Una promessa, un'esempio positivo, un'atleta di 23 anni che ha vinto gli "Under 19" nel 2008, tre stagioni passate al Toro e poi nel Brescia.
Il calcio una passione fin da piccola, una donna che non vuole rinunciare alla sua femminilità, neppure sui campi di calcio.
Un modo come un altro per sentirsi "bella" per la centrocampista dell'ACF Brescia, è quello di entrare in campo al meglio della sua forma fisica e non solo calcistica.
Il N. 10 dell'Italia di Antonio Cabrini, mette l'accento su una nuova "visione" delle giocatrici donne, sicuramente fisicamente meno potenti dei colleghi uomini, ma con la stessa determinazione.
Determinazione che le porta a fare paragoni con una realtà americana totalmente diversa da quella Italiana.
Ricordiamoci che nello sport femminile, servono fondi, meno pregiudizi, ed il dovuto rispetto per atlete che sicuramente avranno "polpacci" più forti di una ballerina di danza classica. Ma in quanto a determinazione, sudore ed abnegazione non hanno nulla da invidiare a qualsiasi altra disciplina sportiva e non.
Se il giro d'affari del calcio femminile principalmente concentrato in Canada e negli Stati Uniti si aggira intorno ai 55 milioni di euro nel 2015, una domanda dovremmo porcela:
"Non è il caso d'investire capitali nelle squadre femminili di calcio?"
"Non è il caso d'investire sui "vivai femminili" al fine di anticipare ed aiutare le atlete italiane?"
Usciamo dal provincialismo ed andiamo ad esplorare nuovi orizzonti, investendo capitali nello sport, anche se per molti sembra solo una scommessa!
Nessun commento:
Posta un commento