Eredità pesante, stesso tragico destino della madre. Bobbi Kristina dopo un'agonia di 7 mesi non ce l'ha fatta ad uscire dal coma da cui non aveva mai ripreso conoscenza.
La madre Whitney, l'artista pluri-premiata con oltre 420 riconoscimenti artistici, dopo qualche relazione ha sposato l'uomo che l'ha portata alla rovina. Non a caso, Bobbi Brown non era amato dalla famiglia della cantante, che contro ogni ostacolo, ha sposato. Probabilmente tutte le colpe non sono da attribuire al marito, ma la sua storia personale fatta di arresti per maltrattamenti e reati vari, non ha di certo aiutato una delle più interessanti voci al mondo a superare continui momenti buii.
Il successo planetario, gli incassi spaventosi e la società americana di quei tempi, hanno contribuito a rovinare poco alla volta non solo la voce magica, ma minato il fisico di Withney che è passato attraverso momenti di anoressia e bulimia ed all'uso di droghe, introdotta nel vizio dal marito.
Bobbi Kristina non deve avere avuto un'infanzia dorata al fianco della mamma che lentamente scivolava verso il baratro, senza farne ritorno.
Si sperava che Bobbi potesse se non superare, attutire il dolore per la perdita della madre. Ma ciò non è avvenuto. In coincidenza e con le stesse modalità la ragazza si è lasciata morire nella vasca, dopo aver assunto droghe e tranquillanti. Esattamente 3 anni dopo, nello stesso periodo, la ragazza entra in coma irreversibile ed a nulla servono le costose cure, e lo spostamento da una clinica all'altra. Whitney e Bobbi unite da più situazioni simili, comprese le relazioni sentimentali. Sembra che Bobbi vivesse con un compagno che per mesi (durante il coma) gli ha prosciugato il conto corrente.
Bobbi sarà seppellita con la madre, e forse tutta la disperazione di un dolore senza fine, vedrà il suo epilogo.
Di certo Whitney ha illuminato ed aperto un mondo discografico alle nuove generazioni. Una donna forse troppo fragile per reggere la notorietà improvvisa, ed una figlia altrettanto sensibile.
Come ha descritto in una canzone di Sanremo, Cristiano De Andrè, non dev'essere facile vivere all'ombra di una "leggenda", soprattutto se è tua madre.
A noi resta il rimpianto di una favola senza lieto fine, per una giovane vita di 22 anni che ha preferito lasciarsi morire anziché lottare.
Nessun commento:
Posta un commento