE COMUNALI POSSONO SVOLGERSI REGOLARMENTE?
Si, si possono svolgere Giunte e Consigli Comunali (questi ultimi purché a porte chiuse) garantendo la pubblicità attraverso canali di comunicazione differiti quali ad esempio le dirette streaming. È comunque fatta salva la facoltà del sindaco di disporre diversamente.
CHE RESTRIZIONI DEVONO ADOTTARE GLI ESERCIZI COMMERCIALI CHE SVOLGONO PIU’ TIPOLOGIE DI ATTIVITÀ NELLA STESSA SEDE?
I gestori di esercizi commerciali che prevedono al proprio interno più attività (ad esempio hotel con bar, ristorante con bar, locali da ballo con ristorante etc…) devono seguire le regole previste per le singole attività commerciali ovvero, bar, locali notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento aperto al pubblico sono chiusi tutti i giorni dalle ore 18 alle ore 6. È fatta eccezione per i bar all’interno di hotel che restano comunque aperti per garantire il servizio ai soli ospiti della struttura. Altresì i bar dei ristoranti restano attivi per il solo servizio di supporto alla ristorazione.
In linea generale si invitano i gestori delle attività commerciali a mettere in atto tutte le misure necessarie per evitare nei propri locali gli assembramenti a rischio.
Gli autogrill non sono soggetti alle restrizioni attualmente disposte dall’Ordinanza del 23 febbraio 2020.
CI SONO DELLE RESTRIZIONI PER I RISTORANTI?
Per lo svolgimento delle attività dei ristoranti non sono previste restrizioni fino ad eventuali nuove disposizioni. I gestori sono comunque invitati a mettere in atto tutte le misure necessarie per evitare nei propri locali gli assembramenti a rischio.
LE CASE DI RIPOSO/RSA RESTANO APERTE A VISITE DI PARENTI ?
Si, i parenti dei pazienti ricoverati devono attenersi alla regola di accesso alla struttura in numero non superiore ad 1 visitatore per paziente.
CHI PUO’ CHIUDERE IL PRONTO SOCCORSO E LE STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE TERRITORIALI?
L’autorità preposta è Regione Lombardia.
COSA È PREVISTO PER LE ATTIVITÀ LUDICO-SPORTIVE?
Tutti gli eventi, le riunioni e le attività ludico-sportive sono da ritenersi sospesi in base all’ordinanza lettera C “la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico”. Sono compresi fra questi luoghi quali palestre, centri sportivi, piscine e centri natatori, centri benessere, centri termali. Le attività all’aperto possono essere svolte ad eccezione dell’utilizzo degli spogliatoi. È consentito l’accesso e l’utilizzo delle strutture sportive ai soli atleti professionisti.
Si conferma inoltre che le attività di centri culturali, centri sociali, circoli ricreativi, restano chiuse.
COSA È PREVISTO PER LE CERIMONIE CIVILI E RELIGIOSE?
Per le cerimonie religiose, i matrimoni civili, le unioni civili non rinviabili è previsto lo svolgimento in forma privata e con un numero di partecipanti limitato.
Per quanto riguarda le cerimonie funebri devono svolgersi in forma privata e con un numero di partecipanti limitato.
LE SCUOLE SI INTENDONO CHIUSE ANCHE PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E TECNICO?
Si.
QUALI SONO GLI ISTITUTI E I LUOGHI DELLA CULTURA DI CUI ALL’ART.101 DEL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO?
All’interno di questa categoria sono ricompresi anche i musei, le biblioteche, gli archivi, le aree e i parchi
archeologici, i complessi monumentali. Sono inoltre compresi i parchi divertimento.
L’obiettivo dell’ordinanza che regola le prescrizioni per il contenimento del Coronavirus nelle aree regionali classificate come ‘giallÈ (ovvero valide su tutto il territorio regionale ad eccezione della zona cosiddetta rossa) è quello di limitare le situazioni di affollamento di più persone in un unico luogo. L’amministrazione sulla base delle valutazioni di ogni specifica situazione può dettagliare ulteriormente l’ordinanza in coerenza con l’obiettivo della stessa.
Link ordinanza
I COMUNI E GLI UFFICI PUBBLICI SONO APERTI?
Le istituzioni (ad es. Comuni, Catasto, Inps, Inail, CAF, Poste, Camere di Commercio, etc.) e i relativi uffici sono aperti al pubblico rispettando le norme di igiene adottate dal Ministero della Salute (link al decalogo).
L’amministrazione sulla base delle valutazioni di ogni specifica situazione può valutare modalità organizzative di riduzione dell’afflusso e dello stazionamento di utenti fino ad arrivare alla sospensione dei servizi che valuta differibili.
COME SI DEVONO COMPORTARE I COMUNI RISPETTO AI MERCATI RIONALI E COMUNALI ALL’APERTO?
Per i mercati rionali e comunali all’aperto sono previste le restrizioni indicate per i centri commerciali. Pertanto, i mercati comunali e rionali sono aperti dal lunedì al venerdì. Restano chiusi il sabato e la domenica ad eccezione dei commercianti che esercitano la vendita di generi alimentari. Il sindaco, qualora ritenga che possano esserci casi in cui si favoriscono assembramenti a rischio, può valutare ulteriori restrizioni a livello territoriale.
MANIFESTAZIONI FIERISTICHE, SAGRE E FIERE POSSONO ESSERE REGOLARMENTE SVOLTE?
Per le manifestazioni fieristiche, le sagre e le fiere ed ogni evento che preveda assembramento di persone si dispone la chiusura.
I CONSIGLI E LE GIUNTE COMUNALI POSSONO SVOLGERSI REGOLARMENTE?
Si, si possono svolgere Giunte e Consigli Comunali (questi ultimi purché a porte chiuse) garantendo la pubblicità attraverso canali di comunicazione differiti quali ad esempio le dirette streaming. È comunque fatta salva la facoltà del sindaco di disporre diversamente.
CHE RESTRIZIONI DEVONO ADOTTARE GLI ESERCIZI COMMERCIALI CHE SVOLGONO PIU’ TIPOLOGIE DI ATTIVITÀ NELLA STESSA SEDE?
I gestori di esercizi commerciali che prevedono al proprio interno più attività (ad esempio hotel con bar, ristorante con bar, locali da ballo con ristorante etc…) devono seguire le regole previste per le singole attività commerciali ovvero, bar, locali notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento aperto al pubblico sono chiusi tutti i giorni dalle ore 18 alle ore 6. È fatta eccezione per i bar all’interno di hotel che restano comunque aperti per garantire il servizio ai soli ospiti della struttura. Altresì i bar dei ristoranti restano attivi per il solo servizio di supporto alla ristorazione.
In linea generale si invitano i gestori delle attività commerciali a mettere in atto tutte le misure necessarie per evitare nei propri locali gli assembramenti a rischio.
Gli autogrill non sono soggetti alle restrizioni attualmente disposte dall’Ordinanza del 23 febbraio 2020.
CI SONO DELLE RESTRIZIONI PER I RISTORANTI?
Per lo svolgimento delle attività dei ristoranti non sono previste restrizioni fino ad eventuali nuove disposizioni. I gestori sono comunque invitati a mettere in atto tutte le misure necessarie per evitare nei propri locali gli assembramenti a rischio.
LE CASE DI RIPOSO/RSA RESTANO APERTE A VISITE DI PARENTI ?
Si, i parenti dei pazienti ricoverati devono attenersi alla regola di accesso alla struttura in numero non superiore ad 1 visitatore per paziente.
CHI PUO’ CHIUDERE IL PRONTO SOCCORSO E LE STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE TERRITORIALI?
L’autorità preposta è Regione Lombardia.
COSA È PREVISTO PER LE ATTIVITÀ LUDICO-SPORTIVE?
Tutti gli eventi, le riunioni e le attività ludico-sportive sono da ritenersi sospesi in base all’ordinanza lettera C “la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico”. Sono compresi fra questi luoghi quali palestre, centri sportivi, piscine e centri natatori, centri benessere, centri termali. Le attività all’aperto possono essere svolte ad eccezione dell’utilizzo degli spogliatoi. È consentito l’accesso e l’utilizzo delle strutture sportive ai soli atleti professionisti.
Si conferma inoltre che le attività di centri culturali, centri sociali, circoli ricreativi, restano chiuse.
COSA È PREVISTO PER LE CERIMONIE CIVILI E RELIGIOSE?
Per le cerimonie religiose, i matrimoni civili, le unioni civili non rinviabili è previsto lo svolgimento in forma privata e con un numero di partecipanti limitato.
Per quanto riguarda le cerimonie funebri devono svolgersi in forma privata e con un numero di partecipanti limitato.
LE SCUOLE SI INTENDONO CHIUSE ANCHE PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E TECNICO?
Si.
QUALI SONO GLI ISTITUTI E I LUOGHI DELLA CULTURA DI CUI ALL’ART.101 DEL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO?
All’interno di questa categoria sono ricompresi anche i musei, le biblioteche, gli archivi, le aree e i parchi
archeologici, i complessi monumentali. Sono inoltre compresi i parchi divertimento.
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