Ritroviamo una certa naturalità e verità in Antonio Albanese recitando nel film di Carlo Verdone co-protagonista.
Albanese è così nella vita. Lo incontri, lo fermi e ti risponde nello stesso modo. Lapidario, secco, conciso.
La trama del film inizia con la storia di un detective (Carlo Verdone) che vive con la zia vedova ed il cliente (Antonio Albanese) si raccontano, si conoscono ed arrivano a farsi confidenze intime.
La verità di un incontro tra i due artisti, a detta di Albanese, "al 2000 per cento", dov'è nata una coppia comica, ed un'amicizia. Stessi gusti musicali, tranquilli ed amanti degli stessi generi musicali compreso David Sylvian (cantante, musicista e compositore britannico).
Osservano chi li circonda, lievemente malinconici nello stile "Leopardiano", che non sfocia nella depressione, ma aiuta di sicuro a vedere la vita con occhi disincantati.
L'ex professore di Ginnasio di Carlo Verdone, diede all'attore un grande spunto per il monologo in "Grande, grosso e verdone". Un prof. che leggeva Leopardi, senza far capire nulla. Correva declamando "A Silvia" ed agli alunni non arrivava nulla.
E diceva: "Prendete appunti".
Appunti di chè?
Però, il proff. o la sua figura prontamente trasformata in caricatura è stata importantissima per Carlo Verdone.
Antonio Albanese ospite da Fabio Fazio, intervistato da Giletti si racconta, parlando del fenomeno culinario che ha invaso la tv, descrivendo una fantomatica ricetta descrivendo il lavoro degli chef stellati:
"Vanno a cercare delle ricette includendo prodotti che non troverai neanche girando due pianeti" - tipo !azoto e fagioli".
E declama la ricetta del gabbiano in crosta:
"Gabbiano in crosta con lenticchie alla julienne. Gabbiano sterile dell'aventino, 600 lenticchie, olio andaluso, pistacchi macedoni, "un niente di niente o quasi niente di zucchero grigio", un cucchiaio di sale dell'himalaya che in una ricetta che si rispetti non deve mai mancare.
E conclude con la battuta:
"Il gabbiano è difficile da digerire ma un buon vecchio petardo può aiutare."
E' difficile rimanere seri, scrivendo l'articolo e visionando il trailer di "L'abbiamo fatta grossa".
Il 28 gennaio saremo al cinema, per gustarci la comicità, il crudele realismo di due grandi attori intendi a scardinare tanti luoghi comuni, prendendosi in giro allegramente.
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