La conduzione di Massimo Bernardini pacata, colta, e generosa ha prodotto, giovani analisti, ed è cresciuta silenziosamente fino ad arrivare a meritarsi ampiamente lo spazio su Rai 3 del sabato pomeriggio.
Il Professor Simonelli è un ospite fisso, e si alternano conduttori, cantanti, presentatori, raccontandosi semplicemente senza molte maschere.
Tv-Talk tratta un argomento delicato di fenomeno di costume, di progresso volutivo ed involutivo, di puri indici di gradimento, i suoi fattori scatenanti, positivi e negativi.
Lo spettatore fruitore del mezzo catodico, influenzabile a volte è inconsapevolmente diretto in altre.
L'evoluzione dell'utilizzo dei social, ha cambiato scientificamente la realizzazione a tavolino di programmi televisivi alla ricerca della suspance o effetto sorpresa.
Lo spettatore, protagonista, vuole partecipare attivamente "alla storia" modificando le regole ed i tempi per realizzarla.
La velocità e l'immediabilità della notizia, arriva ad assottigliare la distanza tra storia e protagonista. Sconfinando nel privato, mettendo a nudo segreti inconfessabili, o confessabili per libera scelta.
Si assottiglia la distanza tra pubblico e privato.
Nasce l'esigenza di analizzare le fasce orarie, le tipologie sessuali, l'età, l'orario di messa in onda, la strategia di programmazione, i programmi di traino, per valutare se una fiction od un normale programma d'intrattenimento possa sopravvivere alla seconda o terza puntata.
A volte, si commette l'errore di non dare la possibilità al telespettatore di accorgersi che è nato un nuovo docu-reality, sopprimendolo fin dalle prime battute.
Si ha la sensazione di giocarsi tutto nel tempo brevissimo di una sera.
Ed in altri casi, stranamente, prende piede un'edizione di un Talent a cui non avresti dato grosse chanse.
E forse, i fattori del successo improvvisono sono fin troppo chiari.
Si condanna la "sguaiatezza" la "volgarità", e si creano occasioni di contrasto facilmente prevedibili come nel caso di Selvaggia Lucarelli ed Asia Argento. Gettando sul fuoco, non acqua, ma fuoco, come la presenza di stasera a "Ballando con le stelle" di Morga.
Dove, Morgan dei Blu Vertigo è invitato a ballare, dopo la lite tra Selvaggia ed Asia. Rivali di un amore che ad Asia ha dato una figlia, ed a Selvaggia una scintilla di celebrità in tempi lontani.
L'indice d'ascolto è diventato il dio, da seguire, perseguire a qualunque costo, dimenticando le buone regole deontologiche alla base di una buona Tv: "non si invitano in studio i parenti di un celebre cantante defunto e si proiettano le scene del funerale".
"Non si persegue un indice di gradimento su un'informazione che non ha nessun fondamento per riempire uno spazio temporale".
Riempire di contenuto e divertimento puro un programma non è difficile, se alla base esiste il talento dell'ospite e di chi lo conduce.
"La storia siamo noi", ed a volte possiamo cambiarla.
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